IMHO quello che c'è scritto è probabile... certo, ci crederò solo quando lo vedrò coi miei occhi.
L'antamateria non può esistere in questo mondo, perlomeno non su questo pianeta, da quel che so è teorizzato che farebbe esplodere tutto.
Per cui, se quello è una cavolata, imho può benissimo esserlo anche il resto.
un'astronomo ha calcolato che in tutto l'universo ci sono "civiltà" (e non forme di vita che sono di piu) un milione di milioni...
Fede, se parli della Formula di Drake, la sua validità è puramente e assolutamente folkloristica, perché si basa su dati su cui non abbiamo alcuna informazione plausibile (non ha senso calcolare la percentuale di stelle gialle se non sappiamo che genere di forme di vita potrebbero abitare nei pressi di supergiganti azzurre, per esempio!!) e che sostituiamo con interpolazioni statistiche...
Ciò detto, anche io penso che non siamo soli...
Mi intriga invece il discorso sul motore ad antimateria... Potresti postare qualche informazione in più su come dovrebbe essere (se è roba seria), magari per MP per non intasare il post con un argomento che andrebbe OT... A meno che anche altri non siano interessati!
si mi riferivo alla formula di Drake
allora ti posto un piccolo riassunto della questione del reattore ad antimateria trovato su un sito di un appassionato...
per comprenderlo bisogna conoscere un po meglio l'elemento 115 e alcune leggi...
molte di queste cose ammetto di non capirle molto neanche io...
parte tutto da:
Elemento 115
TRAMUTAZIONE: Sintetizziamo elementi più pesanti, instabili usando elementi più stabili come bersagli in un acceleratore di particelle. Allora bombardiamo l'elemento bersaglio con varie particelle atomiche e sub-atomiche. Facendo questo, in realtà forziamo neutroni nel nucleo dell'atomo ed in alcuni casi uniamo due nuclei dissimili insieme. A questo punto accade la tramutazione, creiamo dall'elemento bersaglio un elemento diverso, più pesante.
Per esempio, nei primi anni 80', il laboratorio per la ricerca sugli ioni pesanti in Darmshtot, in Germania, ha sintetizzato alcuni elementi 109 bombardando bismuto 203 con ferro 59.
E per mostrare come è difficile fare questo, hanno dovuto bombardare l'elemento bersaglio per una settimana per sintetizzare 1 atomo di elemento 109. E su questo soggetto, questo stesso laboratorio ha previsto che nel futuro dovrebbero potere bombardare curium 248 con calcio 48 per produrre l'elemento 116 il quale decadrà allora attraverso una serie di nuclides ignoti a loro, ma ben conosciuti dagli scienziati di S-4.
La lunghezza di tempo durante la quale un elemento esiste prima che decade determina la sua stabilità. Gli atomi di alcuni elementi decadono più velocemente degli atomi di altri elementi, così più velocemente un elemento decade, più instabile è considerato quell'elemento. Quando un atomo decade, rilascia o irradia particelle sub-atomiche ed energia, quale è la radiazione che rivela un contatore Geiger.
ALTRI PIANETI E SISTEMI STELLARI
Ci sono elementi con numeri atomici più alti che sono stabili, sebbene non esistono naturalmente sulla terra e non possiamo sintetizzarli in acceleratori di particelle. Questi sono gli elementi nel campo 114, 115, che non appaiono sulla nostra tabella periodica. Oltre l'elemento 115, gli elementi divengono instabili di nuovo e, difatti, elemento 116 decade in una frazione di secondo.
Il reattore trovato nella nave aliena a S4 è basato primariamente su un elemento superpesante con un numero atomico di 115. L'elemento 115 sarà designato come "Ununpentium" secondo gli orientamenti IUPAC e da qui sarà riferito con la sua abbreviazione periodica, "Uup". La sua designazione periodica e configurazione dell'elettrone appaiono sotto:
Name: Ununpentium
Symbol: Uup
Atomic number: 115
Atomic weight: -
Density @ 293 K: 31.5 g/cm3
Atomic volume: 13.45 cm3/mol
Group: Superheavy elements
discovered: 1989
Stati
state (s, l, g): s
Melting point: 1740 C
boiling point: 3530 K
Heat of fusion: kJ/mol
Heat of vaporization: kJ/mol
Energie
1st ionization energy: 531 kJ/mole
electronegativity: -
2nd ionization energy: 1756 kJ/mole
electron affinity: kJ/mole
3rd ionization energy: 2653 kJ/mole
Specific heat: J/gK
Heat atomization: kJ/mole atoms
Apparenza e caratteristiche
structure: fcc (face-centered cubic)
color: reddish-orange
Uses: Reactor fuel
toxicity: unknown
Hardness: mohs
Characteristics: Stable
Reazioni
reaction with air
Reaction with 6M HCl
Reaction with 6M HCl
Reaction with 15M HNO3: passivated
Reaction with 6M NaOH
Radius
ionic radius (2- ion): Pm
ionic radius (1- ion): pm
atomic radius: Pm
ionic radius (1+ ion): pm
Ionic radius (2+ ion): Pm
ionic radius (3+ ion): pm
Conduttività
thermal conductivity: 6.1 J/m-sec-deg
electrical conductivity: 7.09 1/mohm-cm
Polarizability: 20.5 A^3
Nome: unpentium
Simbolo: Uup
Numero atomico: 115
Densità del peso atomico @ 293 K: 31,5 g/ cm3
Volume Atomico 13,45 cm3/ mol
Gruppo Superheavy (Superpesanti)
Elemento scoperto nel 1989
Stato (s, l, g) s
Punto di fusione: 1740 C
Punto d'ebollizione: 3530
TEORIA
Una sostanza deve avere almeno un atomo per essere considerato materia.
Deve avere almeno un protone ed un elettrone, e nella maggior parte dei casi un neutrone è considerato materia. Qualche cosa più corto di un atomo come gli upquarks e i downquarks che tengono insieme protoni e neutroni; o protoni, neutroni, o elettroni, individualmente sono considerati essere massa e non costituiscono materia finché non formano un atomo. Ecco perchè si dice che la gravità A tiene insieme la massa o la "roba" che tiene insieme protoni e neutroni. Una volta che si forma un atomo, la forza elettromagnetica diventa un fattore sostanziale.
La gravità A è quella attualmente identificata come la forza forte nucleare nella corrente principale della Fisica e gravità A è l'onda di cui abbiamo bisogno da accedere ed amplificare per abilitarvi alla distorsione dello spazio/tempo richiesto per "pratici" viaggi interstellari.
La localizzazione della Gravità A è trovata nel nucleo di ogni atomo di tutta la materia qui sulla terra e l'universo.
Accedere alla Gravità A coi naturali elementi trovati sulla terra è un grande problema.
Ricordiamo che la gravità A è la forza maggiore che tiene insieme la massa costituita da protoni e neutroni ed altre particelle sub-atomiche. Ciò significa che la Gravità A verso cui cerchiamo di accedere è praticamente inaccessibile perché è localizzata dentro la materia che abbiamo qui sulla terra.
Ci sono altri elementi che non esistono naturalmente sulla terra e che un piccolo gruppo del governo americano sperimenta. E' chiamato elemento 115 ed ha due proprietà molto insolite.
Propulsione a gravità
Cosa ha a che fare l'elemento 115 con la Gravità?
L'elemento 115 è ottenuto in triangoli come qui illustrato ed è usato per motorizzare il reattore. E' usato per creare una reazione di trasmutazione con un protone addizionale da 115 a elemento 116 che immediatamente decade e rilascia antimateria.
Ma più importante, quando un elemento diviene così pesante da avere 115 protoni e isole di stabilità, la forza cumulativa nucleare forte o "onda di Gravità A" irradia o si estende oltre il perimetro dell'atomo. Accediamo a questa gravità e l'amplifichiamo, focalizzandola per opporsi di fatto alla gravità naturalmente propagata all'esterno dalla terra. Questa non è "anti-gravità" e noi non generiamo gravità dal nulla come alcuni teorici ancora credono.
Questo elemento è allora inserito nel reattore. Questo pezzo di elemento 115 è sia la fonte dell'onda di gravità A, sia il bersaglio che è bombardato con protoni per rilasciare l'anti-materia. Solo 223 grammi di 115, sono sufficienti per il funzionamento della nave per 30 o 45 anni.
L'elemento 115 è stato donato agli americani dai visitatori stranieri. Questo elemento è usato sia come combustibile che come fonte dell'onda di gravità A.
