Ciao Gil.
Fa piacere anche a me parlare di queste cose, ma sono stanchissimo. Ho avuto una giornata un pò piena, fra studio e riunioni di lavoro: pensavo di postare stasera, ma sono a pezzi. Chiedo venia, di risponderò domani!
Ciao
Vainamoinen
Quello scudo americano innervosisce la Cina
Pechino e la Corea del Nord protestano per l'arrivo del cacciatorpediniere nucleare nel PacificoIl carico di oltre ottomila armi da guerra, proveniente dalla Romania, che era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza il 20 aprile nel porto di Gioia Tauro, era diretto verso uno dei paradisi dell'off-shore in cui hanno sede la maggior parte delle Pmc, le compagnie militari private. A questa conclusione sono giunti gli investigatori che stanno indagando sull'inquietante vicenda e che hanno per ora stimato il valore delle armi sequestrate in oltre sei milioni di euro. La merce illecita, giunta nel porto calabrese stipata all'interno di tre container con la motonave «Adnan Bayraktar»proveniente da Costanza (Romania), era destinata, secondo quanto indicato nei documenti di trasporto, ad una grossa società americana con sede in Georgia, ma la nave aveva previsto soste lungo il percorso, al fine di scaricare il materiale trasportato. Un arsenale composto da fucili mitragliatori e automatici, baionette, caricatori e altri accessori militari. Le indagini si stanno estendendo alle possibili implicazioni delle Pmc nel traffico mondiale delle armi e nell'uso di armi “riciclate” nel teatro di guerra iracheno. «Una complessa attività di intelligence farà luce sul caso», ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Palmi, che ha disposto l'apertura delle indagini. E lo chiamano Oceano Pacifico La Us Navy ha annunciato venti giorni fa che avrebbe destinato un cacciatorpediniere nucleare al presidio del Mar del Giappone, nel quadro del sistema integrato di intercettazione missilistica. Tre giorni dopo, il parlamento di Tokyo approvava lo stanziamento di un miliardo di dollari per per finanziare nel solo 2004 la cooperazione militare con lo “Shield” americano. Un progetto da realizzare entro il 2007. E che procede a passo di carica. Mercoledì scorso il Pentagono ha reso note le trattative in corso con Taiwan per realizzare una strumentazione radar dal costo di 1,78 miliardi di dollari. Niente affatto disimpegnata, l'Australia ha deciso in dicembre di unirsi al sistema di difesa americano. Febbrili negoziati sono in corso tra Stati Uniti ed India. La rete di difesa funzionerà con la condivisione delle informazioni militari ed il coordinamento tra i membri. Il che porterebbe, di fatto, ad una alleanza simile alla stessa Nato. La Cina, che si è già lamentata per l'entusiasmo giapponese verso lo scudo, ha dichiarato giovedì che la vendita del nuovo sistema radar a Taiwan «fornisce un messaggio sbagliato», ed ha ribadito la perplessità verso la vendita, da parte americana, di «tecnologia militare sofisticata» a quel paese. Gli Stati Uniti hanno garantito a Taiwan la loro protezione da qualsiasi attacco, senza mai citare Pechino. Ma quest'ultima ha puntato in marzo il suo cinquecentesimo missile verso l'isola. La Corea del Nord ha fatto sapere giovedì scorso che il cacciatorpediniere che staziona al largo delle sue coste «è un segnale di guerra» e parte «di un progetto americano di ingerenza nell'area del Sud-Est asiatico». Non si è fatta attendere neanche la protesta del governo indonesiano, che ha bollato l'adesione australiana allo scudo come «un atto di intimidazione e di provocazione». Vento da guerra freddaPer costruire lo scudo, il Giappone pianifica di modificare i suoi quattro lanciatori di missili Aegis aggiungendovi un razzo intercettatore, il missile standard M-3, ed acquistando 16 missili Patriot nella nuova versione. Per individuare i missili in entrata nel suo spazio aereo, il Giappone sfrutterà satelliti spia americani. Ma ha anche in progetto la costruzione di un nuovo sistema di radar a terra. Negli ultimi due anni, gli Stati Uniti hanno condotto cinque test dei loro missili M-3, quattro dei quali completati con successo. Americani e giapponesi costruiranno insieme un nuovo missile, forte di quattro componenti innovative: un detettore a raggi infrarossi, una testata esplosiva cinetica, un propulsore missilistico interno ed un cono “invisibile”. Il primo test si farà nella seconda metà del 2005, seguito da un nuovo test all'inizio del 2006. Shigeru Ishiba, ministro della difesa giapponese, ha garantito la continuità della politica di non riarmo di Tokyo. Le forze di autodifesa giapponesi possono contare su un budget elevato ma non avevano mai partecipato, prima dell'Iraq, a missioni all'estero. L'ex generale Hideaki Kaneda, che oggi dirige il centro studi strategici Okazaki Institute, sostiene che «il Giappone è davanti al ripensamento complessivo della sua difesa». Il ministro della difesa cinese Cao Gang Chuan incontrando nel settembre 2003 il suo omologo Ishiba, lo ha ammonito: «Lo scudo antimissile porterà alla rottura dell'equilibrio asiatico, riaprendo la corsa agli armamenti». La Russia ha annunciato due mesi fa di aver sviluppato un missile supersonico capace di sfondare la difesa antimissilistica americana con una velocità di navigazione doppia rispetto alla tempistica della eventuale reazione dello “Shield”. Soffia un vento da guerra fredda.
