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ADWD - LF/Varys. Dove risiede il potere?
J di JonSnow;
creato il 24 novembre 2017

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J
JonSnow;
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JonSnow;
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Inviato il 24 novembre 2017 19:16 Autore

Doveroso è un approfondimento, in chiave speculare, dei due più grandi manipolatori di ASOIAF: coloro che, in modo sinistro o spudorato che sia, sorreggono le medesime trame che essi hanno alacremente finito col creare. Sondabili e insondabili, confusionari e metodici, contraddittori e risoluti; elementi cardine atti a rafforzare, deridere o rivoluzionare le convinzioni a cui gli altri si affidano nella società in cui vivono. Mi sarebbe piaciuto trattar di loro separatamente, come d'abitudine, ma la prospettiva di un tale dualismo è un qualcosa che, inevitabilmente, tenta. 

 

Varys e Littlefinger sono forze cerebrali, non distanti dall'affermazione che fa notare come, nonostante tutto, esistano cavalieri della mente. Accostabili, certamente, nella prevedibile e banale presa di coscienza in cui ci si ritrova simili e dissimili, antinomici e imperturbabili caratteri, fenomeni umani che scandiscono ed inducono all'eterno dibattito su chi sia, in vero, il più arguto dei due. 

Eppure, nonostante ciò, il dualismo in questione è fascinoso a tal punto da porre ben altri interrogativi, più introspettivi, più personali, che esulano dalla necessità di osannare l'astuzia dell'uno in favore dell'altro. Perché dietro ogni mente vi è una coscienza, ma soprattutto carne, ossa, un'identità. Forme, consistenze umane... Limiti

 

Si può osservare come nessuno dei due, a dispetto di ciò in cui decidano di credere o meno, sia disposto a riflettere, innanzi a quei limiti. Vi è una carica emotiva, di risolutezza, di determinazione laconica, che non lascia spazio a dubbi o mal interpretazioni. Essi avvertono il peso di una soggiogante fame sociale: ciò che solo chi parte dal basso, chi veramente striscia tra le parti più lerce e opprimenti della terra, che edifica a passi lenti, sul niente, può avvertire. 

 

L'uno dalla schiavitù; un messaggio diretto di colui che rifiuta la morte, che giunge ad essere parassita pur di sopravvivere, che compie i primi passi da furti ed elemosine. Spirito di conservazione, ma in realtà morboso amore per la vita. L'altro da un ramo nobiliare del tutto cadetto, di poca importanza, di retaggio a dir poco contadinesco, quasi offeso dallo sfarzo a cui assiste, dai pomposi deschi laddove gli è permesso solo raccogliere briciole. Non si accontenta, la sua anima brucia, tutta la sua pochezza materiale è messa in discussione, intacca ciò che è. Qui no, non amore per la vita, ma adorazione per la sopravvivenza, una rispettabile imitazione di quest'ultima il cui fine ultimo è il dominio materialista

 

Due anime che a quei limiti hanno semplicemente replicato con un rifiuto, impedendo una svolta fatalista, che hanno scelto la propria catena di eventi in un lucido delirio. Nessun legame, nessun'ispirazione. L'uno non ha mai amato, e qui risiede la sua invulnerabilità, la sua natura sfuggevole. L'altro ha amato, eccome, e quell'amore lo ha logorato: l'omicidio di quello stesso sentimento, per mano delle regole sociali attorno a sé, gli ha fatto comprendere la sterilità e la dannosità di simili passioni in un tipo di mondo votato a castrarle e negarle. L'anaffettività è il nascondiglio più facile da raggiungere, un luogo sacro in cui seppellire ogni forma di decenza passata, lasciando spazio ad una nuova consapevolezza, al pericolo che un uomo rifiutato può rappresentare. 

 

Ed è qui che emerge quella rigida linea di separazione, inflessibile e mai assente. L'eunuco che non ha ambizione personale, che non freme, che metodico rifugge all'ardimento, alla presenza. Di fronte, l'arrivista: colui che fin troppo ambisce, che si perde in un'incessante venerazione di sé, troppo ferito nel profondo da quelle stesse regole da sovvertire, troppo vulnerabile per evitare di far sentire al mondo e alle persone che lo popolano il proprio rancore. 