In virtù dell'elemento 115 usato nel reattore, esso si esaurisce molto lentamente. Un pezzo di 115 di questa taglia può essere usato come combustibile nel reattore del disco per venti o trenta anni.
Il punto di fusione dell'elemento 115 è di 1740 gradi Celsius.
Lo stato di ossidazione standard è +3.
Raggio atomico: di elemento 115 è 1,87 angstroms.
Frequenza dell'onda portante: 7,46 hz @ un un micron di larghezza di banda
Sol 3
Gli scienziati per anni hanno formulato una teoria che c'erano combinazioni possibili di protoni e neutroni che potrebbero formare atomi che non appaiono naturalmente sulla terra. L'ammontare di massa ed elettromagnetismo presente alla creazione dell'universo ha determinato gli elementi formatisi fra quelle galassie e sistemi stellari. Il nostro Sole è un nano, comparato alla maggior parte degli altri sistemi stellari e sistemi stellari binari. In altre parole, nessuna sorpresa che gli elementi superpesanti stabili di questi sistemi non esistono naturalmente sulla terra.
Configurazioni Delta e Omicron.
Configurazione Delta: usare la gravità per viaggi Interstellari.
Quando tutti e tre questi amplificatori sono usati per viaggiare, sono nella configurazione Delta.
Quando noi distorciamo lo spazio/tempo e abbiamo la capacità di generare un intenso campo gravitazionale, allora la via più veloce da un punto A ad un punto B è distorcere, o curvare lo spazio/tempo tra i punti A e B, portando i punti A e B più vicini. Più intenso è il campo gravitazionale, più grande è la distorsione dello spazio/tempo e più corta è la distanza tra i punti A e B.
Configurazione Omicron: Viaggiare vicino la superficie di pianeti o lune.
Quando per viaggiare è usato solo un amplificatore, siamo nella configurazione Omicron.
Quando un disco è vicino un'altra fonte di gravità, simile alla terra, l'onda di Gravità A, che si propaga all'esterno del disco, è spostata di fase nell'onda di gravità B, che si propaga fuori dalla terra, e questo crea l'innalzamento.
Gli amplificatori di gravità del disco possono essere focalizzati indipendenteménte e sono pulsati e non stanno accesi continuamente. Nella configurazione Omicron un amplificatore è pulsato e la nave essenzialmente galleggia neutrale e stabile tra queste due gravità e cambia la fase. In questo caso gli altri due amplificatori sono liberi di influenzare la nave in una direzione laterale o usati per prendere qualcosa su.
L'elemento crudo 115 è stato provvisto agli americani in forma di dischi. Gli scienziati a S4 hanno spedito l'elemento dal Lago Groom al Los Alamos National Laboratory, per essere macinato per l'uso nel reattore. A Los Alamos fu detto che era un nuovo modulo di armatura. Semplicemente hanno seguito gli ordini, l'hanno macinato come segue e l'hanno spedito indietro a Lago Groom. Fu durante questo processo che un pò dell'elemento è risultato mancante. Come si vedrà dalle pagine seguenti, la macinatura citata produce un ammontare tremendo di scarti.
Il reattore è un sistema chiuso che usa l'elemento 115 come suo combustibile. L'elemento è anche la fonte dell'onda di gravita-A la quale è amplificata per la distorsione dello spazio/tempo e per i viaggi.
Il disco è uno dei nove, donati al governo americano in un programma di "scambio" nei primi 1970. I creatori dela nave e i fornitori del combustibile venivano dal sistema stellare Zeta Reticuli. Quello che abbiamo scambiato per la tecnologia non è conosciuto. Un programma di reto-ingegneria è cominciato nel 1979 del rimanente hardware e della tecnologia.
Il Reattore
La fonte del potere è un reattore che usa l'elemento 115 come il suo combustibile. In questo reattore l'elemento 115 è usato come un bersaglio ed è bombardato con protoni in un acceleratore di particelle piccolo, molto sofisticato. Quando un protone fonde nel nucleo di un atomo di 115, è tramutato e diviene un atomo di elemento 116. Benchè noi possiamo anche tramutare elementi qui sulla terra, esso non è fatto tipicamente in questa maniera, o comunque vicino questo livello di efficienza. Inoltre, abbiamo ancora da produrre qualche cosa di più pesante dell'elemento 112. Così come ciascuno atomo di 115 è tramutato nel 116, immediatamente decade e produce una radiazione dissimile da quella che normalmente osserviamo in un decadimento nucleare. Ciascun atomo di elemento 116 decade e rilascia due antiprotoni (anti-idrogeno), una forma di antimateria. Antimateria può essere prodotta in acceleratori di particelle qui sulla terra, ma solo in piccole quantità e solo per brevi periodi di tempo.
Il flusso di particelle di antimateria prodotte nel reattore sono canalizzate giù su un tubo di evacuazione accordato (il quale lo tiene dal contattare la materia che lo circonda) e reagisce con un bersaglio di materia gassosa. Questa reazione di Annichilazione Totale è la reazione più efficiente di energica nucleare che c'è. Le reazioni nucleari più familiari sono la Fissione, che produce energia dal frazionamento di atomi come usati nei reattori nucleari e bombe atomiche, e Fusione, la fusione o combinazione di atomi (tipicamente nuclei di idrogeno) che rilasciano anche più energia. Fusione è la reazione che motorizza il sole e le altre stelle ed è quello che dà il loro "punch." alle bombe all'idrogeno.
Queste due reazioni nucleari più comuni sono rimpicciolite dal potere ed efficienza della reazione di annichilazione operante nel reattore alieno.
La reazione tra il bersaglio di materia gassosa e le particelle di 'antimateria producono una liberazione continua di quantità tremende di calore. Questo calore è convertito direttamente in elettricità dall'uso di un generatore termoionico. Il generatore termoionico usato in questo reattore è così efficiente, che non c'è nessuna misurabile scoria di calore prodotta. Questa è una violazione apparente di una delle leggi di base della termodinamica.
Simile, ma non come efficienza o potenza, i generatori termoionici sono usati come fonti di energia nei nostri satelliti e sonde spaziali.
Anche se tutto questo sembra sorprendente ed efficiente, è solo secondario alla funzione primaria del reattore. Il flusso di antiparticelle emesse dall'elemento 115 tramutanti non è la sola energia irradiata durante operazione. Questo è il punto al quale la onda di gravità A è prodotta. L'onda di gravità emessa dalla reazione del 115 appare sull'emisfero del reattore, propagante su una guida d'onda accordata in una maniera molto simile al comportamento delle microonde.
Tutte le azioni e reazioni all'interno del reattore è orchestrato perfettamente come un piccolo balletto, ed in questa maniera, il reattore fornisce una quantità enorme di energia usata per amplificare l'onda di gravità A che così può causare la richiesta distorsione dello spazio/tempo per i viaggi spaziali.
...non è fantascienza...come è che era la frase???
"the future is now"
...non è fantascienza...
Scusa ma..il combustibile del reattore (indicato con numero atomico 115)...non è presente e non è sintetizzabile sul nostro pianeta...credo lo ammetta lo stesso Lazar Guarda,io definisco la fantascienza come un genere di fantasia che si basa su presupposti o postulati scientifici noti e inconfutabili!Per me sta storia è per tanto fantascienza,non di sicuro "presente attuabile"!Se poi mi dici che siamo in grado di creare un reattore ad antimateria..beh,appena entra in commercio avvisami,cercavo giusto un motore bello prestante per la mia punto
Cia
Molto interesante... Adesso mi metto a costruire il mio motore ad antimateria con i Lego
Scherzi a parte, ci devo meditare sopra, ci sono un po' di cose che non mi convincono troppo...
Ragazzi ho letto un pò...... sono in balia.....
le informazioni che filtrano dagli ambienti militari top secret ci giungono a noi da strani personaggi...elenco di seguito anche gli altri "uomini che sapevano troppo" i così detti "rivelatori"....come in tutte le cose bisogna distinguere sempre le bugie dalle verità...
Dalla metà degli anni '80 ad oggi, negli ambienti ufologici internazionali, ha acquisito sempre maggiore importanza la figura del "rivelatore", termine coniato di recente dai ricercatori del settore.
