Per non andare OT nella discussione sulla serie tv, apro questa discussione sulla saga cartacea.
La saga di Geralt di Rivia si compone di otto romanzi:
- Il guardiano degli innocenti;
- La stagione delle tempeste (ambientato contemporaneamente al precedente prima del racconto Una questione di prezzo);
- La spada del destino;
- Il sangue degli elfi;
- Il tempo della guerra;
- Il battesimo del fuoco;
- La Torre della Rondine;
- La Signora del Lago
La saga in Italia è edita dalla Editrice Nord e tradotta da Raffaella Belletti.
Ho finito di leggere il primo libro che copre parzialmente le vicende della S1 della serie tv, e mi sento di consigliarla a chi non la conosce. Devo dire la verità, mi sono abbastanza divertito a paragonare analogie e differenze tra lavoro Netflix e lavoro cartaceo.
Metto l'indicazione di spoiler massima perché non penso di visitare la discussione prima di finire la saga, tanto i libri si leggono in fretta. Voi iniziate pure a discutere.
Ecco, me l'hanno regalata fresca fresca per il compleanno! Nonostante il mio fioretto, toccherá leggerla alla fine. Appena la finisco posto qualche commento
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sono arrivato al terzo libro, più precisamente ai capitoli dal POV di Triss Merigold ambientati a Kaer Morhen, e non mi è ben chiara la questione di come Triss sia sopravvissuta alla battaglia: è sfuggita alla morte in modo strano/magico o è stata semplicemente curata dalle orrende ferite? È una cosa che verrà chiarita nei romanzi successivi?
Ho avuto risposta dall'Editrice Nord: il quarto e quinto libro escono il 5 marzo, i rimanenti a maggio.
Ho letto il primo volume e sono a metà del secondo, ma sto veramente faticando ad andare avanti. Vorrei arrivare al primo romanzo "ufficiale" (gli altri sono racconti) prima di mollarlo definitivamente e poter dire quello che in realtà già penso: Sapkowski non sa scrivere. Ho trovato un articolo (cattivello) vecchio ma con cui sono abbastanza d'accordo:
https://leganerd.com/2013/06/17/il-guardiano-degli-innocenti/
«When you heard him play his high harp with the silver strings and sing of twilights and tears
and the death of kings, you could not but feel that he was singing of himself and those he loved.»
— A STORM OF SWORDS
Io per ora ho letto solo i primi due (Il guardiano degli innocenti e la spada del destino) e sinceramente li ho trovati entrambi molto "entertaining" con in più alcune trovate davvero interessanti, come ad esempio il fatto di dare consistenza nella "realtà" ad alcune fiabe classiche (Biancaneve, la bella e la bestia ecc.) o, nel primo, il fatto di inserire la maggior parte dei racconti all'interno di un unico racconto, creando un effetto "flash back" (mettendo anche alla prova l'attenzione del lettore, ma... ci sta! ).
Sinceramente non ho notato tremendi scivoloni (faccio riferimento a quanto scritto nell'articolo) in termini di inforigurgito o cambio di POV (sto cercando di ricordare un altro libro letto di recente in cui invece davvero l'ho trovato disturbante per citarli ad esempio, ma ovviamente non mi viene in mente). Proverò a prestare maggior attenzione quando leggero il prossimo. Trattandosi di un vero e proprio romanzo e non solo di una raccolta di racconti, le "magagne" potrebbero essere più evidenti.
La scarsità di world building è una critica che condivido con l'autore dell'articolo postato da Angorian. Però il resto mi pare esagerato: non stiamo certo parlando di trash. Trovo che i dialoghi siano la parte migliore dei libri, e il ritratto della difficile convivenza tra uomini ed altre razze.
Condivido @Angorian
Ho quasi finito il primo, ma mi sono arenata. Tipo a 30 pagine dalla fine: il che é tutto dire. Di solito leggo molto; é davvero insolito che non senta la voglia di tuffarmi in un libro, se mi piace, soprattutto se sono alle ultime pagine. Ma con questo mi sta succedendo. Se mi metto a leggerlo lo trovo gradevole, con trovate piacevoli e dialoghi dai tempi perfetti; incuriosisce e scorre bene... peró quando lo vedo chiuso sul comodino o sul divano, zero: non mi viene nessuna voglia di riaprirlo. Mentre quando amo un libro, ne divento quasi dipendente. Scusate se ripeto una cosa che ho già scritto altrove: per me, é uno di quelli che chiamo "libri acqua e menta": sì, piacevole; magari anche molto, se é una giornata calda. Ma due ore dopo non é che sei ancora a dire "ah, che fantastica acqua e menta ho bevuto oggi!".
Forse questo volume é solo una fase di preparazione alla saga vera e propria: so che si tratta di racconti molto precedenti, e forse l' autore doveva ancora mettere a fuoco stile e obiettivi. Però, se davvero, dopo, il suo stile é migliorato, sono del parere che questi racconti lì avrebbe dovuto riscrivere, con una maggiore profondità e consapevolezza. Così come sono, mi paiono davvero solo una lettura per ragazzi. Peró con un tocco ironico o amaro e giochi di capovolgimenti di cliché delle fiabe classiche che solo un adulto può cogliere. Insomma: la sensazione é che sia un libro che non sa a che pubblico rivolgersi, e non sapendo scegliere tra due target é diventato inadatto ad entrambi.
