Beh secondo me Robb nella serie è ben rappresentato anche se ,a mio modo di vedere il suo conflitto con Cat è meno rappresentato e per dirla tutta aver eliminato lady Stoneheart è stato un fatto positivo che appunto è servito a conferire maggiore personalità a Robb la cui morte è stata anche più sconvolgente
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
21 hours fa, ziowalter1973 dice:Il problema per "pesare" i fratelli stark è che non li fanno interagire con molti personaggi importanti.
- jon diventa re del nord dopo aver guidato un pugno di uomini contro ramsey. Non si contano le porte chiuse.. In got viene spalleggiato parecchio da lyanna e poi parte da dany. Il suo peso politico militare nella settima ed ottava stagione è minimo.
- sansa riesce a coinvolgere la valle alla battaglia dei bastardi tramite ditocorto ma rimane passiva alla proclamazione di jon. Nella settima stagione a parte qualche mormorio nella sala grande di winterfell con le varie casate parla solo con ditocorto e ancor meno con la sorella. Alla fine della settima stagione pare abbia "unificato" nord e valle ma non ci sono dialoghi. Sta sansa alla fine dovrebbe essere una novella elisabetta I ma non gli fanno fare un dialogo "politico" che sia uno.
- bran per me è un signor nessuno che vede tutto ma non è in grado di comunicare con gli altri esseri umani. Basta vedere il gelo nei dialoghi con meera reed e sansa. L' unico momento in cui riesce a dire qualcosa di sensato o coerente è quando parla con sam. Nell' ottava sarà ascoltato come un oracolo anche da altri? boh..
Giudizio un poco troppo severo il tuo
Jon si è costruito man mano un suo ruolo ma sempre ha dovuto imporsi,prima a Thorne,poi ai suoi confratelli tutti ,poi al popolo libero e a Stannis ,non lo ha fatto in modo eclatante e travolgente ma seguendo la personalità che D&D gli hanno voluto dare per non farne un eroe classico bianco più bianco del bianco ma grigio ,contrastato, non sempre ascoltato ,spesso macerato.Anche nella 7x7 puntata finale lo presentano come un giovane uomo che nulla sa di politica e di menzogne ma che è fondamentale nella guerra perché è di fatto rimasto un puro,una sorta di incrocio tra re Artù e Parsifal
Inoltre non a caso i due Stark che ci fanno vedere interagire per ultimi sono Jon e Bran , le due chiavi di volta della storia ,le due cose spezzate che in quel mondo di apparenza ed ipocrisia valevano zero e non dimenticare che Bran torna a GI per Jon per un motivo preciso ,pronto a supportarlo e concentrarsi sulla guerra a venire ,per fare questo deve essere anaffettivo e lucido (e per questo ha bisogno di Sam)
Sansa ha sempre e solo subito troppo velleitaria e incapace di prendere in mano il suo destino SEMPRE,come dice @Menevyn dovrebbe darsi una mossa.
Invece Arya ,sempre determinatissima ,ha cambiato strada rinunciando al momento a uccidere Cersei ,per amore di Jon e questo ci vuole dire che ella e’ ancora capace di amare e di avere sentimenti Ergo è una No one di eccezione che avrà un ruolo importante ma sempre schierata al fianco del cugino fratello,il suo braccio destro armato perfettamente in grado di uccidere ma non come un automa ,non come la montagna
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10 hours fa, King Glice dice:Nei libri direi gli Stark POV. Quindi Jon, Bran, Sansa e Arya.
Nello show idem, ma ci metterei pure Robb dato che nella serie è a tutti gli effetti un protagonista.
E’ vero Robb nella serie ha un ruolo ed una personalità precisa e di tutto rispetto anche perché pur essendo erede Stark e allo scopo educato avverte tutto il peso della morte prematura del padre amato e rispettato ma sa essere anche un ottimo stratega tanto è vero che nella 7x3 Jaime lo omaggia dicendo di averne copiato la strategia .
Questo per dire che pur essendo quasi una meteora ha saputo raccogliere considerazione e stima .Solo Glover lo attacca ma piu che altro per dare alibi al suo rifiuto della chiamata alle armi dagli Stark.
Ho visto ieri proprio le scene Glover vs Jon -Sansa-Davos e ho notato la timidezza di Jon post resurrezione , il suo sentirsi inadeguato e fuori posto ,ancora un bastardo, il suo sentirsi forzato a combattere che gli impediscono di imporsi a Glover ma Sansa fa di peggio ,è arrogante e presuntuosa ,fuori dalla realtà ,pretende lealtà quando poi a conti fatti ha sempre e solo pensato a se stessa
Mi piacerebbe una Sansa della ottava stagione che impari cosa è il sacrificio personale per raggiungere uno scopo primario
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Jon si è guadagnato il comando dei guardiani della notte ma alla fine della settima stagione sembra parecchio confuso..