I rivelatori, come già hanno spiegato investigatori italiani e stranieri tra i quali il prof. Corrado Malanga, Michael Hesemann o Jaime Maussan, sono personaggi che si dichiarano in possesso di informazioni riservate, provenienti dagli archivi segreti di enti governativi, e riguardanti il fenomeno UFO. Nella maggior parte dei casi si tratta di ex agenti dei servizi d'Intelligence, soprattutto americani, che hanno vissuto in prima persona esperienze legate al fenomeno in questione. Attraverso le loro dichiarazioni abbiamo saputo dei crash che, dal 1947 in poi, si sono avvicendati in tutto il mondo, della sistematica politica di insabbiamento operata dalle autorità militari, dell'esistenza di basi super segrete nelle quali non solo si trovano i resti di oggetti volanti non classificabili rinvenuti nei luoghi di crash ma anche i corpi degli alieni che di tali mezzi costituivano l'equipaggio. Ma non è tutto oro quello che luccica! In più di un'occasione, infatti, gli investigatori sono riusciti a dimostrare l'assoluta falsità di alcune delle loro dichiarazioni e in più di un'occasione si è messa in discussione la loro credibilità.
Noi pensiamo che il fenomeno dei rivelatori rivesta una particolare importanza nell'ambito della ricerca ufologica poiché solo tramite le testimonianze di chi ha lavorato all'interno dei servizi segreti è possibile avere accesso a notizie che altrimenti rimarrebbero riservate. Riteniamo tuttavia che sia necessario adottare un atteggiamento di prudenza nei confronti delle affermazioni dei rivelatori poiché essi potrebbero mentire o essere parte di un preciso programma di depistaggio messo in atto dai governi, quello statunitense in primis, allo scopo di intossicare il fenomeno UFO con false verità. Tale metodologia viene adottata per due motivi:
1. Fare in modo che l'opinione pubblica prenda sempre più confidenza con la realtà extraterrestre evitando eventuali reazioni di panico;
2. Fare in modo che l'opinione pubblica creda al fenomeno UFO ma lo veda come una minaccia.
Molti rivelatori, infatti, parlano di "patti scellerati" tra l'uomo e le entità aliene, di programmi di invasione extraterrestre, di rapimenti fatti al solo scopo di impadronirsi della nostra genetica o della nostra intelligenza ecc.
Citeremo in questa sede i nomi e le storie dei più importanti tra questi personaggi partendo da colui che potremmo definire uno dei pionieri di questo movimento:
Robert Lazar
Alla fine degli anni '80 le incredibili testimonianze del fisico nucleare "Bob" Lazar, hanno attirato l'attenzione del mondo intero su un'area vasta 16.000 km/q situata nel deserto del Nevada. Questa fascia di territorio off-limits confina a sud con la base dell'aeronautica militare Nellis, situata a nord di Las Vegas. Tale zona, costantemente sorvegliata dai militari dell'U.S. Air Force, non è riportata nelle carte topografiche ufficiali. Qui sono domiciliati progetti coperti dalla massima segretezza e vengono testati aerei spia come lo Stealth, l'Aurora, il Blackbird e l'U2, dotati di una tecnologia avanzatissima. Su questo territorio, denominato il "Mondo Nero", e governato da leggi proprie, si trova l'Area 51 chiamata anche "Dreamland" o "Box". Al centro di questa zona lunga circa 40 km. e larga 35, c'è il letto prosciugato del Groom-Lake e a sud quello del Papoose-Lake, dove comincia l'area S-4. "Tra il Dicembre del 1988 e l'Aprile del 1989 ho lavorato come assistente in uno staff di alto livello a quello che doveva essere il progetto più segreto della storia", dichiara Robert Lazar, "il mio posto di lavoro era un'area chiamata S-4 che si trova nella parte centrale del Nevada, circa 15 miglia a sud della segretissima Area 51 sita a Groom-Lake dove furono costruiti gli aerei spia U2 e SR71. Per tutta la durata del mio impiego sono stato retribuito dalla Marina militare americana...Il mio compito, in questo programma, consisteva nell'applicare la retroingegneria, dovevo cioè, da un prodotto finito, risalire al progetto originale e capirne il funzionamento".
Nei cinque mesi in cui lavorò nella base sotterranea S-4, Bob Lazar vide in tutto nove dischi volanti ma, stando alle dichiarazioni del colonnello dell'U.S. Air Force Wendelle Stevens, i dischi volanti recuperati dal governo americano nel corso degli anni sarebbero almeno 16. I rottami più consistenti venivano portati nell'Area 51 all'interno della quale lo stesso Stevens ebbe modo di partecipare a più di un programma segreto riguardante gli UFO. In seguito il colonnello dell'aviazione militare intervistò scienziati che avevano lavorato all'interno della base super-segreta e da loro seppe di ambienti ad atmosfera modificata nei quali vivevano gli esseri extraterrestri sopravvissuti ai crash. Ma la dichiarazione di Lazar che più ha interessato il mondo scientifico è quella che riguarda la scoperta dell'elemento Ununpentium, posto nella tabella periodica di Mendeleev e di numero atomico 115. Secondo il fisico americano tale sostanza non sarebbe conosciuta sulla Terra ma recenti indagini dimostrano che non è proprio così. Il sito internet http://www.shef.ac.uk/-chem/web-elements/nofr-key-Uup.html riporta informazioni relative all'elemento 115 che, a quanto pare, non è poi così misterioso.
Questa scoperta, è più che comprensibile, ha suscitato non poche polemiche negli ambienti ufologici ma, dal canto nostro, riteniamo non sia giusto per questo motivo dubitare di tutte le dichiarazioni del fisico americano (come molti hanno fatto). Lazar, infatti, non è l'unico rivelatore ad aver parlato dell'Area 51, la cui esistenza è confermata, per esempio, da un ex sergente maggiore della N.A.T.O:
Robert Dean
E' stato impegnato nel campo della ricerca UFO per gli ultimi 40 anni. Cominciò le sue investigazioni mentre era in servizio attivo nell'esercito degli Stati Uniti, in cui militò per 27 anni. Si ritirò dall'esercito nel 1976, da veterano altamente decorato, dopo aver combattuto come comandate di unità di Fanteria in Corea e Vietnam. Prestò servizio anche nelle operazioni di spionaggio, con incarichi di qualifica "Cosmic top secret" e fu di aiuto nel trasferimento del Quartier Generale in Belgio. Dean lavorò nel Reparto Operazioni e fu membro dello Staff di Comando Interno e, in tale cotesto, operò per conto di Saucer (Comandante Supremo Alleato Europeo), che incontrava pressoché ogni giorno. Rivestì la carica di vice sceriffo dello stato dell'Arizona ed ex direttore della Sezione della Contea di Prima per Mutual UFO Network, MUFON. Egli è tuttora membro del MUFON, senza incarichi. E' anche membro del centro per gli studi sugli UFO (CUFOS), nonché dell'Ancient Astronauts Society. Per ben 12 anni ha fatto parte del Comitato Direttivo dell'Organizzazione di Ricerca dei Fenomeni Aerei (APRO). E' laureato in storia antica, psicologia e filosofia, all'università dell'Indiana e ha completato studi estensivi in archeologia e teologia. Ha lavorato per Shape, il Quartier Generale Supremo delle Forze Alleate in Europa (NATO) come analista dei servizi segreti e durante questo importante incarico ha avuto accesso a documenti segretissimi riguardanti la presenza extraterrestre in Europa e sottoposti, come precedentemente accennato, al Cosmic Top Secret, uno dei livelli di segretezza più alti. Il più famoso tra questi documenti è sicuramente "Assesment" (valutazione), un fascicolo alto circa 20 cm e costituente il rapporto di uno studio condotto dalle forze alleate al fine di stabilire se sussisteva una minaccia per il pianeta da parte di civiltà extraterrestri. L'indagine era cominciata nel 1961 a seguito di un incidente che fece sfiorare lo scoppio di un terzo conflitto mondiale. L'antropologo e ricercatore Michael Hesemann ha chiesto agli organi NATO delle credenziali su Robert Dean per smentire alcune voci che ridicolizzavano le dichiarazioni del sergente maggiore. Da Bruxelles giunse la risposta: un Robert Dean con il grado di sergente maggiore aveva lavorato per la NATO e per Shape (vedi box in basso).
Abbiamo conosciuto personalmente il sig. Dean e approfondito lo studio del suo caso. Riteniamo pertanto che sia uno dei rivelatori più attendibili.
