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Serie tv: perché la tv italiana è così arretrata?
E di eveline
creato il 04 settembre 2015

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WhiteHeart
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WhiteHeart
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Inviato il 06 settembre 2015 17:19

La cultura e l'educazione italiane sono indietro rispetto ad altre e di conseguenza il pubblico vuole storie più semplici, con finale abbastanza buonista e in un certo senso quella sensazione di sicurezza, che non puoi avere con una serie che parla di argomenti nuovi e che non sai se ti piaceranno o se li capirai, non sai che aspettarti.
Di conseguenza i produttori devono produrre cose che sanno piaceranno al grande pubblico, non possono investire su prodotti rischiosi e fare scelte azzardate. Insomma l'innovazione non c'è e se c'è non viene ascoltata (ma questo mi sembra che succeda in tutti i campi). Forse è un problema di soldi o mafia o politica, forse è tutto questo insieme. In certi casi forse il problema é di noia e abitudine, pensate alle persone che non hanno i mezzi per reperire serie tv straniere o prodotti originali, per noia si affidano alla televisione e a quello che trasmette, iniziano a guardarli e si abituano alla visione e visto che non hanno parametri per giudicare quello che vedono, cioè altri telefilm per fare paragoni ecc, gli sembra che le serie TV che trasmette canale cinque siano fatte bene. In altri casi può trattarsi di una cosa sociale, cioè si segue quel programma per avere un argomento comune su cui discutere e per non essere esclusi dalla massa. In altri la gente vuole staccare il cervello e cercano programmi leggeri che non impegnano o che hanno una vena di buonismo, perché, dicono, la realtà è già tanto schifosa e vogliono qualcosa di ottimistico. Una scusa che io non capisco, ci sono serie tv che fanno ridere e che sono ottimistiche senza essere stucchevoli (Modern family o anche How i met your mother)
È una catena viziosa che è difficile spezzare, in più la cultura cinematografica non viene presa in considerazioni e esplorata nelle scuole, questo ultimo appunto è per i giovani. Per le persone più anziane, non tutte, la cosa è diversa, manca in parte o del tutto una cultura cinematografica ( ma diciamo anche una cultura globale) e una mente aperta ed elastica.Ci sono persone che ancora non si sono rese conto che siamo in un nuovo secolo e che si ostinano a pensare con i parametri del 900 e che, di conseguenza, influenzano i figli con questo modo di pensare. Però non faccio di un filo d'erba un fascio (o come si dice), ci sono sempre delle eccezioni.


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Manifredde
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Manifredde
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Inviato il 07 settembre 2015 15:25

Secondo me i motivi sono tanti, alcuni dei quali giá indicati:

 

-Scarsa esportabilitá: non é una scusa universale, ma va tenuto conto anche di questa.

-Pessima cultura cinematografica italica: non mi interessa se 50 anni fa da noi c'erano i grandi: al botteghino, da 30 a questa parte, arrivano sempre commedie demenziali o film sulla mafia & co. Non servono i milioni per fare buoni telefilm (scommetto che in BB il grosso del budget andava negli attori principali), ma anche da noi rischiare non piace.

-Gara al ribasso tra mediaset e rai.

-Incapacitá tecnica: io sono certo che ci siano ottime maestranze da noi, ma se guardo un inseguimento automobilistico da noi e all'estero mi viene mal di pancia. Stessa cosa per la recitazione: in Montalbano, ad esempio, trovo (IMHO) inguardabili quasi tutti gli attori.

E I DIALOGHI! Mioddio i dialoghi delle serie tv italiane. Mi sanguinano le orecchie ogni volta: noiosi, prolissi, banali, piatti, melodrammatici anche quando non serve. I movimenti di camera e il montaggio sono servono allo scopo, ma non si puó dire che siano 'belli' (forse la regia é mortificata dai budget).

-Disinteresse: Nessuno in italia ha interesse a realizzare serie tv innovative: perché dovrebbe? Ce ne sono centinaia straniere tra cui scegliere. Si riempiono i buchi con qualche serie piú localizzata, che mostra i nostri luoghi, le nostre istituzioni, i nostri costumi. Ma proprio il target ne inficia l'esportabilitá. E certo non ha senso mettersi a far gara con gli altri.

Ovviamente, nessuno impedisce di fare un Fortitude su un'isola al largo della Sardegna, dove le persone vivono in un piccolo villaggio di pescatori e si trovano colpite da un tremendo crimine: una pecora ha sbranato un pastore, e temono si tratti di un omicidio.

