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SERIE TV: sigle del cuore & di tendenza
L di Lyra Stark
creato il 17 novembre 2018

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Lyra Stark
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Inviato il 17 novembre 2018 15:40 Autore

Non so voi, ma io sono una vera appasionata di sigle. Riflettendo su quella di Game of Thrones, mi sono ritrovata a fare una sorta di classificazione dei tipi di sigle e a pensare a quelle che più mi piacciono o cui sono legata per motivi vari.

 

Innanzitutto va detto che una sigla è un insieme di immagini e musica: alcune sigle sono molto belle per il tema musicale, che a volte entra nell’immaginario comune, altre per il tipo di realizzazione. Credo che i risultati migliori si ottengano quando l’amalgama delle due cose raggiunge la perfezione.

 

Passando alla realizzazione, ho notato che si possono individuare due casistiche principali:

quelle con spezzoni tratti dalla serie stessa,

quelle con immagini (reali o animazioni di vario tipo) realizzate ad hoc.

 

Si può passare quindi a una classificazione un pochino più organica:

 

- sigle con spezzoni della serie: le più semplici e disimpegnate, a scopo puramente riempitivo/narrativo a mo’ di copertina. Penso soprattutto ad alcune serie storiche (la signora in giallo per esempio) e a molte serie TV italiane degli anni che furono, ma oggi questo tipi di sigla ha visto decisamente un calo.

 

- sigle che fungono da presentazione dei personaggi (tramite spezzoni della serie, immagini realizzate ad hoc o alternanza delle due): credo fossero le più diffuse fino a un po’ di anni fa, quando la sigla era vista soprattutto come un modo economico per presentare i personaggi con relativi interpreti. Solitamente inframezzate da sequenze degli stessi in movimento riprese dalla serie. Ad esempio la mitica sigla di Baywatch o quella di Smallville, ma anche quella de I Tudor.

 

- sigle con il riferimento ad ambienti/location della serie (tramite spezzoni della serie e/o immagini realizzate ad hoc): un approccio più innovativo che ha preso piede negli ultimi anni. Tra gli esempi che mi vengono in mente Game of Thrones, Downton Abbey (che tutto sommato si rifà alla location più che ai personaggi).

 

- sigle simboliche: di tipo più astratto e concettuale, solitamente realizzate ad hoc sotto forma di immagini in movimento, lavori grafici, animazioni…  Direi che, insieme alle precedenti, sono le più moderne come visione e cominciano a prendere piede persino nei nostri serial italiani ormai. Tra gli esempi mi viene in mente sicuramente la sigla di Westworld, The White Queen e The White Princess, oppure la recente the Crown, che è stata ripresa molto da vicino anche per i “nostri” Medici.

 

- assenza di sigla: c’è poi il raro caso in cui la sigla si limita ad una mera introduzione musicale mentre sullo schermo passano già le immagini della storia, es. Marvel’s Agents of SHIELD o il recente bodyguard) ma direi che non si può parlare di sigla vera e propria.

 

Messa a punto questa specie di classificazione farlocca made by me giusto per incasinarsi le idee, passo a citare alcune delle sigle che mi hanno più colpito negli anni e cui sono più affezionata.

Premesso che LA SIGLA definitiva rimarrà sempre quella della Signora in Giallo, e sfido a duello qui e subito chiunque osi sostenere il contrario :P

 

Smallville: per quanto odiassi la serie, la sigla ha sempre avuto un certo fascino per me (sì subisco quello dell’orrido ^^”): mi faceva crepare dalle risate vedere tutti i personaggi che apparivano in posa da gran f***i con il vento che li circondava. L’unione col tema musicale dava un buon contributo.

 

Baywatch: non potevo non citarla, rimane un must della tamarrata. Molto basica nella costruzione, rifacendosi in pieno al tipo 2, con immagini dei personaggi alternate a scene della serie, credo fosse a suo tempo molto famosa soprattutto presso il pubblico maschile. Tutto sommato comunque c’era di peggio.

 

Downton Abbey: che ho citato prima come esempio del tipo 3, ovvero per location ambientazioni, rispecchia completamente il tono della serie: è elegante, essenziale, permette di inquadrare subito bene il tema della serie (gli ambienti downstairs e upstairs) con un bel tema musicale a fare da accompagnamento.

 

Game of Thrones: all’inizio non mi piaceva. In questi modellini non trovavo affatto epica né atmosfere da medioeval fantasy, nè trovavo abbastanza epico il tema portante. In realtà si è puntato sulle varie location sia, credo, per aiutare lo spettatore a focalizzarle meglio, sia sull’idea dei modelli pop up con ingranaggi per sottolineare che la serie si concentra(va?) principalmente proprio su questo: i meccanismi nei giochi di potere.

 

The Crown: che ho citato prima come esempio del tipo 4, sigla astratta. Al momento ho ancora opinioni contrastanti: l’idea di mostrare la forgiatura della corona è molto interessante, ma in realtà le fasi non sono mostrate bene, così come il finale appare deludente perché non riusciamo mai a vedere la corona finita se non per un brevissimo attimo e da lontano e il tema musicale mi sembra molto sfuggente. Forse si poteva fare meglio, o forse è una genialata perchè richiama l'idea che noi possiamo intravvedere solo di scorcio quella che è la realtà della Monarchia.

 

Vikings: fa parte del nuovo modo di intendere le sigle, a metà tra il tipo 1 e il 4 perché le immagini hanno una connotazione narrativa, ma si tratta di sequenze non provenienti dalla serie stessa e allusive. All’inizio non mi convinceva, ma via via mi ha convinto. Molto bello anche l’accompagnamento musicale.

