2 hours fa, Maya dice:Chissà... magari con il tempo lui potrebbe essere meno categorico nel non voler cedere i propri appunti. Potrebbe non aver mai preso in considerazione finire di non riuscire davvero a completare il lavoro.
L'ha preso in considerazione. Aveva risposto a dei commenti sul suo blog antico, un paio di anni fa.
"You call LOTR 'the main story,' but if you had asked Tolkien, he would have said the SILMARILLION was his main story, his life's work. Yet he was never able to complete it during his lifetime. Not because he didn't care, however, just for the sake of argument, let me point out that many many people invest their time into works without endings. F. Scott Fitzgerald never finished THE LAST TYCOON, Charles Dickens never finished EDWIN DROOD, Mervyn Peake never finished TITUS ALONE, yet those works are still read."
"I do intend to finish A SONG OF ICE AND FIRE, of course, but doubtless Peake, Dickens, Fitzgerald, and Tolkien would have said the same."
10 hours fa, Metamorfo dice:yet those works are still read
Secondo me questo non accadrà ad ASOIAF se non verrà completata. La gente dopo un po' si stufa.
Io vorrei leggere il finale, ma solo se scritto da Martin. Per me non ha assolutamente importanza se sia un finale bello o brutto perché per me conta il viaggio. Come ha detto Stephen King:
"Se dovessi andare avanti, resteresti senz'altro deluso, forse ne avresti addirittura il cuore spezzato. Quello che c'è dietro non migliorerà la tua vita amorosa, non ti farà ricrescere i capelli sulla piazza, non allungherà di cinque anni la tua aspettativa di vita naturale (nemmeno di cinque minuti). Quella cosa che chiamiamo lieto fine non esiste. Non ne ho mai trovato uno che fosse alla pari di «C'era una volta». I finali sono senza cuore. Finale è solo un sinonimo di addio."
12 hours fa, Metamorfo dice:
L'ha preso in considerazione. Aveva risposto a dei commenti sul suo blog antico, un paio di anni fa.
"You call LOTR 'the main story,' but if you had asked Tolkien, he would have said the SILMARILLION was his main story, his life's work. Yet he was never able to complete it during his lifetime. Not because he didn't care, however, just for the sake of argument, let me point out that many many people invest their time into works without endings. F. Scott Fitzgerald never finished THE LAST TYCOON, Charles Dickens never finished EDWIN DROOD, Mervyn Peake never finished TITUS ALONE, yet those works are still read."
"I do intend to finish A SONG OF ICE AND FIRE, of course, but doubtless Peake, Dickens, Fitzgerald, and Tolkien would have said the same."
Poi c'è gente che si chiede perchè bisogna sempre confrontare Martin con Tolkien... E' lui il primo a farlo, con grande umiltà e cognizione di causa peraltro In questa risposta comunque c'è un vizio di fondo: lui assume il punto di vista dell'autore, ma a ben vedere vi è il punto di vista dell'autore e il punto di vista del pubblico, che appunto può decretare il maggiore o minore successo di un'opera e quindi determinare quale sia l'opera più nota per un autore, che non necessariamente come dice Martin, è quella cui l'autore ha lavorato o tiene di più.
Ovviamente non serve poi che specifichi che il Silmarillion non si configura affatto come una saga pseudostorica che ha un inizio e dovrebbe avere una fine e un sacco di interrogativi cui rispondere in mezzo, ma è qualcosa di ampiamente diverso ovvero un corpus mitico o ancora meglio mitopoietico (per chi sapesse cosa vuol dire).
Quindi che cavolo di paragone è?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ho votato no. Seppur a malincuore, qualora Martin non dovesse fare in tempo a terminare ASOIAF, preferirei rimanere con quello che lui ci ha dato piuttosto che avere una versione scritta da qualcun'altro a posteriori, che seppur basata su indicazioni e appunti -che sappiamo non ci saranno, o comunque insufficienti per avere il quadro completo e complesso che lui ha nella sua testa e che lo accompagna da anni - non potrebbe mai emanare quell'atmosfera che solo ovviamente l'autore può dare.
L'unica cosa che in uno scenario del genere potrei apprezzare è qualche linea generale, appunto, lasciato (ma siamo così certi che lui prenda appunti? Ho sempre immaginato che i punti cruciali li avesse in mente, e pertanto non avesse bisogno di scriverli per poi doverli rielaborare), giusto per darmi l'idea di dove lui voleva andare a parare.
Quello che conta è quello che "sento" mentre leggo, e quindi, comunque, nulla sarà mai lontanamente avvicinabile all'opera stessa scritta di sua mano
...Wild as a winter storm...