 

Comunque non sono certo che nelle altre nazioni (GB esclusa) sia molto meglio. Forse da noi arrivano le eccezioni, ma il grosso delle loro produzioni non lo conosciamo neppure. Voglio dire: dalla germania sono arrivate serie come Derrick che piaceva al nostro pubblico, ma non era chissaché. E Rex é una variante con un cane. Squadra Speciale Cobra mostra dei muscoli pazzeschi quando si tratta degli inseguimenti e degli incidenti, ma come produzione nel suo complesso, tolte le 3 o 4 giornate per la sequenza topica del film, non rimane molto. Non sono al corrente di nessuna particolare serie austriaca o spagnola recente di rilievo. Anche le francesi mi sfuggono, a dire il vero. Ma questo dev'essere dovuto, immagino, alla mia ignoranza sulle serie europee.

Comunque, il doppiaggio aiuta molto la recitazione: le serie straniere possono vantare su questo aiuto, ed é molto difficile distinguere, in lingua originale che non si conosce, tra una recitazione mediocre e una discreta (alle volte il grosso non arriva dalle espressioni, ma dall'uso della voce).


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Maestro_Aemon
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Maestro_Aemon
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Inviato il 07 settembre 2015 18:45

Esattamente manifredde.

A noi arriva la "crema" dell'estero. Noi ci lamentiamo tanto ma la signora in giallo mica è italiana. Ho visto anche una serie tedesca dove (Dio mi perdoni) c'è una dannatissima foca che aiuta a risolvere i casi. CSI è noiosa e ripetitiva quanto don matteo ma è straniera, con effetti speciali e allora passiamo sopra alla noia e alla recitazione da oratorio.

Ma il fatto principale è che negli stati uniti fanno 200 serie televisive all'anno, da noi ne arrivano un ottantina (di cui davvero seguite saranno una trentina). Quante ne fanno in italia?...

Quanto al fatto che cultura ed educazione in italia sono indietro io ci andrei piano. Negli usa io ci vivo e lavoro metà dell'anno e con un briciolo di campanilismo posso dire che non c'è storia (checchè i detrattori dell'italia ne dicano).....


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Emma Snow
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Inviato il 07 settembre 2015 21:25

Ho visto anche una serie tedesca dove (Dio mi perdoni) c'è una dannatissima foca che aiuta a risolvere i casi.

Nessuno tocchi la foca Robbie (in una puntata c'era anche Jaqen!) :stralol: :stralol:

A parte gli scherzi è vero quello che dite, però in USA e Gran Bretagna (cito questi paesi perchè il 99% delle serie che ho seguito viene da lì) ci sono sia serie mediocri sia altre ottime in proporzioni sicuramente migliori che in Italia, dove a parte forse le già citate Gomorra e Romanzo Criminale (1992 non l'ho visto) le altre sono tutte abbastanza scarse... E due/tre su tutte sono un po' pochine :ehmmm:

 

Anche se non direttamente connesso, un altro aspetto della nostra tv poi è che spesso sembra di percepire uno scarso rispetto delle reti verso lo spettatore: pare che si vogliano sbarazzare del telefilm il prima possibile, mandando in onda 3 episodi per volta (con pubblicità interminabili e a 3 minuti dalla fine) e non facendosi remore a spostarle subito in orari improbabili, quasi senza avvertire, se la prima puntata non raggiunge i risultati sperati... e questo disincentiva la visione (almeno, con me l'ha fatto di sicuro).



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 07 settembre 2015 22:50

Ci sono sicuramente una marea di produzioni mediocri all'estero, e quelle che vediamo sono le migliori che magari però rappresentano il 20-30 per cento del totale (percentuali buttate lì senza pretesa di precisione. Però in Italia la percentuale di serie buone sul totale è a occhio molto più bassa


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roadvirus
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Inviato il 10 settembre 2015 23:18

Parlo solo di serie crime, perchè altri prodotti italiani non ne vedo. Ho scoperto da poco che esistono versioni Uk e France di Law and Order, serie Usa ormai datata (sebbene con spin-off discreti). Ora, il livello è medio, anche se rispetto alla Signora in giallo,si tratta di capolavori, e le versioni britanniche e francesi non vantano sceneggiature originali, ma trasposizioni di episodi USA. In italia non si riesce a fare neanche questo, si preferisce Don Matteo...