Bill Cooper
Un chiaro esempio di intossicazione della realtà extraterrestre è quello rappresentato da Bill Cooper. Figlio di un ufficiale dell'aeronautica militare venne a conoscenza del fenomeno UFO già in tenera età. Nel 1965, mentre prestava servizio di volontariato presso la Marina Militare vide un UFO delle dimensioni di una portaerei emergere dalle acque del mare, alzarsi in volo e sparire tra le nuvole. Numerosi furono i testimoni di quell'avvistamento che lo convinse, definitivamente, dell'esistenza degli extraterrestri. Fu in seguito sottoposto ad un interrogatorio al termine del quale comprese che sarebbe stato meglio se non avesse fatto parola con nessuno di quanto accaduto. Lavorò poi per i servizi segreti governativi e si occupò dell'addestramento di personale militare straniero. Cooper sostiene che, nel 1939, i tedeschi recuperarono un disco volante precipitato ma che nessuno riuscì mai a ritrovarlo. Parla del MJ-12 e di astronavi recuperate in Norvegia e in seguito trasportate nelle basi di Holloman, Edwards, Kirtland, Vanderberg e Wright Patterson. Tra le rivelazioni di Cooper annoveriamo quella di un patto segreto stretto tra il governo americano e gli alieni e in base al quale fu costruita una base sotterranea nei pressi della piccola città di Dulce, nel New Mexico. Secondo l'accordo, gli alieni, i quali necessitavano per la loro sopravvivenza di sangue umano, avrebbero elargito preziose informazioni in campo tecnologico in cambio di corpi umani e animali da martirizzare. Stando a quanto riferito da Cooper, gli alieni avrebbero fondato i movimenti religiosi e lo stesso Cristo sarebbe il frutto di una loro creazione.
"Falcon" e "Condor"
Si tratta degli pseudonimi di Richard Doty e Robert Collins, rispettivamente sottufficiale e ufficiale dei Servizi Segreti dell'aeronautica militare americana operanti nella base USAF di Kirtland. Furono tra i primi a rivelare informazioni riguardanti l'Area 51 e a fornire una descrizione degli alieni che lavoravano all'interno della base stessa. In Italia abbiamo conosciuto la loro storia anche grazie a un'edizione speciale di "Mixer", condotta dal noto presentatore Gianni Minoli e che suscitò non poco scalpore. Tra le altre cose Condor parlò del progetto "Blue Book" come "di un progetto a basso livello con il quale l'aeronautica raccoglieva tutte le informazioni possibili sugli avvistamenti. Lo staff era minimo: un funzionario, un alto ufficiale della Marina, un segretario e uno scienziato. I rapporti più interessanti ed esclusivi pervenuti al Blue Book spesso sono stati sottratti da talpe all'interno dell'organizzazione. I rapporti venivano sottratti dagli schedari e mai restituiti. Per quanto riguarda il lavoro del Blue Book il progetto era mirato a provare in ogni modo la poca credibilità degli avvistamenti. Certamente loro non volevano cose inspiegabili. Lo scopo del Blue Book era quello di minimizzare gli effetti di tutti i rapporti e cercare di spiegarne il più possibile. Naturalmente le cose funzionarono. Funzionarono nel senso che il project Blue Book fu abbandonato e questo pose termine al coinvolgimento delle forze aeree navali, delle forze aeree spaziali e a quello delle informazioni pubbliche riguardo agli UFO. Naturalmente questo lavoro fu continuato con un'operazione segreta".
John Lear
Ha lavorato per la "Central Intelligence Agency" (Cia) e per altre agenzie governative ed è l'unico pilota attualmente in possesso di tutti i brevetti di aviatore rilasciati dalla Federal Aviation Administration americana. Da qualche anno, dopo aver parlato con personale dell'aeronautica militare statunitense testimone dell'atterraggio di un disco volante nel 1980, si interessa al fenomeno UFO. La sua sensibilità verso l'argomento nasce in seguito all'esperienza di cui il padre, William Lear, fu testimone negli anni '50 e che così ha commentato alla stampa: "Ho visto uno di quei velivoli in pieno giorno, e sono convinto che i dischi volanti siano guidati da esseri super-intelligenti provenienti dallo spazio". Nel dicembre del 1987, in un rapporto di sette pagine in seguito inviato a tutti i parlamentari degli Stati Uniti, John Lear scrive che il governo americano ha intrattenuto per più di vent'anni relazioni segrete con gli extraterrestri. Il pilota afferma inoltre che tramite la commissione Majestic 12 (vedi "UFO la visita extraterrestre" n° 7, aprile 1999) il governo ci ha involontariamente ma inesorabilmente "venduto agli alieni". Questo gruppo avrebbe stretto un "patto scellerato" con una razza aliena molto evoluta in base al quale entità denominate grigie avrebbero compiuto rapimenti umani "per motivi di studio" ed effettuato mutilazioni di bestiame in cambio di preziose informazioni tecnologiche. I grigi, che secondo l'accordo avrebbero dovuto comunicare alla commissione MJ-12 e al National Security Council il numero di campioni animali e umani prelevati, mentirono sul numero delle loro vittime e arrivarono addirittura a cibarsi di alcuni dei soggetti rapiti. In seguito, sempre secondo Lear, si scoprì che lo stesso patto fu stretto dagli alieni con l'Unione Sovietica. Governo russo e governo americano avrebbero infine deciso di allearsi per combattere la minaccia extraterrestre e a tal fine si impegnarono nella costruzione di un'arma progettata in seguito ad uno scontro tra alieni e agenti della Cia avvenuto in un laboratorio sotterraneo situato a Dulce, nel New Mexico. Lear sostiene che all'interno di tale base alcuni testimoni avrebbero visto "enormi contenitori pieni di un liquido ambrato con dentro parti di corpi umani". Eisenhower, perfettamente al corrente di tutta la situazione, avrebbe detto: "Il pubblico non è pronto per tutto ciò!". Lear comunicò infine che esiste una teoria in base alla quale gli alieni avrebbero creato Gesù Cristo e manipolato lo sviluppo genetico dell'uomo.
Quello di Lear è un classico esempio di intossicazione del fenomeno UFO. Per motivi che più di una volta abbiamo avuto modo di spiegare, non crediamo alla natura malvagia degli alieni anche se siamo convinti, come lo stesso Lear afferma, che gli alieni abbiano contattato i governi e i capi di stato.
Clifford Stone
Ha prestato servizio presso l'esercito degli Stati Uniti d'America per 22 anni. Il suo interesse per il fenomeno UFO è iniziato alla tenera età di 8 anni, quando ebbe un avvistamento in pieno giorno. Entrato a far parte dell'US Army, ricevette l'incarico di specialista addetto alle indagini sui casi ufologici e oggi lavora, in qualità di direttore della ricerca, all'UFO Enigma Museum di Roswell, nel New Mexico. Nel corso di anni di rischiose inchieste, ha raccolto un incredibile numero di documenti ufficiali e ha pubblicato in un libro, "UFOs are real" (gli UFO sono una realtà), un centinaio di dichiarazioni provenienti dal Dipartimento della Difesa, da alcuni reparti dell'esercito, dall'Fbi, dalla Cia e dalla Dia che provano l'interessamento del governo nei riguardi dell'ufologia. La decisione di violare il giuramento di segretezza e di rendere noto ciò che vide nei suoi 22 anni di lavoro gli è costata non poca sofferenza. Mentre era in servizio è stato invitato sia esplicitamente che con sistemi non ortodossi a sospendere la divulgazione pubblica di quanto viene ritenuto segreto di stato, ma la misteriosa morte del figlio diciannovenne non è servita a fermarlo. Nel corso di uno dei nostri numerosi incontri con lui abbiamo avuto l'occasione di vedere il filmato dell'atterraggio di un disco volante a Holloman, negli Stati Uniti. Purtroppo, prima che Stone riuscisse a realizzare una copia per la nostra redazione, alcuni agenti segreti sono penetrati all'interno della sua abitazione sequestrando lo straordinario documento.
Philip Corso
Si tratta di uno dei più importanti rivelatori nella storia dell'ufologia. Il suo libro, "The day after Roswell" (Il giorno dopo Roswell) è sicuramente di fondamentale importanza nell'ambito della ricerca ufologica, anche se non ci sentiamo di condividere alcune concezioni spirituali in esso contenute. Il colonnello Philip J. Corso ha lavorato presso il Pentagono in qualità di ufficiale dell'Army Intelligence e, dopo aver combattuto nella guerra di Corea, è stato nominato capo responsabile dei collegamenti Intelligence per il National Security Council con la Casa Bianca, durante la presidenza di Eisenhower. Durante la guerra in Corea, nell'ambito della "Operazione Paper Clip" ebbe rapporti personali con Hermann Oberth e Wernher Von Braun (vedi articolo pubblicato nel presente numero). Tra il 1961 e il 1963 ha diretto il dipartimento di Foreign Technology e di Army Research and Development del Pentagono e fu in quegli anni che ricevette il compito di analizzare i "Roswell Files". Corso si occupò dei materiali rinvenuti sul luogo del famoso crash ed ebbe l'opportunità di vedere uno degli alieni che costituivano l'equipaggio del disco. Le sue dichiarazioni hanno sicuramente conferito una maggiore autorevolezza al caso. Nel 1963 lavorò, in qualità di membro dello staff che si occupava dei problemi di sicurezza nazionale, per i senatori James Eastland e Strom Thurmond. Morì il 16 luglio del 1998.
