Bellissima partita, e vittoria meritata! Lo ammetto, dopo il secondo minuti mi si era gelato il sangue, e mi sono domandato come sarebbero stati gli altri 88, ma pi=u la partita andava avanti e piú diventavamo noi i padroni del campo.
Alla fine, credo si possa dire che la partita l'abbiamo fatta noi piú di loro.
Bravissimi gli italiani a capire che l'inghilterra andava necessariamente anticipata di testa, cosí hanno fatto salvando non so quante occasioni pericolose.
Sono ottimista per i mondiali.
Ieri ho rivissuto un'emozione!
Sono tifoso della nazionale dalla tenera età di 7 anni, da quei mondiali in Usa e dal rigore sbagliato di Baggio (certo, a quell'età non capivo appieno cosa stavo vedendo, la realizzazione che si trattava proprio di quel mondiale avvenne dopo)!
Da ragazzino, a chiunque mi chiedesse "Che squadra tifi?", io rispondevo "Tifo l'Italia!".
Ho provato un'emozione assurda per la vittoria dei mondiali 2006, e da quel momento ho sempre pensato "Ogni generazione dovrebbe vedere l'Italia vincere un torneo internazionale!".
Dal 2006 in poi abbiamo vissuto alti e bassi (come dimenticare l'entusiasmo dopo la semifinale in Euro 2012, o le emozioni di Euro 2016?), fino a toccare il fondo con la mancata qualificazione al mondiale in Russia.
Lì la mia passione per l'Italia ha un po' vacillato, come quella di quasi tutti gli italiani e dei giocatori stessi: per quanto ricordi, fu lì che De Rossi, Buffon, e mi sembra anche Chiellini e Bonucci (che per fortuna si sono ricreduti) diedero l'addio alla Nazionale.
Avevamo bisogno di una scossa, tutt'oggi considero quell'esperienza negativa come la scintilla che accese il nostro furore agonistico, il nostro orgoglio di Nazionale. Non oso pensare cosa sarebbe successo, se avessimo segnato quel goal nello spareggio contro la Svezia: ci saremmo qualificati al mondiale e avremmo continuato a giocare con la solita mentalità, con i soliti allenatori, con i soliti scarsi risultati, in balia di squadre neanche tanto più forti di noi.
All'epoca ricordo come era prassi dire "Persino i panchinari della squadra X sono più forti dei nostri titolari".
Penso che la mancata qualificazione al mondiale in Russia non sia stata un male perché, grazie a quel pozzo in cui ci eravamo tuffati (lo chiamerei Pozzo 4-2-4), siamo arrivati dove siamo.
Il Mancio ha preso le redini della Nazionale, ha creato un gruppo, una mentalità persino migliore di quella creata, all'epoca, da Antonio Conte.
Ha fatto sì che giocatori che avevano dato l'addio alla Nazionale rientrassero, ha fatto sì che la passione calcistica di milioni di tifosi si riaccendesse (ammettiamolo, in quanti seguivamo la Nazionale, soprattutto dopo il disastro del 2017, e in quanti abbiamo seguito gli europei?). Ha battuto non so quanti record (non si sentirà più dire "Il record di imbattibilità detenuto dal grandissimo Pozzo, allenatore degli anni '30, bensì "Il record di imbattibilità di Mancini!"), ci ha fatto riacquistare credibilità a livello internazionale (non so dirvi l'emozione provata ieri leggendo la notizia che tutta l'Europa tifava per noi, mi sembrava come quanto successe nella finale del mondiale in Russia, dove tutto il mondo tifava Croazia).
Siamo ritornati a essere la Nazionale di fascia A che eravamo e, cosa non da poco, ha rotto un tabù che durava da decenni: ci ha fatto conquistare l'Europeo!!
Che dire di più? Ho la pelle d'oca persino adesso che sto scrivendo queste parole.
Forza azzurri, continuate così!!
Certo che assistere ad un europeo vinto con Immobile, Insigne, Berardi e Bernardeschi, quando hai fatto figuracce con Vieri, Inzaghi, Totti e Del Piero, fa pensare molto a quanto altre variabili siano più importanti del solo valore qualitativo dei giocatori.
