Con quale criterio scelgono chi uccidere?

Non riesco a capire, i soldi sembrano necessari ma che altro ci vuole?

Una vita per una vita? Cioé? Accettano sacrifici umani e soldi per uccidere.

Eppure dicono che deve essere ucciso solo chi é scelto dal dio per mantenere l'equilibrio (?), questo vuole forse dire che uccidono anche per uno scopo legato al loro dio dai mille volti e alla sua storia?.

A questo proposito, Braavos é una cittá fondata da schiavi fuggiti dai signori dei draghi di Valyria, in cui é abolita la schiavitú.

Nonostante Daeneris sia discendente di quei signori dei draghi, sta combattendo per abolire la schiavitú.

Forse potrebbero aiutarla, o forse non centra niente, ma allora perché Jaquen H'ghar é alla cittadella nelle sembianze di Pate, con la chiave dell'arcimaestro Walgrave se non per sabotare in qualche modo i piani dei maestri per uccidere Daeneris colpevole di aver resuscitato i draghi riportando la magia nel mondo?

Il concetto generale è che per guadagnarti il servizio di un Senza Volto devi pagare un prezzo che per te è estremamente alto. Nei fatti probabilmente spesso si tratta solo di soldi (tanti soldi), anche perché senza guadagnare l'organizzazione non si manterrebbe, ma non è sempre detto: può essere anche qualche altra cosa che per te è importante, tra cui anche la tua stessa vita. Il concetto è che è difficile ingaggiare un Senza Volto, proprio perché per guadagnarti i suoi servigi devi dimostrare di essere davvero determinato a uccidere il bersaglio e a pagare un prezzo per te molto alto. Se sei disposto, questo indica che la vittima è destinata al Dio del Mille Volti. Il prezzo non è assoluto, semplicemente deve essere alto per la persona che lo paga.

Quindi, paradossalmente, anche se sono degli assassini, in un certo senso è come se dessero alla vita un grande valore.

Le intenzioni di Jaqen invece per ora mi sembrano un grosso punto interrogativo.

A cosa serve ad Arya essere una di loro se deve dimenticare chi era e le questioni personali. Anche se non lo facesse, dubito che gli permetterebbero di disertare con le conoscenze aquisite da loro. Gli scopi di Arya devono, secondo me essere necessariamente paralleli a quelli dei SenzaFaccia almeno in parte, ci deve essere cioé un modo in cui Arya possa vendicarsi senza andare contro i loro dogmi.

Arya fondamentalmente vuole imparare le loro capacità per essere più forte. Le sue esperienze ad Harrenhal hanno avuto un ruolo cruciale: lì è passata, dal sentirsi del tutto sottomessa e impotente, al sentirsi in grado di prendere in mano la propria sorte e quella degli altri ("il fantasma di Harrenhal") grazie a Jaqen. Vendicarsi ovviamente fa parte di questo "sentirsi forte". E' una questione di rivincita e riscatto personale. Quindi è chiaro che vede Jaqen e la sua organizzazione come strada da seguire... non perché creda nella "filosofia" dei Senza Volto (anzi, le due visioni sono troppo profondamente diverse: Arya è giustizialista, mentre i Senza Volto sono completamente distaccati da ogni giudizio sulle singole persone), bensì per le capacità che le possono insegnarle. Essere al servizio dei Senza Volto è un mezzo per raggiungere il fine.

Scopi paralleli? Chissà, dipende dai compiti che eventualmente vorranno assegnare. Ad esempio uccidere Cersei sicuramente sarebbe in linea con i suoi interessi. Oppure potrebbe trovarsi di fronte a compiti contrastanti e allora sarà un bel problema. O magari un giorno, una volta imparato abbastanza, vorrà abbandonare l'organizzazione per riprendersi la libertà e utilizzare le capacità imparate come vuole... ma sarebbe assurdo per i Senza volto lasciarla andare liberamente, quindi per Arya sarà una scelta molto pericolosa.

Ovviamente non si esclude nemmeno che un giorno Arya arrivi ad appoggiare sul serio la filosofia del Senza Volto, scegliendo di essere definitivamente fedele a loro, ma per com'è fatto il personaggio lo trovo improbabile, salvo grandi sorprese.

Indipendentemente da come si evolveranno le cose, sembra che ci voglia molto tempo nel libro, non solo per Arya ma anche per gli altri personaggi.

Non capisco come si possano chiudere tutte le storie in un solo libro senza fare una cosa raffazzonata.

Anche riprendendo a balzi di anni le storie, sono cosí tante le cose da chiarire lasciate in sospeso che tra queste ultime e gli aggiornamenti di ogni personaggio del tempo trascorso a me sembra impossibile, peró io non sono uno scrittore, si vedrá.

Il topic sono gli uomini senza volto no?

Il concetto del pagamento a caro prezzo, economico o meno, lo abbiamo recepito.

Le intenzioni sono un bel problema. Per come sono stati presentati mi verrebbe da dire che non ne hanno, si limitano a perpetuare il loro culto, se pur particolare.

Dany ha i draghi e allo stesso tempo combatte la schiavitù. Non so come essi valutino la cosa. Ci vorrebbe qualche elemento da valutare che non mi sovviene.

Il fatto strano appunto sta nell'evoluzione di Jaquen. Se stesse là solo per ammazzare qualcuno...pace...ma non sembra così.

Deve entrare nella biblioteca "proibita" a fare qualcosina...distruggere materiale sull'addestramento dei draghi? Cercare roba sugli estranei? Cose varie che non possiamo immaginare?

E soprattutto: gli scopi dei Senza Volto coincidono con quelli della Banca di Ferro?

Io poi vorrei capire cosa vuole fare la città di Braavos: sono sempre stati contro i draghi, eppure il Signore del Mare era tipo un garante della promessa di matrimonio tra Arianne e Viserys... Non so perché ma questa cosa mi è sembre sembrata strana

Secondo ci sono da fare un po' di considerazioni, i Bravosiani non amano i draghi in quanto discendenti da schiavi di Valyria ma non hanno mai mostrato una particolare avversione per i Targaryen, che la schiavitù l'hanno abolita a Westeros e che ora Dany sta combattendo a Essos. I Senza Volto non uccidono a loro piacimento, quindi troverei incoerente che vogliano uccidere i draghi (veri o allegorici) per mera antipatia.

Per me è più possibile un loro coinvolgimento nella vicenda Estranei, i quali risvegliando i morti mi sembra vadano proprio contro gli ideali della loro fede alterando quello che mi sembra stargli molto a cuore, cioè l'equilibrio fra vita e morte (come quando Jaquen si impegna a restituire le tre vite salvate da Arya al Dio dai Mille Volti)

Penso anche io che al momento non siano anti-targaryen, anzi, hanno in comune con Dani l'odio per la schiavitù. Mi piace più l'dea che siano coinvolti con gli Estranei per i motivi che ha detto Principe Promesso o anche solo perché si rendono conto che sono una minaccia per tutti. Spero che alla fine non siano solo funzionali all'addestramento di Arya ma che abbiano un ruolo rilevante in futuro.

É quello che spero anche io, che possano avere un ruolo oltre all'addestramento di Arya.