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JORDAN
Q di Queen Snow
creato il 24 maggio 2004

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Queen Snow
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Inviato il 24 maggio 2004 18:45 Autore

Ragazzi, ve lo devo dire... ho ordinato il quarto di Jordan sul sito della Fanucci: c'era una specie di promozione che permetteva di avere il libro dedicato ed autografato da LUI in persona! :mellow:

Sabato sono andata in posta a ritirarlo.... bellissimo, un mattonazzo giallo senape duecento pagine in più degli altri, e la SUA firma!!!

 

Non avete idea!!!!!!!!! :mellow::ninja::wacko::wacko::wacko::lol:-_-

 

Appena finisco Martins mi ci dedico...


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Howland Reed
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Inviato il 24 maggio 2004 19:02

complimenti!


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Ishamael
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Inviato il 24 maggio 2004 20:44

chissà se passerà di qui anche Raven, mi sa che una o due firmette da Jordan se le è fatte fare pure lui... >_>


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Inviato il 25 maggio 2004 7:46

io me li sono fatti firmare tutti e 4 di persona ^_____________^


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Inviato il 25 maggio 2004 14:18
chissà se passerà di qui anche Raven, mi sa che una o due firmette da Jordan se le è fatte fare pure lui... >_>

EHM... il sig. Jordan é stato vittima di un terribile crampo sopo avermi firmato i miei 11 volumi... li ho dovuti portare in un trolley da viaggio... sia lui ke Fanucci pensavano fosse uno skerzo...


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mko
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Inviato il 25 maggio 2004 14:26

E bravo Raven..... io mi sono fatto autografare solo il primo (edizione Mondadori....infatti non credo che Fanucci fosse molto contento) e l'Ascesa dell'Ombra.

 

L'Ascesa dell'Ombra era ancora vergine prima che lui apponesse il suo leggibilissimo autografo.


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Queen Snow
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Inviato il 25 maggio 2004 14:47 Autore

sigh sigh... voi avete avuto anche il piacere di vederlo!!

io no... maledetto lavoro! >_>:unsure::lol:


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Inviato il 25 maggio 2004 16:21

Bé, io ho preso un giorno di ferie dal lavoro apposta :P sono malato, lo so...


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Queen Snow
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Inviato il 25 maggio 2004 16:29 Autore

E pensa che io lavoro anche a due passi da via Marghera a Milano, dove Jordan era a presentare il quarto libro...

 

Non è giusto.... >_>:unsure::lol:


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Inviato il 25 maggio 2004 17:05

Queen... se non hai ancora comprato il libro al Multicenter sono ancora disponibili quattro copie autografate. Lo so, non è come incontrare lui di persona, però, se vuoi che te ne metta da parte una... fammi sapere. :lol:


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Queen Snow
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Inviato il 25 maggio 2004 17:48 Autore

Ce l'ho, grazie per l'interessamento (vedi mio primo post :lol: )

 

Ma sono quasi a metà della Regina dei Draghi e non riesco a staccarmi!! Jordan aspetterà fino al Portale delle Tenebre...


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Inviato il 29 maggio 2004 13:53

intervista con robert jordan tratta da fantasy magazine

Robert Jordan

di Chiara Codecà

Quattro chiacchiere con l'acclamato autore del ciclo La ruota del tempo

 

 

jordan1.jpgRobert Jordan, l’autore della Ruota del Tempo, uno dei più famosi cicli fantasy degli ultimi anni, ha incontrato i suoi fan a Pavia in un evento organizzato dalla libreria Il Delfino e in collaborazione con il Comune.

La serata è stata un successo di pubblico e l’occasione per incontrare un autore noto per la qualità della sua scrittura, che ha saputo creare un universo fantasy complesso e articolato.

In seguito a questa occasione e grazie alla disponibilità di Fanucci Editore e della Delfino, Fantasy Magazine ha avuto modo di incontrare Robert Jordan in un’intervista che si è risolta in una chiacchierata piacevole e intrigante. Abbiamo scoperto una persona colta, estremamente cortese e ricca di interessi: dalle tradizioni bibliche alla fisica, dalla storia antica e recente alla letteratura inglese, solo per citarne alcuni, le letture di Jordan ritornano nei suoi libri contribuendo a dare la qualità e la complessità di riferimenti che gli appassionati conoscono.