 

Due attori e due volti, di cui uno è pura cipria, trucco, ruolo, silenzio, freddezza, indissolubile smorfia, mutevole intercalare. L'altro è più povero, nella sua arte una sola espressione: un sorriso irrisorio. Bagaglio più povero, sì, ma parimenti maestoso nel portarlo in scena sul grande palcoscenico. Un sorriso che, pedantemente, non smette di perferzionarsi, affinché tutta l'alterigia di quelle labbra che si curvano possa essere compresa e recepita, affinché si possa avvertire tutta la sfrontatezza di quei nervi che, vanitosamente, lasciano percepire la potenza ideologica e intellettuale di colui che c'è dietro. E non solo... Una delle sue più grandi contraddizioni, che lo tengono sempre più ancorato alla carcassa vivente di carne e sangue che è diventato: porsi come obiettivo l'agire indisturbato, ma tradendosi al tempo stesso, facendo di tutto affinché la propria performance sia notata, affinché le pedine avvertano il grido di pericolo. Un tipo differente di predatore; a differenza del ragno, che solerte attende la vittima nella propria tela, egli ama palesarsi, rincorrerla, far di tutto purché lo avvisti. 

 

C'è lo sconfinato odio di una mente labile, così sconvolta da divenire succube di una filosofia cinica, che lo esenta da qualunque forma di scambio oggettivo. Poche soddisfazioni profonde nelle sue interazioni umane: manipolazione, scherno, umiliazione, manipolazione, scherno, compiacimento, umiliazione. Ciò impedisce un rispetto dell'avversario o della pedina, una comprensione più profonda del medesimo, un'indagine degli stessi che non sia focalizzata solo sulle debolezze. Dall'altro lato vi è invece un esaminatore più critico, un paio di occhi non meno spietato, ma al tempo stesso allettato dalla moltitudine di coscienze coinvolta nel suo gioco. C'è quasi lo spirito di concedersi un minuto per inquisirle, per comprenderle, decidendo solo infine se esse siano meritevoli di scherno o di rispetto. 

 

L'uno ha solo la propria ambizione, dita che racchiudono il nulla. L'altro è, il nulla. E non è un rifiuto a renderlo pericoloso, ma questa stessa assunzione. Non ci sono filosofie, non ci sono regole tradite, non c'è mai stato nulla in cui credere. C'è solo il reame. Uno spazio vuoto da plasmare, altro vuoto per estendere ed abbellire un'identità fallace, sgombra da qualunque futilità personale. 

All'eunuco va bene così: uno, trino, uno, trino. Non c'è mai stato desiderio di essere qualcuno, ma qualcosa. Una funzione, un meccanismo, una paura, un progetto. Solo così si può veramente esistere, disumano. Il dileggiatore, l'amante del ludibrio e della beffa, è invece il prodotto di eventi esterni. E' una mente condizionata da un'implosione emotiva. E' umanità, da tutti i pori. 

 

E più si è umani, più si possono perdere le poche cose che si posseggono. Tutto ciò che persegue Petyr Baelish volge in questa direzione. Una mossa sbagliata, un oggetto che sfugge, ed egli è finito. Il suo io, lo è. Dall'altro lato una sconfitta, un fallimento, ma nulla, personalmente, da perdere. 

Petyr Baelish è un'identità definita, è un corpo deluso, una mente mai paga di violare vite altrui col proprio cinismo. Varys è un ruolo, è il beneficio del dubbio, un interrogativo, più presumibilmente un'intera menzogna. E nel limbo delle certezze e delle convinzioni, il dubbio è punta piramidale del vero dominio

 

Personalmente ho sempre amato e odiato Littlefinger. Il mio sguardo è sempre stato suo, perché una natura così abbietta, così condizionata, così erosa dal risentimento è degna di perizia. Per una fatale ironia, è una natura caotica quanto quello stesso caos in cui egli adora prosperare. Tutto ciò che di negativo dimostra e vive, lo rende tangibile, realistica creatura d'inchiostro. 

Ma Varys... Varys è ciò che da sempre ha un vantaggio maggiore sulla mente umana, ciò che da sempre la ispira, spaventa e incuriosisce: l'ignoto. E l'ignoto, è risaputo, vince sempre

 

Qual è invece la vostra opinione?