Partiamo dall'articolo de "Il Riformista". Premetto che non ho mai apprezzato il comunismo, nè i loro giornali.
Partendo da varie imprecisioni (NON ESISTONO cacciatorpedinieri nucleari!) e altrettante affermazioni a dir poco incomprensebili. Partiamo dal famoso CT. LUSN manda un DDG (caccia lanciamissili) - presumo AEGIS, visto i compiti antimissile - in Giappone... e allora? Tutte le marine serie muovono le loro navi... ben diverso se fosse giunta in giappone un Carrier Group al di fuori dei soliti schemi di rotazione. Un singolo T non fa male a nessuno... se non c'è nulla da nascondere. Cmq proprio non capisco l'uscita della Cina: ma come, schiera missili balisti (550 dice l'articolo, aggiungo che entro il 2008 vorrebbe averne quasi 1000 stando agli analisti di Taipei...) e si aspetta che i paesi limitrofi accettino volentieri di essere sotto la minaccia delle sue armi? L'atteggiamento di Pechino mi sembra quasi badogliano: fare il salto della quaglia e chiedere ai tedeschi di non inviare divisioni in Italia! Anche Ferravilla chiedeva di stare fermo all'avversario col quale duellava... Proprio non capisco di che si lamenti la Cina...
Passiamo ai patti di difesa antimissile. Nessun missile ABM è in sviluppo in Giappone, nè probabilmente lo sarà a breve: non ci sono le tecnologie. Nè sarebbe ogico investire migliaia di miliardi di Yen per R&D quando si possono già acquistare, operativi, Patriot PAC3 dagli USA. Per Taiwan la situiazione è quasi paradossale. Taipei compra gli AH64 Apache e dice di non avere soldi per difendersi dai missili balistici cinesi! Più volte il Dipartimento della Difesa USA ha minacciato di bloccare l'acquisto degli elicotteri, se i fondi non saranno dirottati verso le esigenze più urgenti.
In effetti il gioco di Taiwan risulta incomprensibile. Le sue priorità dovrebbero essere la guerra ASW e la difesa antimissile, e invece spende soldi in fregate ed elicotteri d'attacco. Si pensa che sia un modo per costrigere gli USA a stringere maggiori legami militari con Taipei, accettando che siano gli americani a difendere l'isola di Formosa dalle minacce subacquee e missilistiche della Cina. Cosa che gli americani non hanno neanche per la testa. Per gli USA Taiwan può essere soccorsa solo se LEI STESSA è in grado di difendersi in modo realistico. Peraltro nemmeno Israele ha mai contato su armamenti altri per la propria difesa, anche visto come Parigi e Londra la trattarono nel 1968... sbattendogli la porta in faccia (Eden addirittura pensava a dove collocare i profughi israeliani dopo la conquista araba di Gerusalemme...)! Morale: la situazione sullo Stretto è un pò troppo incomprensibile. I radar che Taiwan ha ricevuto sono gli AN/FPS115 PAVE PAWS, ma ciò avvenne sotto l'amministrazione Clinton. Le loro capacità TBM sono buone, ma senza armi servi poco vedere i misdsili che ti arrivano... Rimane il fatto che credo sia legittimo per un paese sorvegliare il proprio spazio aereo con i radar... ma Pechino che gioco fà?
Quello che mi colpisce, è che Il Riformista non citi il vero problema dell'area, cioè le isole Spratly, contese da decenni. Lì si ingarbuglia tutto... ma perchè non viene citato?
L'Australia non è in alcun programma ATBM, nè ha alcun interesse a farlo...
Circa le presunte capacità militari sovietiche... beh, durante la Guerra Fredda il MiG25 FOXBAT era il miglior caccia del mondo, il T72 aveva il cannone più potente (il 2D46 RAPIRA 3 ha il calibro di 125 mm, contro i 120 occidentali), e via discorrendo... poi già durante le guerre arabo-israeliane si era intuito che le armi sovietiche fosseri un bluff, e la conferma è avvenuta durante la Guerra del Golfo...
Ivanov può raccontarci quello che vuole, ma forse dovrebbe bere meno vodka prima di parlare...
