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ADWD I sentimenti e la personalità di Roose Bolton.
J di JonSnow;
creato il 14 giugno 2016

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JonSnow;
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JonSnow;
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Inviato il 14 giugno 2016 17:24 Autore

Ultimamente sono alle prese con gli extra delle varie Season di GOT. In poche parole quei video da novella grafica narrati con la voce degli attori. Mi sono imbattuto per caso in quello di Winterfell narrato da ''Roose Bolton'' e questo mi ha fatto ritornare a galla vecchi dubbi e riflessioni su di lui.

 

Per prima cosa a mio avviso è il personaggio più criptico e ambiguo di tutta l'opera, se si esclude Rhaegar Targaryen, cui però deve quest'ambiguità al fatto che manchino informazioni dirette a suo riguardo. Per Roose il discorso è diverso, in quanto pur agisca nel presente non si riesce ad avere una precisa nozione dietro le sue gesta e i suoi sentimenti. Perché, probabilmente, si va ben oltre l'opportunismo e il non volersi ritrovare dalla parte degli sconfitti in una guerra. E' un personaggio a tratti veramente poco decifrabile, su alcune cose anche un controsenso per come viene presentato.

 

Ciò che appare ovvio è che abbia una crudeltà intrinseca senza pari. Il fatto che non la metta in mostra e riesca a seppellirla nella cortesia è poi indice di grande lucidità e consapevolezza del male. Ma questo lo fa altrettanto distinguere come una sorta di personaggio negativo ''elegante''. Più occultamente pericoloso di chi ha foga. Tuttavia non ha disdegnato la rozzezza in taluni casi, mostrandosi efferato e quasi ''comune'' nell'esercitare la Prima Notte e generare di conseguenza Ramsey.

 

Non possiede, apparentemente, manie di grandezza ed egocentrismi. Questo, difatti, aumenta la sua dose di pericolosità e gli rende possibile mantenere un profilo basso ed essere parimenti cauto, nonostante la grande ambizione nascosta e qualche rancore interiore.

 

Da alcuni avvenimenti e dichiarazioni sparse tra Libro e Serie, si capisce che in qualche modo ha delle acredini contro gli Stark, derivanti dalla lotta millenaria della sua casata. Dunque deve nutrire un minimo di senso di appartenenza alla sua dinastia, ma è altrimenti probabile che semplicemente non ritenga tollerabile il vassallaggio al pari di un cameriere per una casata che già in passato aveva umiliato la propria. Il rancore millenario, ecco uno dei sentimenti di Roose, tra i più celati.

 

Eppure, oltre che le parole di Theon nel descriverlo, sono quelle di Barbrey Dustin le più indicative:

 

« Roose non ha sentimenti, capisci? Quelle sanguisughe che adora tanto gli hanno risucchiato già da anni tutte le passioni. Non ama, non odia, non soffre. Tutto questo è per lui solo un gioco, appena divertente. Alcuni vanno a caccia, altri allevano falconi, altri ancora giocano a dadi. Roose Bolton gioca con gli esseri umani. Io e te, i Frey, lord Manderly, la sua flaccida nuova moglie, persino quel suo figlio bastardo, siamo tutti dei giocattoli. »

 

Parole con cui mi sento di concordare, anche se non completamente poiché non ritengo Roose totalmente privo di sentimenti e sensazioni. Il fatto che giochi con gli esseri umani è indubbio, e non lo fa solo in quella sala. Il suo rapportarsi a Jaime per la questione della sorella e l'ultima frase fatta risuonare nel trambusto delle nozze rosse lo dimostrano. Roose ama piegare psicologicamente le persone che ha intorno, gli viene anche naturale un certo terrorismo psicologico. E' indubbio che ne tragga piacere, anche se non lo vedo tuttavia ossessionato nel ricercarlo. E' in perfetto controllo dei suoi impulsi e non ritiene necessaria la paura totale e il danno fisico.

 

Sarebbe capace di scuoiare? Lo avrà mai fatto? Sarebbe in grado di replicare le stesse azioni di Ramsey? Io penso di sì. Probabilmente anche con più malvagità e meno proclami. Però, appunto, a lui non serve mai giungere fino a quel punto. E a differenza di Ramsey non è una necessità patologica. Non sente il bisogno di farlo.

 

Quello che mi fa più riflettere e mi mette il dubbio sulla totale mancanza di positività di Roose Bolton è il suo comportamento sia nei confronti di Ramsey che nei confronti di Domeric. Lascia in vita il primo da bambino, pur non essendo costretto a farlo. Mentre non ha mai menzione del secondo, né con accezione negativa, né con benevolenza. Il fatto che non parli mai di Domeric, il fatto che non ci siano aneddoti relativi al rapporto con lui e quant'altro, la totale mancanza di correlazione diretta tra i due e il fatto che Domeric non venga descritto come un ragazzo in preda a devianze ma come una persona positiva, tranquilla, che eccelleva in tutto e che sentiva il bisogno di rapporti fraterni, pur vivendo sotto il tetto di uno come Roose Bolton mi fa credere che tale Roose Bolton non fosse del tutto negativo un tempo.