"Are we going home? [ ...] I want my horse. And I want applecakes and butter and honey, and Shaggy. Are we going where Shaggydog is?"
"Yes" Bran promised.
"Take me home!" Rickon demanded. "I want to be home!"
Nell'analogo sondaggio su facebook ho votato sì. In realtà sono molto poco dogmatico sul punto, dipende dalle circostanze
In primo luogo, stiamo parlando di una possibilità non attuale: è ovvio che di un finale scritto da altri si potrebbe parlare, eventualmente, solo nel caso in cui Martin dovesse lasciarci con l'opera incompiuta, quindi, augurandogli lunga vita, non prima di qualche anno, magari molti. In un momento quindi in cui, ormai distante la serie TV, l'aspettativa sarebbe senz'altro molto più bassa, e le orde di fan pronte a criticare l'opera facilmente solo un ricordo.
In secondo luogo, secondo me appunti non possono non esistere per una saga del genere (gelosamente custoditi nel suo vecchio DOS), ma purtroppo dubito che siano esaustivi o completi. Più di qualcuno conosce il finale "vero" (che sia più o meno uguale o diverso da quello della serie TV qui non mi interessa), ma come arrivarci probabilmente non lo sa ancora con chiarezza neppure lui. Le cose cambieranno da qui al futuro? Chissà.
Va detto tra l'altro che, se prendiamo per buono che i libri siano sette (io no, ma stiamo speculando) e che riesca prima o poi a pubblicare TWoW, magari potrebbe trattarsi di completare un libro già iniziato più che di scriverlo ex novo.
E qui veniamo al punto dolente. È noto che Martin ha sempre dichiarato di non voler far concludere a qualcun altro; però dichiararlo nelle interviste è facile, la realtà non sempre corrisponde agli auspici.
A occhio e croce io penso che lui abbia la possibilità di rendere cogente la sua volontà: non è solo questione di appunti, ma di diritto d'autore.
Se dovesse farlo, se ne potrà parlare solo una volta scaduto il diritto d'autore, chissà quando nel futuro :unsure:
In caso contrario, tutto è possibile.
Io escludo però che uno si svegli una mattina e dica: Martin non voleva, appunti non ne ha lasciati, ma io concludo lo stesso in barba a lui. Sarebbe una Fanfiction, né più né meno, e imho avrebbe il successo commerciale di una Fanfiction.
Mi pare molto più verosimile che l'erede o l'editore ci dicano che Martin ha cambiato idea all'ultimo momento, e/o sono stati ritrovati i suoi appunti, e lui avrebbe voluto completare così. Ovviamente, in questo caso noi non potremmo sapere con certezza se è vero o no.
In conclusione, nella malaugurata (e ahimè verosimile) ipotesi che l'opera restasse incompiuta, qualora qualcuno dovesse pubblicare un seguito, probabilmente me lo leggerei e valuterei quel che leggo, sapendo che non è Martin e mantenendo il sacrosanto dubbio su tutto il resto
Non saprei cosa votare onestamente. Purtroppo l'ipotesi di non vedere mai la conclusione è più realistica che mai vista l'età e gli acciacchi. In ogni caso, se da un lato vedere la saga incompiuta mi lascerebbe con l'amaro in bocca, dall'altro non penso che Martin sia incline a cedere indicazioni sulla conclusione dei libri nel caso della sua dipartita(penso che farà bruciare tutto pur di non permettere a qualcuno di mettere mani al suo lavoro).
Per me o Martin o nulla...preferisco avere la saga incompleta piuttosto che variata, rimaneggiata o terminata da qualcun'altro. Un'espressione artistica, di qualsiasi genere, è indissolubilmente legata al suo creatore/ideatore..."passarla" a qualcun'altro significa sminuire inesorabilmente la sua preziosità intrinseca. Rimarrà incompleta? Pazienza, per decenni si avrà materiale per teorie, ipotesi, fanfiction etc...(ovviamente continuo a sperare in un finale dallo zione)
Io vorrei chiedere a @Stoneman, che è l'unico ad aver votato la terza opzione, se ha in mente un candidato che possa sostituire lo zione.
L'ideale sarebbe che Martin inziasse (campi cent'anni, ma non si sa mai...) a buttare giù sottoforma di racconto breve, con lo stile di TWOIAF o F&B, quella che secondo lui potrebbe essere il proseguo e il finale della saga. Non 200 pagine, ma neanche 5. Lascerebbe fuori parecchie cose, probabilmente, ma sarebbe un buon modo per accontentare i fan (sui quali può sputare quel che vuole finchè vuole, ma ai quali qualcosina la deve comunque) senza correre il rischio che, come diceva Koorlick, alla fine qualcuno "annunci" che sì, Martin aveva cambiato idea e che i libri li finirà il Brandon Sanderson di turno.