Circa la volontà degli USA di non riconoscdere gli impegni internazionali... ma la guerra oramai è asimmetrica, non te ne sei accorto? I vecchi vincoli non hanno più alcun senso, quandi c'è un Bin Laden in giro...
Ciao
Vainamoinen
Politicamente io mi approccio e sono vicino alla socialdemocrazia e quindi ad una sinistra riformista e anche liberale quindi non piu' legata a nostalgie comuniste che oramai sono ridicole e assurde. Allo stesso tempo però sono contro le storpiature del capitalismo di oggi che vede nella globalizzazione selvaggia il suo dogma. Bada io non sono un No global sarebbe come essere contro un processo storico irreversibile che non si puo' fermare, quindi preferisco appoggiare coloro che voglino un New Global e cioé una globalizzazione che sia governabile e che non produca piu' i disastri che ha già prodotto. Tornando al nostro tema dato che se ho capito bene vedi la Cina come fumo negli occhi ed a ragione, apro una rapidissima parentesi sulla Cina che di Comunista in senso dottrinale non ha quasi piu' nulla in pratica che è una dittatura politica oligarchica con un economia aperta ad uno sviluppo selvaggio senza regole che priva i lavoratori (proprio quelli che dovrebbe difendere) di ogni diritto costringendoli a non avere parola sui metodi produttivi sugli orari di lavoro o sui salari e quindi io la definisco un economia capitalistica di sfruttamento coercitivo che danneggia con il suo folle sviluppo tutto il mondo che per stargli dietro dovrebbe seguire il suo esempio e cioé distruggere (soprattutto in Europa) tutti i diritti del WelfareState acqusiti e che già troppo spesso sono attaccati. Qundi ripeto che sarebbe grave e pericoloso se la Russia abbandonasse una visione europeista per abbracciare un allenza con la Cina che forte della sua economia è sicuramente un mercato allettante per la Russia che come merce di scambio ha le sue immense risorse naturali (soprattutto gas e petrolio) ma anche la sua ancora elevata, a mio giudizio, tecnologia militare che oggi è obsoleta nella pratica a causa della mancanza di soldi ma come idee e cervelli è perfettamente in grado di stare alla pari con gli USA. Tutto si potrà dire della Russia di oggi ma non che non ha un sistema universitario all'altezza (una delle poche cose buone dell'apparato statale dell'ex URSS) e professori preparati seppur malpagati. Quindi ribadisco che per noi europei sarebbe una cosa positiva un avvicinamento reciproco tra Europa e Russia d'altronde la stessa Russia non è in larga misura europa essa stessa. Se si va a Mosca o a San Pietroburgo il clima è quello di città europee del Nord e non certo di città asiatiche. L'Europa sarebbe meglio si sbrigasse a fare delle scelte precise altrimenti rimarrà come al solito nel mezzo senza avere particolare voce in capitolo nelle questioni politiche mondiali.
Per quanto riguarda la guerra è indubbio che oggi c'è il terrorismo come lo si puo' negare è un fenomeno sotto gli occhi di tutti ma questo non giustifica che l'America decida di fare guerre senza alcuna autorizzazione internazionale in ogni parte del mondo a suo piacimento perché così un giorno qualunque Stato forte di questo precedente puo' dire: lì c'è una minaccia (vera o no) e quindi vado a fare guerra. Se tutti seguissero questa linea il mondo diverebbe un campo da battaglia piu' di quanto già lo sia. Dell'America apprezzo tantissime cose ma non il suo governo attuale, non il suo sistema giudiziario o sanitario e alcune linee guida della sua economia.
Gil
Gil Galad - Stella di radianza
Mi ero dimenticato nella precedente risposta... Dove mi informo? Beh, come te giro siti, anche se principalmente statunitensi (www.fas.org; www.globalsecurity.com, etc.), poi leggo riviste ed ho un bel pòtecnici, acquistati anche all'estero. Ma l'ABC della difesa me la dato il mitico RID, che leggo fin da quando avevo 11 anni!!! Quest'ultima rivista di consiglio di comprarla: merita davvero!
Concordo più o meno con te sull'ordinamento politico-sociale della Cina.
E' difficile valutare il peso militare di questo paese: probabilmente è un atigre di carta. Ma il suo peso economico può essere veramente determinante. Rimane cmq un paese incognita. Va anche detto che la sua dirigenza ha una concezione dello sviluppo diversa da quella occidentale, come pure la tempistica: non va dimenticato che la storia delkle nazioni europee al più ha ottocento anni (Inghilterra, Francia), quando la Cina conta la sua civiltà in millenni. I tempi di sviluppo possono quindi non coincidere coi nostri. Non dimentichiamo come fummo "sorporesi" dai Giapponesi all'inizio della IIGM!
Anch'io sarei un fautore del riavvicinamento Europa-Russia... ma il discorso è troppo complesso...
Ciao!
Gil, non rilanci?
Appena ho tempo con piacere.....
Gil Galad - Stella di radianza