Buonasera,
apro questa discussione su un personaggio ed una serie di fumetti molti amati, creati dall'immaginazione del fumettista statunitense Mike Mignola.
Lo spunto di è venuto dopo aver letto ieri l'ultima storia che chiude il ciclo, B.P.R.D. Il diavolo che conosci - Ragnarok. Come suggerisce il titolo, il finale è davvero definitivo, ma non del tutto negativo. In un certo senso si può definire ciclico, e si conferma definitivamente la vera natura benigna del demone rosso.
In generale comunque vorrei che si parlasse di tutto il fumetto, sia di quelli dedicati solo a Hellboy e anche di quelli dedicati al B.P.R.D. e ai vari comprimari, come Abe Sapiens e Lobster Johnson.
Le storie lette da me sono state quelle incentrate solo sul demone rosso e il ciclo Il diavolo che conosci, omettendo tutte le altre (e facendo così un grave errore a cui i nerd del forum inorridiranno, ma non volevo spendere troppo e non avevo spazio in libreria).
Punto che mi sono piaciuti del fumetto:
- La caratterizzazione dei personaggi;
- I disegni di Mignola. Non sono i più belli che ho mai visto, ma sono unici, non credo esista un disegnatore simile a Mignola;
- Le atmosfere e le tematiche assolutamente e palesemente lovecraftiane, nonché i riferimenti a miti e leggende popolari;
- Il ciclo di storie La caccia selvaggia è forse uno dei più bei fumetti che abbia mai letto. Parte lento ma poi esplode, e il finale contiene un tale mix di sensazioni di disperazione, angoscia e apocalisse imminente che non è facile rimanerne indifferenti;
- Devo ancora decidere se il finale "circolare" mi sia piaciuto del tutto, ma per ora è più sì che no.
Le storie di Hellboy sono state edite dalla MagicPress in concomitanza con l'uscita dell'ultimo fillm di Neil Marshall in sei volumoni in copertina rigida nel seguente ordine:
1) Il seme della distruzione;
2) Strani luoghi;
3) La caccia selvaggia;
4) Hellboy all'inferno;
5) Le storie brevi 1947-1961
6) Le storie brevi 1961-1993
Le storie del B.P.R.D., di Abe Sapiens e Lobster Johnson sono invece edite in spillati, sempre dalla MagicPress. Come ho già detto, di queste storie ho letto solo le tre che chiudono del tutto la storia del ciclo Il diavolo che conosci.
Dando un accenno anche alle trasposizioni cinematografiche, ho molto apprezzato i due film di Del Toro, decisamente autoriali (il primo molto cupo e lovecraftiano, il secondo fatalista e fantasy) e sono tra quelli che avrebbe desiderato fortemente un terzo film risolutivo, e fra l'altro mi è sempre sfuggita la ragione per cui non l'hanno fatto (problemi di soldi? Litigi tra Del Toro e Mignola?).
Non ho invece visto il film di Marshall, ma da quello che ho sentito ho fatto bene, pur essendo ispirato a La caccia selvaggia.
Detto questo, chi lo conosce?
Io ho visto solo i film che ho apprezzato molto quindi non posso esprimermi sul resto.
Per quanto riguarda il terzo atteso film più volte invocato dai fan non è mai stato fatto perché Del Toro ha tempi di lavorazione molto lunghi e all'epoca in cui doveva dedicarsi anche a Hellboy 3 era impegnato su Lo hobbit che poi non fece neppure. Nel frattempo riuscì anche a partorire quel piccolo gioiellino per nerd nonché incredibile! idea molto originale che è Pacific Rim e lo struggente la forma dell'acqua (e forse anche qualcosa d'altro). Insomma una decina d'anni sono andati. Nel frattempo anche Ron Perlman è invecchiato.
Comunque principalmente colpa dei tempi e delle lavorazioni molto travagliate delle opere di Del Toro.
Immagino sia lo scotto da pagare per film autoriali, originali e ben fatti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
I fumetti sul Rosso non li ho letti tutti, e non so neanche quanti me ne manchino. Resta una delle mie serie preferite, per i motivi che ha elencato Euron, su tutti i richiami alla mitologia di Lovercraft, che ha creato uno stile unico. Nonostante apprezzi molto Del Toro, guardandoli dalla prospettiva del fumetto, i primi due film sono riusciti a metà; il terzo, quello di Neil Marshall, devo ancora vederlo, ma neppure a me ne hanno parlato eccessivamente bene.
45 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:mi è sempre sfuggita la ragione per cui non l'hanno fatto (problemi di soldi? Litigi tra Del Toro e Mignola?)
Da quel che ricordo fu Mingola a non gradire troppo l'adattamento cinematografico, effettivamente troppo distante dai fumetti (cosa comprensibile, da una parte).
Ho apprezzato molto i film e in particolare il primo per l'atmosfera. Nel primo infatti c'è questa sensazione per cui non sai mai come il soprannaturale salterà fuori e con che forma mentre nel secondo, fatto benissimo a livello visivo, con il rosso e soci che sono essenzialmente dei men in black che devono tener segreto il solito mondo magico, si perde l'alone di mistero. Nonostante le ottime info fornitemi in privato da @Euron Gioiagrigia in passato, non ho ancora avuto modo di recuperare l'opera cartacea