Eppure quando c'è in minimo di qualità, potrei citare nel genere La Piovra (anche se anni 90) Romanzo criminale o Gomorra le serie si vendono anche all'estero. Mi dicono che hanno venduto pure montalbano, un prodotto forzatamente "regionale", anche se certo superiore alla media del settore....


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Kiryu
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Kiryu
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Inviato il 14 ottobre 2015 1:22
-Pessima cultura cinematografica italica: non mi interessa se 50 anni fa da noi c'erano i grandi: al botteghino, da 30 a questa parte, arrivano sempre commedie demenziali o film sulla mafia & co. Non servono i milioni per fare buoni telefilm (scommetto che in BB il grosso del budget andava negli attori principali), ma anche da noi rischiare non piace.

Sono d'accordo su tutto tranne in questo. Scusami ma solo perché il nostro cinema sta vivendo una forte crisi non vuol dire che è arretrato a livello culturale. Nessun paese europeo ha mai vantato lo stesso numero di artisti che abbiamo avuto noi. Anzi molti registi e attori italiani negli anni d'oro nel nostro cinema hanno lavorato in America (Bud Spencere e Terence Hill anche se i loro film erano per la maggior parte produzioni italiane recitavano in inglese e spesso i film venivano girati all'estero tra cui anche l'America. Ma anche attoroni come Giancarlo Giannini o Ivano Marescotti sono attoroni che hanno lavorato anche all'estero). Il solito luogo comune sul fatto che il cinema italiano vale zero è un mito da sfatare perché non è vero. Mi ricordo quando parlai con alcune persone dove affermai che a mio avviso Massimo Troisi era un attore superiore a moltissimi attori americani. Mi permisi di dire che era superiore persino a Jim Carrey e ancora un po' per aver detto ciò mi stavano scannando. Oppure quando dissi che "Il Cammorrista" era il miglior film sul crimine organizato tutti a darmi torto ma di quelli che mi davano torto nessuno aveva mai visto il film di cui parlavo. Ora è vero che il cinema italiano sta vivendo un periodo buio che sembra non finire (e per questo dobbiamo ringraziare tipi come Vanzina, Neri Parenti (quest'ultimo colpevole di aver rovinato Fantozzi e Amici Miei) e l'irritante coppia Boldi, De Sica) e questo mi mette molta tristezza ma solo per questo non significa affatto che a livello culturare il nostro cinema sia inferiore ad altri. Seguendo sto ragionamento potrei dire che James Cameron è un regista mediocre solo perché i suoi ultimi film erano di una piattezza assolutaignorando beatamente i capolavori che ha fatto in passato. Per come la vedo io il problema nostro non è la qualità delle produzioni. Ma la qualità del pubblico. Anche nei cinema di altre nazioni escono cagate diciamoci la verità. Però li anche prodotti di qualità riescono a trovare spazio. Tanto per fare un esempio in america sono capaci di sfornzare una scemenza come Transformers che incassa miliardi ma subito dopo esce un film bellissimo come Birdman che di sicuro non fa gli incassi di Transformers ma di certo non passa innoservato. Ciò che voglio dire è che almeno da quello che ho notato io il problema nostro è che abbiamo un pubblico ignorante e chiuso mentalmente ma solo quando si tratta di prodotti nostrani. Noi non abbiamo solo un pubblico che vuole sempre lo stesso prodotto trito e ritrito ma che rifiuta a prescindere qualsiasi novità il nostro paese propone. Mi ricordo che quando usci "Il ragazzo invisibile" tutti a buttargli me**a senza nemmeno vederlo. Però per l'ennessimo cinepanettone le sale hanno fatto il pieno. Pensate che ho sentito persone che dicevano che la serie tv di Gomorra faceva schifo sena nemmeno averla vista e che la loro argomentazione era che siccome è un prodotto italiano deve far schifo per forza (tali persone poi dopo che si sono viste già solo la prima puntata si sono dovute rimangiare tutte le scemenze dette). Inutile dire che se la situazione cinematografica italiana è questa purtroppo lo stesso problema si dilaga sulla tv nostrana e sui suoi prodotti. Ovviamente l'esistenza di un pubblico mediocre non giustifica le produzione italiane per aver finanziato prodotti squallidissimi (e non parlo solo delle serie tv ma anche dei programmi) e a ciò dobbiamo ringraziare merdaset e rai (bastardi) che propongono sempre le stesse cose sia come serie tv che come programmi televisivi. A riprova di ciò vi invito a vedervi alcune interviste fatte agli attori di Boris dove affermano che Sky a differenza delle sopracitate da completa libertà a chi crea un prodotto a differenza delle altre due che invece impongono solamente. Ma la cosa più triste di tutti e che spesso in tali prodotti fatti da Mediaset e Rai vediamo volti noti del cinema che lavorano li solo per bisogno di soldi (quando ho visto Terence Hill nel ruolo di Don Matteo sono scoppiato in lacrime. Vedere Terence Hill che invece di maneggiare una pistola tiene in mano un rosario e che i criminali invece di menarli li perdona mi ha fatto venire un colpo al cuore. Dopo anni di grande carriera dove ha recitato con attori di gran talento come Henry Fonda si deve ridurre a fare una serie tv da quattro soldi con attori che prima come mestiere facevano gli spazini. Che tristezza). Detto ciò dobbiamo ringraziare Sky che finalmente da spazio a prodotti di qualità anche italiani. E mi fa piacere che invece sono sempre di più gli italiani che sono stufi delle solite robette da quattro soldi e vogliono prodotti nuovi e innovativi e che serie tv come Boris, Romanzo Criminale e Gomorra (dite quello che volete ma per me la serie tv di Gomorra in una sola stagione ha superato tutte e cinque le stagioni di Breaking Bad in assoluta scioltezza. Di sicuro una delle migliori serie tv mai create) abbiano avuto il successo che si meritavano. Però purtroppo c'è ancora molto da fare. Nonostante escano serie tv decenti e sono anche usciti film decenti purtroppo la crisi della tv e del cinema del nostro paese ancora persiste. Io però voglio essere fiducioso. Ma più che altro perché noto che il pubblico che è aperto alle novità e sempre in aumento.