Joe
Si tratta del nome in codice di un ufficiale in pensione delle Forze Speciali dell'Esercito statunitense. L'uomo, che non intende rivelare la sua identità, ha raccontato a Peter Bostrom (veterano della guerra del Vietnam - dal 1969 al 1971 è stato in servizio attivo nelle forze armate statunitensi e da sempre si interessa al fenomeno UFO) che nel settembre 1971 si trovava di guarnigione con l'Esercito in Tailandia. Nel corso di una missione in Cambogia vide un oggetto "di forma quasi sferica e sospeso su quattro gambe. E c'era un numero di, la miglior descrizione che potrei dare, umanoidi. Ce n'erano almeno tanti quanto noi [...] La pelle era di colore grigio - biancastro". Uno degli uomini di Joe sparò ad un'entità aliena e questa, di rimando, lo immobilizzò ma senza ucciderlo. Gli extraterrestri risalirono poi sul disco e se ne andarono. Ritornati alla base Joe fu interrogato da agenti della Cia e da alcuni membri del MJ-12. Insieme a lui anche gli altri militari presenti all'evento. A tutti venne fatta un'iniezione di quella che Joe chiama "droga ipnotica", un'insieme di sostanze che serve a ridurre la "resistenza psichica". "E' una combinazione di droghe e ipnosi - sostiene il testimone -. La sola cosa che posso dire che accadde in quel periodo fu che, in un modo o nell'altro, loro alterarono le nostre memorie. Ora, io non so se abbiamo visto qualcos'altro o se loro ci hanno fornito ricordi diversi, e se tutto finì in quel modo o ciò che vedemmo fu molto peggio di quanto pensavamo fosse accaduto e io l'ho mitigato. Io so che ognuno di noi di tanto in tanto ha ancora degli incubi sull'accaduto e vediamo scene di cose che sono proprio un incredibile bagno di sangue".
Alcune settimane dopo altri militari videro gli stessi omini, i quali li aiutarono a fuggire da un attacco nemico.
Il caso di Joe è stato investigato da Linda Moulton Howe (vedi box pag. 41)
Kewper
Tra il 1957 e il 1960, sotto una falsa identità fornitagli dalla Cia, Kewper insegnò procedure radio e crittografia ad ufficiali dell'Army Signal Corps. Si occupò inoltre dell'analisi di casi Top Secret raccolti per il Progetto Blue Book della forza aerea. L'uomo, che raccontò la sua storia ai microfoni di Linda Moulton Howe, dichiarò di aver visto il famoso film dell'autopsia ad un alieno già nell'anno 1957. "Dissero solo che fu fatta a Roswell - dichiara - lo stesso giorno o quello dopo - lo stesso, credo - la navicella venne recuperata di notte; poi nel corso del giorno seguente venne eseguita questa autopsia presso la base militare, e ne fu eseguita un'altra in città, presso il piccolo ospedale o clinica locale". In qualità di agente della Cia ebbe accesso a numerosi documenti segreti che lo convinsero dell'esistenza e dell'assoluta veridicità del fenomeno UFO. Tra le altre cose, vide il filmato di un'astronave che si materializzava e parecchie fotografie di oggetti volanti non identificati provenienti da Europa, America Centrale, Messico e Sud America. Uno dei film che vide era italiano. Kewper ebbe anche accesso all'Area 51 nella quale ebbe modo di vedere alcuni degli scafi che i militari avevano raccolto e catturato in differenti parti del mondo e una delle entità. "Aveva la testa grossa - dice - e grandi occhi obliqui. Sembrava che indossasse occhiali da sole, perché le lenti erano proprio scure. Aveva una faccia magra con un mento emaciato e un'area nasale appena accennata, una piccola fessura come bocca e semplici buchi ai lati della testa, al posto delle orecchie". Nel corso di una comunicazione telepatica con tre "tipi della Cia" e il colonnello Jim l'alieno disse: "Non siamo qui per conquistare la Terra. Non siamo qui per distruggere nulla. Siamo qui per arricchire la conoscenza degli umani così che possano ottenerne di più in diverse aree". Kewper aggiunse inoltre che nella ricerca sugli extraterrestri gli Stati Uniti lavorarono insieme alla Russia, "specialmente dall'avvento di Gorbaciov che distese le relazioni".
Michael Wolf
L'ultimo rivelatore, il più importante dopo la morte di Corso è sicuramente Michael Wolf. Wolf è membro della New York Academy of Sciences, patrono dell'American Association for the Advancement of Science, dottore presso il New England Institute for Advanced Research e fondatore del Daniel Wolf Memorial Foundation for Children, un'associazione in difesa dei minori. Nel suo libro "The Catchers of Heaven" ha raccolto le testimonianze relative alle ricerche governative sui contatti alieni e sulle abductions. Secondo Wolf i veicoli alieni vengono costruiti su pianeti con condizioni meteorologiche controllate ed esiste un progetto segreto denominato HAARP (High-frequency Active Auroral Research Program) in base al quale il Dipartimento della Difesa studierebbe il modo di sparare un fascio elettromagnetico destinato all'alterazione climatica di una regione dell'Atmosfera, Ionosfera e/o Magnetosfera terrestre. In tal modo è possibile modificare le condizioni climatiche sia su un determinato territorio che in tutto il globo. Wolf sostiene che a Roswell precipitarono due UFO e che gli alieni scoperti sul luogo del crash appartenevano a diverse razze. Crede alla genuinità del filmato di Santilli poiché egli stesso ha partecipato a simili operazioni, non precisamente autopsie ma "dissezioni" di cadaveri alieni. Egli sostiene che il governo statunitense stia attuando una metodologia di rilascio controllato delle informazioni relative agli UFO fornendo all'opinione pubblica verità mischiate a menzogne. Conosce e parla del documento "Assessment", divulgato da Robert O. Dean, e sostiene di aver lavorato all'interno dell'Area 51: rivestiva la carica di Team Leader nel programma di studio ed elaborazione di retro ingegneria su tecnologia aliena. Avrebbe inoltre collaborato con le cosiddette EBE, le entità biologiche extraterrestri le quali, come lui ipotizza, potrebbero averci fornito tecnologia avanzata per testare il nostro grado di intelligenza. Wolf sostiene che forse stanno aspettando il giorno in cui saremo capaci di dare vita ad un essere ibrido, risultato di una combinazione tra DNA umano e alieno. Sempre secondo le dichiarazioni del dott. Michael Wolf il governo statunitense avrebbe sigillato con gli alieni dei patti che lui definisce "negoziati informali". Il dott. James Courant avrebbe verificato le credenziali di Wolf e il suo caso è attualmente oggetto di studio da parte di diversi investigatori tra i quali Michael Hesemann e Adriano Forgione. Comunque, stando a quanto detto da Wolf, la presenza degli alieni sulla terra ha il solo scopo di aiutare la nostra evoluzione e, specialmente le abductions, sarebbero condotte per il nostro bene. Molte delle dichiarazioni di Wolf ci trovano assolutamente d'accordo. Riteniamo tuttavia che alcune sue affermazioni siano un po' azzardate e pensiamo che sia opportuno guardare al suo caso con un certo discernimento.
