Fonte: (Spoilers All) The untold lie in the lying game : r/asoiaf (reddit.com)
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Durante il suo addestramento da Donna Senza Volto nella Casa del Bianco e del Nero, una delle attività svolte da Arya Stark è il “gioco delle bugie”. Il gioco consiste in ciò: Arya e l’Orfana si fanno a turno delle domande, ed entrambe devono indovinare cosa c’è di vero e cosa di falso nelle rispettive risposte.
Per chi non lo ricordasse, l’Orfana è una donna che ha passato la sua vita a servire il Dio dai Mille Volti, occupandosi spesso di pozioni: per esempio, ogni sera svuota una caraffa di veleno nella vasca di acqua scura del tempio dei Senza Volto.
Il dettaglio più inquietante del personaggio sta nel fatto che l’Orfana sia una donna adulta, di trentasei anni, nonostante abbia un aspetto infantile:
The waif nodded. Arya nodded back, and in her best Braavosi said, “How many years have you?”
The waif showed ten fingers. Then ten again, and yet again. Then six. Her face remained as smooth as still water. She can’t be six-and-thirty, Arya thought. She a little girl. “You’re lying,” she said. The waif shook her head and showed her once again: ten and ten and ten and six. She said the words for six-and-thirty, and made Arya say them too. [Arya II, A Feast for Crows]
In una delle sessioni del gioco, l’Orfana racconta ad Arya la storia della sua vita:
She did not expect the waif to answer, but she did. “I was born the only child of an ancient House, my noble father’s heir,” the waif replied. “My mother died when I was little, I have no memory of her. When I was six my father wed again. His new wife treated me kindly until she gave birth to a daughter of her own. Then it was her wish that I should die, so her own blood might inherit my father’s wealth. She should have sought the favor of the Many-Faced God, but she could not bear the sacrifice he would ask of her. Instead, she thought to poison me herself. It left me as you see me now, but I did not die. When the healers in the House of the Red Hands told my father what she had done, he came here and made sacrifice, offering up all his wealth and me. Him of Many Faces heard his prayer. I was brought to the temple to serve, and my father’s wife received the gift.” [Cat of the Canals, A Feast for Crows]
Riassumendo: la donna era l’erede di un’antica casata nobile. A seguito della morte della madre, suo padre si risposò, e la matrigna, dopo aver partorito una bambina, cercò di avvelenare la figliastra per rendere la secondogenita la nuova erede; non ci riuscì, ma il veleno lasciò la ragazza permanentemente con un aspetto da bambina. Scoperto il tentato crimine, il padre offrì in sacrificio alla Casa del Bianco e del Nero tutte le sue ricchezze e la primogenita come servitrice, affinché gli Uomini Senza Volto eliminassero sua moglie; la preghiera fu accolta.
Subito dopo aver concluso il racconto, l’Orfana precisa che esso contiene un’esagerazione e una menzogna. Arya scopre l’esagerazione, ossia che il padre della ragazza aveva offerto “solo” i due terzi del patrimonio familiare, ma il gioco è interrotto dall’Uomo Gentile, uno dei principali adepti della setta, prima che la Stark possa capire dove stia la bugia:
Arya considered her warily. “Is that true?”
“There is truth in it.”
“And lies as well?”
“There is an untruth, and an exaggeration.”
She had been watching the waif’s face the whole time she told her story, but the other girl had shown her no signs. “The Many-Faced God took two-thirds of your father’s wealth, not all.”
“Just so. That was my exaggeration.”
Arya grinned, realized she was grinning, and gave her cheek a pinch. Rule your face, she told herself. My smile is my servant, he should come at my command. “What part was the lie?”
“No part. I lied about the lie.”
“Did you? Or are you lying now?”
But before the waif could answer, the kindly man stepped into the chamber, smiling. “You have returned to us.” [Cat of the Canals, A Feast for Crows]
L’argomento non è più affrontato nel corso di A Feast for Crows e A Dance with Dragons, pertanto i lettori sono rimasti col dubbio su cosa l’Orfana non ha detto di vero e, in generale, sull’identità del personaggio. Ovviamente sono fiorite delle supposizioni al riguardo.
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L’ipotesi più complessa sostiene che la donna sia figlia nientepopodimeno che di Roose Bolton: (Spoilers Everything) The Waif who Flays and Prays : r/asoiaf (reddit.com) Per quanto affascinante, il ragionamento alla base della teoria è privo di elementi sostanziali a suo supporto.
Un’altra speculazione è che la vera Orfana sia in realtà morta a causa del veleno somministrato dalla matrigna e che l’individuo che parla con Arya stia soltanto interpretando da anni il ruolo della sfortunata fanciulla. Sebbene sia una tesi più lineare della precedente, e forse una delle più credibili, essa presenta ugualmente delle incongruenze rispetto a informazioni pregresse, come vedremo tra poco.