Cercherò di non farmi influenzare troppo dai libri e di limitare il mio giudizio solo a GoT, ma è difficilissimo non fare confronti.
Parto da Robb: mi piace come è stato rappresentato nella serie. Sicuramente è più protagonista di quanto non lo sia nel libro e questo dà modo di apprezzare anche di più l'effettivo peso che il personaggio ha nell'economia generale del racconto. Per me è lui l'eroe a tutto tondo: parte per vendicare il padre, è forte in battaglia, vincente, sa intimorire i nemici. E' di animo nobile, cavalleresco, anche negli errori che compie: viene meno a un patto, sì, ma per sposare la donna che ama; giustizia uno dei suoi alfieri, ma perché si era macchiato dell'omicidio di due prigionieri poco più che bambini. Solo un tradimento della peggior specie poteva fermarlo. Un vero eroe. Tuttavia, il suo ruolo - come quello del padre prima di lui - è limitato ad innescare e porre le basi di una serie di vicende di cui, però, saranno i suoi fratelli e sorelle ad essere i protagonisti.
Sansa ha anche lei un certo peso, in considerazione del fatto che il suo status, a un certo punto, di unica erede di Ned Stark in vita (apparentemente) fa da motore a diverse vicende politiche. Lei infatti diventa la chiave del Nord. Io spero (e qui non posso che essere molto soggettiva, perché Sansa è un personaggio che all'inizio odiavo, ma a cui mi sono davvero affezionata) che anche nelle vicende future possa giocare un ruolo decisivo. Una parte di me godrebbe se fosse lei la regina più bella e più giovane della profezia di Cersei . Tornando realistici, il peso che Sansa può avere nella storia è comunque strategico-politico e io mi auguro che alla fine, come diceva qualcuno in precedenza, possa camminare finalmente con le sue gambe e avere un ruolo di potere come quello, ad esempio, di Lady di Winterfell, proprio lei che all'inizio sembrava la meno Stark. Non penso, però, che metterà in atto qualche tipo di piano o tradimento.
Quelli che, secondo me, hanno un peso maggiore in quella che è poi la vera anima di questa storia sono Jon e Bran, alla pari. Sono i due predestinati di questa storia, quelli più legati alla vicenda magica, alla Barriera e a ciò che dietro di essa si nasconde (anche geograficamente, dato che entrambi trascorrono la maggior parte del tempo nei dintorni). Questo in termini di "peso" nel senso di importanza per la risoluzione finale. Poi, però, il Jon di GoT è quello che credo venga percepito come protagonista. Anche lui è una figura eroica, ma non mi è mai sembrato un eroe classico: è cupo, pieno di fragilità. Mi vengono in mente la battaglia a Castle Black, la sua uscita solitaria dal tunnel sotto la Barriera per andare da Mance; mi viene in mente soprattutto Hardhome, che trovo molto esemplificativa di ciò che lui è. Ogni battaglia che combatte è più che altro una difesa strenua e disperata, da cui esce sempre più disincantato, spezzato. Di eroica forza ne vedo poca, di sicurezza ancor meno. Mi sembra, anzi, che si scontri abbastanza presto con il fatto che il suo compito abbia a che fare poco con la gloria di eroiche gesta, ma tanto con la perdita e la sconfitta. Perché la battaglia contro la morte, come gli ricorda Beric, si deve sempre combattere, ma si può vincere solo momentaneamente. E non che inizialmente non abbia anche lui delle ambizioni: vuole diventare ranger, dimostrare quanto vale. La sua predestinazione, inoltre, è chiara fin da quando trova Spettro, il lupo albino che spicca tra gli altri e dal fatto che, seppur confinato alla Barriera, in qualche modo venga sempre tirato in ballo dagli altri personaggi. In GoT è lo Stark più centrale e il ruolo che assolverà è quello del giuramento che ha pronunciato: Io sono la spada delle tenebre. Io sono la sentinella che veglia sul muro. Io sono il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l'alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli uomini.
