Si avvicina questo importante test politico-elettorale, da molti visto come un preludio di quanto accadrà nel 2018.
Che ne pensate? Il M5S potrebbe veramente (dopo i mancati appuntamenti alle scorse elezioni) arrivare alla conquista della sua prima regione?
Isolani, voi che dite?
Premesso che non sono siciliano (ma mi sa che i diretti interessati questo topic lo snobbano :unsure:), a me pare che il M5S abbia vinto finora principalmente in situazioni in cui c'era il ballottaggio ed il centrodestra era spappolato, per cui al secondo turno i voti conservatori convergevano su di loro. In questa prospettiva vedo anche i risultati apparentemente deludenti delle ultime amministrative: il centrodestra si è ricomposto e tanti saluti.
In Sicilia i grillini paiono senz'altro competitivi, ma da quel che si legge il centrodestra ha trovato la quadra su un solo candidato, peraltro tutt'altro che sconosciuto.
D'altro canto, non va dimenticato che si tratta di una regione con una solida tradizione di centrodestra, in cui Crocetta ha vinto cinque anni fa in modo abbastanza casuale (e approfittando delle divisioni nel campo avverso).
Nell'altro campo ancora non è del tutto chiaro cosa avverrà, ma ad oggi paiono possibili addirittura 4 candidati (Micari per Pd e Alfano; Crocetta con una civica; Fava con MDP; un quarto per il resto della sinistra). E onestamente, se anche si trovasse una quadra, dubito che la soluzione sarebbe competitiva.
Quindi, in sintesi: se dovessi scommettere darei vincente Musumeci; poi vediamo
L'unico dubbio che ho è se il presidente, chiunque vinca, avrà la maggioranza in Assemblea oppure no, come se ben ricordo avvenuto a Crocetta.
Quoto un passaggio del post di Schiavista nel topic dei 5 stelle e lo riprendo qui che mi sembra più IT:
3 hours fa, Lo Schiavista dice:- I voti alle liste del Centrosinistra sono di circa l'8%-9% in più rispetto al voto per il candidato presidente Micari , indi per cui il voto disgiunto PD- Cancelleri da parte degli elettori delusi del centrosinistra mi pare lampante;
Però se hanno votato PD (o altra lista di csx) + Cancelleri la delusione era più per il candidato Micari che per la lista o il partito in sé...
I voti in meno per Micari secondo me sono più che altro effetto del voto utile... chi non voleva Musumeci o Cancelleri, viste le evidenze dei sondaggi, era portato giocoforza a votare per l'altro dei due competitivi anziché per Micari, sicuro perdente.
Discorso a parte per il presunto voto disgiunto a favore di Cancelleri, che secondo me in larga parte non è affatto voto disgiunto: i candidati 5Stelle tendono a prendere sempre percentuali più alte di quelle della loro lista, per un motivo tecnico, direi - se un elettore non ha preferenze da dare, essendoci una sola lista di appoggio non percepisce la differenza tra mettere la croce sul nome del candidato e il simbolo della lista, invece sul piano dei risultati e dei seggi assegnati cambia tutto (a meno che ovviamente le regionali siciliane funzionino diversamente dalle elezioni dirette nel resto d'Italia, ma non credo).
Risultato scontato, come lo sará quello delle prossime elezioni. Io credo che i Cinque Stelle non convincano e alla prova dei fatti convincano sempre meno, il PD come al solito finisce fregato dalle lotte intestine (che alla fine il problema è quello di troppi galli in un solo pollaio), la Destra vince anche senza fare granché.
Per quanto riguarda i voti, io credo anche che i singoli candidati cinque stelle portino a casa di più proprio perché si vota la persona o il nuovo ma senza connessioni strette con la lista e il partito, perché a ben vedere sono proprio le implicazioni da setta o radiocomandati che fanno da freno. Anche se pure sulla questione dilettanti allo sbaraglio ci sarebbe molto da dire.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
La penso in maniera diversa rispetto a quanto leggo qua.
Stamane gioco a fare l'analista con un poco di dati ed un poco di senno.
Prima cosa: Crocetta uscente, con giunta pluririmpastata, maggioranza in parlamentino ballerina, rettasi su stampelle e stampelline lottiane e centriste (deve molto ad entrambe queste componenti). Un uomo onesto, imho, ma che si è rivelato ahimé non all'altezza, una personalità atipica che si è rivelata epic fail. Il suo partito non l'ha riconfermato e come accade spesso in questi casi, gli uscenti ne risentono.