 

Lei ha una laurea in fisica e in seguito ha lavorato come ingegnere per la Marina Americana: perché ha poi deciso di diventare uno scrittore?

Non mi sembra un salto tanto sorprendente, forse perché desideravo scrivere da sempre. All’epoca in cui facevo l’ingegnere sono rimasto seriamente ferito e durante la mia lunga convalescenza ho avuto modo di leggere molto e di stancarmi di ciò che leggevo: è stato allora che mi sono detto che avevo aspettato abbastanza, che se volevo veramente scrivere era il momento di farlo o di smettere di pensarci. Così ho scritto.

A dir la verità il mio primo libro fu rifiutato ma ho continuato a provare e ho finito col scrivere un romanzo storico ambientato durante la Rivoluzione Americana; è stato grazie a questo che ho conosciuto Harriet (sua moglie), perché all’epoca lei aveva una propria casa editrice.

 

Di che parlava quel romanzo storico?

Era intitolato The Fallen Blood e come ho detto era ambientato durante la Rivoluzione Americana nello stato della Carolina del Sud. In merito alle colonie è stato detto che un quarto della popolazione supportava la rivoluzione, un quarto vi si opponeva e il resto sperava semplicemente che sarebbe sparita, ma in Georgia e nella Carolina del Sud e del Nord i sostenitori dei due fronti combatterono una vera e propria guerra civile.

 

Perché si è dedicato proprio al genere fantasy?

Lei conosce il gatto di Schroedinger?

 

Prima no, ma mi sono informata quando ho scoperto che l’aveva menzionato in un’altra intervista.

ruota.jpg(Sorride) Vedo che ha fatto i compiti. Il gatto di Schroedinger è una teoria della fisica quantistica. Afferma che se un gatto fosse chiuso in una stanza di metallo riempita di radiazioni potremmo sapere se l’animale è vivo o morto solo aprendo la porta quindi, fino ad allora, a causa della sovrapposizione di tutti gli stati possibili presenti simultaneamente, per noi il gatto sarebbe contemporaneamente sia vivo che morto. In un certo senso il gatto di Schroedinger è davvero un test: se la tua mente riesce a capire e accettare questa teoria allora sei pronto per la fisica quantistica. Personalmente credo che se capisci il gatto di Schroedinger tu sia anche pronto per scrivere fantasy.

 

Un lettore curioso non può non notare che per i “Reietti” lei ha usato i nomi di angeli caduti e demoni della tradizione Giudaico-Cristiana. In tutto il ciclo de La Ruota del Tempo ricorrono temi tratti da religioni e mitologie proprie delle più diverse parti del mondo…Oh, sì. Ho usato le leggende del ciclo Arturiano, mitologia cinese e giapponese, quella indiana e tradizioni dell’America Latina e dell’Africa. Ho usato anche alcuni miti europei, ma non molto di celtico perché è già stato sfruttato davvero tanto.

 

Vuol dire che ha letto su ognuno di questi argomenti?

Io leggo di tutto. Il mio campo di interesse è tanto ampio quanto poco profondo. Mi piace leggere in merito alle cose più diverse.

 

Nella sua opera ritiene di essere stato influenzato da altri autori?

ruota2.jpgRiconosco un’influenza nello stile che uso, non nelle storie che racconto. Sei autori in particolare hanno contribuito a formare il modo in cui scrivo: Jane Austen, Mark Twain, Charles Dickens, Louis L’Amour, Robert Heinlein e John D. McDonald.

So che sono un gruppo piuttosto eterogeneo…

 

Beh, la dice lunga sulla varietà dei suoi interessi.

(Ride) Jane Austen mi ha mostrato come articolare i rapporti tra i personaggi e quelle che potremmo definire “relazioni sociali”. Mark Twain ha fatto qualcosa di assolutamente innovativo per i suoi tempi: fece parlare i suoi personaggi come la gente parla davvero. Fu il primo a utilizzare il linguaggio quotidiano di tutti i giorni ed è stato lui a insegnarmi come usare la lingua nel modo in cui volevo. Penso che fu qualcosa di rivoluzionario.

Dickens ha fatto qualcosa di simile, ma in un momento successivo. L’Amour, John D. McDonald e Heinlein mi hanno tutti dato qualcosa in merito al linguaggio, principalmente da loro ho preso una certa libertà nell’uso delle parole.

