Ciao,
ho votato "non so", anche perché "non so" veramente: non ho fatto studi classici e della parte teorica della letteratura che si studia a scuola so veramente poco, al contrario di altri utenti che qui trovo ferratissimi.
Restando in tema:
- non credo che ci fosse un intento "catartico" voluto con intenti "didattici".
- secondo me però un "effetto" catartico negli scritti di Martin c'è, anche perché come detto da altri prima non è solo la violenza l'unico aspetto "discutibile" di quanto avviene.
- è vero che Martin demolisce alcuni cliché dell'etica cavalleresca, però secondo me lo fa senza un furore iconoclasta.
Ormai è il gioco di chiunque demolire l'etica cavalleresca, e diventa a volte stucchevole voler stupire e mostrarsi cinico su qualunque cosa (ho letto dei fantasy talmente assurdi da avermi fatto prendere in antipatia il genere, prima di riscoprirlo con la Serie e poi riamarlo con i libri!!). Martin lo fa bene, e un'etica in quel che succede c'è, certe personaggi hanno una luce positiva "loro malgrado", come appunto il Mastino o Jaime e questo solo grazie al modo di scrivere di Martin. (PS: così, un po' off topic, ho amato molto Jan Guillou e il suo ciclo del templare, almeno nei primi 3 libri!)
- Relativamente alla serie, trovo che ci sia più sesso e più esplicito di quanto ce ne sia negli scritti. E questo ovviamente perché vende. Non che nei libri non ce ne sia, ma trovo che, rispetto ad autori citati come Ken Follett sia meno "gratuito".
2 hours fa, Meribald Blackwood dice:- non credo che ci fosse un intento "catartico" voluto con intenti "didattici".
- secondo me però un "effetto" catartico negli scritti di Martin c'è, anche perché come detto da altri prima non è solo la violenza l'unico aspetto "discutibile" di quanto avviene.
- è vero che Martin demolisce alcuni cliché dell'etica cavalleresca, però secondo me lo fa senza un furore iconoclasta.
Ormai è il gioco di chiunque demolire l'etica cavalleresca, e diventa a volte stucchevole voler stupire e mostrarsi cinico su qualunque cosa (ho letto dei fantasy talmente assurdi da avermi fatto prendere in antipatia il genere, prima di riscoprirlo con la Serie e poi riamarlo con i libri!!).
Direi che nei primi 2 punti hai riassunto perfettamente quanto è emerso dal pensiero generale finora.
Il terzo punto te l'ho citato perché concordo fino al punto in cui dici che sei arrivato a provare antipatia per il genere, nel mio caso trattasi di noia e fastidio: ormai dai libri ai film alle serie TV non se ne può più ^^" tra l'altro, al contrario di te, senza la fortuna di trovare nulla che mi risollevi se non tornare a immergermi nel mio buon Tolkien.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Io un leggero effetto catartico lo trovo anche benché molto personale : in tempi in cui va di moda il cinismo alla House of cards, mi fa piacere vedere un 'opera dove i cinici nn riescono a vincere del tutto e anzi si avviano alla sconfitta proprio per il loro comportamento. Questo mentre personaggi più' sprovveduti' si lasciano indietro gente pronta anche a "morire per la figlia di ned"
Infatti io trovo che il cinismo di Martin sia molto sopravvalutato (Per fortuna). Trovo molto piú cinica SPOILER GOT
La serie TV
Personalmente io un intento "didascalico" l'ho visto nella descrizione degli orrori della guerra (per esempio nel discorso che fa il Septon a Brienne sugli "uomini spezzati"). Nelle scene di sesso (o di altri atteggiamenti discutibili, come l'incesto) non so se ci sia.
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
2 hours fa, osservatore dal nord dice:Io un leggero effetto catartico lo trovo anche benché molto personale : in tempi in cui va di moda il cinismo alla House of cards, mi fa piacere vedere un 'opera dove i cinici nn riescono a vincere del tutto e anzi si avviano alla sconfitta proprio per il loro comportamento. Questo mentre personaggi più' sprovveduti' si lasciano indietro gente pronta anche a "morire per la figlia di ned"
La tua testimonianza è confortante perché tante persone con cui ho interagito solitamente amano Martin proprio per il motivo opposto, cioè che finalmente i buoni che sono tonti fanno la brutta fine che si meritano e cinismo, egoismo e spregiudicatezza morale vengono premiati ^^"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
13 minutes fa, Lyra Stark dice:perché tante persone con cui ho interagito solitamente amano Martin proprio per il motivo opposto, cioè che finalmente i buoni che sono tonti fanno la brutta fine che si meritano e cinismo, egoismo e spregiudicatezza morale vengono premiati ^^"
E' vero, è capitato anche a me, ma credo che alla fine le persone ci vedano quello che ci vogliono vedere.
Un cinico della categoria che ormai va di moda ("le ho già viste tutte io / non mi stupisco più di niente / cosa vuoi raccontarmela tu con il tuo buonismo che c'avrai di sicuro dei secondi fini / tornaconti" - non faccio nomi ma ho in mente un ben preciso conduttore e vari giornalisti) non aspetta altro che il momento in cui ai buoni va male per fare la ola. E nella saga finora ai buoni è andata parecchio male.
Però ha ragione @osservatore dal nord, e per fortuna credo che nei libri molti personaggi raccoglieranno quello che avran seminato.
Infine sono d'accordo anche con @Figlia dell' estate sulla visione della guerra di Martin, che viene molto ben rappresentata nel sermone di Septon Meribald (e non potevo non essere d'accordo )
12 hours fa, Meribald Blackwood dice:- è vero che Martin demolisce alcuni cliché dell'etica cavalleresca, però secondo me lo fa senza un furore iconoclasta.
Ormai è il gioco di chiunque demolire l'etica cavalleresca, e diventa a volte stucchevole voler stupire e mostrarsi cinico su qualunque cosa (ho letto dei fantasy talmente assurdi da avermi fatto prendere in antipatia il genere, prima di riscoprirlo con la Serie e poi riamarlo con i libri!!). Martin lo fa bene, e un'etica in quel che succede c'è, certe personaggi hanno una luce positiva "loro malgrado", come appunto il Mastino o Jaime e questo solo grazie al modo di scrivere di Martin. (PS: così, un po' off topic, ho amato molto Jan Guillou e il suo ciclo del templare, almeno nei primi 3 libri!)
Questo è vero, ma dopotutto si sa che il troppo stroppia e volersi atteggiare a tutti i costi a scrittori "maturi" o rivoluzionari può essere deleterio. Martin a mio avviso riesce a bilanciare quasi sempre bene tradizione e rinnovamento/superamento, confezionando un prodotto che rinnova il fantasy con garbo e rispetto. Anzi, a volte mi sembra sia più "iconoclasta" a parole che nei fatti, vedi le critiche sulla resurrezione di Gandalf (peraltro unicum in LOTR) quando i suoi libri sono pieni di gente rediviva in tutti i modi possibili