Come il lettore avrà notato, il fenomeno dei rivelatori riguarda soprattutto gli Stati Uniti. Ciò non significa che altri paesi non abbiano analizzato il problema della realtà extraterrestre o comunque non si siano mai preoccupati di rivelare informazioni al riguardo. Dalla Russia, per esempio (grazie anche al lavoro svolto dalla nostra redazione), provengono alcuni dei migliori documenti ufologici attualmente in circolazione. Tale materiale è di indubbia attendibilità poiché è stato fornito principalmente da generali, astronauti, militari che non nascondono la propria identità e che attualmente lavorano presso gli enti governativi. Entrambe le metodologie, quella adottata dal governo statunitense e quella scelta dalla Russia, hanno un unico preciso scopo: rilasciare lentamente informazioni sul fenomeno extraterrestre, intossicandone spesso la veridicità per i motivi già spiegati. Possiamo quindi affermare che il fenomeno dei rivelatori, oggi, ha più risonanza rispetto a quello del contattismo, nonostante quest'ultimo fornisca la chiave d'interpretazione più corretta della realtà ufologica. Per dovere di cronaca riteniamo comunque opportuno specificare che alcuni contattisti, o presunti tali, hanno intossicato la verità sugli extraterrestri e creato nuovi culti e nuove sette ma che i personaggi che realmente hanno vissuto l'esperienza di contatto con esseri provenienti da altri mondi non hanno solo fornito le prove dell'esistenza di una realtà extraterrestre ma hanno conferito al fenomeno un valore etico-morale-spirituale. Sono un chiaro esempio Hermann Oberth, Eugenio Siragusa, che insieme a George Adamski fu uno dei primi a rivelare che il governo americano custodiva in basi segrete entità aliene e dischi volanti, o Billy Meier. Questi, non avendo alcun rapporto con i servizi di intelligence governativi, ricevevano le informazioni direttamente dagli extraterrestri. Anche in questo caso, però, occorre distinguere le informazioni reali da quelle "filtrate" attraverso il bagaglio culturale e personale del contattista in questione. Lo stesso atteggiamento va adottato nei confronti del rivelatore. Accettare qualsiasi dichiarazione senza verificarne con spirito critico la veridicità non giova alla ricerca.
ORGANIZZAZIONE DEL TRATTATO DELL'ATLANTICO DEL NORD
1110 BRUXELLES
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TEL DIRECT: (32.2) 728.58.18 TELEFAX (32.2) 7285457
UFFICIO DI INFORMAZIONE E STAMPA
SIG. PEINIGER
POSTFACH2361
D-5880 LUEDENSCHEID
28 MAGGIO 1993
Gent. Sig. Peiniger,
in riferimento alla sua lettera del 12 aprile 1993, nella quale mi chiedeva notizie sulla persona di Robert Dean, cercherò di rispondere alle sue domande secondo il materiale da me rinvenuto:
N.1 Secondo le dichiarazioni della sezione americana militare della NATO, un Robert Dean con il grado di sergente maggiore andò in pensione nel novembre dell'anno 1976.
N. 2 Un collaboratore della NATO (questo vale anche per SHAPE) con la sopracitata carica in possesso di un particolare permesso può ottenere l'accesso a documenti classificati segreti precedentemente analizzati.
N. 3 Non sono in grado di darvi ulteriori informazioni, la legge americana "Privacy law" lo impedisce.
N. 4 Questa classificazione (Cosmic top secret) è del periodo di cui parlavamo. Per ulteriori informazioni le consiglio di rivolgersi agli organizzatori della conferenza mondiale tenutasi a Duesseldorf nel giugno 1992.
Distinti saluti
W. d'Alquen
Ufficiale tedesco per il servizio Stampa e Informazione della NATO
Linda Moulton Howe
Si è laureata presso la Stanford University ed ha una laurea in Comunicazione. E' giornalista scientifica ed ambientale e nel corso dei suoi documentari ha svolto indagini sul fenomeno delle mutilazioni animali. Linda Howe ha condotto studi sui cerchi nel grano, sull'esistenza di una realtà extraterrestre, sul mistero dei chupacabras e sulla storia nascosta dell'umanità. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo "An Alien Harvest", "Glimpses of Other Realities - Volume I e II" "Facts and Eyewitnesses", "High Strangeness" (Paper Chase Press, USA, telefono 702 - 826 5947).
Interessante,grande Fede
Si su Cooper ne ho sentite di tutti i colori (compreso che sarebbe andato ad allenare l'inter e avrebbe prestato il nome per la mini )
Gli ultimi me li rileggo meglio stasera
Comunque quoto in toto la tua frase
come in tutte le cose bisogna distinguere sempre le bugie dalle verità...
sisissisisisisi........tutto vero.......come pure quando gli alieni combattono col le spade laser contro i carabinieri.....(mmh mi san un po troppo di black block da G8...)
scusa ma dove diavolo le hai trovate tutte ste informaz ????
La risposta alla domanda "siamo soli nell'universo?" è semplice ma paradossale:abbiamo la certezza di non essere soli ma secondo questa stessa certezza noi SIAMO soli...perchè?Semplice,calcolate la percentuale di possibilità che ci siano altre civiltà nell'universo,poi moltiplicatela per la vastità dell'universo stesso e vedrete che,essendo l'universo infinito,infinite sono le possibilità che ci siano altre civiltà,quindi essendo infinite le possibilità è un dato di fatto che esistano queste civiltà aliene;eppure se applichiamo lo stesso ragionamento in senso inverso abbiamo le stesse probabilità di essere davvero soli....confusionario ma secondo me plausibile
bella derfel
scusa ma dove diavolo le hai trovate tutte ste informaz ????
sono facilemente reperibili se sai dove cercare...poi essere agente segreto della CIA aiuta ad ottenere certe informazioni....
a parte gli skerzi le trovi nel web solo che non sono molti i siti italiani che trattano queste notizie, e pochi di questi siti sono seri, quello sull'elemento 115 e il reattore è una relazione di un tizio su un sito tiscali
a propostito ho trovato un'altro approfondimento:
QUELLO CHE SI DOVREBBE SAPERE SULL'ELEMENTO 115
L'elemento 115 di Bob Lazar NON E' quello che potrebbe essere sintetizzato presumibilmente tra poco tempo nei grandi laboratori di ricerca internazionale. In realtà è un suo isotopo "esotico" incredibilmente molto più pesante, ed è presumibile che non verrà sintetizzato sulla Terra per parecchi anni ancora.
Son passati più di dieci anni da quando Bob Lazar raccontò la sua incredibile storia. Agli scettici, questa poteva sembrava null'altro che un ben confezionato pezzo di finction, completo di tutti gli ingredienti necessari per apparire "scientificamente" fondato. E' in effetti non so perché nessuno lo abbia ancora fatto ma la storia di Lazar, senza neanche modificare troppe cose, potrebbe essere facilmente tradotta in un eccellente film. La trama tra l'altro non avrebbe bisogno nemmeno di appartenere al genere della fantascienza, ma potrebbe benissimo rientrare nel novero di quei film con sfondo scientificamente altamente credibile, imperniati sulla vicenda di un cittadino-scienziato coinvolto senza averlo chiesto nelle attività dei laboratori supersegreti di una grande potenza. Il pezzo forte del film avrebbe potuto essere lo sconcerto che questa persona avrebbe provato nello scoprire che il mondo è effettivamente molto diverso da come lui lo aveva sempre creduto, e che perciò per tutta la vita fino a quel momento lui era stato vittima di un colossale raggiro come d'altronde il resto del mondo, tra cui noi. Certo che con un regista molto bravo sarebbe stato un successone. E poi, ve la immaginate la scena dove il protagonista si trova per la prima volta davanti ad una macchina non fabbricata da esseri umani? Vi immaginate il suo genuino stupore e la sua incredibile eccitazione nel poter esaminare da vicino una cosa fatta da mani non umane, per essere usata da mani non umane, da una cultura che non è la nostra, e che magari è completamente diversa dalla nostra, anche mettendo da parte l'enorme divario scientifico e tecnologico? E che dire poi della scena di quella in cui assiste al test di volo? Chi di noi non sarebbe disposto a tutto pur di trovarsi in una situazione simile?
Bene, da quando Lazar andò al pubblico sono accadute molte cose e molte di quelle informazioni che lui aveva rilasciato in televisione si sono andate rivelate corrette. Ad esempio nel 1994 è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Classical and Quantum Gravity" un lavoro dal titolo "The Warp Drive: Hyper-fast Travel Within General Relativity". In questo lavoro il Dr. Miguel Alcubierre descriveva con grande rigore scientifico il metodo che teoricamente avrebbe consentito ad un'astronave di spostarsi tra le stelle a velocità incredibili al punto che persino i fotoni avrebbero potuto considerarsi al pari delle lumache. Il tutto veniva giustificato nell'ambito dello stesso formalismo della teoria della relatività generale di Einstein.