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« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.


the neck
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the neck
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Inviato il 25 novembre 2017 3:25

altro splendido intervento @JonSnow;.....

 

quando hai scritto che nessuno dei due riflette di fronte ai suoi limiti, ho subito pensato alla cretinata di ditocorto nel sfidare brandon stark a duello, con zero possibilita o quasi di poterlo battere!!! probabilmente una delle poche volte in cui l'aspetto emotivo prevale sulla sfera razionale di questi persoaggi!

 

quanto al dibattito, è una lotta tra titani, tanto simili nel sapersi muovere nel torbido, costruire alleanze, improvvisare mosse rischiose o pianificare nel medio-lungo termine, ma ben diversi per storia, abilita, obiettivi e modus operandi!

 

il ragno ha dovuto strisciare a lungo per terra prima di poter tessere tele e accumula un bagaglio di esperienze notevole! schiavo, attore, vittima di un devastante rito magico, ladro e reietto, fino a un ribaltamento totale, da ultima ruota a figura assoluta di riferimento per quanto riguarda spie, macchinazioni e segreti! nei vicoli non impara solo "l'arte" del mestiere, ma soprattutto che la conoscenza è la vera ricchezza! da rifiuto della societa diventa la persona verso cui tutti finiscono con il sentirsi in obbligo di riferire qualsiasi avvenimento! lui è la sua rete, sembra sempre possedere una sorta di onniscienza intrinseca, furtiva e silenziosa come i suoi movimenti, variopinta come i suoi travestimenti, ma incessante! varys non riporta eventi, li racconta gli eventi! e non certo su scala minore, bensi operando in un contesto generale! è infatti capace di arginare cersei, macchinare con tyrion per la difesa di approdo contro stannis, seguire i movimenti di daenerys, supportando di nascosto aegon, e conoscendo i segreti di mezza approdo attraverso i suoi uccellini! tutti lo rispettano ma lo temono, sono consapevoli che i loro passi vengono monitorati! l'arrivare dai bassifondi lo invoglia a preccuparsi piu del benessere del popolo che delle sue mire personali, parla di stabilita e di bene del reame ma alle sue condizioni, non esitando infatti a muoversi in prima persona per risolvere il problema kevan lannister( che stava tentando di riassestare i cocci lasciati da quell'incapace della nipote)per mantenere roventi i rapporti tra lannister e tyrell! e lasciare westeros nell'incertezza, scenario piu appetibile per favorire un ripristino della dinastia targaryen! in questo sa essere drastico, chirurgico, se un'anomalia viene rivelata all'interno del suo reticolo di sottotrame, l'intervento è subito risolutore! piu facile agire cosi se imponi a te stesso di non farti trainare(e di conseguenza trascinare)dai sentimenti!

 

ditocorto a sua volta non partiva certo molto piu avvantaggiato! nasce libero ma represso, piccola pedina di un sistema nel quale non è in condizione di incidere, bensi solo di assaporare di riflesso e tramite un giro di amicizie cosa significhi esercitare il potere! non avendo influenza sufficiente viene sballottato dagli eventi fino a quando non inizia a sfruttare lysa arryn per farsi  strada e progredire all'interno della societa!  è autoalimentato dalle proprie ambizioni, le mostra e tuttavia le maschera tramite la confusione, una delle sue massime riguarda il non far intuire agli altri che cosa lui voglia, per mantenerli all'oscuro dei suoi veri intrighi, rendendo difficile la loro mossa successiva! sembra lasciare briciole, imprimere segni della sua mano dietro gli eventi, ma molti, impantanati nel caos da lui generato, finiscono sempre(a differenza che con varys)o per sottovalutarlo o addiritura per fidarsi di lui, ritenendo forse non ci sia chissa quale abilita nascosta dietro un ossequioso contabile e gestore di bordelli! rispetto al ragno poi, a mio parere lui tende a muoversi piu nel particolare, affrontando situazione dopo situazione, avvicinandosi o spesso avvicinato dagli altri per poi inserirsi o essere inserito dentro trame dalle quali riesce sempre a ben districarsi, uscendone con uno status maggiore! individua una potenziale opportunita, sonda il terreno, trova il modo di appiccare la scintilla con precisione e con anticipo! dal nulla o quasi arriva a ottenere buona parte delle terre dei fiumi e la valle di arryn, e in piu trova soddisfazione anche la sua sfera sentimentale, riuscendo a sfilare sansa da cersei(e da varys che ne conosceva l'importanza e non voleva la avvinghiasse nelle sue spire)chiudendo in parte un capitolo della sua vita, quasi vendicandosi del periodo in cui era per lui impossibile ottenere cat!