 

E altrettanto credo che Roose non abbia mai perdonato Ramsey e che anzi serbi per lui un rancore vero e proprio, più concreto, letale e venereo di quanto sia possibile con una casata rivale. Ecco perché è uno dei motivi per cui credo che prima o poi lo farà fuori, nonostante sia l'unico erede disponibile. Ed è l'eredità l'unica ragione per cui è stato tenuto in vita finora. Ma non durerà per molto.

 

Mi sono altrettanto chiesto semmai Roose avesse provato rimorso per le sue azioni delle Nozze Rosse, se ne fosse tormentato. Ma su questo ho più chiarezza. Credo non si sia mai pentito e non abbia neanche avuto il minimo pensiero contrastante. Li si legava l'opportunismo all'ambizione e alla possibilità di vendicare anni di umiliazione passata affondando una lama in un cuore di lupo.

 

Resta il fatto che continuo a trovarlo il personaggio più ambiguo in assoluto e il più difficile da inquadrare. Senza dubbio uno dei migliori nati dalla penna di Martin nel suo genere. E' un enigma vivente. Ma ciò non toglie che DEVE morire male. ^^

 

Qual è il vostro pensiero a riguardo?


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« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 14 giugno 2016 20:23

Bella discussione.

Sicuramente Roose è uno dei personaggi meglio riusciti delle Cronache: lo osserviamo da diversi POV (Catelyn, Theon, Jaime) eppure ci risulta difficile avere un'idea precisa di cosa pensa davvero. Di sicuro vuole il potere, ma forse non è la cosa davvero determinante: in lui si riscontra un gelo e quasi un'indifferenza verso ciò che lo circonda che lo rendono indecifrabile. E il rapporto con Ramsey è altrettanto complesso, e forse possibile fonte di sorprese in TWOW anche considerando che nella serie tv SPOILER GOT SESTA STAGIONE

Ramsey lo uccide

 

In ogni caso un personaggio unico nel suo genere. Mi spiace che nello scontro tra lui e Stannis possa sopravviverne solo uno


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AlysanneTarg
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AlysanneTarg
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Inviato il 14 giugno 2016 21:01

Ho inserito l'indicazione di spoiler più corretta :)

 

Vi ricordo anche che questa è la sezione dei libri, per cui cercate di parlare il meno possibile della serie e segnalate sempre gli spoiler (come già state facendo).

 

Buon proseguimento :)


All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.

 

 

Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister

 

 

The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.

 

TWOW

They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.

 

 

 

 

Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy

A Son(g) Of Ice and Fire

We swore a vow.

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Inviato il 14 giugno 2016 21:03 Autore

Sì infatti come detto è sorprendente proprio nell'indecifrabilità. Non puoi sfondare le sue barriere interiori e captare quali siano le sue reali intenzioni di fondo, cosa provi davvero. Se abbia sempre covato rancore. Se abbia, forse, amato Domeric (sono convinto di sì). Se abbia mai pensato alle Nozze Rosse con sottile pentimento. E non sappiamo neanche se abbia mai effettivamente scuoiato qualcuno.

 

Comunque sì... Roose mi è sempre piaciuto anche in dualismo con Stannis perché sono due persone di ghiaccio, dure, impenetrabili. Io preferisco il secondo di poco, però il primo è decisamente più complesso.


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Corvina
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Inviato il 14 giugno 2016 21:12

Per prima cosa dico che ti sei ingoiato un'enciclopedia "analizza personaggi": bellissima analisi ;)

 

Personalmente ho sempre amato Roose, sì, mi sono affezionata da subito al suo personaggio, proprio perché è diverso da qualunque altro sia apparso nella saga. Per quanto non credo potra mai arrivare a disporre di un potere pari a quello di altri Lord maggiori, credo che si possa considerare come uno degli uomini più pericolosi dei Sette Regni e, sicuramente, il più imprevedibile.

 

Come avete già detto, la cortesia nei modi indica una lucidità che è un'arma davvero pericolosa nel gestire i rapporti/alleanze. A me da l'impressione di essere una di quelle persone che ha sempre il piede in più scarpe xD Insomma, trova sempre il modo di risolvere le situazioni: se le cose per i suoi momentanei alleati vanno male, se ne trova di nuovi più potenti. È difficile che assuma particolari ruoli di comando o evidenza, ma per ora si è sempre trovato dalla parte giusta.

