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LA CONCLUSIONE DEL SIGNORE DEGLI ANELLI DI JRRT
G di GIL GALAD
creato il 24 febbraio 2004

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GIL GALAD
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Inviato il 24 febbraio 2004 23:04 Autore

Tratto dal IX volume della History "The Sauron Defeated", inviato da Lord Beric, tradotto dal francese da Manuela che ringrazio di cuore ^_^:unsure:

 

 

 

 

 

La conclusione del Signore degli anelli

John Ronald Reuel Tolkien

 

 

Tolkien ha redatto un epilogo che si svolge dopo 14 anni. Sebbene

numerose volte rimaneggiato, il seguente testo non è stato poi preso

in considerazione per la versione finale. Eccolo:

 

Una sera del mese di Marzo del 1436 Mastro Samvise Gamgee si trovava

davanti al suo scrittoio a Saccoforino. Era seduto davanti al vecchio tavolo da

lavoro ormai consumato, mentre riempiva con la sua lenta scrittura rotonda

alcuni fogli volanti, concedendosi frequenti momenti di riflessione. Un grosso

libro rosso manoscritto giaceva sul leggio adatto alla sua statura di hobbit.

Poco tempo prima ne aveva letto, a voce alta, alcuni passaggi alla sua

famiglia. Era un giorno particolare: il compleanno della figlia Elanor. Quella

sera, prima di cena, aveva finalmente terminato il Libro. C’erano voluti mesi

per la lenta progressione lungo i numerosi capitoli, nonostante le sensate

omissioni: aveva infatti letto a voce alta solo durante i giorni speciali. Per

la lettura del compleanno, oltre a Elanor erano presenti il piccolo Frodo,

la piccola Rosa, i giovani Merry e Pipino; gli altri bambini non vi avevano

assistito: erano a letto tranquilli. Il Libro Rosso non era ancora adatto a loro,

Cioccadoro aveva solo cinque anni; Frodo si era infatti leggermente sbagliato

nella predizione: era nata dopo Pipino. Non era però l’ultimo nella linea

di famiglia, Samvise e Rosa sembravano ben messi per rivaleggiare con il

vecchio Gerontius Tuk per il numero di bambini e fare altrettanto con Bilbo

per il numero di anni di vita. C’erano il piccolo Hamfast, Daisy e Prima

Rosa sempre nelle loro culle.

Adesso Sam assaporava un po’ di tranquillità, la cena era terminata.

Solo Elanor era rimasta con lui e visto che era il suo compleanno, era ancora

sveglia. Si sedette senza far rumore guardando intensamente il fuoco e di

quando in quando gettava un’occhiata su suo padre. Era una bella ragazza,

con una pelle più bianca rispetto alle altre giovani hobbit, più snella e con un

bagliore di fuoco che scintillava nei suoi capelli di oro rosso. Aveva ricevuto

come dono, se non per eredità un ricordo della grazia degli Elfi.

 

“Che fai papà-Sam?” disse finalmente. “Avevi detto che saresti andato

a riposarti e speravo che avresti parlato un po’ con me.”

“Solo un momento mia piccola Elanor” disse Sam mentre ella gli aveva

appena messo le braccia intorno al collo guardandolo, così da sopra la spalla.

“Questo somiglia alle Domanda e Risposta” osservò Elanor. “`e proprio

così” rispose Sam “Il Signor Frodo mi ha lasciato le ultime pagine del Libro,

ma non ho ancora osato mettermici. Sto sempre a prendere appunti, come

avrebbe detto il vecchio signor Bilbo. Qui ci sono tutte le numerose domande

che la Mamma Rosa, i bambini e te mi avete posto; io ho scritto le risposte

quando le conoscevo. La maggior parte delle domande sono tue, visto che sei

la sola ad avermi sentito leggere il libro per intero più di una volta.”

“Tre volte” disse Elanor guardando riposare, sotto la mano di Sam, una

pagina scritta con cura.

D. I nani: Il piccolo Frodo dice che sono i suoi preferiti. Cosa

`e successo a Gimli? Le miniere di Moria sono state riaperte? Ci

sono ancora gli Orchi a Moria?

R. Gimli: `e ritornato per lavorare per il Re, come aveva detto.

Ha portato con se dal Nord gran parte del suo popolo. Hanno

lavorato così a lungo a Gondor che si sono abituati e si sono

installati la, nei Monti Bianchi, non lontano dalla Città. Gimli

si reca, una volta all’anno, nelle Caverne Scintillanti. Come lo

so? Sono informazioni del Signor Peregrino che ritorna spesso a

Minas Tirith dove è tenuto in gran considerazione.