 

in assoluto trovo piu interessante l'apparente distacco e apatia di varys(un gran commediante in realta che di sicuro apprezzerebbe molto il venire a conoscenza che il sempliciotto ned a sua volta ha fregato tutti), rispetto all'arrivismo, all'arrampicata sociale e alla brama di potere(geniale, inquietante, irrefrenabile)di ditocorto! ma di un'inezia, sono personaggi cosi a dare linfa ai libri di ASOIAF

 

ps e il duo in GOT ha scelto due attori perfetti, peccato solo che i personaggi siano stati snaturati dalla quinta stagione, ma la mancanza di fonti su faegon e sulla storyline della valle non li ha di certo aiutati!


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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ziowalter1973
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ziowalter1973
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Inviato il 25 novembre 2017 12:31

E' una bella lotta tra titani per i due personaggi e sceglierne uno in base a vari parametri non è semplice. Ditocorto opera allo scoperto facendosi dare il comando della valle mentre varys sembra un sottomarino che gira per il mondo, compie le sue azioni e scompare nel nulla. Se ci mettessimo a fare una tabella per comparare le azioni, qualità, obbiettivi raggiunti probabilmente avremo una sostanziale parità. Se diamo uno sguardo alla trasposizione televisiva la parità rimane visto che ditocorto fa la figura del fesso e varys sembra tagliato fuori dalle decisioni di daenerys.



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 26 novembre 2017 17:50

Il potere risiede in chi ce l’ha per diritto di nascita o presunto tale ( vedi Joffrey che decide di far decapitare Ned per far capire che ha un potere illimitato) o perché qualcuno se lo e’ conquistato con le armi (vedi Robert Baratheon ) o perché un altro qualcuno ha un ingegno notevole e capacità di programmazione e mediazione che glielo fanno conseguire senza che all’inizio della scalata nessuno se ne accorga .

Questa terza categoria è quella che raggiunge un potere ambito,cercato e programmato,essa ha motivazioni forti e capacità intrinseche di base che a volte scattano in seguito al un momento chiave che si è verificato nella loro vita ,che li ha traumatizzati e spinti a cercare ed accumulare potere per essere liberi, ergo non supini ai voleri e ai desiderata degli altri.

Ditocorto e Varys ,quindi hanno un incipit preciso un fattore trigger specifico nella loro rincorsa al potere ,lucida e razionale,esso è stato un decisivo momento traumatico che ha fatto molto male a loro e non solo fisicamente 

Ditocorto si batte per Cat ( che peraltro non lo considerava granché ,ma certamente ci giocava essendo gratificata dal suo interesse) e mostra ab origine ingenuità ed idealismo che poi cancellerà dalla sua psiche perché ostacolo alla sua ascesa ad un potere via via maggiore 

Non è il potere che lo cambia rendendolo cinico e sgradevole ,ma la sua disillusione 

Ergo ha delle debolezze precise che persistono nel suo essere ,che crede di aver spazzato via...ma vedremo se esse riemergeranno in seguito magari in un altro momento chiave.

Varys ha anche lui subito un trauma ma ha imparato  , o sa da prima ,che l’arte della finzione è fondamentale in chi aspira ad accumulare potere e sa come e più di Ditocorto che la conoscenza è potere perché permette di programmare per il meglio e non emotivamente ed in modo istintuale

Con il progetto fAegon sembra cercare potere per chi ritiene possa ben governare ma io credo che probabilmente potrebbe usare un “drago” fantoccio solo per esercitare meglio il potere cui ambisce per non dipendere da nessuno 

In Varys è il vero potere e la ricerca mirata ossessiva e continuativa di esso...senza possibilità di ‘distrazioni’ di vario tipo e di possibili errori di valutazione 

Ditocorto odia talmente gli Stark da sbilanciarsi con Ned ,Varys è molto più pericoloso e ambiguo perché possiede un apparente distacco dai diversi eventi capitatogli ( che magari ha ispirato tramando al top da vero e grande ragno tessitore ) e secondo me persegue il potere con molto più  paziente accanimento di Ditocorto che e’ destinato a fare errori fatali,credo.