In pratica il trucco consisteva nel creare una bolla di spazio-tempo curvo intorno ad un'astronave, ma non mi soffermerò sui dettagli perché questa è un'altra storia, che merito uno spazio a sé. Faccio soltanto notare che da allora molta altra gente ha lavorato sulla stessa questione, e che di questo argomento si parla da parecchio tempo ormai anche su alcuni siti Internet della NASA. La cosa, infine è andata agli occhi del grande pubblico con il numero di Gennaio 2000 (simbolico, no?) della rivista Scientific American, a cui è seguita la produzione italiana sul numero di Marzo 2000 di Le Scienze. Molti non hanno mancato di osservare, anche ovviamente sulla rivista che avete in mano, che il principio di propulsione basato sulla bolla spazio-temporale confermava in pratica cose che Lazar aveva già detto prima di Alcubierre e aveva anche illustrato a colori sul suo sito Internet. Allo stesso tempo, meraviglia delle meraviglie, sullo stesso numero di Gennaio di Scientific American, e quindi anche sul numero di Marzo di Le Scienze in Italia, compariva l'articolo sull'Isola di Stabilità che è stata finalmente trovata nel "mare" degli elementi transuranici. E il pensiero di tutti è andato di nuovo a Lazar, che aveva anche dichiarato che il combustibile del fantascientifoco reattore nucleare che forniva una quantità enorme di energia al disco volante alieno allo studio del quale lui lavorava, l'oramai leggendario elemento 115, era un transuranico stabile. Ci siamo tutti chiesti: possibile che sia stato solo un caso la contemporanea comparsa di questi due articoli proprio sul numero di Gennaio 2000 di Scientific American che proprio per la sua data di pubblicazione rivestiva in un certo senso il carattere "simbolico" di apertura di una nuova era? Non ci è dato, purtroppo, di conoscere la risposta a questa domanda. Tuttavia sento che è importante in questa fase far conoscere qual è la situazione reale per quel che riguarda questo "santo Graal" degli ufologi. Dal tempo in cui Lazar fece le sue rivelazioni, l'attenzione degli ufologi veniva frequentemente rivolta ai progressi fatti dai vari laboratori mondiali come Berkeley, Darmstadt e Dubna nel campo della sintesi degli elementi oltre l'uranio. Dopo la notizia della sintesi dell'elemento 114 nel Dicembre 1999 a Dubna, oramai si pensava vicino il momento in cui sarebbe stata annunciata la sintesi del 115, e confermata definitivamente la sostanza delle affermazioni di Lazar. Ritengo tuttavia che nella realtà le cose potrebbero non andare esattamente così. Permettetemi un momento di darvi alcune informazioni di base prima di entrare nel vivo dell'argomento. Quello che distingue un elemento da un altro nella tavola periodica è praticamente il numero dei protoni contenuti nel nucleo: così l'idrogeno è il primo di tutti (1 solo protone), mentre l'uranio si trova al posto 92 (92 protoni).
Elementi con oltre 92 protoni non si trovano sulla Terra e devono essere prodotti artificialmente. Poiché questi elementi stanno sulla tavola periodica dopo l'uranio, si chiamano tutti...transuranici. Oltre ai protoni, nei nuclei degli atomi ci sono anche i neutroni, ma mentre i protoni sono carichi elettricamente, i neutroni non lo sono; sono appunto...neutri.
COSA È UN ISOTOPO?
Prendiamo un atomo di Carbonio. Questo ha sempre 6 protoni, e in genere ha anche 6 neutroni; ma non sempre ha 6 neutroni. C'è una piccola percentuale di atomi di carbonio che hanno meno di 6 neutroni o più di 6 neutroni. I più conosciuti sono quelli che hanno 7 oppure 8 neutroni. Sotto ogni punto di vista questi sono sempre atomi di carbonio esattamente come gli altri. Possono formare anche loro l'anidride carbonica, il metano o qualunque altro composto di questo elemento; soltanto sono un poco più pesanti perché hanno 1 o 2 protoni in più. Ma in ogni caso occupano sempre il posto numero 6 della tavola periodica (perché il posto dipende solo dal numero dei protoni). I fisici dicono che tutti gli atomi che occupano lo stesso posto nella tavola periodica si chiamano isotopi (e infatti in greco isotopo significa stesso posto). In particolare il carbonio con 6 neutroni si chiama carbonio 12, metre gli atoòi di carbonio con sette e otto neutroni si cjiamano rispettivamente carbonio 13 e carbonio 14. I numeri 12,13,14 sono evidentemente la somma dei protini più i neutroni. Come si può vedere abbiamo definito in poche parole cos'è un isotopo, senza usare troppi termini tecnici; spero che i lettori me ne saranno grati.
Ultime note: mentre come detto le proprietà chimiche sono le stesse per tutti gli isotopi di uno stesso elemento,così non è per le proprietà nucleari: ad esempio, il carbonio 12 è stabile, mentre il carbonio 14 è radiottivo, cioè instabile! Nella tavola periodica questo è un fatto abbastanza comune. Il variare del numero dei neutroni,(non importa se in più o in meno) può dare luogo ad isotopi instabili o a isotopi radiottivi. E inoltre l'affermazione che faccio qui sotto è molto importante per capire l'enormità di quelloche dirò nel seguito a proposito del 115 di Lazar: in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno che in genere si posssono contare sulla punta delle dita. Se sapete un po' di Inglese e volete entrare nel mondo degli elemnti, e sapere un mucchio di cose interranti non solo sulla loro stabilità e su tutti i loro isotopi , ma anche sulla loro storia, su che aspetto ha, etc, vi consiglio di andare a vedere il sito: http//www.webelements.com/webelements/scholar/index.html.
L'ISOLA DI STABILITÀ
Allora veniamo al punto: Cos'è questa storia dell'isola di stabilità di cui si parla su Scientific American? Diciamo subito che fino ad ora non è stato sintetizzato sulla Terra un solo atomo, dico uno solo, di un elemento transuranico che sia stabile. Gelo tra l'Uditorio... ma allora ? niente paura:
Oganessian e colleghi (gli autori dell'articolo pubblicato su Le Scienze) sono sicuri di avere trovato l'Isola di Stabilità perché hanno ottenuto un isotopo dell'elemento 114 dalla vita lunghissima...ben 30 secondi. Ma allora se vive solo 30 secondi non è stabile! E' infatti io che avevo detto? Dovete sapere che, teoricamente, l'isotopo stabile del 114, quello che da parecchie decine di anni faceva immaginare ai fisici che ci fosse l'Isola di stabilità, a un totale di 298 tra protoni e neutroni. Quindi il suo nucleo contiene 114 protoni e 184 neutroni. Oganessian e colleghi hanno sintetizzato soltanto l'isotopo 289, quindi l'isotopo che ha 9 neutroni in meno di quanto sarebbe necessario. Questo, come già detto, ha una vita media di circa 30 secondi. La cosa grossa è che un isotopo del 114 con 2 neutroni in meno, il 287, anch'esso sintetizzato a Dubna, aveva vita media di 5 secondi, mentre il 285 (4 neutroni in meno), che era stato sintetizzato nel 1999 negli esperimenti di Nivov, Gregorich e colleghi a Berkeley (www.ibl.gov/Science-Articles/ Archive/elements-116-118.html ) aveva una vita media di soli 0,58 millisecondi [Phys. Rev. Lett. 83, 1104 (1999)]. 4 neutroni in più avevano allora fatto aumentare la vita media dell'elemento 114 di più di 10.000 volte! E mancano ancora altri 9 neutroni!
Si presuppone pertanto che aumentando i neutroni la vita media si allunghi a dismisura fino ad ottenere la totale stabilità. Un fatto analogo e forse ancora più spettacolare nei numeri è accaduto anche per l'elemento 112. Questi risultati hanno convinto tutti che: la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nuclei.
(Ricordatevi questa affermazione perché è molto importante nel seguito). Pertanto l'isotopo 298 dell'elemento 114 sarà stabile con certezza quasi assoluta.
Perdonatemi se vi sto a riempire la testa di numeri e paroloni, tuttavia ho scoperto che nell'Ufologia è molto importante conoscere un po' di Fisica. Nel mio caso addirittura, dopo aver avuto un incontro ravvicinato del 1° tipo con un UFO qualche anno fa, è d'obbligo cercare d'applicare la Fisica per spiegare cose che so con certezza che esisitono, per averle viste. Magari sbaglierò e la nostra fisica è ancora lontanissima anche dai concetti più semplici utilizzati dagli ET, tuttavia io credo che noi abbiamo già le conoscenze di base per capire molte cose, e perciò quello che vorrei sinceramente è stimolare una discussione che porit a ridurre le molte zone in ombra.