Moria: Non ne ho notizia. Forse non è per il nostro tempo la

predizione su Durin. I luoghi oscuri hanno bisogno ancora di una

bella ripulita. Credo, che per sloggiare le creature malvagie dalle

sale di Moria ci vorranno molta fatica e audacia. Senza dubbio

in quei luoghi vi abitano ancora molti Orchi. Non esiste alcuna

possibilità di riuscire mai a sbarazzarsi completamente di loro.

D. Legolas: `E tornato dal Re? Vi resterà?

R. Sı, vi è ritornato. è arrivato a Sud con Gimli ed ha portato

con se molte delle genti di Bosco Atro - il Grande (così viene

chiamato oggi). Dicono che fosse meraviglioso vedere compagnie

di Nani ed Elfi viaggiare insieme. Gli Elfi hanno reso più splendide

la città e la terra dove vive il Principe Faramir. Sı, Legolas vi

resterà almeno tanto quanto Gimli; ma penso che un giorno andrà

verso il Mare. Me lo ha raccontato il Signor Meriadoc che è infatti

andato a far visita a Dama Arwen nel suo palazzo bianco.

D. I Cavalli : Merry se ne interessa moltissimo; è molto preoccupato

per un suo pony. Durante i combattimenti quanti cavalli

hanno perduto i Cavalieri, ne hanno degli altri adesso? Cosa

è successo al cavallo di Legolas? Cosa ne ha fatto Gandalf di

Ombromanto?

R. Ombromanto è andato con Gandalf sulla bianca nave, ovviamente.

L’ho visto con i miei occhi. Ho anche visto Legolas

lasciare andare liberamente il suo cavallo da Isengard a Rohan. Il

Signor Meriadoc mi ha detto che non sa quanti cavalli furono perduti;

ma oggi se ne vedono più che mai a Rohan, adesso nessuno

li ruba. I Cavalieri posseggono anche, in particolare nell’Harrowdale

molti pony: ce ne sono di bianchi, marroni e grigi. Quando

ritornerà dalle terre di Re Eomer, l’anno prossimo, il Signor

Meriadoc è intenzionato a portarne uno per il suo omonimo.

D. Gli Ent: A Elanor piacerebbe sapere di più su di loro.

Cosa vide Legolas a Fangorn? Ha rivisto Barbalbero? La piccola

Rosa si preoccupa molto delle Entesse: ogni volta che va in un

bosco le cerca. Le troveremo mai? Le piacerebbe che succedesse.

R. Per quello che ne so Legolas e Gimli non mi hanno raccontato

ciò che videro. Non ho mai sentito parlare di qualcuno

che abbia visto un Ent dopo quel periodo. Gli Ent sono molto

riservati e non amano troppo le persone, sia grandi che piccole.

Anch’io vorrei che si ritrovassero le Entesse; ma temo che il

problema sia troppo antico e profondo perché il popolo della Contea

possa porvi rimedio. Penso che forse le Entesse non vogliano

essere trovate; e magari gli Ent sono stanchi di cercare adesso.

“Beh, tesoro mio” disse Sam “questa prima pagina rappresenta solo il

lavoro di oggi.” Sospirò.

“Non va abbastanza bene per metterla nel libro così com’è. Non somiglia

molto alla storia così come l’ha scritta il Signor Frodo. Ma bisognerà che

faccia, in un modo o nell’altro, un capitolo o due nello stile adatto. Potrebbe

aiutarmi il Signor Meriadoc. E' abile quando si tratta di scrivere, sta facendo

uno splendido libro, interamente dedicato alle piante.”

“Non scrivere più stasera. Raccontami qualcosa papà-Sam” disse Elanor

mentre lo portava verso una sedia vicino al fuoco.

“Dimmi” ripeté mentre si sedevano uno vicino all’altro nella dolce luce

dorata che illuminava loro il viso “Parlami di Lorien. Il mio fiore vi cresce

sempre papà-Sam?”