 

 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

J
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Inviato il 26 novembre 2017 18:18 Autore

Ditocorto da un punto di vista umano ed esteriore è decisamente soggetto più conosciuto. Si presenta come un meraviglioso e vulcanico libro colmo di citazioni preponderanti. Un tomo arduo, ma di cui è possibile leggere ogni pagina. Per l'appunto egli è frutto di un percorso umano basato su tematiche e inclinazioni che da sempre accompagnano la natura degli uomini: l'errore, la delusione, il fallimento, il cambiamento o l'esacerbazione di ciò che si è già. 

Varys, per contro, è un tomo con incisioni sconosciute, scritto con un linguaggio ancora incomprensibile, la cui importanza è percepibile dalle rifiniture e dallo stile, ma la cui sostanza è sfuggevole e dunque pericolosa. Umanamente rappresenta l'ignoto, non ha identità apparente, è un teatrale tutto e nulla che ha il totale controllo sulle proprie pulsioni ed è lontano da un istinto di prevaricazione.

 

Ennesimo speculare e ironico confronto tra i due è quello della sessualità, la quale potrebbe un giorno rivelarsi fatale per un Ditocorto che in Sansa osserva una sorta di premio da autoconferirsi nel momento in cui i suoi piani trovino riscontro. Un avere ciò che con la madre non ha mai ottenuto e di cui si è, incredibilmente, sempre vantato; la purezza della stessa.

Varys, invece, complice quanto gli è accaduto, è totalmente immune a qualunque influenza sessuale. 


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Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 26 novembre 2017 18:25

Infatti è del resto ne abbiamo discusso nella sezione serie 

Ripeto per me Varys è molto più imperscrutabile e non scontato 

Pericolosissimo e ben oltre Ditocorto che ripeto cerca anche una vendetta che gli fa perdere lucidità 


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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Inviato il 26 novembre 2017 18:51 Autore

Paradossalmente, poi, proprio Varys che è lontano dal concetto ''umano'' = ''identità definita'' è meno mostruoso sotto il profilo sentenzioso di quanto lo sia Ditocorto con le proprie pedine. Mentre Littlefinger vede in Ned Stark solo un ingenuo che si bea del suo onore, un qualcuno da distruggere, deridere e umiliare, Varys è in grado di vedere anche altro e, pur non risparmiandosi dall'utilizzare lo stesso Eddard come strumento per i suoi piani, non è distante dal provare quasi un autentico rispetto per il patriarca di Casa Stark. 


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Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 26 novembre 2017 18:55

Esatto e quello che hai scritto a maggior ragione avalla il fatto che Varys possiede una fine e superiore intelligenza 

Lui odia solo la Magia ma la magia e' anche superstizione agli antipodi del pensiero razionale

E chi ragiona bene e freddamente fa pochi errori di valutazione 


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Inviato il 26 novembre 2017 20:04 Autore

Altro aspetto interessante è che entrambi edifichino gran parte dei loro progetti su un soggetto terzo. Sansa nel caso di Littlefinger ed Aegon nel caso di Varys. Ma mentre l'uno ne è almeno parzialmente rapito per motivi edonistici e di volgare contrappasso, della serie, ''non ho avuto la madre ma ho la figlia, Ned guardami ora'', Varys resiste alla creazione di un vero legame con Aegon. Dal discorso finale in ADWD si può evincere come egli sia sicuro delle potenzialità del ragazzo e di come, forse, nutra anche una sottile stima per la sua preparazione, ma nient'altro. Non esiterei, ad esempio, a credere che se non servisse più o si rivelasse fallimentare l'eunuco sarebbe anche disposto a sbarazzarsi di lui senza batter ciglio.