Ho avuto in questi anni dopo l'IR 1 molte interazioni con varie persone sull'argomento, e devo dire che i più scettici sono stati i non scienziati. In effetti gli scettici più accaniti erano le persone con meno conoscenze scientifiche, quelle per intenderci, che per credere a qualche cosa hanno bisogna che glielo dica il Prof. Zichichi alla televisione.
Mi piacerebbe parlare un giorno di quello che si può ipotizzare oggi sul principio della propulsione degli UFO partendo dalla fisica conosciuta, per far vedere a tutti in maniera scioccante che perfino George Adamski sapeva particolari intorno alla propulsione di un disco volante che in realtà non avrebbe dovuto sapere, sia per via della sua personale cultura di base, sia per il periodo storici in cui viveva.
L'ELEMENTO 115 STABILE
Dopo aver letto la notizia della sintesi dell'isotopo 289 dell'elemento 114, mi sono subito detto: allora l'elemento 115 stabile dovrebbe essere all'incirca l'isotopo 300 o 301 (cioè un protone più 1 o 2 neutroni in più dell'isotopo 298 teoricamente stabile del 114). Possibile che arrivati a questo punto la materia atomica consenta una "svolta" così straordinaria, sempre secondo quanto diceva Lazar? Forse siamo vicini ad un salto gigantesco della nostra fisica? Stiamo per sintetizzare l'elemento fondamentale per avere il volo interstellare? Mi è venuta subito la curiosità di vedere il suo sito (www.boblazar.com) quale isotopo del 115 usavano gli ET. E qui ho avuto la sorpresa: non era riportato l'isotopo. Guardate la tabella più sotto, che riporta gli stessi dati forniti da Lazar: la voce "peso atomico" che è quella importante per avere un'idea abbastanza precisa dell'isotopo, semplicemente non c'è. Dopo un primo attimo di smarrimento ho notato tuttavia che venivano dati gli elementi per calcolarlo, nelle voci densità e volume atomico.
(*) il 115 non è ancora stato ufficialmente sintetizzato: la data indicata da Lazar si riferisce alla scoperta di questo elemento durante la retroingegnerizzazione del reattore nucleare di un disco volante.
Senza che vi stia a fare tutti i conti si può da questi dati calcolare il peso dell'atomo 115 di Lazar in termini di unità di massa atomica, e cioè di neutroni e protoni contenuti. Il risultato non è 300 o giù di lì, ma...420!!! Che vuol dire questo? Che il nucleo peso l'equivalente di ben 120 neutroni in più di quanto ci si aspetterebbe.
Non vorrei per ora stare a commentare o fare dietrologie sul significato di questo punto. Mi interessa tuttavia stimolare delle discussioni: perciò mi limiterò a mettere luce soltanto alcuni punti rilevanti che sicuramente sono utili per ogni discussione successiva.
Prima di tutto: Lazar si è sbagliato?
La mia opinione è no. Il peso atomico è un dato molto importante ed è sicuramente uno dei primi numeri che sono stati calcolati. Lui è sicuramente a conoscenza del fatto che questo isotopo del 115 è assolutamente esotico.
Allora perché non lo ha voluto riportare espressamente nella tabella, anche se ha dato lo stesso i parametri per calcolarlo?
Non lo so, ma di certo questo è stato fatto deliberatamente.
Ma perché è così eccezionale il fatto che questo sia l'isotopo 420 dell'elemento 115?
Per capirlo tenete presenti le due affermazione che ho fatto prima:
- in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno, che si possono contare sulla punta delle dita.
- la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nucle.
Bene, la prima mette in evidenza che la nostra esperienza accumulata nell'arco del ventesimo secolo con tutti gli elementi finora conosciuti, non contiene in alcuna maniera evidenza di isotopi con un numero enorme di neutroni, e quindi rende rivoluzionarie, se sono vere, queste dichiarazioni di Lazar nel campo della fisica atomica. La seconda mette in evidenza il fatto che noi già abbiamo oggi difficoltà a creare nuclei transuranici con un numero normale di neutroni (perché questi nuclei vengono ottenuti facendo urtare e fondere assieme due nuclei più leggeri, che in proporzione hanno però meno neutroni di quelli pesanti: il risultato è perciò che siamo sempre a corto di neutroni). Quindi riuscire ad ottenere un nucleo con addirittura 120 neutroni in più del normale è aldilà delle possibilità attuali. Probabilmente questi esperimenti di sintesi dovrebbero essere fatti vicino a una sorgente brillante di neutroni, per poter migliorare le cose. In ogni caso, 120 neutroni in più sono tanti e la conclusione è una sola: che siamo ancora veramente molto lonatni dal poter sintetizzare quel tipo di nucleo.
E' plausibile che esista un nucleo simile?
Perché no?
Ed e' plausibile che questo nucleo abbia le proprietà descritte da Lazar?
Perché no? E se fosse un plasma di quark e gluoni stabile? (spero che vi riuscirò a parlare in seguito di questo nuovo stato della materia). In questo caso potrebbe, sotto forte eccitazione nucleare, emettere per emissione stimolata un fascio molto intensa di mesoni carichi con la carica del quanto della forza nucleare forte? Fascio che costituirebbe a tutti gli effetti l'onda della cosidetta "gravità A" di cui parla Lazar? (non si dimentichi che Lazar nella sua parentesi lavorativa a contatto con i dischi volanti aveva lavorato proprio al laboratori mesoni).
Visto che il 115 stabile di Lazar è l'isotopo 420, potrebbe allora accadere che il più normale isotopo 300 (cioè quello che potrebbe essere sintetizzato da qui a poco tempo) NON SIA STABILE?
Certo, potrebbe anche accadere che l'isotopo 300 o 301 dell'elemento 115 NON SIA STABILE! Con gravi conseguenze sull'Ufologia. Tutti superficialmente direbbero che il 115 di Lazar non è stabile e che lui è stato quindi un impostore. Per tale motivo ritengo sia molto importante prendere coscienza di questo fatto dell'isotopo 420.
E cosa accadrebbe invece se anche l'isotopo 300 o 301 del 115 fosse stabile?
Nulla; almeno in un primo momento non accadrebbe nulla. Tutti direbbero che le affermazioni di Lazar sono state confermate definitivamente, anche se da quello che avete letto più sopra capite subito che non sarebbe la verità. I problemi salterebbero fuori dopo molto tempo, una volta sintetizzata una quantità significativa di questo isotopo, quando si scoprirebbe che non ha nessuna delle proprietà attribuitegli da Lazar. Anche in questo caso sarebbe un grosso colpo per l'Ufologia se si arrivasse impreparati a questo momento.
In realtà si capisce adesso che l'affermazione più forte del nostro Bob non è assolutamente, come tutti credono, la stabilità del banale isotopo 300 o 301 dell'elemento 115. Alla luce di quanto abbiamo infatti visto in questo articolo, lui non ha proprio detto nulla relativamente a questo isotopo 300 o 301. Lui ha sempre e soltanto parlato dell'isotopo 420 anche se non lo ha fatto capire mai chiaramente. Pertanto si può dire che la sua affermazione più forte (e pertanto la sua predizione da verificare) è la seguente:
"Possono esistere transuranici stabili con un numero enorme di neutroni nel nuclueo. Ad esempio può esistere l'isotopo 420, stabile, dell'elemento 115."
In conclusione ora sappiamo che il 115 di Lazar non è l'isotopo che tutti credono, e che potrebbe essere sintetizzato tra poco tempo. In realtà è un oggetto molto più sofisticato, e per comprederne le proprietà in termini di fisica terrestre sono ancora necessari parecchi anni.
La risposta alla domanda "siamo soli nell'universo?" è semplice ma paradossale:abbiamo la certezza di non essere soli ma secondo questa stessa certezza noi SIAMO soli...perchè?Semplice,calcolate la percentuale di possibilità che ci siano altre civiltà nell'universo,poi moltiplicatela per la vastità dell'universo stesso e vedrete che,essendo l'universo infinito,infinite sono le possibilità che ci siano altre civiltà,quindi essendo infinite le possibilità è un dato di fatto che esistano queste civiltà aliene;eppure se applichiamo lo stesso ragionamento in senso inverso abbiamo le stesse probabilità di essere davvero soli....confusionario ma secondo me plausibilebella derfel
Allora non sono l'unico a pensarla così
Iniziavo a credere d'esser pazzo...
non mi conosci
il + pazzo sono ioooooo
aggiungo 4 foto sull'area 51 e argomenti correlati...
nella parte barra si vedono i reattori antimateria, ovvero i gneratori di gravità composti dall'elemento 115