“Ebbene, tesoro mio, Celeborn vive sempre laggiù tra alberi ed Elfi e non

ho dubbi che il tuo fiore vi cresca ancora. Anche se non me ne preoccupo

più di tanto, adesso che ho te da poter guardare”

 

“Ma papà-Sam io non voglio guardarmi. Voglio vedere altre cose. La

collina di Amroth dove il Re ha incontrato Arwen, gli alberi d’argento, il

piccolo niphredil bianco e l’elanor dorata nell’erba che è sempre verde. E

voglio sentire cantare gli Elfi.”

“Forse un giorno li sentirai, Elanor. Sai, io dicevo la stessa cosa quando

avevo la tua età e molto tempo dopo sembrava non esserci nessuna speranza.

E nonostante tutto li ho visti e sentiti.”

“Ho paura che tutti prendano il mare, papà-Sam. Se fosse così molto

presto non ne resterebbero più qui, e allora non ci sarebbero che luoghi vuoti

e ...”

“E cosa, mia piccola Elanor?”

“E la luce si affievolirebbe.”

“Lo so.” disse Sam “La luce si affievolisce, mia piccola Elanor. Ma non

sparirà non ancora. Da quando te ne ho parlato penso che non sparirà mai

veramente. Adesso mi sembra infatti che le persone se la possano ricordare

anche se non l’hanno mai vista. Tuttavia” sospirò “non è, anche così, la

stessa cosa che vederla dal vero, come io ho fatto.”

“Come si può far parte di una storia?” chiese Elanor “Una storia mai

uguale anche quando racconta ciò che è accaduto. Mi piacerebbe poter

tornare ai bei vecchi tempi.”

“Le persone come noi se lo augurano spesso.” disse Sam “Tu, mia piccola

Elanor, sei nata alla fine di una grande Era; ma benché sia terminata le

cose, come si dice, non finiscono così all’improvviso. `E piuttosto come un

crepuscolo invernale. Adesso gli Alti Elfi sono quasi tutti partiti con Elrond.

Gli altri, quelli che appartengono a questa terra, resteranno ancora e più a

lungo. Hai ancora molte cose da vedere e forse le vedrai prima di quanto

pensi.”

Elanor restò un attimo in silenzio prima di prendere di nuovo la parola

“All’inizio non ho capito cosa volesse dire Celeborn quando si congedò dal

Re, ma adesso credo di capire. Sapeva che Dama Arwen sarebbe restata e

che Galadriel lo avrebbe lasciato. Penso che per lui sia stato triste. E anche

per te papà-Sam” a tentoni la sua mano cercava quella scura di Sam che vi

strinse le dite minute di Elanor.

“Infatti anche il tuo tesoro è partito. Sono felice che Frodo dell’Anello mi

abbia vista, ma vorrei potermelo ricordare.”

“E' stato triste mia piccola Elanor” disse Sam baciando i suoi capelli “lo

è stato ma non lo è più ormai. Perché? Beh, il Signor Frodo è partito per

la dove la luce elfica non affievolisce, ha meritato la sua ricompensa. Ma

anch’io ha avuto la mia. Ho ricevuto grandi tesori. Sono un hobbit molto

ricco. C’è un’altra ragione che ti svelerò, un segreto che non ho mai detto

a nessuno prima, né ancora annotato ne Libro. Prima di partire il Signor

Frodo mi disse che sarebbe potuta venire la mia ora. Posso aspettare. Credo

che forse non ci siamo detti addio per bene. Ma posso aspettare. In ogni

caso ho imparato almeno questo dagli Elfi: il tempo non li preoccupa. Penso,

quindi che Celeborn sia sempre felice, in maniera elfica, tra i suoi alberi. La

sua ora non è arrivata e non è ancora stanco del suo paese. Quando lo sarà

potrà andarsene.

“E quando sarai stanco papà-Sam partirai. Partirai per i Porti con gli

Elfi. Allora partirò con te, non mi separerò da te come Arwen ha lasciato

Elrond.”

“Forse, forse sı” disse Sam abbracciandola dolcemente “e forse no. La

scelta di Luthien e di Arwen, o qualcosa di simile si presenta a molti; e non è

saggio prendere la propria decisione avanti tempo.” " E adesso, piccola mia,

penso che sia tempo di mettersi a letto anche per una signorina che ha vissuto

quindici primavere. E poi ho ancora qualcosa da dire a Mamma Rosa.”

Elenor si alzò e passo leggermente la mano tra la chioma bruna, riccia e

già picchiettata di grigio di Sam.

“Buona notte papà-Sam, ma...”

“Non voglio una buona notte ma. . . ’ ” disse Sam.