 

Per quanto riguarda la sua sfera più intima, a me ha sempre affascinato questa sua apparente apatia. Anche qui concordo con quello che ha scritto JonSnow: sicuramente c'è qualcosa nella violenza e nella crudeltà che lo attira, e altrettanto sicuramente prova piacere nel manipolare le persone. Altrettanto vero però è che non è affatto un irruente, non sembra avere il bisogno "urgente" di compiere questo genere di cose, come invece possono fare personaggi come Ramsey o Joffrey. Lui aspetta, pianifica con cura, e l'impressione è che non si faccia mai sorprendere da nulla.

 

Sul rapporto con Ramsey, sicuramente c'è di piu dietro la freddezza che Roose gli riserva. Se per il momento Ramsey è ancora in vita suppongo sia solo perché puo tornargli utile, ma credo che prima o poi Roose troverà il modo di disfarseme (sempre che GOT non ci abbia azzeccato, ma non credo che nei libri le cose andranno così)...

 

Dopotutto, la frase di Theon in proposito è emblematica: È solo l'ombra del padre. Eh, dici poco.


J
JonSnow;
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JonSnow;
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J

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Inviato il 14 giugno 2016 21:33 Autore

Ah beh, grazie Corvina. Magari mi sono anche un po' dilungato, però mi piace approfondire, soprattutto quando i temi in questione sono complessi.

 

Oltre l'imprevedibilità e l'astuzia mi interessa molto il risvolto Domeric. Io ho la sensazione che nella freddezza verso Ramsey non ci sia solo il propedeutico:

''Aspetta e vedrai. Sei solo un mezzo. Appena ho un erede ti liquido, psicopatico.''

 

Bensì credo ci sia un:

 

''Aspetta e vedrai. Sei solo un mezzo. Appena ho un erede ti liquido, psicopatico. Come avrei dovuto fare anni fa per Domeric. Un peso che ho addosso da tempo. Pagherai per quel giorno.''

 

Io credo Roose abbia già pianificato nel dettaglio di uccidere Ramsey. Da molti, molti anni.


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the neck
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Inviato il 14 giugno 2016 23:33

ottima discussione! ho sempre paragonato un po la casa bolton(con le dovute proporzioni)agli hightower, ossia sulla carta alfieri, nella realta qualcosa in piu, quasi a se stanti! i bolton poi covano rancore dato i loro secolari conflitti con gli stark!

 

roose è un cattivo splendido, glaciale, freddo, sulla carta senza gli istinti barbari del figlio, ma in realta dotato di una malvagita piu contorta, che tira fuori nei momenti opportuni o che sembra sempre pianificata!

 

l'apatia totale credo sia una fredda maschera, sotto la quale c'è eccome dell'odio per ramsey per la vicenda domeric, l'insofferenza nel seguire a ruota gli stark e un'ambizione importante, forse non sfrenata ma lucida!

 

antagonista veramente di livello, probabilmente non un comandante impeccabile visto che perde alla forca verde!

 

aggiungo che mi piacerebbe sapere quale fosse la sua prima moglie!


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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D
Draco Targaryen
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Draco Targaryen
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D

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Inviato il 14 giugno 2016 23:43

Ottimo topic. Roose è un personaggio unico, intrigante,letale ed oscuro alla massima potenza (ovviamente parlo dei libri, per il resto stendiamo un velo pietoso). A me di lui ha impressionato una cosa in particolare: quando parla con Theon ad un certo punto afferma che Ramsay probabilmente avrebbe ammazzato i suoi futuri eredi maschi come ha già fatto in passato, questa cosa non lo scompone minimamente, anzi per lui è meglio così, incredibile. E' un personaggio che non si può nemmeno considerare del tutto malvagio, semplicemente per lui, come riporta la Dustin, è tutto un grande gioco, muove le sue pedine senza fare rumore e di fatto non sbaglia una mossa, tra le pedine bisogna considerare anche Ramsay che nei libri non arriva minimamente al suo livello...

 

Insomma, attendo TWOW anche per capire come si concluderà la Battaglia di Winterfell ma penso che Roose abbia ancora molto da dare alla trama..


E
Erodiade Di Asshai
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Erodiade Di Asshai
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E

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Inviato il 15 giugno 2016 0:13

Che bella discussione e che bell'analisi, JonSnow!

Quindi mi dilungherò un po' su una delle mie cose preferitissime nel mondo che è parlare di Roose XD

E per replicare su qualche punto, io non sono convinta riguardo il suo odio per Ramsay per questi motivi:

1) il primo è che Roose considera il bastardo un mezzo al di sotto di lui, mentre l'odio presupporrebbe una sorta di parità. Non si odia mai qualcuno che si tollera, che si considera con sufficienza, che si disprezza vagamente. Ramsay per lui è qualcuno di sfruttabile e di sacrificabile all'occorrenza, ma solo in caso di necessità, niente vendette.