16 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Io vorrei chiedere a @Stoneman, che è l'unico ad aver votato la terza opzione, se ha in mente un candidato che possa sostituire lo zione.
Bhè, non è che ci abbia pensato molto, semplicemente mi darebbe fastidio non leggere un finale quindi meglio uno dei tanti scrittori viventi che apprezzo di un opera monca, anche se non hanno alcun legame con Martin e le Cronache
PS: non sapevo che nei sondaggi fosse possibile vedere chi ha votato e le sue scelte
11 hours fa, Stoneman dice:PS: non sapevo che nei sondaggi fosse possibile vedere chi ha votato e le sue scelte
Può essere messo visibile o non visibile, dipende dal creatore del topic
Ho votato la seconda ipotesi ma propendo per la prima. Mettendomi nei panni di Martin, non mi piacerebbe affatto che qualcuno pacioccasse il mondo che ho creato senza criterio, senza una minima base da seguire. Non so se Martin scriva tutte le sue idee, abbia taccuini su taccuini di indicazioni, nomi, date, mappe, ipotesi di trama, colpi di scena, profezie da avverare e da scrivere, insomma non so e non mi sembra che Martin sia uno scrittore organizzato da lasciare, in caso di improvvisa dipartita, del materiale su cui lavorarci sopra. Se invece l'avesse fatto, allora magari i suoi due assistenti Elio e Linda potrebbero fare un buon lavoro e portare a termine la storia secondo le vere intenzioni di George (sicuramente non con il suo stile di scrittura e con mille altri particolari che danno a ASOIAF una scrittura brillante). Ma più volte lo stesso George si è definito un giardiniere, un autore che non ha in mente una solida trama da cui non distaccarsi mai, ma che vede come la trama si sviluppa da sé, limitandosi a potare e sistemare il tutto. Ciò implica che 1) forse manca di organizzazione e dunque nel caso non può lasciare molto materiale su cui lavorare fedelmente ai suoi voleri, 2) che nessun altro autore eccetto lui stesso potrebbe completare la storia come farebbe lui, non potrebbe sapere quale ramo avrebbe tagliato lo Zio e quale no e quindi sarebbe una sorta di falso finale (e 3) che non finirà mai di scrivere... ma io ho speranza). Non voglio che si arrivi al finale a tutti i costi, ecco. Vorrei leggere la storia di Martin, fantasticata, ideata, pensata e messa su carta da lui. A costo di aspettare il 2050.
ma almeno un ordine chiaro dei capitoli lo avra ormai? perche se cosi fosse dovrebbe rilasciare i primi, almeno quelli li ha fissati, prima di cambiare nuovamente idea e riscrivere il libro per la non so quale sarebbe volta...
per fare un esempio, è difficile scrivere qualcosa sull'arrivo di daenerys a westeros se non hai concluso o continui a cambiare i capitoli in cui lei prende il controllo dei dothraki o chiude definitivamente i conti a meereen...
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Mah... secondo me se hai in mente le linee principali di quello che dovrebbe essere successo puoi buttare giù, poi eventualmente aggiungi o togli qualche dettaglio. Anzi, a volte magari ti vengono anche più idee.
E' complicato cominciare a scrivere da metà storia, ma non impossibile.
Comunque secondo me Nonno Olenno ha detto una cosa importante:
CitaMettendomi nei panni di Martin,
il punto è se si affronta la questione da questo punto di vista oppure da quello personale. A rigore sinceramente io la affronterei dal punto di vista personale, Martin nei suoi panni inevitabilmente sta già facendo quello che gli pare a lui
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
13 hours fa, NonnoOlenno dice:i suoi due assistenti Elio e Linda potrebbero fare un buon lavoro e portare a termine la storia secondo le vere intenzioni di George (sicuramente non con il suo stile di scrittura e con mille altri particolari che danno a ASOIAF una scrittura brillante).
Elio e Linda sono due persone con immensa conoscenza del materiale e magari anche buone idee, ma non sono scrittori.
La trama è una delle mille cose che servono per scrivere un buon romanzo, e nemmeno una delle principali: è pieno di bei romanzi con trame semplici o anche scontate e, al contrario, pieno di romanzi con trame buone e articolate, ma illeggibili.
E' come se uno spiegasse a me o te una buona trama, anche dettagliata, e poi noi dovessimo scrivere un romanzo che milioni di persone possano apprezzare. Spoiler: non riusciremmo.
Ha senso leggere un romanzo con le idee esatte di Martin, ma scritto in maniera mediocre? Secondo me, no.