19 hours fa, Ser Balon Swann dice:I popoli delle steppe hanno spadroneggiato in lungo e in largo, sovente razziando e talvolta pure conquistando grandi imperi, per migliaia di anni. Una millenaria condotta perennemente aggressiva non è così strana.
Nessuno poteva farci assolutamente niente (se non costruire fortificazioni di vario tipo e possanza ai confini, o pagare tributi per farli stare buoni e tranquilli), perché
1. erano sfuggenti, il loro territorio immenso, insomma non era facile "colpirli", individuare un bersaglio. Ora, una immensa foresta, impenetrabile, piena di paludi, ostacoli naturali, e magari anche una buona dose di cazzuittissimi orrori arcani magici che i silvani sono in grado di "gestire" (o addirittura vivere in "simbiosi"), mentre degli eventuali invasori no, rende mega-spedizioni punitive non dico inutili, ma ad altissimo rischio fallimento sì
2. avevano comunque un vantaggio tecnologico notevole, quando combattevano in casa. Tu penetravi nel loro territorio e loro ti massacravano con i loro possenti archi, muovendosi rapidamente a cavallo. Anche in questo caso il setting foresta ben si presta a tattiche di questo genere, arcieri infallibili + territorio pieno di posti da imboscate = letale
Beh, se la popolazione silvana ha a disposizione un territorio come l'Amazzonia ti do ragione, io pensavo ad un habitat ristretto, non dico Lothlorien ma diciamo una foresta delle dimensioni di Fangorn.
I popoli delle steppe erano di per sé nomadi all'interno del loro habitat, e questo secondo me conta tantissimo. Nel caso di una popolazione silvana è più difficile ricreare questo scenario, a meno appunto di non avere a disposizione foreste di dimensione esagerata.
l'analisi è molto interessante ma non ce la vedo bene come stile di vita perenne, le stesse popolazioni delle steppe hanno conquistato tantissimo ma le loro conquiste son state spesso effimere, lo stile di vita era molto diverso rispetto alle popolazioni conquistate e questo ha portato alla caduta dei grandi imperi (da Attila fino ai Gran Khan), si può presupporre una interazione simile conquistatori silvani e conquistati agricoli, o i silvani si convertono alla civiltà dei conquistati o impongono la propria civiltà espandendo la foresta (processo molto lungo) con annesso genocidio.
Il raffronto con l'Inghilterra ci stà ma le differenze sono notevoli, l'Inghilterra è proprio difficile da avvicinare ma semplice da conquistare (se l'Invincible Armada avesse creato una testa di ponte oggi avremo los Estados Unidos d'America o les Etats-Unis d'Amerique) mentre una foresta è difficilissima da conquistare ma non da distruggere: se ho dei vicini così molesti che ti usano come supermercato, mercato di schiavi o arena rituale non ci metterò molto a radunare delle forze consistenti per distruggerli da cima a fondo, piazzo le truppe ai confini ed inizio a bombardare la foresta con proiettili incendiari buona parte della popolazione sarà dirottata verso gli incendi, anche prendendo in considerazione l'elemento classico della superiorità magica poco cambia perchè classicamente gli elfi sono meno prolifici (che si adatta bene ad un ambiente che non può sostenere grandi numeri) e le fiamme si spargono molto in fretta potrei tranquillamente controbilanciare con un numero maggiore di maghi da battaglia umani che potrebbero comunque rendere vani i superiori incantesimi protettivi/acquatici degli elfi.
Direi che gli atteggiamenti aggressivi siano da lasciare a periodi ben specifici, come in caso di crisi per trovare le risorse furoi dalla foresta, in caso di nuova leadership aggressiva, o semplicemente perché si può (i vicini sono frammentati, indeboliti da guerre recenti, epidemie quant'altro, quindi ne approfittano per espandere i confini o fare "spesa extra"), per il resto però vivono una vita non dico pacifica ma comunque non aggressiva.
2 hours fa, Lord Beric dice:
Beh, se la popolazione silvana ha a disposizione un territorio come l'Amazzonia ti do ragione, io pensavo ad un habitat ristretto, non dico Lothlorien ma diciamo una foresta delle dimensioni di Fangorn.
I popoli delle steppe erano di per sé nomadi all'interno del loro habitat, e questo secondo me conta tantissimo. Nel caso di una popolazione silvana è più difficile ricreare questo scenario, a meno appunto di non avere a disposizione foreste di dimensione esagerata.
ah ok io pensavo appunto una cosa tipo bosco atro, enorme e pericoloso e abbastanza lontano dai regni principali (e dunque non facilmente raggiungibile ne tantoneno "circondabile" o assediabile)
Topic interessante, provo a dire la mia.
Concordo con Ser Balon sul discorso relativo al fatto che, in un ambiente del genere, una tattica difensiva è ottima sul breve/medio termine ma rischia di diventare pericolosa sul lungo termine (guerra di logoramento).
Però nel caso degli elfi, almeno per come sono rappresentati nel fantasy medio, c'entra anche il fattore magia: normalmente, la gente ha paura a entrare nelle foreste elfiche non solo per gli archi, la guerriglia, l'elitarietà degli elfi, ma anche per i pericoli sovrannaturali che vi si annidano. Ser Balon ha anche accennato alla cosa, ma io vado oltre: se giochi con le miniature conosci Warhammer Fantasy e sai allora che la foresta di Athel Loren non è pericolosa solo perché gli Elfi Silvani ti usano come paglione, ma anche per le bestie magiche dentro (driadi, uomini albero, ecc) e per la magia molto forte dei suddetti elfi. Sempre per restare a Warhammer Fantasy, l'isola di Ulthuan, oltre a essere quasi impossibile da raggiungere per i non elfi, è pure protetta da rituali magici tra i più potenti di quell'ambientazione.
Senza la magia, il discorso cambia e magari può diventare difficile giustificare il come un regno del genere possa tenere testa a, che so, un regno umano di pianura con legioni di soldati. Con la magia invece si aggiunge un'altra variabile importante.