(Pensiamo al caso Hornwood: Roose vuole allargare i territori dei Bolton senza poter essere accusato di illeciti da Robb e senza finirci di mezzo in prima persona, perciò pianifica col figlio o appoggia la volontà del figlio di conquistare di forza quei terreni; in tal modo fa ricadere la colpa di tutto il casino sul bastardo, dice agli altri lord del Nord che lui non c'entra e nel caso in cui Ramsay finisca appeso al cappio tanto di guadagnato).

Sempre sui sentimenti di Roose verso Ramsay, penso davvero che all'inizio, essendo lui l'unico figlio che aveva e senza altri eredi in vista, Roose abbia consigliato il ragazzo cercando di smussare i suoi lati peggiori, ma che presto abbia iniziato a considerarlo un ostacolo, in quanto detestato da tutti e troppo difficile da controllare sul piano pratico in virtù del suo squilibrio.

2) il secondo è un motivo più legato alla struttura letteraria che utilizza GRRM. Questi due personaggi infatti sono costruiti per essere l'uno il contrario dell'altro in superficie ma per essere essenzialmente simili all'interno, in un rapporto a specchio fatto di contrasti apparenti, per cui mi sembra più probabile che, dove Ramsay sia quello che cova rabbia, rancore e odio verso il padre che inconsciamente si sforza d'imitare, Roose sia quello che tollera il figlio, provando per lui una certa insofferenza vista la sua mancanza di sottigliezza e discrezione, ma senza odiarlo, considerandolo con distacco.

3) infine, per quanto anch'io sia convinta dell'affetto verso Domeric (di sicuro mostra stima per lui e lo considera un erede valido), non penso che serbi rancore per il suo omicida. Roose sa che qualunque bastardo ambizioso e violento avrebbe agito come ha agito Ramsay sbarazzandosi di un erede diretto -- e penso riconosca che al suo posto avrebbe agito in modo simile, magari con più accortezza e suscitando meno sospetti. Però certo, rimpiange Domeric, con lui le cose sarebbero state diverse... molto diverse, e migliori.

Forse, chissà, secondo Roose spettava a Domeric avere l'assennatezza di star lontano dal fratello, e non a Ramsay non ucciderlo visto che Domeric gli ha offerto la testa su un vassoio?

He wanted a brother by his side, so he rode up the Weeping Water to seek my bastard out. I forbade it, but Domeric was a man grown and thought that he knew better than his father.

Roose sembra non aver fatto alcun tentativo "forte" di fermarlo, quasi concedendo a Domeric la possibilità di dimostrargli qualcosa in virtù del suo essere "un uomo fatto"... ma queste ultime sono purissime ipotesi, mentre fino al punto 3) dico cose che credo di aver dedotto dai libri.

Poi, perché appena nato ha risparmiato Ramsay? Un po' anche secondo me è che non è così privo di sentimenti come dice la Dustin. Ma la risposta per me è qui: "...if the kinslayer is accursed, what is a father to do when one son slays another?"

Roose secondo me in questa frase è sincero, davvero pensa che uccidere il proprio sangue sia una cosa "grossa" -- ecco perché non lo ritengo né del tutto privo di sentimenti né del tutto privo di una sorta d'etica, o meglio, riconosce che ci sono dei limiti invalicabili. E penso sia anche per questo che, se cercasse di uccidere Ramsay, lo farebbe nel modo più indiretto possibile.

Qual è il villain-type della saga che cerca di scardinare i limiti imposti dalla società e dagli dèi in cui non crede invece? Ma Euron! E queste differenze GRRM le mette proprio apposta... è tipo una graduatoria dal meno peggio al peggio XDDDD

Come te non penso abbia mai provato rimorso per le Nozze Rosse, e condivido riguardo l'astio/la rivalità verso gli Stark per questioni di Casato. Siamo totalmente d'accordo quando dici:

 

 

Da alcuni avvenimenti e dichiarazioni sparse tra Libro e Serie, si capisce che in qualche modo ha delle acredini contro gli Stark, derivanti dalla lotta millenaria della sua casata. Dunque deve nutrire un minimo di senso di appartenenza alla sua dinastia, ma è altrimenti probabile che semplicemente non ritenga tollerabile il vassallaggio al pari di un cameriere per una casata che già in passato aveva umiliato la propria.

