1 ora fa, Manifredde ha scritto:In ogni caso, rimane la difficoltá di capire se una AI é dotata di autocoscienza o meno, non so quali strumenti esistano in questo senso, o se siano stati col tempo escogitati esperimenti mentali adatti.
Puoi trovare qualcosa di interessante qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Artificial_consciousness
19 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:La mia idea, che può essere benissimo priva di valore, è che la parte biologica conti molto e non sia solo un mero problema di quantità di informazioni alla base,
Esiste anche la posizione che essendo l'universo sostanzialmente deterministico (anche la funzione d'onda lo é, é solo il risultato dell'osservazione a non esserlo) non ci sono molti meccanismi noti per giustificare il libero arbitrio e la coscienza.
Capisco l'obiezione, ma sarei molto sorpreso (e deluso) se si scoprisse che il libero arbitrio non esiste. Chiaro che a questo punto non ci sarebbe molta differenza neppure tra noi e le AI, se non nell'illusione che abbiamo di provare sentimenti...
Un altro aspetto che mi inicuriosisce: sono sempre stato meravigliato dall'intelligibilità dell'universo: davvero la nostra capacitá di comprenderlo é solo il frutto di una intelligenza modellata dall'evoluzione? A che ci serve capire come collassa una stella ed esplode poi in supernova? É solo perché, alla fine, il tutto si basa su somme e sottrazioni? O c'é di piú? E ora che le teorie sono diventare cosí astratte, cosí lontane dall'esperienza umana, saremo ancora in grado di fare significativi passi avanti? O ci gireremo intorno per secoli affidandoci a metafore e analogie inadatte, e cercando conforto in una matematica nota ma non piú adeguata? Dovremo lasciare che siano le IA a proseguire la ricerca scientifica, perché ormai fuori dalla portata dei nostri cervelli? Potremo comunque chiamarlo un universo intelleggibile, se verrá compreso solo da IA che peró noi avremo creato?
Io penso che i prossimi 30 anni potrebbero essere interessanti da questo punto di vista, perché inutile dire che la fisica teorica non é proprio nel suo momento migliore: abbiamo confermato il bosone di Higgs, previsto decenni fa, le onde gravitazionali, previste un secolo fa, abbiamo una teoria dell'inflazione, mai completamente dimostrata ed inoltre degli anni 80, abbiamo confermato l'esistenza dei buchi neri, che peró sono stati ipotizzati un secolo fa (anche prima, a dire il vero) e dati quasi per certi dai lavori di Oppenheimer in poi, abbiamo una teoria delle stringhe che arranca da decenni, e una quantitá gigantesca di dati esperimentali.
E tanti grossi problemi ancora aperti. All'inizio del 900, problemi infinitamente piú piccoli hanno dato il via a piú rivoluzioni scientifiche nel giro di pochi anni.
Ecco, in questi trent'anni mi aspetto una enorme rivoluzione scientifica, o dovró pensare che come esseri umani abbiamo raggiunto un limite insuperabile.
32 minuti fa, Manifredde ha scritto:
Capisco l'obiezione, ma sarei molto sorpreso (e deluso) se si scoprisse che il libero arbitrio non esiste. Chiaro che a questo punto non ci sarebbe molta differenza neppure tra noi e le AI, se non nell'illusione che abbiamo di provare sentimenti...
Un altro aspetto che mi inicuriosisce: sono sempre stato meravigliato dall'intelligibilità dell'universo: davvero la nostra capacitá di comprenderlo é solo il frutto di una intelligenza modellata dall'evoluzione? A che ci serve capire come collassa una stella ed esplode poi in supernova? É solo perché, alla fine, il tutto si basa su somme e sottrazioni? O c'é di piú? E ora che le teorie sono diventare cosí astratte, cosí lontane dall'esperienza umana, saremo ancora in grado di fare significativi passi avanti? O ci gireremo intorno per secoli affidandoci a metafore e analogie inadatte, e cercando conforto in una matematica nota ma non piú adeguata? Dovremo lasciare che siano le IA a proseguire la ricerca scientifica, perché ormai fuori dalla portata dei nostri cervelli? Potremo comunque chiamarlo un universo intelleggibile, se verrá compreso solo da IA che peró noi avremo creato?
Riguardo al libero arbitrio, c'è chi, come Brian Greene, pensa che non esista. Non so se riesco a spiegare bene il concetto: essendo il movimento delle particelle predeterminato, e non potendo noi influire su di esso col pensiero, nel momento in cui scegliamo A invece che B, era già deciso che avremmo scelto A, perchè quella era la "traiettoria" fin dall'inizio, nonostante noi abbiamo l'illusione della scelta (importante a fini evoluzionistici e di sopravvivenza).
Riguardo alla comprensione della realtà, è indubbio che il nostro cervello è un decodificatore che ci mostra soltanto quello che i meccanismi evoluzionistici hanno ritenuto importante per la sopravvivenza della specie.
E' un grosso limite ma, la tecnologia, l'immaginazione e la logica ci permettono di andare in parte oltre questa barriera.
Il primo importante passo se si vuole davvero capire il funzionamento della realtà, è accettarne l'aspetto contro-intuitivo. In questo può aiutarci la matematica, che può indirizzare verso idee che altrimenti verrebbero scartate come insensate, e la sperimentazione. Per esempio, la teoria della relatività va oltre la nostra percezione della realtà, e la meccanica quantistica ancora di più.
L'intelligenza artificiale potrebbe dare una spinta in più in questo senso, aiutandoci ad allontanarci ancor di più dai limiti che il nostro cervello-decodificatore e le nostre fallacie mentali ci impongono. Nel caso, non credo che non saremo in grado di capire cosa l'AI ci sta indicando: probabilmente, sarà più difficile fare delle sperimentazioni ed accettare quanto viene suggerito.
