... facciamo un po' il punto della situazione?
Battute a parte, la girandola di alleanze, finanziamenti indiretti, pressioni diplomatiche, voltafaccia e quant'altro delle potenze militari regionali e globali mi sta lasciando veramente confuso e spiazzato.
Esattamente, chi sta con chi?
Al di là dei commenti "a valle" sul trattamento riservato al popolo curdo (eroi mondiali nella difesa di Kobane contro l'ISIS, dimenticati ora ad Afrin, come commentato in una bella vignetta di Zerocalcare), quello che proprio fatico a figurarmi è proprio il posizionamento dei vari Paesi nel conflitto - che naturalmente sta trascendendo il qui ed ora e ha sempre più il significato di una guerra di supremazia politica e militare nell'area.
Per quel che riguarda la situazione di Afrin, l'ultima cosa che ho letto è questo articolo del Corriere.
Mentre del YPG so soltanto che l'Unità di Protezione Popolare (in curdo: Yekîneyên Parastina Gel) comunemente conosciuto come YPG, è la milizia della regione a maggioranza curda nel nord della Siria e ha stretti rapporti con il più noto PKK (la principale organizzazione militante dei curdi in Turchia) mentre è avversato dal PDK, il principale partito curdo al governo nel Kurdistan iracheno.
La storia dei Curdi è tristemente nota; qualche mese fa si è svolto un referendum a Erbil, nel quale il 90% e passa della popolazione curda ha votato sì per l'indipendenza del Kurdistan dall'Iraq. Molti stati tra cui lo stesso Iraq, Turchia, Stati Uniti e Iran sono contrari all'indipendenza, solo Israele credo appoggia l'iniziativa curda (dietro al rifiuto di un Kurdistan indipendente c'e ovviamente anche una ragione economica e commerciale in quanto la zona è ricca di idrocarburi).
Detto questo la mia impressione è che la situazione geopolitica in MO sia ancora grosso modo la stessa :
la Siria ha l'appoggio dell'Iran che ha l'appoggio della Russia. Israele ha l'appoggio degli USA (Nethanyau ha un rapporto personale con Trump molto più amichevole che con Obama); la Turchia, membro NATO e addirittura candidato UE nonostante le controversie vecchie e nuove, si era avvicinata parecchio a Putin (addirittura dopo l'episodio dell'aereo abbattuto) e sta semplicemente proseguendo la solita politica (curdi = terroristi = intervento militare).
Tornando all'articolo, c'è questo passo:
Sull’evoluzione del conflitto è intervenuto nel pomeriggio Erdogan in persona: il presidente turco da un lato ha confermato che l’avanzata dei siriani verso Afrin è stata bloccata ma dall’altro ha lanciato una dura minaccia ad Assad. Erdogan ha dichiarato infatti di aver concordato con il presidente russo Putin e con quello iraniano Rouhani che «le organizzazioni terroristiche pagheranno un alto prezzo per i loro errori». Il riferimento è ovviamente alle organizzazioni curde che ankara continua a considerare per l’appunto alla stregua di terroristi.
Bisognerebbe capire se questo accordo esiste davvero, in che termini, se e quanto durerà. Degna di nota l'assenza americana, anche se l'amministrazione Trump ha già una marea di problemi in patria.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Però se non vado errato lo stesso Iran, che qui appoggia l'iniziativa di Assad (vedasi la presenza di milizie), su altri fronti è schierato contro i curdi, in Iraq se non ricordo male o addirittura forse in altre zone della stessa Siria...
Inoltre la Russia è accreditata di buoni rapporti tanto con Siria quanto con Turchia... e quindi?
Comunque i curdi vincono a mani basse il premio per il popolo più ingiustamente bastonato della Storia (recente).
Non rompono le balle a nessuno, anzi si sono opposti, anche eroicamente, alle più turpi dittature e fanatismi, facendo spesso il lavoro sporco anche per noialtri... e boh, niente. Indipendenza figuriamoci, supporto internazionale quasi di zero, qualche briciola di autonomia e una pacca sulle spalle quando va bene, ma più spesso voltafaccia dei pezzi grossi che chiudono entrambi gli occhi sugli abusi di turchi e compagnia cantante.
Mi incuriosisce la posizione del governo siriano verso i curdi. In alcuni punti del fronte nord della Siria sono nemici, ma ad Aleppo sono stati alleati e pare lo siano anche ad Afrin.
Comunque,spero vivamente che curdi e siriani sloggino i turchi dalla Siria, non hanno nessuna autorità per starci
Credo che il destino dei curdi dipenderà in buona misura dalla mediazione russa tra Siria e Turchia, necessaria per evitare che le due nazioni vengano ancora più alle armi dopo l'invasione di terra del territorio siriano da parte delle truppe turche. Tutto sta quindi a capire cosa faccia comodo a Putin. Da inesperto, direi che l'esistenza di uno stato cuscinetto tra Siria e Turchia potrebbe essere comoda e tutto sommato la Siria potrebbe anche accettare la cosa. Più difficile è che la cosa vada giù ad Erdogan, che dal fallito golpe ha il dente avvelenato e sogni di potenza sempre più ampi.