Insomma, dimostra dell'ambizione, anche se è un'ambizione molto realistica, consapevole dei suoi limiti. Roose per esempio sa che con Ramsay quale erede i Bolton non hanno speranza di tenere il Nord -- e penso che ci speri nel figlio da Walda, anche se qui non capisco perché abbia aspettato due anni e passa a risposarsi, se voleva un altro erede...

Contro Robb in sé non aveva nulla, penso solo lo ritenesse troppo giovane, che l'abbia visto come un'opportunità adatta a tradire, non l'ha mai rispettato (il re che ha perso il Nord, l'ha fatta lui sta sparata) ma non ha mai avuto verso di lui risentimenti di sorta.

Riguardo al suo sadismo, ohhh. Allora, sì, sadismo psicologico quando fa quella "battuta" a Robb prima di morire. Ma sadismo fisico... beh, Roose allude con una noncuranza sospetta al fatto che la pelle umana non sia buona per farne stivali perché poco resistente. Penso che possa aver ordinato di scuoiare o anche averlo fatto, d'altronde è tradizione e le voci non si possono essere sparse perché a peaceful land, a quiet people.

E mi viene sempre in mente la volta in cui assiste allo spettacolo di Amory Lorch denudato e trascinato nell'arena dell'orso sorseggiando del vino insieme ad Arya-Nan, godendoselo come un passatempo, uno spettacolo. Se la violenza non fosse per lui una sorta d'intrattenimento, che motivo avrebbe di guardare un uomo divorato vivo?

In sostanza.

Di lui sappiamo che è cauto e controllato, molto attento alla salvaguardia personale, molto attento alla segretezza; capisce desideri e mosse altrui e ragiona sulla base di esse.

Un uomo che per non essere colpito da frecce avvelenate non solo viaggia in carrozza ma fa indossare ad un armigero la sua armatura di modo da sviare il bersaglio ai crannogmen, che va di strategia e retrovie e non di assalto e avanguardie, che sposa una donna obesa perché gli viene garantito il suo peso in argento, che usa le sanguisughe per salassarsi del "sangue cattivo" a metà tra un rimedio medico e un metodo per aiutarlo a riflettere senza lasciarsi influenzare dall'emotività (non dimentichiamo che le sanguisughe sono un rimedio medico, le usava anche il maestro di Robert Arryn per le sue crisi epilettiche)...

... e nonostante si ponga lo scopo di allontanarsi dall'emotività, non rinnega i suoi impulsi (lo stupro, che giustifica anche con la storiella del diritto della prima notte) né una sorta di sadismo, e sembra provare un almeno ipotetico rimpianto nei confronti del primo figlio, ritenuto da lui stesso l'erede "perfetto" (anche se chissà, forse di natura troppo tenera, perciò destinato a soccombere).

Considera il suo bastardo un mezzo per raggiungere un fine e di lui non gli importa nulla, ma riconosce in lui qualcuno di utile proprio in virtù di ciò che hanno in comune -- assenza di scrupoli, ambizione, in parte anche il calcolo (non dimentichiamo che Ramsay non è poi tanto scemo e sa fare i suoi conti: si finge Reek per salvare la pelle, conquista Winterfell, prima ancora le terre degli Hornwood. Forse la consapevolezza di essere così vicino al potere potere e la malcelata paura di perderlo gli hanno dato alla testa completamente mettendo fuorigioco l'autocontrollo residuo e facendogli perdere quel po' di cervello che aveva XDD)


You may dress an ironman in silks and velvets, teach him to read and write and give him books, instruct him in chivalry and courtesy and the mysteries of the Faith, but when you look into his eyes, the Sea will still be there, cold and grey and cruel.

Sansa - Jaime - Theon
Sacra Triade del C.A.P.C.E.I.C.E. (Comitato Ammiratori Personaggi Complessi Ed In Continua Evoluzione)
C.P.J.L. : Comitato Pro Jaime Lannister
C.S.R.C.T.S. (Comitato per il Sostegno e la Riabilitazione di Catelyn Tully Stark)
G.M.S.S.: "Giù le mani da Sansa Stark", per la difesa della giovane lupa
G.M.A.S.: "Giù le mani da Arya Stark", per la difesa della giovane lupa
C.P.S.B - Comitato Pro-Stannis Baratheon
F.F.C. - Folletto Fan Club
TEAM DILF: I know no DILF but the DILF in the North, whose name is ROOSE BOLTON
BOLTON POWER: The North Dismembers
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Inviato il 15 giugno 2016 0:40 Autore

Grande analisi su cui mi trovo parecchio d'accordo. Su alcune cose abbiamo interpretazioni diverse ma sta proprio qui il nocciolo di Roose Bolton. E' impossibile da cogliere completamente. Lo è per coloro che gli stanno intorno e lo è anche per noi, che come una sorta di divinità astratte lo osserviamo dall'alto e siamo consapevoli di ogni sua azione.