“Ma non vuoi mostrarmela prima? `E quello che stavo per dire.”

“Mostrarti cosa, tesoro?”

“La lettera del Re, è ovvio. L’hai ricevuta più di una settimana fa, oggi.”

Sam si sedette “Bontà divina” disse Sam “Ecco come la storia si ripete! Si

viene ripagati con la stessa moneta, è così. Come spiammo il povero Signor

Frodo! Così adesso i nostri ci spiano, senza intenzioni più cattive di quelle

che avevamo, spero. Ma come ne sei al corrente?”

“Non c’era bisogno di spiare” disse Elanor “se volevi tenermela segreta

non sei stato abbastanza prudente. E' arrivata, con il corriere del Quartiere

Sud, mercoledì presto della settimana scorsa. Ti ho visto riportarla, tutta

avvolta di seta bianca e chiusa con grandi sigilli neri: era sufficiente aver

sentito il Libro per indovinare subito che veniva dal Re. Ci sono buone

notizie? Non vuoi mostrarmela papà-Sam?”

“E va bene, dal momento che ne sai così tanto, è meglio che tu apprenda

il resto” disse Sam “ma niente cospirazioni d’ora in poi. Se te la mostro passi

dalla parte degli adulti e devi rispettare le regole. Lo dirò agli altri a tempo

debito. Il Re sta per arrivare.”

“Viene qui?” esclamò Elanor “a Saccoforino?”

“No tesoro” disse Sam “Ma ritorna nel Nord, cosa che non ha fatto da

quando eri piccola. Adesso la sua casa è pronta. Poiché ha ordinato che il

paese sia chiuso alla Gente Alta e che nessuno vi penetri dopo quei Banditi

non verrà nella contea; non contravverrà alla sua stessa regola. Ma cavalcherà

fino al Ponte. Ha inviato per ognuno di noi un invito speciale, ognuno recante

il nostro nome.”

Sam si avvicinò ad un cassetto, lo aprì e ne tirò fuori un rotolo dal quale

fece scivolare la fodera. La pergamena era scritta su due colonne in bei

caratteri argentati su fondo nero. La srotolò e posò una candela sullo scrittoio

lì accanto in modo che Elanor potesse vederla.

“Come è bella” esclamò Elanor “So leggere la Lingua Corrente, ma cosa

c’è scritto nell’altra parte? Credo che sia elfico, però me ne hai insegnate

così poche parole.”

“Sì, è scritta in un tipo di elfico che viene usato dalle grandi genti di

Gondor” confermò Sam “L’ho decifrato abbastanza per essere sicuro che dica

su per giù le stesse cose a parte il fatto che traduce i nostri nomi in elfico.

Il tuo è lo stesso da ambo le parti, Elanor, perché il tuo nome è elfico. Ma

Frodo diventa Iorhael, Rosa Merir, Merry Gelir, Pipino Cordof, Cioccadoro

Glorfinniel, Hamfast Baravorn e Daisy Eirren. E adesso lo sai.”

“E' meraviglioso” disse Elanor “adesso abbiamo tutti dei nomi elfici, che

splendida conclusione per il mio compleanno! Ma qual è il tuo nome papà-

Sam? Non l’hai menzionato.”

“Beh, è molto particolare” disse Sam “infatti, se lo vuoi proprio sapere,

nel testo elfico il Re letteralmente dice: ‘Mastro Perhael che dovrebbe essere

chiamato Panthaen’ ciò significa: Samvise che dovrebbe essere chiamato ‘Il

molto sagace’. Adesso sai cosa il Re pensa del tuo vecchio papà.”

“Non ne penso meno, papà-Sam, mio caro Perhael-adar” disse Elanor

“ma c’è scritto due aprile, tra solo una settimana! Quando partiremo?

Dovremo prepararci. Cosa porteremo?”

“Questo lo devi chiedere a Mamma Rosa” disse Sam “Noi però ci siamo

preparati. Siamo stati avvertiti molto tempo fa; se non abbiamo detto niente

è solo perché non volevamo che ci perdeste il sonno, non ancora. E' tutto a

vostro vantaggio. Avrete tutti dei bei vestiti e andremo in calesse.”

“Dovrò fare tre riverenze o solo una?” chiese Elanor.