 

Non vorrei intromettermi in un aspetto privato della sua vita, ma so che lei ha servito due volte in Vietnam. Quell’esperienza ha influenzato il suo lavoro in alcun modo?

No, non si è riflettuta sul mio lavoro. Nella mia famiglia era tradizione andare sotto le armi, tanto per carriera quanto per un incarico temporaneo. Io scelsi l’esercito, e visto che c’era una guerra in corso ci andai. Semplice.

 

Quanti libri scriverà in totale per la serie della Ruota del Tempo?

Spero di fare solo altri due libri per il ciclo principale e successivamente altri due prequel oltre a quello appena pubblicato, New Spring. Ho detto che lo spero perché quando ho iniziato La Ruota del Tempo credevo che avrei concluso entro cinque romanzi, ma poi la serie è cresciuta da solo.

 

Quindi quando ha iniziato La Ruota del Tempo sapeva già come si sarebbe sviluppato?

Sapevo come si sarebbe sviluppato e so come concluderò. Conosco l’ultima scena dell’ultimo libro da circa vent’anni.

 

So che al momento lei sta lavorando sull’undicesimo libro del ciclo, Knife of Dreams.

Sì, ma non speri che le dica nulla di più in merito.

 

Mi dica qualcosa sul prequel, allora, New Spring. So che è tratto da un racconto omonimo che aveva già pubblicato nel 1998.

ruota3.jpgSì, ma non è semplicemente un’espansione di quel racconto. Avrei voluto fare di New Spring un romanzo fin dall’inizio ma compresi che non potevo spedire a Robert Silverberg un testo lungo 120.000 parole da mettere nella sua antologia! Così ho tagliato qua e là e ce l’ho fatto stare, ma il romanzo continuava ad aspettare di essere scritto. Era una cosa a cui tenevo perché molto di quello che volevo scrivere si sarebbe inserito perfettamente nel ciclo principale. Infatti, anche se New Spring ha solo due plot principali - mentre i miei libri di solito ne hanno quattro o cinque - include cose che il lettore non troverà mai altrove, come il test per essere Aes Sedai.

Vedi qualcuno sottoporsi al test e scopri come è fatto, cosa che non ho intenzione di mostrare in nessun altro libro.

Inoltre in New Spring ci sono indicazioni non solo sulla ragione per cui certe persone si odiano nel ciclo principale, ma sul perché altre persone muoiono in esso. Visto che sono già qui non metterò queste indicazioni da nessun altra parte.

 

Questa è la ragione per cui ha deciso di pubblicare il prequel prima della fine della serie?

Beh, ho pubblicato New Spring prima perché me l’ha chiesto il mio editore, ma in retrospettiva è stato probabilmente un errore, non avrei dovuto. Non capiterà più, comunque, lavorerò sugli altri due prequel solo dopo aver finito il ciclo principale.

 

Cosa farà poi? Ha già in mente un altro ciclo fantasy?

Sì, una serie molto più breve, posta in un altro universo; un mondo nuovo con differenti regole e culture, nulla che ricordi La Ruota del Tempo in alcun modo.

 

So che la Red Eagle Entertainmet è interessata al suo lavoro e ha acquistato i diritti di produzione dell'Occhio del Mondo, il primo romanzo del ciclo.

La Red Eagle Entertainment ha firmato un’opzione per la creazione di un film basato su L’Occhio del Mondo, sì. Spero che succeda davvero, ma lo vedremo.

 

Lei sarà coinvolto nella produzione?

Fino a un certo punto. Ho firmato un contratto come consulente di produzione, ma resta da vedere quanto gli autori dei film consultino gli autori dei libri…

 

E’ preoccupato di quello che potrebbe succedere al suo lavoro?

Ti preoccupi sempre perché una volta che mettono le mani sul libro possono farci praticamente tutto quello che vogliono. Per quel che ne so potrebbero riproporre Sorority Babes in the Slimeball Bowl-a-rama con il titolo del mio romanzo.

 

Lei prima ha detto che se riesci a capire il gatto di Schroedinger probabilmente sei pronto per scrivere fantasy. Questo potrebbe portarci a dire che una mente creativa non si risolve semplicemente in un’unica area di interessi?

ruota4_copia.jpgSì, penso che se sei veramente creativo lo puoi essere in campi diversi. Non in tutti nello stesso modo, ovviamente, ma una persona davvero creativa non è vincolata ad un’unica area.


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