Affluenza su per giù in linea col passato più immediato, la metà. Ciò che è cambiato, partendo da qua, è la natura di chi non ha votato in questo caso rispetto alle ultime regionali. Perché alcuni flussi tra partiti sono plausibili, altri no. Stavolta credo che siano rimasti a casa principalmente i delusi da Crocetta (esplicito poi) e siano tornati alle urne destrelli che alle scorse regionali non si sognavano di votare una Lega meno nazionale e non erano convintissimi dai moderati.
Rispetto alle ultime elezioni che ricordo le Europee:
Il M5S convince talmente tanto che diventa prima forza politica siciliana, passando dal 29 al 35%. Nonostante tutti i suoi limiti, ancora è in ascesa.
Il PD, più le componenti di sinistra connesse o sconnesse, nel complesso praticamente hanno perso la metà dei voti: tracollo netto, voti che però possono in parte essere passati ai grillini, in parte essere rimasti a casa, secondo me delusi dall'esperienza Crocetta.
Rispetto alle scorse regionali:
Musumeci non ha fatto alcun miracolo. Forza Italia è cresciuta ma di poco. Musumeci si è giovato di un maggiore apporto di forze centriste che in Sicilia sono fondamentali. Le varie componenti popolari, alle scorse regionali erano equamente divise tra Crocetta , Musumeci e liste autonome, sommandole si aveva il 37%, insieme avrebbero vinto. Il centrodestra stavolta, ha ceduto alternativa popolare per annettere udc e popolari autonomi e gli è convenuto. Unico miracolino, la crescita della lista Musumeci, segno evidente che il soggetto nell'ultima legislatura ha convinto e si è meritato il suo seguito. Inoltre è comparso un 5% di destra che prima non c'era. Semplicemente il centrodestra si è unito ed ha fatto salire sul suo carro più centristi.
Diversi voti del PD sono stati arginati dalla stampella lottiana, che li ha coprati un tanto al kilo (da quanto scrivono i giornali) ma per il resto è il tracollo di cui parlavo.
Altro fattore fondamentale, la Mafia. Ci si chiede sempre per chi vota la mafia. Fino a 20 anni fa si usava rispondere "al centro", poi "dipende da Dell'Utri" che tradotto vuol dire forza Italia,"dipende da tizio e Caio più di centro che di Forza Italia, ma che non nomino perché non sono sicuro sulle sentenze definitive."... Ma sono 10-15 anni che la mafia Siciliana piglia mazzate ed ha perso unità, ma soprattutto peso internazionale e nazionale, ripiegandosi e frammentandosi sempre di più.
Ovviamente non lo dico io , mi riferisco ad una recente intervista dell'attuale procuratore generale antimafia ed antiterrorismo.
La conseguenza è che la mafia è sempre più interessata alle elezioni locali, ma gli interessi, le collusioni ed i flussi di voto sono più frammentati e diversificati.
Conseguenza principale: il centro si è un po sgonfiato rispetto a quel 37% di cui parlavo. Ma ciò di cui si è sicuri è che, pur avendo poco da dubitare su Musumeci, vi è da attendersi qualche sorpresina dalle liste collegate, come accadde con Crocetta, perché anche la Mafia tutto sommato fiuta le tendenze e cerca di sfruttarle.
Altre pillole finali. Il M5s, pur poco meritevole nelle sue esperienze amministrative, cresce e convince. Il centrodestra unito pesa, siamo sempre stati un paese di centrodestra. Il PD porta il fardello di 3 governi recenti, di un rimpasto di base elettorale, di esperienze locali disastrose, di volti imbarcati impresentabili e di scissioni. La Sinistra non galvanizza e non ha volti nuovi carismatici, perché si sa a noi quelli ci piacciono.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Ho dimenticato di specificare una cosa.
Ho detto che il centrodestra ha mosso voti consolidati nel tempo o dubbi ed astenuti più che averne creati di nuovi, osservando le scorse regionali.
La crescita M5S solitamente avviene secondo 3 direzioni... destra, sinistra e astenuti. Vi ho detto quali ritengo fossero le principali quote di astensione ora e ieri. Ho parlato della rinascita della destra. Aggiungo che la sinistra (non PD) fondamentalmente ha mantenuto il suo bacino, anzi ha rosicchiato al PD grazie alla reputazione del suo candidato.
