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analisi politica di the west wing
di ziowalter1973
creato il 04 giugno 2018

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ziowalter1973
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ziowalter1973
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Inviato il 04 giugno 2018 0:18 Autore

Sto finendo di rivedere the west wing, una serie che ho molto apprezzato. L' avevo vista anni fa e le ultime puntate le avevo viste male. E' un' ottima serie tv per stomaci forti visto che si parla di politica con qualche concessione alla vita privata dei protagonisti. La mia analisi verterà sull' attinenza con la politica americana visto che da lì ha preso parecchi spunti. 

Rflessioni sparse

  • il presidente degli stati uniti in questa o in qualunque altra serie tv è un semidio se non di più
  • nella serie tv presidente e staff si occupano di qualunque cosa sulla terra anche se insignificante
  • è una fiction ma nel mondo di the west wing mancano le lobby.  Al massimo vediamo qualche sindacato ma nessun incaricato importante
  • non c' è il deep state ossia l' intreccio tra pezzi grossi dell' intelligence e delle varie lobby
  • nella serie tv il presidente ordina l' omicidio di un leader straniero mentre nella realtà il presidente democratico obama ( a cui è ispirata la figura di santos nella serie tv) ha ordinato molti più omicidi mirati.
  • ispirandosi ai colloqui peres arafat a camp david gli usa mandano un contingente in palestina. Nella realtà sarebbe impossibile.
  • curiosamente negli otto anni del presidente bartlet le missioni oltremare sono molto limitate e sembra che gli usa abbiano parecchi problemi a inviare contingenti di vario tipo.
  • non so quanto sia fedele alla realtà vedere i vari ministri sottostare al capo di gabinetto. A seconda dei casi ministri e consiglieri sono molto potenti rispetto ad un capo di gabinetto. Nelle presidenze bush figlio difficilmente il capo dello staff avrebbe potuto comandare a bacchetta un dick cheney, una condoleeza rice o un donald rumsfeld.
  • Una buona parte della campagna elettorale delle stagioni 6 e 7 la passano a parlare di aborto anche se nessuno presenta una legge per modificare la libera scelta. Capita anche qui e serve unicamente alle manovre politiche di questa o quella associazione e di questo o quel candidato. 
  • curiosamente ci sono molte scene in una replica dell' air force one mentre nessuna si svolge all' interno del marine one (l' elicottero presidenziale). C' è da dire che il set dell' air force one è stato usato parecchie volte
  • è curioso osservare l' evoluzione dei cellulari nelle sette stagioni ma non si vede mai nessuno ricaricare i telefoni o tenerli collegati alla presa mentre si telefona
  • nelle campagne elettorali c' è sempre un blog sconosciuto che rivela informazioni scottanti sul candidato
  • in politica estera, con gli usa della serie tv unica superpotenza, l' arroganza e il voler comandare su chiunque è una costante delle sette stagioni
  • il presidente chiama sempre tutti i parenti delle vittime americane anche se impiega una giornata.
  • il passaggio tra gli staff dopo le elezioni non è così indolore come nella serie tv specialmente tra partiti opposti
  • dopo che ti sei fatta politicamente il mazzo per far eleggere il tuo candidato accetti un lavoro da segretaria.. (nella settima stagione una delle persone dello staff politico della campagna elettorale diventa segretaria personale del presidente)
  • negli stati uniti i portavoce fanno continui briefing per la stampa in diretta tv mentre da noi i portavoce istituzionali parlano solo con i comunicati e tramite i giornalisti
  • la sala ovale è bruttarella.. 
  • in sette stagioni non si vede mai il giardino delle rose 
  • il consigliere per la sicurezza nazionale, il segretario di stato, il segretario alla difesa e il capo delle forze armate nella serie tv pare che vivano nella sala emergenze..
  • Nella serie tv il grande assente è il segretario di stato e dei vari delegati durante i meeting internazionali lasciando spazio ai soliti protagonisti
  • In sette stagioni i doppiatori italiani non hanno mai corretto l' errore di tradurre liberal con liberali. I liberal nel mondo politico americano sono i progressisti. 
  • in qualunque elezione ad un certo punto compare un mega esperto di strategie elettorali e che sembra appena uscito dal liceo.. (la regola vale per film e serie tv in generale)

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AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

17762 messaggi
Inviato il 05 giugno 2018 20:16

Ho visto solo la prima stagione tanti anni fa e poi non ho proseguito, non perché non volessi ma perché ho preferito dare la priorità ad altre cose.

La stagione non mi era dispiaciuta ma nemmeno mi aveva entusiasmata come speravo. E' già da lì che ho capito che lo stile di Aaron Sorkin forse non faceva tanto per me. Illustra una realtà un po' troppo idealizzata per i miei gusti e poi non mi faceva impazzire anche quel concetto di "Americani del mondo" che tendeva a trasparire.

Comunque resta un prodotto valido e interessante, mille volte meglio del ben più recente The Newsroom che invece (sempre basandomi sulla prima stagione) non mi è piaciuto proprio.

Non mi dispiacerebbe provare a riprenderla e proseguire un giorno. Magari, visto che sono passati tanti anni, potrei anche cambiare idea, non saprei



ziowalter1973
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ziowalter1973
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Inviato il 05 giugno 2018 21:08 Autore

Il prodotto è ottimo e a parte qualche momento molto lento o pesante mi è piaciuto tutto. Gli americani nella serie tv sono l' esempio da seguire e i salvatori dell' umanità ma tornando alla realtà le cose non stanno proprio così.. Anzi in alcuni casi è proprio l' opposto. Il senso di superiorità verso il resto del mondo ma anche verso i repubblicani è palpabile. Buona futura visione. :) 


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