 

Sicuramente il profilo interiore che ne viene fuori è di una sorta di sociopatico pieno di sadismo. Ma un caso avulso da qualunque normale concezione di parafilia. Violenza e devianze ai limiti del subumano lo intrattengono e divertono, ma nonostante questo non ha un impulso proprio nel voler causare del male fisico. Questo suo controllo impeccabile sull'intimo mostro che ha sepolto dentro di sé lo fa quasi trascendere dal comune essere umano, nella maggior parte dei casi ripetitivamente schiavo dei suoi desideri e della sua stessa natura.

 

Ramsey è forse a lui speculare con le dovute differenze, come hai detto. Trovo che possa essere il suo lato di sé più primordiale, privo di qualsivoglia controllo e restrizione. Anche se va sottolineata anche una certa rozzezza strategica e intellettuale per quanto concerne il bastardo. Roose possiede proprio una mente acuta, al di là delle pieghe caratteriali che può assumere. Non è la bestia che sta per sbranarti nei recessi di un tunnel. Lui è il tunnel. Roose non è il coltello che ti taglia, è la paura della lama. Roose è paura. E per quanto possa essere stato retrivo in passato, è l'eleganza con cui espleta il suo male che lo rende più inquietante.

 

Io sono invece convinto che, oltre all'affetto per Domeric e al rammarico, vi sia qualcosa di più. Roose con gli Stark ha dato già prova di provare rancore secolare, pur non essendo stato realmente coinvolto, ma avendo invece ereditato una faida dinastica. E' un foriero del veleno silenzioso, della bile interiore, della cova a lungo termine. Ramsey è sì uno strumento verso il quale non ha sentimenti, ma non credo che la freddezza con cui lo tratti si celi solo dietro di ciò. Io non ho prove per testimoniare una cosa simile, ma percepisco in qualche modo che avesse un legame speciale con Domeric. Non un legame da padre dell'anno, ma una sorta di orgoglio spontaneo, naturale, contro il suo stesso modo di essere. Un legame che è stato malamente spezzato e che ha lasciato il rammarico di una lezione esemplare. Dubito Roose possa sorvolare su questo, sul suo stesso sangue. Magari non medita vendetta diretta, ma sono convinto che non abbia mai perdonato ciò che ha fatto Ramsey.

 

Sono anche convinto che con Robb non avesse schermaglie personali, ma che lo ritenesse semplicemente stupido per il modo in cui si era messo in una posizione sfavorevole sul finire della Guerra. E altrettanto un certo suo orgoglio patriottico e campanilistico, difatti credo abbia da rimproverargli proprio l'aver perso il Nord e lasciato umiliare millenni di tradizione. Perché non erano solo gli Stark a scendere in Battaglia.

 

Resta comunque un personaggio criptico, da interpretazione eterna, paura fatta d'inchiostro. Resta un punto interrogativo in movimento, imperturbabile e raffinato. Dopo Rhaegar non vedo altri con un fascino del genere. Ci sarebbe Stannis, ma lui è ampiamente più positivo e interpretabile.

 

L'incapacità di decifrare del tutto Roose è uno dei regali migliori di Martin.


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Inviato il 15 giugno 2016 11:28

Bella discussione. Sicuramente Roose è uno dei personaggi meno stereotipati delle Cronache e per questo più affascinanti , anche se non riesco a paragonarlo né con Rhaegar, che come personaggio non amo affatto perché presentato con tratti - anche se indiretti - troppo "caricati", né con Stannis che in ogni caso, a differenza di Roose, conosciamo bene soprattutto grazie a POV (Davos e Cressen) che lo amano e che quindi è difficile non considerare con simpatia.