“Saranno sufficienti una per il Re e una per la Regina” disse Sam. “infatti,

benché non lo dica nella lettera, mia piccola Elanor, penso che ci sarà anche

la Regina. E quando l’avrai vista, tesoro mio, saprai a cosa somiglia una

principessa elfica, a parte il fatto che nessun’altra è così bella. E non è tutto.

Sarei sorpreso se il Re non c’invitasse nella sua grande dimora sul lago

Evendim. Ci saranno Elladan e Elrohir, che vivono ancora a Granburrone

e con loro altri Elfi che canteranno al crepuscolo sull’orlo dell’acqua, mia

piccola Elanor. E' per questo che ti ho detto che potrai vederli prima di

quanto tu non immagini.”

Elanor non disse niente, ma restò a guardare il fuoco, i suoi occhi brillavano

come due stelle. Finalmente sospirò e si mosse. “Quanto tempo ci

resteremo?” domandò “Immagino che dovremo ritornare.”

“Sì, e lo vorremo, in un certo senso,” disse Sam “ma potremo restare fino

alla raccolta del fieno per la quale devo essere di ritorno. Buona notte, mia

piccola Elanor. Dormi adesso fino al sorgere del sole. Non avrai bisogno di

sogni.”

“Buona notte papà-Sam e non lavorare più. Perché so a cosa il tuo

capitolo dovrebbe assomigliare: scrivi di ciò di cui abbiamo parlato insieme,

ma non stanotte.”

Lo abbracciò e se ne andò; a Sam sembrò che il fuoco andasse calando nel

momento in cui Elanor usciva dalla stanza. Le stelle brillavano in un cielo

nero e terso. Era il secondo giorno del corto periodo luminoso e senza nuvole

che traversava regolarmente la Contea verso la fine di marzo, i bambini erano

a letto adesso. Era tardi, ma qua e là a Hobbiville, alcune luci scintillavano

dalle finestre delle case sparpagliate nella campagna che la notte ricopriva.

Mastro Samvise stava sulla porta e guardava verso est. Portò verso di sé

Rosa e la circondò con le sue braccia.

“Il venticinque marzo” disse “in questo stesso giorno diciassette anni fa,

Rosa tesoro mio, non pensavo che ti avrei rivista. Ma continuavo a sperare.”

“Io non ho mai sperato, Sam” disse Rosa “fino a quel preciso giorno,

improvvisamente arrivò la speranza. Era verso mezzogiorno e mi sono sentita

così felice che cominciai a cantare. Mia madre disse "Fa’ silenzio fanciulla,

ci sono dei banditi dietro l’angolo" e io risposi "lascia che vengano! Il loro

tempo finirà presto. Sam sta per tornare e tu sei ritornato”

“Sono ritornato” disse Sam “nel luogo che io amo di più al mondo dove

ci sono la mia Rosa e il mio giardino”

Rientrarono in casa e Sam chiuse la porta, ma in quel preciso istante udì

all’improvviso il sospiro e il mormorio profondo e ininterrotto del Mare sulla

rive della Terra di Mezzo.


Gil Galad - Stella di radianza





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A
Aegon Targaryen
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Aegon Targaryen
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Inviato il 25 febbraio 2004 0:23

MITICO GIL ^_^

 

Grazie a te, a Beric ed a Manuela :unsure:


B
Brandon Stark
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Brandon Stark
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Inviato il 25 febbraio 2004 2:04

GRANDE , ma sembra ke ci sia ancora una altra conclusione o mi sbaglio?


S
Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 25 febbraio 2004 2:35

Ma ^_^:unsure::ninja:

 

Bellissima :ninja::ninja::wacko:

Ma dove l'hai pescata questa ^_^

 

ISDA mi è restato nel cuore :D

 

Davvero complimenti a Lord Beric,a Manuela(che ha fatto un lavoro enorme)e a te che hai architettato il tutto^_^ :D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:D


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John Redwyne
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John Redwyne
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J

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Inviato il 25 febbraio 2004 10:23

^_^

Boh!!

Sono un pò scettico... che sia opera sua.

Sapete...dopo la morte di Tolkien sono comparse tante "bufale"..., chissà!