In quanto a scrittura e concetti, ho trovato di meglio (gusti personali, eh) in un young adult che ho letto per curiosità, e che invece, almeno nel primo volume, mi ha catturata ed incantata: Il Sognatore, della Taylor. Nel secondo il target giovanile e femminile si sente, ma il primo, pur non rivolgendosi ad un pubblico di superintellettuali, ha momenti e passaggi di puro genio. Ecco: che il primo volume di The Witcher sia considerato per un pubblico più adulto di quello del Sognatore, non mi quadra proprio. Parere personalissimo: o dopo prende quota, o é stata un' abilissima manovra commerciale in cui il successo del gioco ha fatto quello del libro.
Per quanto mi riguarda, ho in casa il secondo volume ancora intonso, e mi sto chiedendo se tenerlo come lettura estiva o regalarlo direttamente alla biblioteca o qualche scaffale di book crossing. Perché per i miei gusti, proprio non ci siamo: lo avrei potuto leggere a 13 anni, ma adesso in un libro cerco ben altro, sia come scrittura che come spessore di contenuto.
E in quanto al worldbuilding, condivido le perplessità di altri: un conto é una casa arredata per viverci, dove ogni cosa ha un' armonia complessiva ed una connessione con le altre; un conto un' esposizione di mobili in una vetrina, tanti pezzi magari belli, ma sistemati così tanto per, senza un senso di coesione: quattro divani diversi, sei tavolini e lampade qua e là come viene. Ecco: questo libro mi ha dato la sensazione di aggirarmi in una vetrina di mobili. Non in una casa.
Articoli del genere di solito hanno il vantaggio di farmi leggere le opere che demoliscono per vedere se ci hanno preso XD
Ad ogni modo credo che dipenda anche molto da quello che uno cerca e si aspetta: io non mi aspetto niente di diverso dal libro "acqua e menta" perciò eventualmente potrei essere colpita in positivo date le bassissime aspettative (ancor piú basse da ora XD) o veder al massimo confermati i miei timori. Che sono un po' anche quelli che avete già enunciato, in particolare riguardo al target, ma questo alla fine trovo che sia un problema di molti fantasy e che si intuisse già anche dalla serie TV.
Per quanto mi riguarda trovo lievemente interessante l'elemento antropologico culturale legato appunto alla rivisitazione di fiabe e figure tradizionali della compagine culturale dell'Europa orientale (tipo lo sciamanesimo che continuo a pensare abbia forti legami coi witcher e compagnia) ma questo appunto è una connotazione fortemente personale e più orientata all'accademismo che non alla semplice lettura di evasione.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ciao ragazzi! Anche io come alcuni di voi, dopo la visione della serie tv ho deciso di leggere i libri. Devo dire che mi sono piaciuti davvero tanto e, forse grazie anche a questo periodo di quarantena, li ho finiti in pochissimo tempo. I primi due libri sono un po’ difficoltosi da leggere, come avete detto anche voi. Io non amo particolarmente i racconti brevi. Ma andando avanti con la lettura devo dire che si migliora sempre di più. Certo non hanno l’accuratezza di saghe ben più ampie come quella di Martin o altre, ma scorrono bene. Gli ultimi due in particolare mi sono piaciuti davvero tanto. L’autore a un certo punto modifica la narrazione, ci sono una serie di punti di vista differenti, anche dal “futuro” diciamo, come se si stesse raccontando una vera e propria leggenda, con riflessioni anche su come la storia cambia quando la si conosce solo grazie a storie e racconti rispetto a ciò che davvero è successo. L’ho trovato un modo molto particolare di raccontare una storia, magari a volte un po’ difficile da seguire a causa di questi cambi di prospettiva, ma differente rispetto ai classici fantasy. Spero che qualcuno di voi finirà di leggerli, sia perché secondo me ne vale la pena, sia perché vorrei davvero discutere con qualcuno del finale! Ovviamente non sono ai livelli di Martin o di Tolkien o altri, ma credo siano comunque dei buoni fantasy! Quindi in sostanza ve li consiglio!
Un video sulle varie edizioni italiane:
Non googlo molto su The Witcher perchè non voglio assolutamente beccarmi spoiler, però devo dire che sono contenta che i libri successivi al primo abbiano delle copertine carine, la prima è proprio inguardabile per come è stato reso il ciondolo di Geralt. Più che un lupo pare un leone, almeno su questo la serie ha migliorato un pochino (nonostante l'impressione latente di tamarraggine anche su quello, forse per le dimensioni del catenazzo che fa molto giostraio zingaro - magari anche per l'associazione con Cavill non lo nascondo).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Un video sulla geografia del mondo di Geralt:
Un video sulla lore del continente:
Ho finito la saga di Geralt di Rivia, ottavo libro escluso. Trovate le recensioni nella discussione sui libri appena letti.
Molto sinteticamente, elenco pregi e difetti della saga, che comunque nel complesso promuovo con un 7.
Pregi:
Difetti: