Lyanna Stark ci può ricordare Elena di tr**a e Rhaegar il suo Paride..
8 novembre 1793: Manon Roland, in Place de la Rèvolution a Parigi, condattato a morte tramite decapitazione con ghigliottina, rivolse alla statua rappresentante la Libertà: "O Libertà, quanti crimini vengono commessi nel tuo nome!"
Ser Jaime Lannister dice la stessa frase, con "amore" al posto di "libertà", all'inizio del primo libro
Nota di moderazione: nel Castello Nero è vietato fare riferimenti alla serie TV senza coprirli con lo spoiler. C'è una sezione apposita dedicata alla serie TV ed è più opportuno che della serie TV si discuta lì; è giusto che chi non vede la serie non subisca spoiler e sarà bene che questo concetto venga ben compreso, soprattutto visto che ci addentriamo sempre di più in territorio inesplorato, con la prossima stagione che supererà i libri.
Tornando ai Tudor, sostanzialmente sono i Blackfyre. La pretesa al trono dei Tudor si basava sulla discendenza della madre di Enrico VII dai Beaufort, ramo cadetto bastardo dei Plantageneti.
Riassumiamo:
Giovanni di Gand, I duca di Lancaster e figlio di re Edoardo III, ha una relazione con Katherine Swynford dalla quale ha 4 figli non legittimati. Successivamente la sposa e i figli vengono legittimati.
Situazione simile a Westeros. Aegon IV una relazione con Daena Targaryen, dalla quale ha 4 figli che poi vengono legittimati.
L'ultimo discendente dei Blackfyre (nome simile a Beaufort) è proprio Aegon, il quale come Enrico VII vive in una sorta di "esilio" e sta cercando di arrivare al trono attraversando il mare con dei mercenari.
Il problema è che Aegon non è Aegon Targaryen, bensì Aegon Mopatis/Blackfyre, fatto che lo rende simile ad altri personaggi della Guerra delle Rose, ovvero Lambert Simnel e Perkin Warbeck, i due falsi pretendenti Yorkisti che si voleva spacciare per uno dei due figli uccisi di Edoardo IV.
Martin ha un po' mischiato vari filoni della storia inglese e li ha mischiati anche con altri della storia francese e non solo. Una delle sue più grandi ispirazioni è la saga "Accursed Kings" di Maurice Druon.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Tema interessante :). Mi è piaciuto molto l'accostamento Alessandro Magno\ Daenerys.
Non mi sembra sia stato scritto, ma Westeros ricorda molto l'Inghilterra in un particolare periodo dell'Alto Medioevo: L'Eptarchia (dal 400 all' 850 circa). Il Wessex, la Northumbria , la Mercia, l'Anglia Orientale, l'Essex, il Sussex e il Kent (7 regni) si contendevano la supremazia sul territorio. Fu il regno del Wessex (simboleggiato da un drago) a prevalere e ad unificare il territorio inglese.
Aggiungerei ai tanti riferimenti che avete già indicato anche: wildfire-----> fuoco greco.
''Omnia fert aetas, animum quoque'' (Virgilio-Bucoliche)
Le città schiaviste come Yunkai, Mereen, Astapor non vi ricordano l'antico egitto? Lo penso sia per il concetto di schiavitù come era vissuto nell'antico Egitto, sia per come hanno trasposto come ambientazione nella serie tv. La grande piramide di Mereen, simbolo di potere ricordano le piramidi dell'antico Egitto, anche se con funzioni diverse ovviamente.
He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire
C.K.P.K Comitato Kitters per Kit: perchè a noi ci piace!
The north remembers
Quando soffiano i venti freddi dell'inverno il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive. Arriverà l'ora dei lupi (cit)
Volendo ricordano anche le città -stato greche, la cui economia si basava anch'essa sulla schiavitù e che erano unità politiche indipendenti tra loro.
Ad un incontro, Martin ha ammesso di amare e di avere avuto ispirazione dal poeta Robert Frost, e di avere famigliarità con la sua poesia Fire and Ice.
Testo della poesia:
Fire and Ice
Some say the world will end in fire,
Some say in ice.
From what I've tasted of desire
I hold with those who favor fire.
But if it had to perish twice,
I think I know enough of hate
To say that for destruction ice
Is also great
And would suffice.
Martin stesso aveva citato, come fonte di ispirazione per le Nozze Rosse, il massacro di Glencoe. E non mi ricordo se la nominasse lui esplicitamente, ma la mattanza ha ricordato a molti anche l'episodio della cosiddetta Black dinner (sempre storia scozzese)
Consiglio di comprarvi il numero appena uscito di Focus Storia di Dicembre, molto interessante:
http://www.focus.it/mondo-focus/focus-storia-e-speciali/focus-storia/122
Gil Galad - Stella di radianza