7 minuti fa, Metamorfo ha scritto:Non so se riesco a spiegare bene il concetto: essendo il movimento delle particelle predeterminato, e non potendo noi influire su di esso col pensiero, nel momento in cui scegliamo A invece che B, era già deciso che avremmo scelto A
Si, é quello a cui mi riferivo quando parlavo del determinismo. Greene non é l'unico a pensarla cosí, di recente anche Sabine Hossenfelder ci ha fatto un video. Sicuramente, la migliore comprensione del nostro cervello dará qualche ispirazione in proposito, non so se peró nei prossimi 30 anni.
10 minuti fa, Metamorfo ha scritto:è indubbio che il nostro cervello è un decodificatore che ci mostra soltanto quello che i meccanismi evoluzionistici hanno ritenuto importante per la sopravvivenza della specie
E il fatto che nonostante questo meccanismo siamo comunque riusciti a comprendere (descrivere forse é meglio) aspetti estremamente controintuitivi dell'universo potrebbe significare che A) in qualche modo non siamo vincolati alle sole capacitá intellettive donate dall'evoluzione o B) siamo arrivati ormai al limite o quasi. Sarebbe assai triste, come una serie tv lasciata senza stagione conclusiva
1 ora fa, Manifredde ha scritto:(anche prima, a dire il vero)
Non sei l'unico a conoscere il nome di John Michell
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
1 ora fa, Manifredde ha scritto:E il fatto che nonostante questo meccanismo siamo comunque riusciti a comprendere (descrivere forse é meglio) aspetti estremamente controintuitivi dell'universo potrebbe significare che A) in qualche modo non siamo vincolati alle sole capacitá intellettive donate dall'evoluzione o B) siamo arrivati ormai al limite o quasi. Sarebbe assai triste, come una serie tv lasciata senza stagione conclusiva
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Abbiamo potuto espandere le capacità analitiche utili sulla Terra, su uno scenario più grandioso.
Un limite c'è sicuramente e non lontano, ma nemmeno così vicino: come hai detto anche tu, l'avanzamento tecnologico da solo permetterà di rispondere ad alcune domande e nuovi risultati creeranno nuove domande, che a loro volta possono far nascere nuove idee e strade da esplorare.
E' vero che nell'ultimo secolo non ci sono state rivelazioni rivoluzionarie al livello della teoria della relatività e della meccanica quantistica, ma non sono mancate teorie potenzialmente importanti come quella delle stringhe o quella della gravità quantistica a loop.
Anche in un periodo di stagnazione, una particolare scoperta, perfino casuale, può innescare una reazione a catena che può portare, in maniera relativamente veloce, a qualche realizzazione innovativa ed epocale.
4 ore fa, Manifredde ha scritto:Esiste anche la posizione che essendo l'universo sostanzialmente deterministico (anche la funzione d'onda lo é, é solo il risultato dell'osservazione a non esserlo) non ci sono molti meccanismi noti per giustificare il libero arbitrio e la coscienza.
Capisco l'obiezione, ma sarei molto sorpreso (e deluso) se si scoprisse che il libero arbitrio non esiste. Chiaro che a questo punto non ci sarebbe molta differenza neppure tra noi e le AI, se non nell'illusione che abbiamo di provare sentimenti...
È quello che viene definito riduzionismo, secondo cui siamo né più né meno che la somma delle nostre parti e l'unico lavoro rimasto da fare è trovarle tutte. Personalmente non mi convince del tutto ma neanche le tesi opposte e più olistiche (se non proprio metafisiche) mi sembrano finora migliori, se non altro perché non ancora dimostrate e concettualmente non vicine al modo finora inteso di fare Fisica e ricerca. Sarebbe comunque interessante se ci fossero nei prossimi anni degli avanzamenti in questo campo. Forse la risposta è nelle conoscenze attuali ma non l'abbiamo ancora vista.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
15 ore fa, Metamorfo ha scritto:Anche in un periodo di stagnazione, una particolare scoperta, perfino casuale, può innescare una reazione a catena che può portare, in maniera relativamente veloce, a qualche realizzazione innovativa ed epocale.
É quello che mi auguro. Una piccola idea, come fu per il quanto d'azione, o per la costanza di "c"...
13 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:È quello che viene definito riduzionismo
Il riduzionismo é bello e funziona, ma non é la risposta a tutto e la teoria del caos ne é una prova. L'idea dell'intelligenza/coscienza come fenomeno emergente é ad esempio da indagare in modo diverso. Ma sará quel che sará, mi auguro solo di vedere qualche nuova rivoluzione, perché abbiamo attrezzatura da decine di miliardi di dollari che raccoglie quantitá di dati pazzesche, il sogno di ogni generazione di scienziati
Sono convinto che nei prossimi cento anni le visioni olistiche metafisiche e quelle più materialistiche troveranno una sintesi e saranno considerati aspetti diversi della stessa disciplina. Che deve ancora nascere. Per comodità la chiamerò psicofisica.
Proprio ieri sera su Rai Scuola veniva trasmesso questo documentario a tema IA condotto dal fisico Jim Al-Khalili.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Il 23/8/2023 at 09:53, Hero of Sky ha scritto:Sono convinto che nei prossimi cento anni le visioni olistiche metafisiche e quelle più materialistiche troveranno una sintesi e saranno considerati aspetti diversi della stessa disciplina. Che deve ancora nascere. Per comodità la chiamerò psicofisica.
Quali sono queste visioni olistico metafisiche, e da quali prove matematiche e/o sperimentali sono sostenute?