@Metamorfo e forse questa é la prova che anche l'allenatore ha un suo scopo. Persino un somaro come me vedeva la differenza abissale tra il controllo palla di questa nazionale e quello praticamente insesistente delle nazionali precedenti, dove le azioni, quasi sempre, erano il lancio lungo sul fenomeno di turno e incrociare le dita.
Sì, l'allenatore è una delle variabili (e avere giocatori che non sono stelle può aiutare, perchè i giocatori sono più disponibili a seguire le indicazioni dell'allenatore e a sacrificarsi per il collettivo), ma ce ne sono altre, non da ultimo la fortuna (abbiamo soltanto pareggiato sia in semifinale che in finale - i rigori sono quello che tutti dicono essere: una lotteria -).
14 minuti fa, Metamorfo ha scritto:non da ultimo la fortuna (abbiamo soltanto pareggiato sia in semifinale che in finale - i rigori sono quello che tutti dicono essere: una lotteria -).
C'è da dire, però, che nelle partite finite ai tiri di rigore Donnarumma ha sempre vinto: ci è riuscito due volte in questi Europei e tre volte col Milan. In questo caso non è solo fortuna.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Ho vissuto con partecipazione questi Europei, come sempre accade quando la nostra Nazionale partecipa a una competizione. Dopo la pausa forzata dovuta alla mancata qualificazione per Russia 2018 (sempre sia maledetto Ventura), un evento del genere ci voleva proprio, soprattutto per chi come me mette la Nazionale in cima a qualunque club.
Partita seguita a casa dei miei, con solo io e mio padre spettatori (mia madre non ha mai il coraggio di vedere queste partite e preferisce guardare altro in camera ^^''), mentre mio fratello era a casa sua con un gruppo di amici. Stordimento totale al gol inglese, ma ho subito pensato "Meglio ora che più avanti" e mi sono quindi chiuso sullo schermo, senza rispondere ai vari messaggi che cominciavano a spuntare sui social. Col passare dei minuti, mi sono reso conto che gli Azzurri stavano prendendo in mano la partita, ma il maledetto gol non voleva proprio arrivare. Sull'azione insistita di Chiesa, ho sperato nel gol (e che gran gol sarebbe stato, è rimasto cocciutamente in piedi nonostante il fabbro inglese avesse provato persino a scalciarlo da dietro), ma per sfortuna non ha inquadrato bene la porta. Quando Bonucci ha segnato, mentre già invocavo il rigore per il fallo su Chiellini, sono letteralmente esploso... e così il vicinato ^^''. Da lì in avanti, pur spaventato da ogni tentativo di attacco inglese, è emersa la consapevolezza che la partita la stavamo facendo noi e che potevamo chiuderla nei 120 minuti regolamentari. Quando siamo andati ai rigori, diversamente dagli ormai lontani Mondiali 2006 non avevo il solito terrore che hanno quelli che come me sono cresciuti guardando i rigori sbagliati di Italia '90, Usa '94 e Francia '98, anche se il timore quello si, c'era tutto. Dopo la parata su Jorginho, la mente si è azzerata però, ho perso il conto di quanti ne avevamo fatti, tant'è che mente Saka prendeva la rincorsa ho chiesto a mio padre "Se Gigio glielo para vinciamo noi o si va a oltranza?", ma anche mio padre era nelle mie condizioni ^^''. Quando poi Donnarumma non esultava, ci siamo guardati pensando "Ok, tocca tirarne un altro" ma poi, davanti alle immagini degli Azzurri che correvano verso Donnarumma abbiamo capito che avevamo vinto e allora siamo sbottati in un urlo liberatorio ^^. Dopo la premiazione (ci tenevamo a vedere la coppa alzata in faccia ai rosiconi inglesi ^^), siamo scesi coi miei (tutti muniti di mascherina) a vedere la periferia romana riversarsi nelle strade: uguale ai Mondiali 2006, la folla era in delirio e la Tuscolana era un serpentone continuo di macchine bloccate, clacson e trombette sparate a tutto volume, tricolori sventolati e gente in festa. Qualche foto e video, sempre rimanendo ai margini della folla, poi siamo tornati indietro e una certa io me ne sono tornato a casa. Alla fine ho preso sonno solo verso le 2:15/2:30, con le macchine che ancora passavano strombazzando i clacson ^^''.
