[Evitare qualsiasi spoiler nella discussione]

Nel 2018 ci sarà l’epilogo della storia in tv. Il finale libresco ci sarà svariati anni dopo (2023, anno più anno meno).

Quando (e se) verrà pubblicato l’ultimo libro della saga, il circo mediatico intorno a GOT sarà stato chiuso da tempo, il finale della serie si sarà portato via gran parte dell’hype, e sarà rimasto soltanto un lontano eco del clamore a cui assistiamo ora.

Probabilmente ADOS verrà al mondo nel silenzio.

Lo stesso Giorgione Martin dovrà scriverlo con la consapevolezza che buona parte della gente avrà già visto, digerito e in buona parte archiviato la sua storia e il suo mondo.

Perfino lui avrà già visto scene che dovrà scrivere.

Cosa ne pensate di tutto ciò?

(Sondaggio con possibilità di scegliere più opzioni)

Ovvio finito lo show televisivo rimarranno solo.i fan del libro,visti i tempi biblici di scrittura

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Per l'amore che nutro per la saga ciò che conta veramente è che TWOW ed ADOS escano, garantendo una conclusione all'opera. Che poi giungano con acclamazioni o con disinteresse, è relativo. Chi ha Martin e il suo ASOIAF nel cuore non si precluderà la lettura.

Sarà anche il medesimo finale, ma alla fine non è per quello che la maggior parte di noi si è incamminato nella lettura. Viaggio, maturazione lettore-personaggio, evoluzione narrativa, approfondimento psicologico, morale, ironia velata, spessore ecc. Ed è tutto ciò a rendere GoT relativo quanto carente e a non intaccare di molto i due volumi rimanenti.

GoT non è che un semplice adattamento che, giunto al successo, ha deciso di slegarsi dalle proprie origini e confezionarsi ancor di più come un prodotto mainstream, per il pubblico facile, con stereotipi, scontato sex appeal, qualche episodio da soap, distanziandosi sempre più dai contenuti e dai prodromi di ASOIAF. L'importante è giungere al pubblico medio, ed in questo hanno avuto successo perché, purtroppo, lo dicono i fatti.

Anche qualora si dovessero ritrovare nei successivi volumi, nella peggiore delle ipotesi paventate, le scelte di trama più trash, scadenti ed ovvie possibili, mi sentirei comunque al sicuro e pronto ad una rivalutazione critica. Il perché è semplice: Martin è uno scrittore presuntuoso, con un suo credo e la ferma volontà di farsi beffe di chi capiti a tiro. Motivo per il quale la sua scelta è sempre stata quella di uccidere il cliché, abbatterlo, rendersi imprevedibile e soprattutto MAI superficiale. Ecco perché sono convinto che anche l'episodio più trash non sarebbe mai trattato con inerzia e superficialità, che spesso ritroviamo invece in GoT.

per quanto mi riguarda, ho votato diverse opzioni, due come dati oggettivi, ossia la lentezza di un certo anziano nel completare la saga, e la certezza almeno di un finale, che mi aspetto in ogni caso emotivo, coinvolgente, e tutt'altro che banale!

e poi altre due, la prima è che il percorso, se non il finale, saranno diversi, e secondo me piu cose mostra la serie piu cose nelle idee di chi scrive i libri sone destinate a cambiare! la seconda è piu un augurio, sul leggere ADOS in tranquillita, cosa che subito accadra, se GOT dovesse andare avanti con qualche spinoff incentrato sulla ribellione o qualcos'altro!

La questione finale è relativa, perché a conti fatti c'è tutto un percorso da porsi:

- Stannis sfiorerà il trono? Sfogherà la sua fierezza nella lotta al vero nemico? Si comporterà da Re nel senso più velato e nascosto del termine, ottemperando prima al diritto del popolo che al proprio? La sua marcia infinita per quella sedia di ferro lo logorerà ancor di più fino a portarlo ad un'aridità senza fine o si ritroverà compiuto in un ultimo sfogo di furente giustizia? Allontanerà o avvicinerà la propria fragilità nelle ore più tragiche? Quale altra caratteristica finirà per sviluppare?

- Quale sarà il cammino di redenzione di Theon? Finirà divorato dalla ricerca dell'umanità perduta nella sua disumanità attuale, o emergerà vincitore, perdonando infine sé stesso? Che funzione narrativa ritroveremo nella creatura che è diventato?

- Jaime accuserà un crollo emotivo dopo quanto accaduto con la sorella o avrà la forza di agire nonostante tutto? Tornerà alle origini, al quindicenne ossessionato dall'idea più nobile del cavalierato o si lascerà andare, dando il peggio di sé? Dove lo porterà, psicologicamente, la tossicità del suo rapporto incestuoso?

- Semmai dovesse ritornare alla vita, con che Jon ci ritroveremo a fare i conti? Cosa passerà per la sua testa? Sarà stato il ragazzo a morire in favore della rinascita di un uomo, per quanto giovane, cambiato e provato? Quale sarà il passo successivo della sua evoluzione introspettiva?

