Salvini comunista ?

Cioè? non capisco cosa vuoi dire

Ecco a cosa porta il populismo: Farage e altri sostenitori del Brexit in campagna elettorale avevano promesso che l’uscita dall’UE avrebbe consentito al Regno Unito di risparmiare 350 milioni di sterline che il Paese “invia” settimanalmente all’Unione Europea. Soldi che sarebbero invece stati più proficuamente impiegati nel mantenimento del sistema sanitario nazionale (National Health Service – NHS).

Ieri si è rimangiato tutto in diretta internazionale

Fonte: http://www.nextquotidiano.it/nigel-farage-e-quellerrore-sulla-brexit-che-costera-caro-agli-inglesi/

Ser Alexander riprendeva la tua frase "E c'è ancora qualche politico in Italia che sull'onda del più becero comunismo dice" e siccome c'è Salvini in prima linea con questa idea, sembra che dai a Salvini del Comunista.

Uh non me ne ero accorta ovviamente intendevo populismo ;) Sarà stato il correttore automatico del tablet

Domanda per gli esperti: ma se, come leggo, sono ora i britannici a dover chiedere l'applicazione dell'articolo 50, e se, sempre come leggo, Cameron non intende avviare la pratica considerate le dimissioni e il suo probabile successore Johnson pare intenzionato a temporeggiare il più possibile... che armi ha l'Unione Europea per dettare i tempi?

No, perché leggo che l'Europa a parole usa toni duri... ma poi che opzioni ha?

Buonasera, mi permetto di dire la mia. Innanzitutto è stato sorprendente, io come molti altri ero sicuro di una vittoria Bremain ed anche i sondaggi sembravano dare questa indicazione, se guardate l'andamento dei mercati fino ai dati di Sunderland pareva davvero non esserci storia, poi è successo di tutto. Vorrei fare una precisazione: chi pensa che UK ci guadagni da questa scelta è ingenuo, così come chi pensa che UE dopo questo avvenimento sia alla sua fine, è UK ad avere bisogno di UE e non viceversa, almeno non nella stessa misura. La realtà è che l'economia britannica è sopravvalutata: il debito privato è altissimo, i prezzi immobiliari sono altissimi e la crescita in questi anni è stata trainata soprattutto dal peso della moneta e della Londra finanziaria, ogni anno un esercito di giovani europei mantiene alti gli standard londinesi ed i colossi finanziari investono miliardi, questo grazie anche al fatto che non esistono o quasi barriere tra i due grandi mercati (ancora per 2/3 anni ormai). Cosa aspettarci adesso? Dipende dalle modalità di uscita, è probabile che in pochi anni flussi di capitali europei passino da Londra a centri finanziari come Francoforte e Milano, è probabile che la domanda immobiliare cali sensibilmente in UK e provochi un crollo dei prezzi delle abitazioni (questo un problema gravissimo per loro), è probabile che la crescita sia meno corposa e conduca la banca centrale a programmi di QE più spinti, ovviamente con l'effetto diretto di un deprezzamento della sterlina e di un calo decisivo della forza di attrazione finanziaria britannica. Per l'UE cosa aspettarci? Mah, come detto flussi di capitali potrebbero tornare a casa, migliaia di giovani studiare e lavorare altrove, ecc... Il problema più grande per UE è che sia nato un precedente, adesso in molti paesi i partiti di estrema destra/sinistra chiederanno referendum e metteranno in dubbio la consistenza dell'Unione, questo secondo me è l'unico vero grande rischio. Veniamo però alla politica estera: davvero UK ha portato in questi anni tutti questi benefici a UE? I britannici hanno accordi con KSA ed altri paesi arabi, hanno tenuto una linea ambigua nei confronti di ISIS ed altre organizzazioni, seguendo sempre e comunque la linea imposta dai cugini Americani, si veda il caso della crisi con la Russia. Da questo punto di vista per l'UE la situazione migliora? SI', in quanto si potrà finalmente tentare di costruire un esercito unico europeo, cambiare l'atteggiamento nei confronti della Russia ed ampliare l'orizzonte ad Est, tentare davvero di integrare i vari paesi in un'unione politica e monetaria e tante altre cose..

Un appunto sul mero voto elettorale: UK è un paese distrutto, non perchè è uscito dall'UE ma proprio perchè si trova distrutto al suo interno, la Scozia ne approfitterà per tornare in UE (speriamo, avrebbero dovuto votare diversamente anni fa) e si è evidenziata una profonda spaccatura anche tra Londra e resto dell'Inghilterra. Possiamo ridurre tutto a xenofobia ed ignoranza? Ovviamente no, l'immigrazione è un grave problema in UE e se continueremo ad affrontarla in questo modo andrà sempre peggio, dal mio punto di vista sarebbe necessario creare un esercito unico e centri d'aiuto nei paesi in difficoltà, è ormai ovvio che limitarsi a ricevere gli immigrati e dividerli tra paesi non risolve il problema ma lo aggrava..

Concludo il mio noioso intervento dicendo che a mio modesto parere per UE si aprono nuovi orizzonti, non è finito nulla, bisognerà gestire al meglio questi anni però, per quanto riguarda UK invece non credo che le prospettive siano altrettanto positive.

