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Estate e libri: il terrore degli studenti
di Lady Monica
creato il 29 giugno 2017

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thedoor
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thedoor
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Inviato il 30 giugno 2017 14:14
4 hours fa, Manifredde dice:

Ora faró una affermazione forte: la scuola é corresponsabile delle scarsa propensione alla lettura dei giovani italiani. É piú importante incoraggiare alla lettura, o far leggere 4 o 5 classici?

 

Indubbio che sia preferibile incoraggiare la lettura, tuttavia non parlerei di corresponsabilità della scuola, se non altro non in senso affermativo bensì interrogativo. La scarsa disponibilità spesso traduce un atteggiamento, ed ancor più una mancanza, non direttamente imputabile ai giovani. Chiaro che le motivazione vadano ricercate altrove, in un sistema complesso e articolato, e non possano mai far capo ad una causa univoca ed esterna alla famiglia come nucleo sociale primordiale.  

Quello che oggi si fraintende è soprattutto la funzione della scuola, chiamata a sostituire, colmare e riempire ogni possibile vuoto, incluso il fatto che tutto ciò che si fa e si impara venga considerato inutile. Come può avere successo una proposta quando spesso e diffusamente non viene percepito il valore di quella proposta?

 

Per me dunque non si tratta di "adeguatezza" dei classici, ma di un ordine di necessità e di valori che sono via via sempre più distanti da ciò che il modello istituzionale riconosce come importante e formativo. Questo però non ha nulla a che fare con le famigerate liste di libri per le vacanze, semmai con una identità culturale sempre più fragile e intesa come superflua. 


"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco

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GIL GALAD
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Inviato il 30 giugno 2017 17:18
20 hours fa, Lady Monica dice:

Eh, ma è una lettura che hai rivalutato da adulto. Allora forse è giusto che i ragazzi leggano cose più abbordabili?

 

Diciamo che sono d'accordo ma fino ad un certo punto, mi spiego: i romanzi ed in particolare molti classici che nelle scuole inferiori vengono dati agli studenti come letture estive sono in genere difficili da digerire, da farsi piacere e questo (secondo me) perché nella stragrande maggioranza trattano di temi o hanno narrazioni che sono fuori dal tempo in cui viviamo. Cosa aggravata anche talvolta da tipi di linguaggi ed espressioni spesso indecifrabili o cmq concettualmente ardui da capire. Quindi da una parte sì sarebbe opportuno che i professori dessero letture più facili appassionanti leggere tuttavia mi domando: quanta letteratura diciamo pesante "dura" verrebbe poi mai avvicinata anche successivamente nel corso della vita dagli studenti senza l'obbligo coercitivo dei professori? Prendiamo uno dei nostri classici più famosi : I Promessi Sposi, certo un romanzo non semplice corposo soprattutto se uno non possiede un retroterra storico dell'epoca in cui si narra la vicenda, quanti diciamo la verità si comprerebbero il libro per conto proprio finito il ciclo di studi? Secondo me molto pochi, quindi in conclusione direi che certe letture sono un'utile amaro calice che tutti gli studenti devono bere. L'abbiamo fatto in passato e nessuno di noi è "morto" se non forse di noia, continuino a farlo anche oggi. È una specie di dovere ed un modo per onorare questi grandi autori che pure ci hanno "rovinato" qualche pomeriggio agostano.


Gil Galad - Stella di radianza





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Brienne_Tarth
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Brienne_Tarth
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Inviato il 30 giugno 2017 21:21

Bella discussione, molto interessante per me che sono una lettrice accanita, al di là della scuola.