- Sansa, nella ricerca di una sua stabilità, accetterà con favore la crescente perdita d'identità, affinché la donna che ne derivi non debba mai più subire ciò che ha subito in passato, o sarà tormentata e piena di vacillamenti? Porrà da parte la sua benevolenza e accetterà il gioco? Rimarrà fedele a sé stessa, o a ciò che di quel ''sé'' è rimasto?

E potrei andare avanti all'infinito. Sono tutti aspetti che in GoT risultano tronchi, controversi in negativo, del tutto assenti o trattati con la superficialità e l'OOC più devastante. Così come tutti aspetti che sono invece il fulcro di ASOIAF. Dal mio punto di vista l'eventuale spoiler sul finale è molto, molto relativo alla luce di quanto sopra. L'importanza risiede in ciò che lo precede, in ciò che porta ad esso, nella sua coerenza, consistenza e profondità.

D&D stanno facendo miracoli a portare avanti una storia a colpi di scenografia (perchè scenografi sono e non scrittori) e non mi sento di criticarli per le loro scelte narrative un pò piatte. Mi sarei turbata di più se si fossero improvvisati scrittori e avessero sviluppato i personaggi a modo loro.

Sono certa che se ci fossero stati i libri già scritti, tutto sarebbe stato diverso, le stagioni sarebbero state di più e i personaggi avrebbero avuto maggior spessore e coerenza. Ma tant'è mettersela via... è andata così... del resto sarebbe stato molto peggio se avessero interrotto alla quinta stagione lasciando il pubblico in sospeso con un "riprenderemo tra 5 anni quando usciranno i libri" ... quindi alla fine l'unica cosa che mi viene da dire è... Shame on Martin per la lentezza.

Quando usciranno i libri li leggeremo con lo stesso slancio con cui abbiamo letto quelli precedenti. E sarà un piacere approfondire il destino dei singoli personaggi, visto che D&D non hanno aggiunto niente a nessuno di essi, nè tantomeno ne hanno inseriti di nuovi. Hanno solo aggiunto ottime immagini e portato la storia ad una fine decente. Si, credo che voterò anche l'opzione Tanto show e libri sono due cose diverse.

Ho scelto "Almeno avremo un finale".

Arrivati a questo punto della storia, per me è comunque meglio sapere come questa storia andrà a finire, anche perchè sappiamo già che avranno lo stesso finale (non è una speculazione, lo hanno dichiarato D&D). Per me sarebbe inaccettabile non sapere mai almeno le linee generali della trama principale.

Toglierà probabilmente un po' di pathos alla lettura di ADOS, ma il settimo libro lo leggerò lo stesso anche se so già che non lo apprezzerò come lo avrei apprezzato senza l'anticipo della storia.

Ho votato "a me interessa solo la storia dei libri"

Perché è così: la serie farà ciò che vuole, ma per me l'unica opera canonica e di riferimento è A Song of Ice and Fire di Giorgione

Io considero la serie come brutta copia della saga letteraria (ed è il motivo per cui mi spoilero tranquillamente lo show, cosa che non faccio per i libri o per altre serie tv).

Però, come scritto da altri, sono contento di scongiurare l'eventualità di non sapere mai le cose più importanti del finale. Anche perchè, questa situazione è talmente paradossale (forse un unicum) che mi sembra un presagio del fatto che non succederà mai, e che la saga resterà incompiuta (anche se non voglio votare quest'opzione).

Martin si è venduto la storia, ma l'ha fatto in buona fede, convinto di finire ben prima la fine dello show. Va comunque biasimato per l'estrema lentezza.

In ogni caso, dall'estate del 2018 fino all'uscita di ADOS, ci sarebbe un pò meno da speculare e teorizzare...

Per quanto mi riguarda quello che conta sono i libri, lo show è passato dal divenire una bella copia ad una pessima copia.
Vero, i tratti generali del finale saranno gli stessi - anche se, fondamentalmente, soltanto per quei personaggi considerati più importanti - ma la storia è fatta di molto altro. Se X muore per mano di Y o se X muore per mano di L sono due cose molto diverse, anche se il risultato è lo stesso. Quindi no, non sono preoccupata per gli spoiler, anche se, ovviamente, avrei preferito vi fosse il solito iter prima libro/poi serie. Ma, pazienza. Da un lato avere gli spoiler mi permette di escludere o sostenere alcune teorie della storia originale, e può essere anche divertente.

Ma fondamentalmente ormai troppe cose sono talmente diverse che anche i personaggi sono diversi, considerando che alcuni hanno avuto rivoluzioni per nulla da poco.

Mi interessa più come si arriva al fatto che il fatto a cui si arriva. Anche perché in realtà trovo che alcune cose del finali (fine del trono/morti tra i pg principali ecc) siano teorizzabili con una sicurezza del 70/80 percento.

Conoscere la trama di un libro pregiudica il piacere della lettura solo in parte. Le questioni da chiudere non sono solo gli accadimenti principali, ma i percorsi interiori dei personaggi.