Personalmente ritengo che la causa principale dell'indecifrabilità di Roose ovvero la sua apparente incapacità di sentimenti e di empatia verso altri esseri umani derivi da una sorta di darwinismo sociale: Roose sposa solo cause che assicurino benessere e sopravvivenza alla propria casata e le abbandona (vedi Robb) quando si rende conto che l'individuo che sta seguendo è destinato al fallimento. L'esercizio dello ius primae noctis, che lo stesso Roose non descrive in modo compiaciuto, tra l'altro a me ricorda molto il comportamento dei maschi alpha che tendono a ingravidare tutte le femmine disponibili nel territorio per assicurare continuità ai propri geni "superiori". Lo stesso darwinismo fa sì che, a dispetto del legame, anche se tenue, con il figlio Domeric, Roose nonostante tutto non abbia rinnegato Ramsay, che in quel momento gli è parso il più adatto a sopravvivere; la degenerazione del comportamento di Ramsay, che mette a rischio la posizione sociale e quindi la sopravvivenza della casata, probabilmente poi lo ha messo in allarme e ora, secondo me, Roose non aspetta che l'occasione per liberarsi dello scomodo ex-Snow (potrebbe servirsi anche dell'attacco di Stannis per mandarlo allo sbaraglio e farlo ammazzare, mentre magari lui sparisce discretamente).Per quanto riguarda il taboo dell'assassinio di parenti, non credo che Roose si sia fatto tanti scrupoli a livello etico, quanto a livello biologico: se avesse ucciso Ramsay dopo la morte di Domeric, sarebbe rimasto vedovo e senza figli, quindi potenzialmente a rischio di "estinzione". D'altro canto apprezza la moglie Walda (che, con Domeric, sembra l'unico essere umano in grado di suscitargli non dico affetto, ma almeno simpatia) sopratutto per le sue potenziali doti di fattrice ("se sforna figli come inforna torte, presto Forte Terrore pullulerà di Bolton" - sono solo io a notare un certo compiacimento in questa affermazione?) che gli assicurano continuità per la "specie Bolton". Come ipotizzava qualcuno, non mi ricordo se qui o in altri forum, l'apparente rassegnazione di Roose al fatto che Ramsay prima o poi ucciderà tutti i fratellastri che nasceranno da Walda, potrebbe essere solo una tattica per far "rilassare" il suo bastardo e renderlo meno guardingo e più vulnerabile a a un colpo basso - confidandosi con Theon, infatti ha la certezza che le sue affermazioni verranno riportate ed è troppo intelligente per non prevedere le reazioni del figlio.

 

Secondo me quindi Roose è un perfetto esempio di darwinismo antropologico, che per la sopravvivenza della specie (non credo alla teoria Bolt-on, ma sicuramente Roose considera il suo clan come una specie a sé) mette in secondo piano anche qualsiasi residuo di sentimentalità. Da un punto di vista etico ovviamente è molto discutibile ma, ragionandoci solo dal punto di vista etologico, il personaggio trova delle giustificazioni impeccabili. Ecco, per il me il suo fascino sta proprio nel perfetto connubio tra l'istinto animale e l'intelligenza, la logica e la finezza psicologica che caratterizza il personaggio.


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Erodiade Di Asshai
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Erodiade Di Asshai
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Inviato il 15 giugno 2016 16:16

Per quanto riguarda il taboo dell'assassinio di parenti, non credo che Roose si sia fatto tanti scrupoli a livello etico, quanto a livello biologico: se avesse ucciso Ramsay dopo la morte di Domeric, sarebbe rimasto vedovo e senza figli, quindi potenzialmente a rischio di "estinzione".

 

Il discorso sul tabù etico non deriva tanto dal mancato omicidio di Ramsay dopo la morte di Domeric, quanto dal fatto che abbia permesso al neonato di sopravvivere quando

1) aveva un erede legittimo vivo e sano;

2) aveva probabilmente una moglie, lady Bethany, ancora in vita e con la possibilità di dargli altri figli;

3) tanti figli bastardi dei potenti si son rivelati spine nel fianco per gli eredi legittimi.

Per cui, considerando il Roose calcolatore e razionale, a me sembra più logico che cercasse di sbarazzarsi di un bastardo piuttosto che risparmiarlo.

 

Tuttavia, sempre continuando col darwinismo sociale di cui parli, può anche darsi che si sia tenuto in partenza Ramsay proprio come una seconda scelta, magari considerando che tutti gli altri figli oltre a Domeric erano sempre morti in culla. Direi che ci sta lo stesso in questo senso.

 

Mantenendo di base questa visione riguardo al motivo per cui ha permesso a Ramster di crescere, non me la sento di troncare del tutto quella del tabù.

Per me si tratta più di un timore di condanna divina che di condanna etico-sociale; un po' mi affascina che un personaggio tanto pragmatico possa essere superstizioso in maniera assolutamente contraddittoria in superficie, e un po' arriva ad assumere un senso se si pensa che la salvaguardia personale e la continuità del proprio Casato sono le cose che reputa più importanti.

(Tipo, beh, facendo ricadere tutta la colpa del Red Wedding sui Frey è stato pratico perché così è rimasto pulito, nessuno lo giudica e lo disprezza come i Frey vengono giudicati e disprezzati... ma dall'altra parte ha davvero la coscienza pulita, mica son stati i Bolton ad aver tradito le sacre leggi dell'ospitalità, no? Salvo da possibili ripercussioni se mai gli dèi dovessero esistere, non si sa mai XD Siamo pure in un setting pseudo-medievale: superstizione e pseudo-scienza convivono anche qui, si dice che la magia non esiste ma che è esistita, e l'ateismo non è per nulla qualcosa di comune... vedo Roose come un agnostico, infatti).