Bran, al contrario, rimane abbastanza in ombra e la resa del suo personaggio è il mio più grande rammarico rispetto alla serie. A parte nella prima stagione, in cui mi era piaciuto molto (nel libro lo adoro e, con Jon, è tra i miei preferiti). Rimane comunque interessante, anche per le atmosfere cupe che caratterizzano la sua storyline. Dalle sue poche scene sappiamo informazioni fondamentali sul Night King, su Jon e le sue origini. Probabilmente avrà un ruolo decisivo per quanto riguarda la trama più "magica", perché sarà lui, forse assistito da Sam, a trovare un modo per sconfiggere o almeno ricacciare indietro gli Estranei; ma non escludo che possa essere determinante anche per la risoluzione di altre trame più "umane" (piccola parentesi: a questo proposito, non ho ancora capito la funzione esatta della scoperta delle origini di Jon. Perché Bran, divenuto Corvo con Tre occhi, oltre alla creazione del primo estraneo, avrebbe dovuto vedere la nascita di Jon? Non mi sembra possibile che ciò sia limitato al discorso della successione al trono. Che sia perché l'identità di Jon avrà in realtà una grande importanza per la parte più "magica"? Perché buona parte delle sue visioni sembra condurlo a quel preciso evento).
Infine, Arya. Che ho lasciato per ultima perché sinceramente non ho proprio idea di quale peso possa avere il suo personaggio alla fine dei giochi. Per quasi tutta la durata della storia ha una sua trama staccata, quasi indipendente. Sicuramente la sua storyline è bellissima e avventurosa, ma arriva solo a sfiorare la trama principale. Sfiora sua madre e suo fratello, proprio mentre si stanno consumando le Nozze Rosse. Quando finalmente lei e il Mastino raggiungono Nido dell'Aquila, Lysa è appena morta e sfiora solamente sua sorella Sansa. Ogni volta, quindi, che potrebbe rientrare nei giochi, qualcosa la porta altrove. Segue un po' il destino di Nymeria. Tuttavia, sembrerebbe che tutto il suo vagare, il suo allontanarsi, fino a perdere sé stessa e diventare NoOne, sia per abbracciare finalmente la sua identità come Arya Stark. A me sostanzialmente non piace la virata in Terminator che le hanno fatto fare; mi sembra che abbia un po' banalizzato il personaggio, che era bello proprio perché carico di una sua selvatichezza, di una rabbia e di un rancore che nel libro non credo sfoceranno in una bambola assassina medievale. Preferirei che il suo ruolo fosse importante proprio per la famiglia e la salvaguardia della stessa - the pack survives, come le disse Ned - più che contro gli Estranei.
Due parole a parte vanno spese per Rickon, che nella serie conta davvero pochissimo (RIP), ma che nel libro credo possa assumere una certa importanza, dato che è uno degli Stark in cui il sangue dei Primi Uomini sembra essere più potente e questo vorrà pur dire qualcosa.
Una domanda retorica?
Vado a colpo sicuro con Jon.
Ora come ora è lui la figura cardine che rivestirá il ruolo di maggior importanza. A lui si deve la comprensione della minaccia che incombe su tutta l'umanità, a lui le mosse e la conoscenza per fermarla. Addirittura è alla sua lungimiranza che si deve la "sacra" alleanza.
Si è proprio visto come tutto il suo percorso sia stato funzionale a temprarlo per il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire. Quindi se c'è uno di peso nella famiglia Stark per quanto riguarda tutta la storia, quello è sicuramente Jon Snow.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ogni Stark ha un posto centrale nel mio cuore, quindi per me ogni Stark è importante per la trama! Anche il povero Rickon. Probabilmente il più importante sarà Jon, non è un caso che nei libri sia il secondo personaggio (dopo Tyrion) con più Pov. Temo purtroppo che nell'ottava stagione Sansa avrà poco spazio e per una semplice ragione: il suo arco narrativo si è concluso con la morte di Baelish. Penso che una parte di lei fosse innamorata di lui e che perciò, condannandolo, lei abbia definitivamente rinunciato ai suoi sogni da ragazzina (non solo per se stessa ma anche per la sua famiglia). Per questo avrei tanto voluto un suo ruolo più attivo nella caduta di Ditocorto (anche senza diventare DarkSansa). Nell'ottava stagione (non ho letto i leaks) potrebbe contribuire alla fine di Cersei, rivelandosi la "regina più giovane e bella". In fondo non è stata proprio Sansa (seppur indirettamente) a uccidere Joffrey, dando così origine alla discesa di Cersei nella pazzia? Anche Arya avrà un ruolo importante e soprattutto Bran (alla faccia di quanti pensano sia un personaggio inutile!). Il suo ruolo non si limiterà a svelare le origini di Jon, ma nel rivelare il modo in cui sconfiggere gli Estranei, penso anch'io che si targherà in un drago, probabilmente Viserion (in un duello mentale col Re della Notte per il controllo del drago). Alla fine sopravviverà e si recherà in esilio per adempiere il suo dovere di Ultimo Veggente Verde.
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
Molto interessante e condivisibile molto di quello che hai scritto .