Comunque grazie GIL!!! :unsure::ninja:


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ALBIONE
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Inviato il 25 febbraio 2004 13:12

Uau! Grazie Gil! ^_^


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GIL GALAD
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Inviato il 25 febbraio 2004 16:07 Autore

Nessuna bufala. Questo è tratto da uno dei volumi della History cioé da uno di quei libri pubblicati postumi dopo la morte di Tolkien dal figlio Cristhoper con tutto il materiale che il padre aveva lasciato nei casetti. Sapete che Tolkien scriveva su foglietti di quaderni a matita e poi la moglie trascriveva sempre tutto in bella. Il prof. ha lasciato una tale mole di materiale che era inedito che il figlio ha messo insieme nei 12 volumi della History of Middle Earth. Il brano qui tradotto da Manuela dalla versione francese del IX volume io la ho anche in inglese e cioé originale come Tolkien lo ha lasciato. Quindi questo testo è del mitico Prof non abbiate dubbi.


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Lord Beric
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Inviato il 25 febbraio 2004 22:35

In ogni caso sono contento che non sia stato inserito nel libro...

Si vede che è materiale, per quanto ottimo, ancora da limare, da stendere in maniera migliore per rendere alla perfezione il tema (peraltro difficilissimo) trattato.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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John Redwyne
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Inviato il 26 febbraio 2004 9:51

Del figlio mi fido poco, ho letto i libri fatti uscire dopo la morte del Prof.( racconti incompiuti, racconti perduti,racconti ritrovati, il silmarillion..) !!

Purtroppo dal padre ha preso poco o niente. La sua mano influenza parecchio questi libri. I tratti scritti dal padre si riconoscono subito, mentre dove il figlio ha voluto apportare modifiche il racconto perde valore.

speriamo che sia attendibile, non vorrei che fosse un'invenzione del figlio...

Mi hanno invece parlato bene di Simon Tolkien, che dovrebbe essere il nipote!

Se è vero che i geni saltano una generazione.... :lol::lol:



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 26 febbraio 2004 12:28
Del figlio mi fido poco, ho letto i libri fatti uscire dopo la morte del Prof.( racconti incompiuti, racconti perduti,racconti ritrovati, il silmarillion..) !!

Purtroppo dal padre ha preso poco o niente. La sua mano influenza parecchio questi libri. I tratti scritti dal padre si riconoscono subito, mentre dove il figlio ha voluto apportare modifiche il racconto perde valore.

Non dimentichiamo inoltre i contributi di Kay, talaltro scrittore di fantasy anche lui (trilogia di Fionavar tanto per dirne una...): l'ultima parte del Silmarillion è stata ampiamente rimaneggiata da lui...


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Inviato il 26 febbraio 2004 18:55

thanks questo finale non l'avevo mai letto


M
Melkor
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Melkor
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M

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Inviato il 27 febbraio 2004 14:15

Grazie Gil... Mi e' scappata quasi una lacrimuccia....

 

Cmq sul fatto che l'opera può non sembrare di Tolkien è abbastanza possibile dal momento che la traduzione in italiano ch eabbiam letto è ad opera dell'amica di Gil e non del traduttore della versione italiana del Signore degli anelli che molti di noi han letto...

 

Grazie ancora!!!


S
Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
Confratello

S

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Inviato il 28 febbraio 2004 1:58
Cmq sul fatto che l'opera può non sembrare di Tolkien è abbastanza possibile dal momento che la traduzione in italiano ch eabbiam letto è ad opera dell'amica di Gil e non del traduttore della versione italiana del Signore degli anelli che molti di noi han letto...

 

 

Verissimo quoto quoto :angry:

 

 

 

 

 

 

 

 

^_^



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 28 febbraio 2004 23:51
Cmq sul fatto che l'opera può non sembrare di Tolkien è abbastanza possibile dal momento che la traduzione in italiano ch eabbiam letto è ad opera dell'amica di Gil e non del traduttore della versione italiana del Signore degli anelli che molti di noi han letto...

E inoltre non dimenticate che lo abbiamo tradotto dal francese, quindi diciamo che si tratta della traduzione di una traduzione...

 

Infatti mi sono fatto dare da Gil l'originale inglese per vedere se ci sono troppe differenze...


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 29 febbraio 2004 3:03
E inoltre non dimenticate che lo abbiamo tradotto dal francese, quindi diciamo che si tratta della traduzione di una traduzione...

 

Infatti mi sono fatto dare da Gil l'originale inglese per vedere se ci sono troppe differenze...

 

Esatto..comunque ciò non sminuisce il vostro gran lavoro,per il quale tutti qui credo vi siano grati :angry:

 

Grazie ancora,a te a manuela e a gil ;)

 

Un'emozione non vale 1000 errori ^_^

 

 

 

 

 

;)


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