 

 

 

D'altro canto apprezza la moglie Walda (che, con Domeric, sembra l'unico essere umano in grado di suscitargli non dico affetto, ma almeno simpatia) sopratutto per le sue potenziali doti di fattrice ("se sforna figli come inforna torte, presto Forte Terrore pullulerà di Bolton" - sono solo io a notare un certo compiacimento in questa affermazione?) che gli assicurano continuità per la "specie Bolton".

 

Walda "fattrice" mi fa morire :stralol: magari oltre che per l'argento l'ha scelta anche per i fianchi larghi :salta:

 

 

 

Come ipotizzava qualcuno, non mi ricordo se qui o in altri forum, l'apparente rassegnazione di Roose al fatto che Ramsay prima o poi ucciderà tutti i fratellastri che nasceranno da Walda, potrebbe essere solo una tattica per far "rilassare" il suo bastardo e renderlo meno guardingo e più vulnerabile a a un colpo basso - confidandosi con Theon, infatti ha la certezza che le sue affermazioni verranno riportate ed è troppo intelligente per non prevedere le reazioni del figlio.

 

Di questo son convinta, secondo me in quel frangente ha proprio mentito onde evitare che Ramsay sospettasse dei suoi progetti.

C'è chi ha ipotizzato che Roose farà una prima mossa indiretta per cercare di togliere di mezzo il suo bastardo spedendolo contro le truppe di Stannis e sperando che crepi.


You may dress an ironman in silks and velvets, teach him to read and write and give him books, instruct him in chivalry and courtesy and the mysteries of the Faith, but when you look into his eyes, the Sea will still be there, cold and grey and cruel.

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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 15 giugno 2016 19:46

Sul fatto che proverà a far fuori il figlio spedendolo contro Stannis io ci spero, e inoltre SPOILER TWOW CAPITOLO THEON

dal racconto di Theon sembrerebbe che Roose abbia spezzato le sue forze, forse proprio con lo scopo di provocare la morte di Ramsay

 


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JonSnow;
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Inviato il 15 giugno 2016 19:47 Autore

Sì su questo difatti concordo con Eroiade. Quando ha lasciato in vita Ramsey, Domeric era ancora in vita. Poteva benissimo estirpare subito il problema, invece ha scelto una strada alternativa. Nella Serie c'è un discorso che spiega la sua scelta, che è il seguente, se ricordo bene:

 

 

Volevo impiccare tua madre. Poi ti vidi e mi resi conto che eri mio figlio ecc.

 

 

Non ho memoria se vi sia anche nel libro, comunque appare un sentimentalismo sincero. Credo sia comunque una delle contraddizioni che lo rendono più inesplorabile. Viste come sono andate le cose su Domeric, mi domando anche se non si sia pentito di aver lasciato in vita Ramsey in fasce.

 

Credo comunque che la sua superstizione retrograda derivi dalla sua discendenza nordista e dai tratti dei Primi Uomini. Chi venera gli Antichi Dei e ha alle spalle credenze dinastiche è generalmente molto più superstizioso. Almeno questa è la tendenza in ASOIAF. Quindi sì, non escludo anch'egli abbia determinati limiti. Poi può anche darsi si sia lasciato dietro una riserva, chissà.


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Inviato il 15 giugno 2016 20:50

Credo che Roose abbia rinunciato a uccidere Ramsay quando ha avuto la certezza fosse suo figlio - è vero che Domeric era ancora vivo, ma, considerato quanto sia facile morire nell'universo di Westeros (lasciando stare le morti violente, si legge spesso di molti personaggi, anche giovani, morti di malattia, e Roose ha perso molti figli ancora in fasce), credo abbia voluto conservarsi una "carta di riserva", in caso Domeric fosse morto per cause naturali - e solo allora, eventualmente, avrebbe rivelato a Ramsay la sua paternità. La madre di Ramsay poi ha mandato tutto a monte, ma probabilmente Roose ha preferito tenersi un erede di riserva, pur tentando di tenere al sicuro Domeric.

Può anche darsi poi che abbia provato un senso di rimpianto per la morte del figlio legittimo, ma credo che intimamente abbia capito che Domeric, con la sua ingenuità, non sarebbe stato un buon futuro lord Bolton.

Su Roose superstizioso, ho i miei dubbi - credo che più che un timore di tipo para-religioso, quello che lo preoccupi sia solo salvare le apparenze davanti alla società di Westeros, che giudica male gli uccisori di parenti: chissà, se Ramsay non avesse avuto i suoi occhi e quindi non fosse stato immediatamente identificabile come suo figlio, lo avrebbe ammazzato senza problemi insieme alla madre. Poi sicuramente è subentrato anche l'istinto di sopravvivenza della specie.


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