 

Outlander: tipo misto come sopra. Indubbiamente la cosa migliore della serie, anche se so che è stata molto criticata, soprattutto per il tema musicale, definito una lagna. A me piace molto, come trovo molto carina l’idea della variazione strumentale alla fine di ogni episodio, con uno strumento che rimanda al contesto (tamburi quando siamo nel castello o nel forte militare, carillon nell’episodio in cui si fanno riferimenti alle fate e alla magia… e così via). Mi piace molto anche il montaggio della sequenza di immagini, che gioca molto sullo scorcio, sull’allusività, sia per i protagonisti che per la storia, proponendo immagini non tutte riprese direttamente dal girato, inframezzate a immagini della fauna e location locali. Devo ammettere però che io mi sono fermata alla stagione 1, immagino che nelle altre la sigla sia evoluta e cambiata per le nuove situazioni.

 

Voi avete qualche sigla preferita o qualche caso ulteriore per ampliare (ed eventualmente confutare, non mi scandalizzo ;))  la classificazione che ho proposto?

 

 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

ziowalter1973
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ziowalter1973
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Inviato il 17 novembre 2018 16:06

Io adoro l' assenza di sigla!! Serie tv ne ho visto parecchie ma la sigla dopo che si è sentita una volta basta e avanza.. :stralol: Fa eccezione l' anime naruto che in non so quanti anni di trasmissione ha cambiato sigla parecchie volte. In tempi di streaming il salto dela sigla è uno dei miei sport preferiti! :stralol: Comunque la mia sigla preferita rimane quella di lost con la sola scritta su fondo nero e la musichetta.


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Inviato il 17 novembre 2018 17:02

Oltre ad alcune tra quelle da te citate (mi riferisco in particolare alle sigle di Vikings, di The Crown e di Dowton Abbey), tra le mie preferite ci sono quelle, nell'ordine, di Westworld, di Narcos, di Les revenants, di House of Cards e di Peaky Blinders.

Sicuramente me ne verranno in mente altre, ma per ora sono queste le mie preferite in assoluto.

Quella di Vikings l'abbiamo sviscerata in lungo ed in largo, ergo non mi soffermo oltre: bellissima, potente e mistica allo stesso tempo.

La sigla di The Crown è stata per me una bella scoperta, alla quale mi sono subito affezionata; è un piccolo gioiellino in quel grande gioiello che è la serie sulla corona inglese, non a caso la musica è siglata da Hans Zimmer, un crescendo di potenza espressiva che mette molto sapientemente in risalto l'onore e l'onere di indossare quella corona, appunto, e di servirla a vita. Unico neo, a mio avviso, la forse eccessiva lunghezza.

La sigla di Westworld è forse, con Vikings, quella a cui sono maggiormente affezionata per la bellezza, l'eleganza, la spettacolarità di musica ed immagini insieme. I colori, con la prevalenza del bianco e del nero, il ritmo incalzante, il piano, le fasi della creazione degli androidi, tutto contribuisce ad introdurre alla perfezione un prodotto di tale epicità e qualità.

La sigla di Narcos, Tuyo, di Rodrigo Amarate, polistrumentista brasiliano, è uno di quei motivetti tanto semplici quanto capaci di fissarsi nella memoria per la loro esoticità e bellezza. Oltre al fatto di avere la peculiarità di proiettare subito lo spettatore nelle atmosfere dell'America Latina a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, nel pieno dell'espansione del narcotraffico, periodo in cui la serie è effettivamente ambientata. Bella anche la narrazione per immagini e fotogrammi di ciò che andremo a vedere durante i vari episodi.

Anche sulla sigla di Les revenants ho poco da dire nel senso che è già di suo parecchio disturbante ed inquietante, in linea con le tinte cupe della serie; Hungry Face dei Mogwai in questo senso una garanzia.

Quella di House of Cards è per me una sigla forse un tantino troppo lunga, spesso infatti la salto, ma ammetto di averla trovata molto bella all'inizio, poi col tempo mi sono assuefatta. Comunque sia ne apprezzo le immagini vividissime di una Washington non soltanto istituzionale ma anche più periferica, lontana dai riflettori, che se ben vediamo fotografa ciò che viene raccontato nella serie, ossia quanto squallore, quante bassezze, giochi sporchi ed inganni, quanta polvere da nascondere sotto al tappeto per arrivare a conquistare il potere e, una volta conquistato, per mantenerlo. 

Menzione a parte per il main theme di Peaky Blinders, che non lo annovero tra le vere e proprie sigle in quanto, pur essendo sempre lo stesso, la iconica Red Right Hand di Nick Cave, ci viene proposta di volta in volta con un arrangiamento differente, oppure viene soltanto accennata con qualche nota all'inizio dell'episodio. Talmente iconica da non necessitare di essere suonata tutta per far sì che la gente la riconosca. Bellissimo l'arrangiamento dell'intro dell'ultimo episodio, ad esempio.

Ecco, queste le prime che mi vengono in mente.

 

 

 


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My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

___

"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

___

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 


Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
Guardiani della Notte
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Lady Monica
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Guardiani della Notte

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Inviato il 21 novembre 2018 16:03

Per me le sigle del cuore sono due: la prima è nettamente quella di Buffy. Fantastica, mi da una carica ogni volta che la sento

 

 

La seconda è del suo spin off angel: malinconica e dolce. 

 

 

 


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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