Per quanto mi riguarda, alcuni libri letti a scuola mi sono piaciuti molto (mi sa che sono l'unica persona che si è letta i Promessi Sposi di manzoniana memoria due o tre volte, per intero), altri invece proprio non li ho digeriti (per esempio, non sono una grande fan della poesia in generale, preferendo appunto la prosa e leggendo soprattutto romanzi vari, tenendomi di solito ben lontana da saggi e simili). Certo, si potrebbe venire incontro agli studenti inserendo tra i vari titoli disponibili letture più leggere, ma si potrebbe, ancora meglio, proporre un argomento, su cui poi gli studenti dovrebbero poi cercarsi da sè i libri da leggere, in modo che ciascuno possa leggere ciò che vuole, ovviamente purché si rispetti l'argomento dato dall'insegnante. Naturalmente alcuni argomenti sarebbero più noiosi di altri, ma almeno lo studente potrebbe scegliere di quale noia morire...

 


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Erodiade Di Asshai
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Erodiade Di Asshai
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Inviato il 30 giugno 2017 21:52

Personalmente ricordo con odio parecchi libri che mi hanno dato da leggere, mentre sono andata a prendere in biblioteca romanzi nominati in classe che ritenevo di mio interesse (qualcuno ha nominato I Malavoglia <3). Per quanto mi riguarda non era tanto il fatto che fossero testi difficili per la mia età, ho sempre letto testi considerati difficili per la mia età da piccola, era proprio l'obbligo che mi indisponeva.

In più trovo assurdo che un ragazzo arrivi a diciotto anni conoscendo maggiormente i classiconi rispetto ai romanzi contemporanei, scrittori morti rispetto a scrittori vivi. Non penso che alcuni degli autori odierni abbiano qualcosa da invidiare ai maestri della letteratura solo perché la storia non ha ancora avuto il tempo di decretare quali tra i primi verranno ricordati e quali no. E onestamente, non penso nemmeno che un autore valga la pena di essere letto solo se reputabile immortale. I romanzi contemporanei aiutano un ragazzo a riflettere sul mondo in cui un giorno si troverà a vivere, ad entrare in contatto con l'attualità, senza contare che molti potrebbero trovare lo stile di scrittura degli Anni Novanta-Duemila più abbordabile rispetto a quello ottocentesco.

Secondo me l'ideale è fare un bel listone di titoli, non troppi, mettiamo dieci/quindici, con una piccola sintesi al fianco di ciascun titolo per invogliare, equamente divisi tra classici e contemporanei e di diverso genere. Tanto, parliamoci chiaro, chi non ne avrà voglia si scaricherà comunque le recensioni da internet.

 


You may dress an ironman in silks and velvets, teach him to read and write and give him books, instruct him in chivalry and courtesy and the mysteries of the Faith, but when you look into his eyes, the Sea will still be there, cold and grey and cruel.

Sansa - Jaime - Theon
Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)
C.P.J.L. : Comitato Pro Jaime Lannister
C.S.R.C.T.S. (Comitato per il Sostegno e la Riabilitazione di Catelyn Tully Stark)
G.M.S.S.: "Giù le mani da Sansa Stark", per la difesa della giovane lupa
G.M.A.S.: "Giù le mani da Arya Stark", per la difesa della giovane lupa
C.P.S.B - Comitato Pro-Stannis Baratheon
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Ellyn Reyne
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Inviato il 01 luglio 2017 13:41

Ehm ehm. Ho sempre detestato le letture "imposte" ai tempi del liceo, che trovavo tutt'altro che narrativamente accattivanti. Avrei volentieri divorato il teatro di Shakespeare o "mattoni" come Guerra e Pace, Il conte di Montecristo, Il Signore degli Anelli, accompagnandovi - tanto per smorzare un po' - qualche bel romanzo giallo o d'avventura, possibilmente di autori contemporanei.  Invece impiegavo puntualmente un mese a mandar giù l'ennesimo romanzo sulla Resistenza. E mi sentivo pure uno schifo, dato che non ero in grado di apprezzare i pilastri della nostra letteratura civile. Insomma, non ne traevo alcun beneficio.

L'unica estate in cui sono stata lasciata libera di scegliere le mie letture, ho scoperto i meravigliosi romanzi di Khaled Hosseini e letto con immenso piacere diverse opere studiate quell'anno, purtroppo solo attraverso semplici estratti, in letteratura inglese.