La questione finale è relativa, perché a conti fatti c'è tutto un percorso da porsi:

 

- Stannis sfiorerà il trono? Sfogherà la sua fierezza nella lotta al vero nemico? Si comporterà da Re nel senso più velato e nascosto del termine, ottemperando prima al diritto del popolo che al proprio? La sua marcia infinita per quella sedia di ferro lo logorerà ancor di più fino a portarlo ad un'aridità senza fine o si ritroverà compiuto in un ultimo sfogo di furente giustizia? Allontanerà o avvicinerà la propria fragilità nelle ore più tragiche? Quale altra caratteristica finirà per sviluppare?

- Quale sarà il cammino di redenzione di Theon? Finirà divorato dalla ricerca dell'umanità perduta nella sua disumanità attuale, o emergerà vincitore, perdonando infine sé stesso? Che funzione narrativa ritroveremo nella creatura che è diventato?

- Jaime accuserà un crollo emotivo dopo quanto accaduto con la sorella o avrà la forza di agire nonostante tutto? Tornerà alle origini, al quindicenne ossessionato dall'idea più nobile del cavalierato o si lascerà andare, dando il peggio di sé? Dove lo porterà, psicologicamente, la tossicità del suo rapporto incestuoso?

- Semmai dovesse ritornare alla vita, con che Jon ci ritroveremo a fare i conti? Cosa passerà per la sua testa? Sarà stato il ragazzo a morire in favore della rinascita di un uomo, per quanto giovane, cambiato e provato? Quale sarà il passo successivo della sua evoluzione introspettiva?

- Sansa, nella ricerca di una sua stabilità, accetterà con favore la crescente perdita d'identità, affinché la donna che ne derivi non debba mai più subire ciò che ha subito in passato, o sarà tormentata e piena di vacillamenti? Porrà da parte la sua benevolenza e accetterà il gioco? Rimarrà fedele a sé stessa, o a ciò che di quel ''sé'' è rimasto?

 

E potrei andare avanti all'infinito. Sono tutti aspetti che in GoT risultano tronchi, controversi in negativo, del tutto assenti o trattati con la superficialità e l'OOC più devastante. Così come tutti aspetti che sono invece il fulcro di ASOIAF. Dal mio punto di vista l'eventuale spoiler sul finale è molto, molto relativo alla luce di quanto sopra. L'importanza risiede in ciò che lo precede, in ciò che porta ad esso, nella sua coerenza, consistenza e profondità.

D'accordissimo. Queste cose la serie TV non ce le dirà mai.

Spero solo che i libri vengano completati un giorno............

Al sondaggio ho votato Shame on Martin per la lentezza, perchè alla fine tutto è riconducibile a quello.

Che sia paradossale, fuor di dubbio....ma anche two is megl che uan!

Sta di fatto che per colpa sua parte della magia che si avrà leggendo l ultimo libro sarà dissipata.... per quante cose potranno variare nel finale cartaceo

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Credo che Martin vorrà cambiare molto rispetto alle intenzioni originarie, se non addirittura il finale (almeno parzialmente)...per cui temo che l'opera gli resterà fra le mani...

Non tollererei due stagioni al livello (minuscolo) della sesta, malauguratamente sono convinto che in 13 episodi vedremo solo porcherie

Ho segnato "altro" perchè alla fine mi ritrovo in tutte le risposte, e nessuna.
Mi spiego: ho scoperto ASOIAF dopo le prime due stagioni di GoT, viste tutto d'un fiato nel giro di pochi giorni, e ho letto tutta la saga tre volte nel giro di un annetto. Mentre leggevo AGOT ero già andata a guardarmi tutti gli spoiler possibili, ero (sono) presissima dalla saga, e se potessi tornare indietro inizierei da quella e non mi anticiperei nulla, perchè visto quanto ho amato questi libri penso che poter scoprire su di essi per la prima volta il destino dei personaggi, e non tramite riassunti o fantasiose interpretazioni televisive, sarebbe stato molto meglio.
Nel 2012, quando tutto è cominciato per me, speravo di poter avere questo privilegio almeno per il finale, ma ora ho fatto pace col fatto che non sarà così.

Tra due anni HBO ci darà tutte le risposte almeno per quanto riguarda l'assetto principale degli eventi, e forse per allora non avremo neanche TWOW ancora (spero di no, ma mai sperare troppo con GRRM).
Per me, che da subito ho conosciuto la storia tramite altre fonti, per poi scoprire che Martin l'aveva pensata migliore, non fa troppa differenza rispetto a come sono andate le cose fino adesso, ammesso e non concesso che un finale ce lo darà mai.

Ecco, l'eventualità di un'opera incompiuta mi lascia davvero triste e amareggiata. Spero che almeno questo non succeda.
Per il resto la tempistica è stata una serie di sfortunati eventi che sono anche disposta a perdonargli se mi darà altri due capolavori all'altezza di AGOT e ACOK.

Però dovremmo anche riconoscere che questa situazione paradossale dei film che si concludono prima dei libri stessi, ha il suo lato positivo: è uno stimolo per tutti noi per parlare, immaginare, criticare... un mix di aspettative e disillusioni, di congetture e riflessioni che non sarebbe stato possibile se l'inchiostro dei libri di Martin fosse già secco. E mai una caccia agli spoiler fu più ansiogena di questa.