Se infatti si rileggono con attenzione i capitoli precedenti a quello del racconto dell'Orfana, ci si accorge che probabilmente la soluzione all’enigma è già stata rivelata. Osserviamo questo dialogo fra Arya e l’Uomo Gentile:
The next day she told the kindly man what the waif had claimed. “She did not lie,” the priest said, chuckling. “The one you call waif is a woman grown who has spent her life serving Him of Many Faces. She gave Him all she was, all she ever might have been, all the lives that were within her.”
Arya bit her lip. “Will I be like her?”
“No,” he said, “not unless you wish it. It is the poisons that have made her as you see her.”
Poisons. She understood then. Every evening after prayer the waif emptied a stone flagon into the waters of the black pool. [Arya II, A Feast for Crows]
Avete notato la contraddizione?
L’Orfana dirà che era stato il veleno della matrigna a ridurla nello stato in cui versa, mentre, secondo quanto afferma l'Uomo Gentile, la donna è nelle sue peculiari condizioni fisiche poiché è costantemente esposta a diversi veleni.
È questa è la menzogna nella storia dell’Orfana: non è stato il singolo veleno che le ha dato la matrigna ad alterare per sempre il suo aspetto, bensì l'esposizione continua a una moltitudine di veleni; un fatto che, sottolinea l’Uomo Gentile, risulta essere una scelta della donna, non qualcosa che ha subito contro la sua volontà, come invece è stato l’avvelenamento compiuto dalla seconda moglie del padre.
Questa spiegazione ha senso sotto vari punti di vista:
1) Non abbiamo alcun elemento per sostenere che l’Orfana possa cambiare volto, anzi, sembrerebbe che ella sia una servitrice di basso rango nella setta, che non esercita i poteri magici riservati alla cerchia ristretta. Di conseguenza, ella non avrebbe particolari ragioni per fingersi un individuo che non è, e il solo camuffamento di cui dispone è provocato dal rapporto coi veleni.
2) Se la reale Orfana fosse morta anni prima e la persona che parla con Arya fosse una millantatrice, la storia sarebbe vera nella sostanza ma fasulla in quanto atto recitativo: il gioco sarebbe allora truccato in partenza, cosa che ne inficerebbe il valore di addestramento. Inoltre, anche le parole antecedenti dell’Uomo Gentile sulla donna sarebbero al contempo inaffidabili rispetto alla verità dei fatti e contraddittorie rispetto alla versione esposta dalla presunta Orfana: un cortocircuito logico poco credibile.
3) Essendo sopravvissuta a un avvelenamento, l’Orfana è una persona indicata a gestire i veleni, mentre l’ipotesi secondo cui la persona che gioca con Arya stia solo simulando di essere scampata a tale sorte non ha alcuna utilità pratica. Pertanto, il racconto della propria vita fatto dalla donna andrebbe considerato in larga parte attendibile.
4) Sembra alquanto bizzarro che una singola esperienza con un veleno possa aver modificato in maniera profonda la condizione fisica dell’Orfana, mentre è ben più logico che a far ciò sia stata una sommatoria di intossicazioni, o, in alternativa, che la donna, nell'ambito del suo servizio sacrificale, assuma ripetutamente una tossina che inibisce i processi puberali. Dunque, è questo dettaglio a essere la bugia più plausibile.
The time between the notes relates the colour to the scenes
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time, lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space
He turned around and pointed, revealing all the human race
I shook my head and smiled a whisper, knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Una precisazione: qualcuno si sarà chiesto da dove provenga effettivamente l'Orfana e quale sia la casata a cui appartiene.
She did not expect the waif to answer, but she did. “I was born the only child of an ancient House, my noble father’s heir,” the waif replied. [Arya II, A Feast for Crows]
L'ipotesi più probabile è che sia una nobildonna braavosiana, o comunque di Essos, dato che è Arya a insegnarle la Lingua Comune:
Thereafter she and the waif spent their time together touching things and pointing, as each tried to teach the other a few words of her own tongue. Simple words at first, cup and candle and shoe; then harder words; then sentences. Once Syrio Forel used to make Arya stand on one leg until she was trembling. Later he sent her chasing after cats. She had danced the water dance on the limbs of trees, a stick sword in her hand. Those things had all been hard, but this was harder. [Arya II, A Feast for Crows]
Di conseguenza, appare inverosimile l'ipotesi che la donna sia figlia di Roose Bolton.
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George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Complimenti Jace per il thread e per la disamina approfondita.
Purtroppo non posso dare alcun contributo alla questione, almeno non prima della prossima rilettura.
Confesso che i capitoli di Arya a Braavos non mi hanno mai particolarmente entusiasmata, e che personalmente detesto l'Orfana; da qui la mia pigrizia nel cercare di capire chi fosse.
Volevo però ringraziarti pubblicamente per il tuo sempre apprezzabilissimo lavoro.
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
It’s gonna be legend… wait for it… dary!
Challenge accepted!
Barney Stinson
The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.
Jane Austen
Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges
Grazie mille Daenys!
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Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
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It's a measure of a life
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The way you live, the gifts that you give
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
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