Penso sia più saggio assegnare agli studenti una certa quantità di letture a scelta libera, piuttosto che indicare un tema o una lista di titoli. Almeno resterebbero tutti contenti! ^^'


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Smilla
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Inviato il 01 luglio 2017 19:28

Al liceo ci davano una lista lunghissima di letture da cui scegliere le - mi pare - 3 letture dell'estate. Poi è cambiata prof e non sempre abbiamo avuto questa modalità, ma sempre un'ampia scelta. E almeno un anno un libro era a piacere, me lo ricordo bene perché poi dovevamo fare un riassunto e presentarlo alla classe, scelsi Dracula di Bram Stoker (un po' a caso in realtà, leggevo tantissimo ai tempi ed era quello che mi sembrava più adatto al momento). Ricordo di aver letto diverse cose di Calvino (bello!), qualcosa di Pirandello (uno nessuno e centomila, non ricordo se altri), La coscienza di Zeno (mai finito, non mi piacque per niente).

 

L'idea della lista la trovo bella, e penso sia un'ottima cosa dare una lista molto ampia ai ragazzi da cui poter scegliere quello che si preferisce, magari presentando anche un po' i libri in classe (la mia prof l'aveva fatto), di modo anche da far conoscere opere che altrimenti uno non si andrebbe a cercare da solo. Però non penso che imporre delle letture abbia mai funzionato granché per invitare i ragazzi al piacere della lettura (oggi poi, Wikipedia e sai la trama, è impossibile verificare chi ha letto e chi no), e il sistema lista di fatto aiuta chi già è un buon lettore. 


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Inviato il 07 luglio 2017 16:27

Quando ho fatto scuola io c'erano due possibilità, dipendeva dalla prof:

 

- I mattonacci assurdi e terrificanti

- Libri a caso che piacevano alla prof, in quel caso poteva andare bene o male a seconda dell'interesse. Per esempio in prima media diedero "il più grande uomo scimmia del Pleistocene" che trovai tutto sommato gradevole.

 

Si apre poi il percorso universitario, io avendo fatto lingue avevo l'obbligo di letture in lingua originale di libri convenzionati con l'università, che erano osceni, illeggibili e patetici (i libri di Matilde Asensi, Los Principes Nubios, El congreso de Literatura per dirne alcuni) e su quelli non potevi scappare perchè te li chiedevano all'esame.

 

Alle superiori, invece, dopo il primo anno in cui abbiamo capito che ai prof non interessasse effettivamente niente del fatto che leggessimo o meno, nessuno ha più letto i libri obbligatori. Col senno di poi a molti avrebbe fatto bene, perchè senza l'obbligo non hanno più letto nulla in vita loro


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Ellyn Reyne
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Inviato il 08 luglio 2017 13:39
20 hours fa, TFT dice:

...Alle superiori, invece, dopo il primo anno in cui abbiamo capito che ai prof non interessasse effettivamente niente del fatto che leggessimo o meno, nessuno ha più letto i libri obbligatori. Col senno di poi a molti avrebbe fatto bene, perchè senza l'obbligo non hanno più letto nulla in vita loro

Secondo me in questi casi è proprio l'obbligo che peggiora le cose. Come dice giustamente Smilla, il sistema della lista aiuta di fatto chi è già un buon lettore. Se un ragazzo non legge mai è perché ritiene di non poter trovare piacere alcuno nella lettura, e allora bisognerebbe venirgli incontro assegnandogli qualcosa che di sicuro possa trovare gradevole. Qualsiasi cosa, dai fumetti di Topolino al peggiore young adult fenomeno pop di turno. Quando ad un "lettore" che a stento ha letto l'ultimo Harry Potter imponi Notre Dame de Paris, glielo stai proprio chiedendo in ginocchio di non leggerlo. 


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