Premettendo inoltre che dubito che PD e M5S siano vasi comunicanti di flussi elettorali in maniera significativa, la crescita grillina proviene sempre dal suo bacino tipico, ovvero è possibile notare che rispetto alle scorse regionali sono sparite varie liste stile "forca e forconi" che pur non raggiungendo la soglia di ingresso in parlamentino, sommate erano una voce non trascurabile. Alcune è noto si siano sciolte, altre sono confluite nei grillini, ma ciò ha condotto allo stesso esiti, convogliare questi elettori verso i 5S, generando un "voto di protesta utile".
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Lascio anch'io qualche considerazione post voto.
1. Centrodestra. Vittoria prevedibile. La dimostrazione che fra l’originale (Berlusconi) e la copia (Renzi) l’originale ha sempre un quid in più: quel di più è la capacità di “tapparsi il naso”, che ha portato il centrodestra a schierarsi unito (bellamente al netto di Alfano) e a vincere (a differenza del 2012).
I siciliani hanno fatto una scelta che, vista la situazione in cui l’isola è stata portata, porterebbe a porsi qualche domanda.
2. Movimento 5 Stelle. Tralasciando per un attimo un grande punto di debolezza come la mancanza di una classe dirigente adeguata, esperienze amministrative non proprio entusiasmanti (conseguenti anche alla prima), uscite di dubbia opportunità e tutti i loro difetti, hanno conseguito un risultato che brucia dal punto di vista del morale, vista la vittoria sfuggita, ma paradossalmente, a livello politico, si tratta di un risultato ottimo. Conferma (e incrementa) un largo consenso ed evita di ritrovarsi fra le mani una patata bollente come la Sicilia (con tutte le prevedibili strumentalizzazioni, giuste o meno, del caso).
3. PD. Questo risultato parla da sé. Al netto delle polemiche sul mancato dibattito televisivo (che francamente non mi appassionano) il vero campo in cui confrontarsi era la Regione, ed il segretario del PD avrebbe dovuto, a mio parere, avere il coraggio di combattere questa battaglia politica. Anche perché, persa per persa, sarebbe finito comunque nell’occhio del ciclone, ma avrebbe quantomeno dimostrato il coraggio di metterci la faccia in una tornata elettorale che vedeva in campo anche il simbolo del PD. Poi è chiaro, il mio è un discorso in parte influenzato da una certa idea morale.
Direi che il meglio (per lui a livello di consenso, chiaramente) sia decisamente alle spalle, cristallizzato al 2014.
Sugli attacchi a Grasso dopo la fragorosa débâcle: no comment.
Emblematico che le uniche prospettive di governo per il PD dopo le politiche del 2018, allo stato attuale delle cose, risiedano in un Nazareno bis. E se il trend è questo…
4. Fava. La sua battaglia aveva una sua coerenza (correre senza il PD è stata una mossa giusta dal loro punto di vista, e mi avrebbe lasciato perplesso il contrario). Un risultato che non è da buttare, ma c’è da capire come, il consenso ottenuto da una forza politica di sinistra, possa essere reso funzionale ad ottenere risultati concreti nei prossimi anni.
Sul discorso del leader potremmo versare fiumi di inchiostro. Credo debba venire fuori da sé. Concordo comunque con quanto detto da @Aegon il mediocre: purtroppo sono quelli, che ci piacciono. Certo, se ti guardi intorno e vedi Speranza o Pisapia…
5. Astensione. 54%. Sconfitta di tutti, che forse nessuno sente realmente sua, al di là delle parole.
6. Impresentabili. I partiti sono responsabili per aver dato l’opportunità a certi soggetti di poter correre alle elezioni. Sono colpevoli, prima ancora delle sentenze, di scelte di dubbia opportunità. I cittadini, poi, sono colpevoli di votarli.
Il primo argine continua ad essere rappresentato dalla magistratura.
Per il resto, vedi il punto 5.
7. Mi ritrovo d'accordo con l’analisi del voto fatta da Aegon, soprattutto per quanto concerne il Movimento 5 Stelle. Ci si ostina, a mio parere, a non voler vedere che non solo il loro consenso non cala, ma addirittura si rafforza.
Dipende dagli ambiti credo. Ma d'altronde questo è proprio il solito mantra che continuano a ripetere i Cinque Stelle, cioè che sono il primo partito del paese, salvo poi portare a casa scarsi risultati quando si va al voto.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ma non è vero che portano a casa scarsi risultati. Specie in questo caso, è questione di numeri, non di parole.
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Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera