Credo sia giunto il momento di parlare di questa famosa saga.
Trilogia di genere steampunk, è composta da Bioshock, BioShock 2 e BioShock Infinite, usciti rispettivamente nel 2007, 2010 e 2013. Primo e terzo gioco sono della Irrational Games di Ken Levine (ora, ahimè, sciolta), il secondo della 2K Marin.
Trama BioShock: siamo nel 1960, un aereo si schianta in mezzo all'oceano nelle vicinanze di un faro. Il giocatore, unico superstite, entra nel faro e scopre un passaggio per una città sottomarina, Rapture. Scoprirà che la città è stata fondata una decina di anni prima da un magnante, Andrew Ryan, che l'ha concepita come luogo in cui le menti più geniali e le persone più talentuose potessero svincolarsi dalle costrizioni imposte dalle nazioni della superficie (USA, Russia) dominati a suo dire dai "parassiti" sempre pronti a sfruttare le invenzioni e i talenti altrui. Ben presto però la scoperta di una potente droga genetica, l'Adam, capace di modificare in modo drammatico le abilità fisiche delle persone (incendiare, rilasciare stormi di api assassine, elettrificare ecc.) ma anche la psiche, ha creato una feroce guerra civile in cui all'inizio si scontrano Ryan e Frank Fontaine, losco individuo dal dubbio passato. Con la morte di Fontaine, la guerra è proseguita tra Ryan e il misterioso Atlas, quest'ultimo desideroso di difendere i diritti della classe povera di Rapture, andata in rovina per via dell'economia ultracapitalistica vigente. Il protagonista entra nella città ormai in rovina e infestata da abitanti impazziti a causa dell'Adam, i cosiddetti ricombinanti (splicers in originale).
Trama BioShock 2: ambientato nel 1968. Il protagonista è un Big Daddy che deve cercare la sua sorellina scomparsa e da cui dipende per via del legame Big Daddy - sorellina che porta alla morte del primo se l'allontanamento dura troppo tempo. Ma la sua sorellina, Eleanore, è in mano a Sofia Lamb, potente "boss" della città sempre più in rovina e pericolosa. Il recupero non sarà semplice...
Il gioco è integrato da un bel DLC scaricabile a pagamento, Minerva's Den (a cui ho giocato), che narra la vicenda di un altro Big Daddy, Soggetto Sigma, incaricato di recuperare i codici del supercomputer Pensatore (The Thinker) dal suo creatore Charles Milton Porter. Il lavoro verrà ostacolato dall'ex collega di Porter, Reed Wahl, impazzito a causa dell'Adam. Colpo di scena finale.
Trama BioShock Infinite: siamo nel 1912. Un investigatore privato ed ex agente della Pinkerton, Booker DeWitt, riceve l'incarico di cercare una ragazza, Elizabeth, tenuta rinchiusa nella città volante di Columbia. La città è governata col pugno di ferro da Zachary Hale Comstock, misterioso predicatore religioso che crede di aver ricostruito a Columbia il sogno americano con tutti i suoi "valori", come nazionalismo, razzismo ed esaltazione della guerra. Gli abitanti iperfedeli a Comstock ostacolano Booker in più modi, e i segreti che nasconde Elizabeth complicano le cose....
Finale contorto e bellissimo, non si dimentica facilmente.
Anche questo gioco è integrato da un DLC a pagamento scaricabile da Steam e diviso in due parti, Burial at Sea e Burial at Sea 2, che unisce le trame di Infinite e del primo. Non ho ancora avuto modo di giocarci, ma per mia sfortuna ho letto qualche spoiler quindi non fatevi problemi a parlarne.
Parlando della qualità: BioShock è una trilogia di livello molto alta, forse l'unica trilogia sci-fi a reggere il confronto con Mass Effect. I temi trattati sono molti e complessi, soprattutto nel primo e nel terzo. Andando singolarmente:
- Nel primo ci sono una marea di riferimenti alla letteratura di Ayn Rand e alla sua opera magna, La Rivolta di Atlante. La storia di Rapture, gli ideali del suo fondatore Ryan e la sua evoluzione (o degrado) sono un continuo riferimento all'ideologia ultraliberale di Rand. E' un riferimento che purtroppo sfugge a molti giocatori europei dato che qui in Europa la Rand è poco conosciuta. Questo, più le atmosfere steampunk e noir e il carisma (o pazzia) di molti personaggi (Ryan, Fontaine, Cohen, Suchong), rendono il primo BioShock indimenticabile. Rapture è insieme alla galassia di Mass Effect forse la migliore ambientazione che ho mai visto in un videogioco;
- Il secondo episodio vive per molti aspetti degli echi del primo: le atmosfere sono sempre noir e tetre, la violenza è aumentata se possibile e il divertimento non manca. Si sente però la mancanza di avversari di spessore (la Lamb non regge il confronto con Ryan o Fontaine), e molti possono avere l'impressione di deja vù. Un bel gioco comunque, ingiustamente sottovalutato. Il DLC Minerva's Den è poi un autentico capolavoro, trama grandiosa e finale da emozioni profonde. Qualcuno in effetti lo considera migliore del gioco stesso;
- Infinite è in assoluto il più contorto dei tre, quello in cui Levine ha voluto fare il salto di qualità e sconvolgere lo spettatore. Il finale ha creato seri sconcerti, ma se interpretato bene è del tutto comprensibile. Nel gioco c'è tutto: tra le varie cose, riflessioni sul passato oscuro degli USA, considerazioni sulle rivoluzioni popolari e meccanica quantistica. Elizabeth è il personaggio più bello che abbia mai visto in un videogioco, e verso Booker ho provato sempre una profonda empatia, per via del suo passato tormentato e delle decisioni che prende. La faccenda del debito che deve saldare ("bring us the girl and wipe away your debt", questo è l'incarico che riceve a inizio gioco) è la vera chiave di volta del gioco, l'elemento che lo carica di significati emotivi profondi alla luce del finale.
Riguardo il DLC non mi pronuncio perché non l'ho giocato, ma come ho già detto mi sono autospoilerato quindi vabbè.
Quindi: chi conosce questa stupenda saga?
Li ho giocati tutti tranne l'ultimo "Burial at sea" e credo sia una delle migliori saghe videoludiche degli ultimi anni. Personalmente la preferisco a Mass Effect per l'atmosfera unica, anche se ME l'ho rigiocata più e più volte senza annoiarmi (e considerando la tipologia di gameplay è giusto che sia così). Il primo Bioshock comunque rimane il mio preferito: non si può fare a meno di dannarsi per trovare ogni registrazione e scoprire il passato di Rapture, poi l'ambientazione decisamente più horror rispetto agli altri e la sensazione di impotenza e claustrofobia nello stare soli e confusi in fondo all'oceano mi hanno coinvolta alla grande...peccato solo per la battaglia finale un po' deludente :P
Il secondo capitolo invece la vince più per la parte finale, ma la prima metà del gioco l'ho trovata noiosetta. L'infinite me lo sono rovinato leggendo alcuni commenti sotto il video del trailer su youtube (sciocca figlia dell'estate...), quindi ciao super plot twist della madonna. Meravigliosamente contorto con ottimi spunti di riflessioni comunque. Elizabeth e Booker sono dei gran bei personaggi, tra i più riusciti e complessi che io abbia mai visto in un videogioco.
Ho giocato al primo e gran parte del terzo (dettagli poi).
Senza dubbio é una saga di grande valore, una delle migliori. Sono prodotti come questi che permettono ai 'videogiochi' di fare il salto di qualitá, di raccontare storie che valga la pena essere raccontate. E mi sorprende e delude vedere come queste ambizioni non siano la norma. Se la memoria non mi inganna, negli anni 90 si sperimentava di piú, i trend non si erano ancora cristallizzati al punto che uscire dagli schemi era rischioso. Anzi, osare spesso pagava.
Il primo episodio di Bioshock mi ha colpito per la sua atmosfera gotica e l'originalitá dell'ambientazione. La cura per il dettaglio é notevole, ma il gioco paga un pó il fatto di essere ambientato completamente al chiuso. Per molti questo non é un problema, ma io venivo da un altro gioco claustrofobico e mi mancavano un pó gli spazi aperti di un Crysis. Tuttavia non posso non concludere che Bioshock é un gran gioco.
Infinite l'ho subito adorato. Magnifiche le ambientazioni, la trama, i personaggi. Le mecaniche di gioco e le atmosfere superano IMHO anche il primo. I due capitoli sono tanto diversi eppure tanto simili in ispirazione e qualitá.
Sfortunatamente, arrivato ad un certo punto ho dovuto mollare per un certo periodo a causa del poco tempo. Poi sono arrivate le vacanze natalizie e ne ho approfittato per il formattone che da troppo tempo rimandavo (e di cui il pc necessitava molto). A quel punto, forse tramite Steam avrei potuto reinstallare e proseguire il gioco da dove lo avevo lasciato (non ho mai investigato se questo fosse possibile) ma a quel punto ormai avevo voglia di qualcosa di nuovo e sono passato a Rage.
Anche se non credo che lo finiró mai (ho pochissimo tempo da dedicare ai giochi, e non posso investirlo nel rifare quelli giá giocati), é uno di quelli che di recente mi hanno colpito di piú. Grande gioco e sono contento di averci giocato.
Ho giocato solo il primo, tipo 8 volte
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https://www.facebook.com/UltimoPaleologo/
Dopo tanti anni di voci, si torna a parlare in modo concreto del quarto capitolo che sarebbe in sviluppo. Pare si stiano cercando varie figure professionali specifiche.
https://www.tomshw.it/videogioco/bioshock-4-prende-forma-tra-open-world-e-nuova-ambientazione/
Bellissimo il primo (dal punto di vista artistico, l'assoluta assenza di ambientazioni all'aperto dopo un pó mi era venuta a noia). Il secondo non l'ho mai giocato, ma anche Infinite era davvero molto bello. Infinite non l'ho mai finito, credo perché mi si era bruciata la scheda video e con la passiva con cui l'ho sostituita era impossibile giocare. Quando dopo mesi ho preso una nuova GPU non avevo voglia di riprendere da dove avevo lasciato. Ma il gioco era davvero ben fatto.
Credo peró che non ci sia lo stesso autore dietro (chi era? Ted Levine?), quindi potrebbe avere solo il nome in comune con i precedenti...
EDIT: non mi ero accorto che avevo giá risposto un paio di post prima, quindi mi sono ripetuto. Scusate
EDIT2: porca miseria, il mio post é di dicembre 2015 Ma quanto velocemente passa il tempo??
7 ore fa, Manifredde ha scritto:(chi era? Ted Levine?)
Ken Levine, che ha partecipato allo sviluppo del primo BioShock e di Infinite, e non è coinvolto nel quarto capitolo.
Comunque ho ancora grandi ricordi della trilogia, ogni capitolo aveva un significato preciso e profondo: il primo capitolo era una critica feroce all'Oggettivismo di Ayn Rand, filosofia molto nota negli USA e in qualche modo base filosofica di tutta la loro società; il secondo era una "semplice" storia di ricongiungimento familiare ambientata in una città ostile come appunto era Rapture; il terzo è una riflessione generale e complessa sulla società americana, sui suoi enormi limiti e storture ma anche qui abbiamo il discorso del ricongiungimento familiare come nel secondo capitolo.
Questo per dire che ho fiducia nel quarto capitolo, perché qualunque siano la storia e l'ambientazione sono sicuro che gli sviluppatori sapranno realizzare un'opera di valore. In ogni caso è un motivo in più per aggiornare la scheda video del PC.
Per anni si è parlato di un film su BioShock diretto da Gore Verbinski, ma alla fine non se n'è fatto nulla per i costi enormemente alti (e la Universal veniva già dai bassi incassi di Watchmen di Snyder) e perché si sarebbe trattato di un film VM18 dato il materiale videoludico di partenza: https://www.spaziogames.it/bioshock-perche-il-film-e-stato-cancellato-risponde-il-regista/
Nel frattempo sono usciti dialoghi tagliati dei cosiddetti NPC (i personaggi non giocabili) di BioShock Infinite che se inseriti avrebbero suggerito delle analogie tra Columbia e Rapture: https://www.spaziogames.it/bioshock-infinite-scoperti-misteriosi-dialoghi-segreti-piu-di-300/
Non capisco bene il discorso dei costi alti (non ho letto l'articolo). Il primo e il secondo sono completamente ambientati al chiuso, toccasana per ogni produzione che voglia risparmiare. Il terzo lo potevano fare solo se i primi due andavano bene. Certo che se punti per forza al pg13... peró IT ha dimostrato che strade alternative possono essere sperimentate.
Ad ogni modo, sarebbero stati film che richiedevano una particolare velleitá artistica, cosa difficile da trovare al giorno d'oggi su film simili. A occhio, non ci siamo persi nulla, anche se chiaramente il materiale di partenza c'era...
3 minuti fa, Manifredde ha scritto:Non capisco bene il discorso dei costi alti (non ho letto l'articolo). Il primo e il secondo sono completamente ambientati al chiuso, toccasana per ogni produzione che voglia risparmiare. Il terzo lo potevano fare solo se i primi due andavano bene.
Penso che gli effetti speciali avrebbero richiesto un budget elevato anche solo per ricostruire gli sfondi di una città gigantesca e complessa come Rapture. Considera anche che Rapture è totalmente immersa nell'oceano e se non ricordo male gli effetti speciali acquatici sono quelli più difficili e costosi.
1 minuto fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:se non ricordo male gli effetti speciali acquatici sono quelli più difficili e costosi
beh, si, se vuoi fare gigantesche onde che colpiscono NY devi lavorare sodo tra shaders, passi di rendering, simulazioni particellari complesse etc, ma uno sfondo statico di qualche edificio in acqua? Lo ha fatto 20 anni fa Sfera, persino Lost, che certo non brilla per effetti speciali, ha la sua sequenza subaquea all'inizio della sesta stagione (mi pare).
Secondo me la ragione é questa:
CitaLevine ha continuato dicendo che Verbinski non era interessato a realizzare un film BioShock con un budget ridotto o una classificazione PG-13, e che quindi alla fine decise di andarsene.
Secondo me Verbinsky é stato influenzato dalle sue esperienze con Pirati e Lone Ranger, ha pensato subito a qualche scena grandiosa, epica, a enormi scenografie, a giganteschi set e mirabolanti effetti speciali e ha immaginato di fare un mega colossal.
Forse con un regista diverso, diciamo quello di un Moon, ma anche il Del Toro del Labirinto del Fauno, secondo me si poteva dare un taglio decisamente piú moderato (e corretto) al film mantenendo un budget piú alla portata.
1 ora fa, Manifredde ha scritto:Forse con un regista diverso, diciamo quello di un Moon, ma anche il Del Toro del Labirinto del Fauno, secondo me si poteva dare un taglio decisamente piú moderato (e corretto) al film mantenendo un budget piú alla portata.
I registi di film sperimentali come Moon non sono sempre la soluzione al problema, ma Del Toro l'avrei visto bene anch'io, visto che avrebbe dato un taglio gotico al film coerente con il videogioco. Però BioShock non è solo estetica che pure è un aspetto fondamentale, ma anche dramma personale e familiare (il protagonista scopre un passato traumatico su di lui che non si aspettava), umorismo nero e folle (si pensi al personaggio di Sander Cohen), azione violenta e riflessione filosofica visti i continui riferimenti ai libri di Ayn Rand (tema molto sentito e divisivo negli USA).
Comunque la questione è chiusa solo per il momento, non escluderei che in futuro si riaprisse tutto, soprattutto quando uscirà il quarto capitolo della saga.
Non credo sia OT: la società russa Mundfish sta sviluppando un videogioco open world chiamato Atomic Heart, ribattezzato nell'articolo il BioShock russo per trama e modalità di gioco. Sembra molto interessante.
Il 4/8/2021 at 17:14, Euron Gioiagrigia ha scritto:I registi di film sperimentali come Moon non sono sempre la soluzione al problema
Beh ma Dunca Jones con quel film ha solo dimostrato di avere qualitá autoriali, da film come Source Code e Warcraft si capisce che si trova a proprio agio anche con film piú commerciali e molto piú commerciali rispettivamente
In alternativa, Villeneuve, ma non so con l'azione come se la cavi, sarebbe da vedere Dune per capirlo...
Carino il Bioshock Russo! Se fatto bene potrebbe far felici molti.
Secondo alcuni leaks, il quarto capitolo potrebbe essere ambientato in Antartide negli anni '60.