Alayne II in A Feast for Crows, ultimo capitolo canonico della storia di Sansa Stark in A Song of Ice and Fire, contiene un piccolo enigma, proveniente dal lungo discorso finale di Petyr Baelish:
He did not hold her kiss against her. “You would not believe half of what is happening in King’s Landing, sweetling. Cersei stumbles from one idiocy to the next, helped along by her council of the deaf, the dim, and the blind. I always anticipated that she would beggar the realm and destroy herself, but I never expected she would do it quite so fast. It is quite vexing. I had hoped to have four or five quiet years to plant some seeds and allow some fruits to ripen, but now… it is a good thing that I thrive on chaos. What little peace and order the five kings left us will not long survive the three queens, I fear.”
Le suddette parole hanno un evidente valore metatestuale. L’impossibilità per Littlefinger di avere cinque anni di tranquillità al fine di piantare i semi delle proprie macchinazioni politiche e raccoglierne i frutti rappresenta il fallito piano di George R. R. Martin di introdurre in ASOIAF un salto temporale di cinque anni dopo la conclusione di A Storm of Swords, mentre la capacità di Petyr di prosperare nel caos rispecchia lo stile di scrittura da “giardiniere” di GRRM, poco avvezzo alla progettualità a lungo termine e più orientato all’improvvisazione e all’inventiva.
Ciò che, invece, risulta poco chiaro, sia ai lettori che a Sansa, è la menzione di Littlefinger a una “guerra delle tre regine”, in corso in quel momento, che avrebbe completato l’opera di devastazione di Westeros incominciata dalla precedente Guerra dei Cinque Re:
“Three queens?” She did not understand.
Se risulta facile comprendere chi siano i cinque re, ossia Joffrey Baratheon, Robb Stark, Stannis Baratheon, Renly Baratheon e Balon Greyjoy, meno semplice è individuare le tre regine: due di loro sono generalmente identificate in Cersei Lannister, reggente dei Sette Regni nonché regina madre di Tommen Baratheon, e Margaery Tyrell, regina consorte dello stesso Tommen, ma chi sarebbe la terza?
In merito alla terza regina, sono state avanzate diverse ipotesi. Di seguito una lista delle principali, con i loro pro e contro. Ho inoltre incluso un sondaggio per votare la vostra soluzione preferita; potete anche proporre idee alternative nei commenti.
Daenerys Targaryen
Petyr è informato sulle vicende di Dany a Essos fin da A Game of Thrones, grazie ai resoconti di Varys nelle sedute del Concilio Ristretto. Inoltre, Littlefinger potrebbe aver raccolto nell’ambito delle proprie attività commerciali notizie frequenti sulla guerra condotta dalla regina Targaryen nella Baia degli Schiavisti.
Con ogni probabilità Petyr è scettico sul fatto che Dany abbia riportato in vita i draghi, e non sarebbe il solo a esserlo, ma di sicuro non gli sarà sfuggito che la Compagnia Dorata, gruppo di mercenari che da quasi un secolo anela a conquistare i Sette Regni, ha rotto un contratto per la prima volta nella sua storia: dato che, all’altezza temporale del capitolo in esame, l’esistenza del Falso Aegon non è ancora di dominio pubblico, presumibilmente Littlefinger sospetta che siano stati ingaggiati da Daenerys per un’imminente invasione di Westeros.
Infine, se interpretiamo anche il riferimento alle tre regine in un’ottica metanarrativa, possiamo considerare quel passaggio come un’anticipazione da parte di GRRM del conflitto che la regina Targaryen provocherà sfidando il futuro Aegon VI, il quale potrebbe causare perfino la distruzione di King’s Landing, la capitale del reame.
Nondimeno, Daenerys è la soluzione al mistero meno adatta dal punto di vista logistico, poiché è la regina, reale o potenziale, più lontana da Westeros in questo momento. Inoltre, l’argomentazione a suo sostegno ha basi principalmente speculative: si fonda più su ciò che Littlefinger potrebbe pensare di Dany, anziché su elementi assodati.
Sansa Stark
È plausibile che l’obiettivo finale di Petyr Baelish sia quello di diventare un queenmaker: rendere Sansa una regina, possibilmente dell’intero continente di Westeros, e governare al suo fianco come marito e consigliere. Secondo questa interpretazione, la guerra delle tre regine sarebbe dunque un conflitto in cui tra due litiganti, la sovrana Lannister e quella Tyrell, prevale la terza, la sovrana Stark.
Il problema di questa teoria, comunque, è che, stando alle parole di Littlefinger, le tre regine metteranno fine a quel poco di pace e ordine sopravvissuto alla guerra civile precedente: ciò significa che esse rappresentano delle figure negative e perdenti, in maniera analoga ai sovrani della Guerra dei Cinque Re. È evidente che Sansa abbia un ruolo ben diverso nei piani di Petyr: una regina pacificatrice, che ricostruirà i Sette Regni dopo la devastazione portata dai suoi predecessori.
Olenna Tyrell
La matriarca di Casa Tyrell è soprannominata Regina di Spine, e ha un ruolo di rilievo nell’attuale lotta di potere fra i Tyrell e i Lannister, avendo anche collaborato con Littlefinger nel regicidio di Joffrey Baratheon.
Questa ipotesi ha tre difetti: OIenna non è una regina nel senso stretto del termine; esiste già una sovrana vera e propria a rappresentare i Tyrell, ovvero sua nipote Margaery; la menzione di due figure per una stessa fazione avrebbe poco senso, mentre sarebbe più logico che ogni regina del conflitto al femminile prospettato da Petyr Baelish facesse riferimento a un diverso partito, come nel caso della Guerra dei Cinque Re.
Arianne Martell
L’ambiziosa principessa ereditaria di Dorne è, al momento, la principale candidata a sposare Aegon VI e a diventare regina dei Sette Regni.
Il guaio, però, è che probabilmente Littlefinger non ha alcuna idea né dell’esistenza del Falso Aegon, né tantomeno dei progetti di Doran Martell e sua figlia, che tra l'altro sono essi stessi in divenire.
Myrcella Baratheon
La figlia di Cersei potrebbe diventare regina alla morte di suo fratello Tommen, oppure potrebbe essere incoronata dai dorniani in opposizione al re bambino.
Entrambi gli scenari sono, tuttavia, inverosimili. Il piano di Arianne di incoronare Myrcella è stato stroncato da Doran, e la fanciulla ha adesso maggiori chance di essere uccisa dai dorniani piuttosto che essere proclamata regina da costoro. Nel caso, invece, in cui Myrcella salisse al trono al posto di Tommen, lo farebbe sotto la reggenza di Cersei, per cui avremmo lo stesso problema della teoria su Olenna: due regine per la stessa fazione sarebbero pleonastiche e incoerenti.
The time between the notes relates the colour to scenes,
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems,
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space,
He turned around and pointed revealing all the human race,
I shook my head and smiled a whisper knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)