Stamattina, come da tradizione inaugurata ai Mondiali 2006, sono passato in edicola e ho preso Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport, per conservarli a imperitura memoria della splendida serata (carta permettendo). Andranno a fare compagnia ai loro omologhi del 2006, ancora ben conservati. Ora posso dire di aver visto vincere due Mondiali (anche se nell'82 ero un frugoletto) e un Europeo, mi manca solo una cosa, una che sogno da quando capisco qualcosa di calcio e che spero di vedere un giorno: un altro Mondiale vinto, ma in finale contro il Brasile, per raggiungerli o addirittura superarli nella classifica delle vittorie mondiali. Dopo una serata come ieri, sognare è più lecito ^^.
Non concordo tanto sul fatto che i rigori siano la lotteria che tutti dicono.Sì, l'allenatore è una delle variabili (e avere giocatori che non sono stelle può aiutare, perchè i giocatori sono più disponibili a seguire le indicazioni dell'allenatore e a sacrificarsi per il collettivo), ma ce ne sono altre, non da ultimo la fortuna (abbiamo soltanto pareggiato sia in semifinale che in finale - i rigori sono quello che tutti dicono essere: una lotteria -).
Ovvio che non è come tirare la monetina, e che ci sia dell'abilità nel calciare (e parare) i rigori, visto che si tratta di un gesti tecnici.
Però quando si parla di professionisti a quel livello, serve davvero pochissimo perchè durante i rigori la vittoria si sposti da una parte o dall'altra. Quando non sei riuscito a battere la Spagna (giocando leggermente peggio di loro) e l'Inghilterra (giocando leggermente meglio) e vinci lo stesso il titolo, la componente fortuna è innegabile (anche se loro hanno tirato un rigore peggio di te).
Aldilà dei giudizi prettamente tecnici, anche se personalmente la penso come Metamorfo (forse ha aiutato anche il girone), devo ammettere che invece sono rimasta basita dall'antisportività degli inglesi, che pure avrebbero inventato il fair play: i giocatori che si sfilano le medaglie schifati in eurovisione (almeno fallo nello spogliatoio), i reali inglesi che oltre a prenderla male sono scappati dallo stadio per non premiare i vincitori... veramente brutto da vedere!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
4 ore fa, Lyra Stark ha scritto:i giocatori che si sfilano le medaglie schifati in eurovisione
Quello ha sorpreso anche me: capisco che arrivare secondi agli europei non é come arrivare secondi alle olimpiadi (o a Wimbledon) dove giustamente si esulta, peró quella mossa, fatta da cosí tanti, per un attimo ho creduto fosse una stravagante usanza del calcio che fin'ora mi era sfuggita
Non è la prima volta nel calcio che giocatori si sfilano le medaglie d'argento. Ha fatto scalpore che Guardiola abbia baciato la sua dopo la sconfitta in finale di Champions.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
E' una mentalità tipica del mondo calcistico, quella secondo cui il secondo posto sia da perdenti, la posizione dei primi degli ultimi (leggo spesso di tifosi che paradossalmente scrivono di preferire l'ultimo posto al secondo).
Quello che vorrebbe dimostrare è una visione vincente, mentre secondo me è un atteggiamento che dimostra una ingiusta concezione dello sport.
Cioè giusta concezione dello sport il fatto di togliersi con stizza la medaglia del secondo posto manco facesse schifo?
Capisco la spiegazione che hai dato che più o meno equivale a o il primo posto posto o niente ovvero l'importante è vincere e non partecipare, però insomma secondo me non è stato un gesto molto istruttivo e soprattutto ha dimostrato poca eleganza e poco rispetto in generale.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Più semplicemente, gli inglesi rosicano perché erano convinti di vincere nel loro stadio di fronte al loro pubblico. Concordo con Lyra che il gesto è davvero antisportivo, ma li capisco.
Comunque la notizia che i tifosi inglesi hanno picchiato tifosi italiani fuori dallo stadio dovrebbe essere falsa: https://www.ilpost.it/2021/07/12/wembley-video-stadio/