In particolare credo che tu abbia colto perfettamente il carattere cucito addosso a Jon Snow da parte di D&D che poi è quello di un eroe suo malgrado ,anche lui come Stannis fa il suo dovere ma in modo molto
meno rigido ,abbraccia il suo destino ma non ne è felice ,deve essere la spada e lo scudo (sinteticamente ) che protegge il dominio degli uomini e lo sarà ma da questo trarra’ solo la consapevolezza di aver operato a favore dei deboli in modo giusto e efficace non certo perché è la volontà di un Dio crudele e cioè avrà la soddisfazione di aver fatto onore ai principi morali della sua famiglia che è Stark nonostante tutto .E per inciso questa caratterizzazione non banale ne’ scontata mi piace , non riuscirei a vedere Jon come il personaggio principe di GoT glorioso e trionfante e osannato alla fine della storia ,se Aragon sarà ricorderà più Granpasso che non il re incoronato alla fine della storia.Come dici tu è pieno di fragilità e cioè è un essere umano al midollo e questo passaggio della sua personalità in qualche modo è passato almeno presso qualche spettatore .
Circa Robb aggiungo solo che in GoT ha anteposto i suoi desiderata al suo dovere di re che poi era quello di mantenere la parola data
per un fine superiore , non ha pensato alla sua gente ma solo a se stesso,non si è comportato da Stark e ne ha pagato il prezzo immeritato peraltro .
Interessante è la tua affermazione che Sansa fosse a suo modo innamorata di Ditocorto ,in realtà lei era lusingata e molto che un uomo potente avesse perso la testa per lei e fosse corso in suo aiuto ,tutto ciò gratificava la sua vanità ed il suo orgoglio, l’infatuazione del viscido però non l’ha resa la manipolatrice politica buona allieva che ci si vuol far credere e resta un personaggio mal tratteggiato almeno finora .
Su Arya credo che avrà un ruolo importante nella ottava stagione.
Concordo in tutto su Bran che merita di essere ben caratterizzato in questa ultima stagione anche perché resterà corvo a 3 occhi
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7 hours fa, Lyra Stark dice:Una domanda retorica?
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Beh alla luce di quello che ci hanno fatto vedere finora è così ,ma ai fini della soluzione finale e tenendo conto del fatto che il NK ha un drago che sputa fuoco blu ,credo che Bran avrà un ruolo chiave
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4 minutes fa, Iceandfire dice:Molto interessante e condivisibile molto di quello che hai scritto .
In particolare credo che tu abbia colto perfettamente il carattere cucito addosso a Jon Snow da parte di D&D che poi è quello di un eroe suo malgrado ,anche lui come Stannis fa il suo dovere ma in modo molto
meno rigido ,abbraccia il suo destino ma non ne è felice ,deve essere la spada e lo scudo (sinteticamente ) che protegge il dominio degli uomini e lo sarà ma da questo trarra’ solo la consapevolezza di aver operato a favore dei deboli in modo giusto e efficace non certo perché è la volontà di un Dio crudele e cioè avrà la soddisfazione di aver fatto onore ai principi morali della sua famiglia che è Stark nonostante tutto .E per inciso questa caratterizzazione non banale ne’ scontata mi piace , non riuscirei a vedere Jon come il personaggio principe di GoT glorioso e trionfante e osannato alla fine della storia ,se Aragon sarà ricorderà più Grampasso che non il re incoronato alla fine della storia.Come dici tu è pieno di fragilità e cioè è un essere umano al midollo
Lo è anche Jon-libri se è per questo, e certamente neppure lui incarna lo stereotipo dell'eroe trionfante. Però è enormemente più sfaccettato e interessante come personaggio di Jon-serie, cosa che a mio modo di vedere dipende, più che dalla sceneggiatura, dall'eccezionale scarsezza di Harington come attore. Se fosse stato più espressivo avrebbe potuto benissimo trasmettere qualcosa del Jon originale, anche col copione di cui disponeva.
Opinioni
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Certo, opinioni. Come quelle di chiunque su qualunque cosa qui dentro, visto che sostanza purtroppo non ne arriva
In effetti servirebbe una locandina, un trailer..
Veramente una sorta di trailers speculando speculando li stiamo costruendo
Circa un poster beh in rete ce ne sono di molto belli , fatti dai fans.Purtroppo quasi nulla passa il convento ....e ci si aggrappa a Friki che è inchiodato ad un leak laddove noi fans vorremmo alte notizie magari concernti ,appunto ,il peso politico dei vari fratelli Stark ,vivi insomma..
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Il 29/9/2018 at 21:09, Pongi dice:dall'eccezionale scarsezza di Harington come attore. Se fosse stato più espressivo
Beh, effettivamente...