Visto che non ricordavo più nulla della settima stagione, preso atto che siamo ancora in fase traversata nel deserto e senza spoiler e leaks decenti, dato che in questo periodo non c' è una serie tv che m' interessi mi sto riguardando la settima stagione. Ho visto il primo episodio e in effetti non ricordavo un tubo.. Rispetto alla prima visione mi è rimasto sul gozzo la scena finale con daenerys che sbarca a dragonstone senza che uno degli immacolati non abbia prima perlustrato il castello. Io che ho visto indiana jones e il tempio maledetto in memoria di trappole, freccie dai muri, botole segrete avrei mandato un paio di immacolati sacrificabili a controllare che fosse tutto in regola. A dragonstone si lascia un castello incustodito e non c' è nessuno che ne prenda possesso..

Non è un granché come documentario, in effetti.

Documentario?

2 hours fa, ziowalter1973 dice:

Rispetto alla prima visione mi è rimasto sul gozzo la scena finale con daenerys che sbarca a dragonstone senza che uno degli immacolati non abbia prima perlustrato il castello. Io che ho visto indiana jones e il tempio maledetto in memoria di trappole, freccie dai muri, botole segrete avrei mandato un paio di immacolati sacrificabili a controllare che fosse tutto in regola. A dragonstone si lascia un castello incustodito e non c' è nessuno che ne prenda possesso..

Sai una cosa? Mi pare che questo fatto avesse infastidito molti. Ma a un certo punto, nella discussione, qualcuno -non so chi- aveva fatto notare che, probabilmente, in quella scena avevano privilegiato la poesia e l'emozione (D. che entra per la prima volta nel castello dei suoi antenati quasi come se fosse da sola) alla verosimiglianza (prima perlustrazioni e avanscoperte varie, che avrebbero diluito la scena e mandato completamente a farsi friggere l'intensità del momento). E devo dire che quell'osservazione mi aveva fatto rivalutare tantissimo la scena. Quindi, concordo con te sull'assurdità della gitarella dei sette fuori porta, ma questa scena secondo me ha un suo perchè ed alla fine l'avevo rivalutata  

Ma pure io sono da' accordo sulla bellezza della scena, il ritorno a casa, la musica etc ma la perlustrazione andava fatta semicit. Non è che ci voglia poi tanto perchè basta mettere uno o più immacolati ad attenderla sulla spiaggia che le fanno cenno che è tutto a posto. Qui nella bellezza della scena abbiamo visto una daenerys che procede tipo avanti miei prodi e benvenuti a casa mia.. Saremo pignoli noi fan ma vermanete basta poco per non far sembrare ridicole parecchie scene.

Ho rivisto il secondo episodio e stranamente sansa non mi sta sulle scatole.. Più che altro mi sto chiedendo come abbiano fatto tutti quegli allocchi nella sala grande di grande inverno a credere a jon snow che gli raccontava degli estranei e dei non morti.. Una pattuglia in perlustrazione o qualche nobile delle casate ai castelli della barriera sarebbe stato appropriato anche prima della gloriosa missione. Memorabile la battaglia navale di notte, con la nebbia e con le catapulte di precisione.. Dorne rappresentata da una drogata, ellaria, e da tre ragazzine convinte fa ancora male..

Perché c'è poco da recriminare su Sansa in quei frangenti. Anche perché tutto si svolge così:

Sansa: ''Ricordi nostro nonno? Suo padre lo fece bruciare vivo. Non andare.''

Jon: ''Vado lo stesso.''

Sansa: ''Sì ma lei vuole il trono. Il Nord è uno dei regni che rivendica. Ti farà ostaggio...''

Jon: ''Vado lo stesso.''

Royce: ''Qualcuno deve aggiustare la caldaia. Lo dico dalla prima assemblea condominiale.''

Sansa: 'Manda un emissario, non rischiare in prima persona.''

Jon: ''Vado lo stesso.''

Royce: ''Ci sarebbe anche la questione delle pulizie...''

Sansa: ''Non andare.''

Jon: ''Vado lo stesso''. 

Si jon è leggermente testardo..

Poi guarda caso decide di andare lo stesso e... viene fatto ostaggio a Roccia del Drago. Nell'episodio che citi fece comunque la sua figura tra questo:

''You all crowned me your King. I never wanted it. I never asked for it. But I accepted it, because the North is my home. It's part of me and I will never stop fighting for it. No matter the odds.''

E anche:

''Touch my sister and I will kill you myself.''

7 minutes fa, ziowalter1973 dice:

Si jon è leggermente testardo..

Solo testardo?

Io direi testardo, ingenuo, idealista, incosciente, privo di acume politico, un generale mediocre e avventato, del tutto privo di ambizione personale e di egoismo.

L'unica virtù? Saper usare divinamente la spada

Questo è il Jon Snow di GOT.

Vero. Ma nei primi tre episodi della 7 è stato meglio del solito. 