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Iceandfire
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Inviato il 26 novembre 2017 20:24

Infatti Varys non vuole legami perché l’amore è la tomba del dovere e ripeto io credo che sceglie Aegon( che è  un fake da precisi indizi dati nei libri) perché vuole avere il massimo del potere attraverso lui  ma senza che la gente lo sappia 

 


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ziowalter1973
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Inviato il 26 novembre 2017 21:08

La soluzione fAegon mi ricorda uno dei vai film o aniime dove l' erede al trono viene scelto facendo combattere i vari pretendenti. I pretendenti erano viserys, daenerys e poi fAegon con 

jon snow

come riserva. Viserys si è rivelato un idiota, daenerys alla fine della danza dei draghi è ancora a mereen, fAegon è appena sbarcato a westeros. Chi sarà il favorito di varys per il trono di spade e quale dei tre potrà garantire il suo potere nell' ombra? George finisci i libri!!



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 27 novembre 2017 10:49

A ben vedere Varys è ritratto in modo più "particolareggiato "  o meglio completo nello spettacolo rispetto ai libri (anche se fAegon è stato,giustamente per me , tagliato).

Sappiamo cosa vuole Ditocorto e ne conosciamo le regole di vita che si è imposto per conseguire quello che vuole:

 

Sii utile al potere mentre sembri essere innocuo

Usa i potenti gli uni contro gli altri e usa quel conflitto per elevare la tua posizione

Usa fumo e specchi finanziari per arricchirti e mettere il regno sotto stress finanziario

Metti gli agenti a te fedeli ad occupare posti chiave in tutta la burocrazia

Usa la tua ricchezza per comprare debiti e lealtà di aristocratici vulnerabili

 

I due vogliono il potere ma i loro approcci sono diversi per una ragione. Ditocorto  muove le persone in posti di potere ma mantiene  le sue mani pulite , in apparenza ovvio.Ditocorto vuole  essere l'uomo superiore ,intelligente e programmatico che domina la rovina di Westeros.

Varys usa un gioco di percezione esterna e gioca sulle debolezze delle persone al potere per far sì che la popolazione voglia che il suo candidato prenda il sopravvento. Quindi, vuole che Westeros veda  il suo candidato come la persona che salva Westeros dalla rovina, dai massacri e dalla corruzione.

Vuole che chi governi sia legittimato dalla gente e da essa abbia il diritto a governare (qualcosa che mancava ai Blackfyres). Se Littlefinger raggiunge il potere avendo il sopravvento sui giocatori tutti,  si avrà un cambiamento/non cambiamento  al vertice di un sistema istituzionalmente corrotto. Se Varys e (f) Aegon prenderanno il potere, sarà un legittimo ritorno al potere e una liberazione dal disordine e dalla corruzione. Varys non vuole rovinare il regno. Indebolirlo forse, ma rovinarlo  no.

Almeno questo si può ipotizzare

Però...però...

Varys è apparentemente più interessato alla pace e alla stabilità, ma il punto chiave vero , secondo me è che: Varys desidera fortemente  il potere ( ed è abile a non far capire in alcun modo questo suo desiderio,a differenza  del molto meno machiavellico Ditocorto) e,ripeto, vuole governare attraverso un re fantoccio che gli faccia da paravento a 360 gradi e che può  "bruciare" in caso di necessità,ma sempre per il suo solo ed unico tornaconto Non credo che Littlefinger sia un giocatore importante come  Varys , e,per dirla tutta, credo che sia persino utile per Varys. Littlefinger vuole il caos e lo ammette , mentre Varys è più subdolo e vuole il caos con il pretesto di ristabilire la stabilità. I loro interessi non si sono mai scontrati davvero( se non nella sostanza ) ma Ditocorto non sa quello che vuole , e a cui aspira davvero Varys. Invece il ragno tessitore  con le informazioni che  ha a portata di mano , con il POTERE della sua conoscenza , non  avrebbe   problemi a schiacciare  Littlefinger nel momento in cui magari sarebbe diventato  troppo potente.