Sono d'accordo con Draco.

Aggiungo che il settore finanziario è il settore storicamente trainante nell'economia inglese.

Non so come evolverà il rapporto UK-UE, ma se effettivamente sarà completamente fuori, le imprese di quel settore non potranno più usufruire della libera prestazione di servizi e della libertà di stabilimento nei paesi membri e quelle imprese necessitano di autorizzazione per operare. Ciò vuol dire che banche e assicurazioni dovranno richiedere autorizzazione in un paese membro per operare nell'UE.

Ciò magari sarà una sottigliezza però c'è un grosso però.

Le multinazionali finanziarie d'oltre oceano piazzavano praticamente tutte la sede secondaria a Londra, autorizzazione inglese e via a lavorare in tutta europa.

Ora dovranno fare le valigie in direzione di un paese membro. Questa sarà una grossa perdita sia di entrate da quelle imprese, sia di centralità e d'importanza della UK, proprio nel settore di punta.

Questa importanza era proprio dovuta dall'ambiguità inglese nel rapportarsi con Bruxelles, dal suo status di paese comunitario che comunque poteva permettersi scelte originali e mantenere quella fiscalità "amica" nei confronti di profitti, rendimenti e dividendi.

Per non parlare poi di tutte quelle imprese europee con sede legale o fiscale a Londra...

Giusto per scommessa, a naso, credo che Dublino sorriderà non poco nei prossimi anni. Probabilmente in aggiunta ai palazzoni di Google ne sorgeranno altri...

Jon Know non è contento per il Nord che non è più parte dei Sette Regni.

La borsa di Milano apre in rialzo dello +0,01 % . Molto meglio del previsto, visto il -12 % con cui aveva chiuso venerdì.

In compenso la sterlina continua a perdere. Diciamo che sta arrivando il momento dello shopping in GB, qualche azienda con un po' di cassa dovrebbe pensarci. Peccato che saranno principalmente cinesi e americani ad approfittarne.

Comunque la GB che traccheggia è veramente uno spettacolo tristissimo. Spero a questo punto che la UE, che non può invocare l'articolo 50 e quindi è costretta all'attesa, riesca per una volta a trattare l'UK come uno Stato membro come gli altri.

Il Migration Compact su cui Renzi insiste tanto, con la ridistribuzione delle quote, potrebbe essere un buon grimaldello. Non volete i nuovi immigrati? Uscite ora.

Ma secondo voi si riuscirà ad imporre un'accelerazione all'uscita della Gran Bretagna o, alla fine, prevarrà come al solito la linea della Merkel che già parla di non avere un atteggiamento punitivo con gli inglesi.

Non so ma sto diventando pessimista su come verrà risolta la cosa, pessimista ovviamente per un vero cambiamento europeo.

Dopo il vertice di oggi ne sapremo di più.

Lato UK sicuramente vedremo quanto la UE sarà fiscale nell'applicazione di trattati, clausole e altro nei prossimi mesi. La UE non ha poteri per aprire l'articocolo 50, ma può fare in modo che l'UK non veda l'ora di farlo.

In generale, spero che oggi vengano poste le basi per un'intelligence e un esercito comuni. Difficile che vengano date risposte di tipo economico, ma qualcosa sul tema della sicurezza e dell'immigrazione potrebbe venire fuori.

Adesso il geniale Boris Johnson e il geniale Farage dicono "stiamo fuori dall'UE ma rimaniamo all'interno del mercato unico europeo". Dei veri furboni. Sostanzialmente dovrebbero sottostare comunque ai vari regolamenti europei in materia di commercio senza avere la possibilità di intervenire per modificarli. Dei geni.

cosa ne pensano i cittadini europei?

Boris

e l'effetto di Farage sull'Eurocrazia

Adesso il geniale Boris Johnson e il geniale Farage dicono "stiamo fuori dall'UE ma rimaniamo all'interno del mercato unico europeo". Dei veri furboni. Sostanzialmente dovrebbero sottostare comunque ai vari regolamenti europei in materia di commercio senza avere la possibilità di intervenire per modificarli. Dei geni.

Dei geni Avere tutti i vantaggi del libero scambio di merci ma non dover "pagare niente" all'unione europea. Certo, e gli altri 27 stati membri sono dei poveri scemi che non hanno capito niente e che pagano le tasse alla UE

Se tutti facessero le stesse richieste dell'UK, l'UE fallirebbe in un nanosecondo :)

Le dimissioni di Farage dalle sue cariche in gran Bretagna hanno abbastanza dell'incredibile, ora i due leader del Leave hanno entrambi fatto marcia indietro.

Per di più Nigel ci mette la ciliegina sulla torta e, mentre deve lasciare il posto in patria per "riprendersi la sua vita", si tiene il seggio al parlamento europeo.

In queste condizioni a pensar male non si fa presto ma prestissimo.

Ora la situazione per Londra mi preoccupa un po' di più: il partito del Leave non ha più i suoi due leader, manca dunque una vision chiara, si naviga a vista.