Diciamo anche che c'era poca scelta. Un Nord senza alleanze non avrebbe mai potuto qualcosa contro i Non Morti. Tre Draghi, invece, qualcosa la cambiano. Certamente poi è comunque abbastanza discutibile rischiare tutto in prima persona per questo. 

7 minutes fa, JonSnow; dice:

Vero. Ma nei primi tre episodi della 7 è stato meglio del solito. 

Diciamo anche che c'era poca scelta. Un Nord senza alleanze non avrebbe mai potuto qualcosa contro i Non Morti. Tre Draghi, invece, qualcosa la cambiano. Certamente poi è comunque abbastanza discutibile rischiare tutto in prima persona per questo. 

 

A tratti l'ho trovato poco convincente, spaesato quasi smarrito anche durante le sue interazioni con quella che dovrebbe essere la sua gente, il suo habitat naturale in cui è cresciuto ovvero Grande Inverno. E ripeto il fattore limitante non è solo l'attore che lo interpreta ma la sceneggiatura che gli è stata affidata, il ruolo che gli è stato cucito addosso da D&D

Per me invece è stato più vicino a un qualcosa di credibile. In quegli episodi non è perfetto, ma è al di là di buonismi e passitività. E' finalmente sicuro, convinto delle sue azioni, perentorio. Assurge a una consapevolezza effettiva e agisce di conseguenza.

Poi è chiaro... Il loro Jon Snow fonda le sue radici nell'idealismo, nell'eroismo, nell'emotività, nell'essere preda di eventi. E' l'ingenuotto eroe verso cui intenerirsi. Non è il Jon negativo, in conflitto e machiavellico dei libri. 

Ma almeno in quei tre episodi fu più accettabile del solito e meno vicino allo stereotipo passivo in cui è stato intrappolato lungo tempo. 

riviste anche io. Ho notato che nella 1 jon si aspetta che i polaretti attacchino in un lasso di tempo tale da poter preparare il nord.

nella 2 sembra invece che l'attacco sia imminente e la barriera sia decisamente insufficiente e quindi deve assolutamente avere l'appoggio della danana.

questa situazione si ripresenta più volte in questa stagione e mi sembra sia usata come scusa per far fare ai personaggi certe scelte altrimenti nn cosi necessarie

19 hours fa, JonSnow1992 dice:

A tratti l'ho trovato poco convincente, spaesato quasi smarrito anche durante le sue interazioni con quella che dovrebbe essere la sua gente, il suo habitat naturale in cui è cresciuto ovvero Grande Inverno. E ripeto il fattore limitante non è solo l'attore che lo interpreta ma la sceneggiatura che gli è stata affidata, il ruolo che gli è stato cucito addosso da D&D

Ma infatti è il Jon Snow perfetto dato il suo vissuto di bastardo disprezzato da tutti e costretto a diventare un GdN per avere un futuro onorevole .

Poi è ucciso perché considerato un traditore da confratelli che erano la sua nuova ed unica famiglia e questo dopo aver perso il suo mentore Mormont che lo stimava per quello che era e cioè un ragazzo introverso ,orfano di madre ,orgoglioso , in cerca di posto nel modo ,un mondo che non lo amava e che lo scherniva per il solo fatto di essere un bastardo come se questo dipendesse da lui.

Poi da morto trova il nulla e quindi va incontro ad un altro trauma non da poco ,dato che credeva che essere corretti ed onorevoli in vita comportasse una ricompensa nell’al di la’.

Ha avuto botte psicologiche non da poco compreso il terrore di morire di nuovo e di essere riportato in vita per morire di nuovo (vedi dialogo poi con Beric )

Subisce lo sfogo di una sorella a sua volta traumatizzata che gli dice che non può tenerla al sicuro .

Subisce il trauma di vedersi ammazzare sotto gli occhi il fratellino più piccolo ma soprattutto un figlio di Ned ,e’ disperato , è svuotato psicologicamente,cerca la sua autodistruzione .

Poi si accorge che vuole vivere ma è un Jon segnato ,ferito dentro che non accetterà di punire i figli per colpe dei padri ( come era successo per il suo essere bastardo ) ma che ha una sua gentilezza , umanità e dignità che lo rendono degno di essere colui il quale guiderà la battaglia dell’alba ... una sorta più che di Artù ,di Parsifal per la sua purezza di animo .

Ergo il Jon della serie è oltre quello del libro e mi piace molto per la sua costanza,onestà ,rettitudine morale ,impegno senza un vero secondo fine (il potere per il potere) .

Sta completando il tragitto dell’eroe ,randagio,che,  per definizione dei comuni mortali in cui è forte l’istinto di auto conservazione , è stupido, e a conti fatti lo è pure ma cosa sarebbe il mondo senza eroi?

Meschino cinismo ecco 

ps: ovviamente il Jon di Martin nei libri sarà diverso perché dovrà avere 100 sfumature di grigio ,ma dipende da come rinascerà e quali ricordi avrà del suo limbo e come recepirà la sua morte e la sua rinascita .

Ergo staremo a vedere quale Jon sarà il migliore in quelle condizioni e per quelle condizioni