Il Varys che

Spoiler GoT 7

si erge a paladino del popolo vessato da un RE incapace e violento non ha senso ,non lo ha affatto, se pensiamo a come costruisce un personaggio chiave Martin, mai bianco o nero ma con grandissime sfumature di grigio tenebra nello specifico.Oggettivamente lui ha altre mire PRECISE che ovviamente nasconde mostrando la falsa immagine di filantropo in un mondo in cui i filantropi e gli uomini onorevoli sono spazzati via con violenza e noncuranza 

Ripeto : Varys è il miglior giocatore per me, ha in mano molte carte vincenti e la cosa più interessante e rivelatrice è che nessuno riesce a "leggere" e ad intuire dove le sue trame lo vogliono portare

Da notare che D&D hanno saputo costruire per tempo la sua grande ambiguità con una spiegazione precisa del perchè Varys sia estremamente pericoloso

Spoiler Got Stagione 2 episodio 8

 

 


Cersei: "Do you know why Varys is so dangerous?"

Tyrion: "Because he has thousands of spies in his employ. Because he knows everything we do before we do it."

Cersei: "Because he doesn’t have a cock."

 

E nella settima stagione non a caso credo abbiano sottolineato la cosa

Spoiler GoT Stagione sette

 

vuoi facendo morire in modo ridicolo Ditocordo  con tanto di giustizia poetica...a causa della sua passione irrazionale per Sansa che lo rende sordo e cieco ,vuoi scrivendo un dialogo,  incompreso dai più ed etichettato come gratuitamente volgare,  tra Jaime e Bronn  nel momento in cui il gioco del potere sta per essere fatto saltare in aria dalla minaccia degli Estranei.A questo punto saprà Varys continuare a tramare dietro le quinte  in modo efficace per il suo solo potere?Le parole di Dany sul fatto che se la tradisce lo brucerà vivo secondo me ci dicono qualcosa e cioè che alla fine,magari per troppa sicurezza ,anche Varys fara un errore e ne pagherà il prezzo promesso


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Maya
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Inviato il 27 novembre 2017 11:47

A mio avviso, ognuno dei due ha un suo potere, dato dal fatto di sapersi muovere con abilità lontano dai riflettori, scegliere gli amici giusti al momento giusto senza troppi vincoli per il futuro e fare sapientemente leva sulle insicurezze e sulle debolezze altrui. ;)

 

Entrambi sono partiti avendo così poco da perdere da aver affinato meglio di tanti altri le armi della sopravvivenza e della diplomazia. Questo, a mio avviso, è il loro potere ed anche ciò che li rende temibili come avversari e preziosi come alleati. Quel che li distingue è forse il fatto che Varys apparentemente è mosso da un ideale di giustizia più ampio ed universale, mentre Ditocorto è semplicemente e puramente molto ambizioso. Onestamente non vedo finalità vendicative nel modo di agire di quest'ultimo e credo che i suoi sentimenti per Cat muovano le sue azioni all'1%, non di più. ;)

 

Ovviamente parlo dei due personaggi visti dal punto di vista dei libri. Per quanto riguarda la serie, è un'altra storia. :)


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Mex92
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Inviato il 27 novembre 2017 21:10

Analisi molto bella e interessante, e che condivido.
Uno degli elementi che mi ha interessato nei due personaggi è la loro visione della magia e/o delle profezie: Baelish ne è sempre stato scettico spesso facendone ironia, mentre Varys sicuramente la teme, ma azzarderei anche che la odi.

Io personalmente, a prescindere dalle abilità di ognuno dei due, ho trovato Baelish meglio realizzato come personaggio, sia dal punto di vista caratteriale/emotivo sia per i mezzi di cui si avvale, insomma mi è sembrato il più verosimile tra i due in quel tipo di contesto.


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Menevyn
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Inviato il 27 novembre 2017 21:44

Varys odia apertamente ogni tipo di magia e stregoneria, e le odia in parte proprio perchè le teme, non solo perchè sono state la causa della sua menomazione.

 

Comunque, concordo con molto di quanto avete già scritto, Varys e Ditocorto sono speculari uno all'altro, entrambi muovono le loro pedine sulla stessa scacchiera, anche se lo fanno mossi da stimoli e fini diversi; Varys desidera il potere per qualcun'altro, qualcuno che possa garantire al Reame, e pertanto, a chi lo abita, una vita dignitosa, mentre Ditocorto ambisce al potere per sè stesso, come dice Varys ad Olenna, "Ditocorto lascerebbe bruciare il mondo per poter essere il re della cenere".


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