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Manifredde
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Inviato il 14 ottobre 2015 9:08

@Kiryu

Ma come: dici che non sei d'accordo con l'affermazione che non mi interessa se 50 anni fa c'erano i grandi del cinema e che oggi facciamo solo commedie demenziali e film sulla mafia e la criminalitá, e tu per contestarmi mi parli dei grandi di 50 anni fa e di una serie tv sulla mafia? :stralol:

Ma giochi forse nella mia stessa squadra? :ehmmm:


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Inviato il 14 ottobre 2015 22:09

@Kiryu

Ma come: dici che non sei d'accordo con l'affermazione che non mi interessa se 50 anni fa c'erano i grandi del cinema e che oggi facciamo solo commedie demenziali e film sulla mafia e la criminalitá, e tu per contestarmi mi parli dei grandi di 50 anni fa e di una serie tv sulla mafia? :stralol:

Ma giochi forse nella mia stessa squadra? :ehmmm:

 

Forse ho sbagliato a citare ma l'affermazione di cui io non ero d'accordo era questa qua.

 

-Pessima cultura cinematografica italica

Io contestavo questa frase ovvero che il nostro cinema non ha un minimo di cultura cosa che per me non è vero. Poi se ho capito bene a te non importa se in passato c'erano film di qualità (che poi non è vero che bisogna andare indietro di 50 anni. Anche negli anni 80 90 uscivano bei film. E poi dove sarebbero tutti i film sulla mafia che vengono girati ad esso nel nostro paese? Al massimo si fanno molte fiction sulla mafia ma su quelle è meglio stendere un velo pietoso)? Permettimi di dire però che se vuoi esprimere un giudizio sul cinema italiano non puoi basarti solo sui film che escono adesso. Lo devi giudicare nella sua interezza compresi i vecchi film. Ti rifaccio l'esempio con James Cameron. Io dico che Cameron è un regista mediocre che non vale nulla basandomi solo sui suoi ultimi film. E no. Troppo comodo cosi. Se ci si basa solo sui suoi ultimi film è facile dire che Cameron sia un regista mediocre. Ma se si vuole esprimere un giudizio corretto e obbiettivo su questo regista bisogna anche andare a guardare i suoi vecchi lavori. Comprendo che fa rabbia vedere che in patria ormai escono film davvero inutili (molti film e fiction che abbiamo prodotto sono qualcosa di orribile) però dire che il nostro cinema non ha cultura è come dire che Cameron non ha fatto nessun film che possa essere ritenuto capolavoro. Praticamente è affermare una cosa che va in contrasto con l'obbietività. Che poi il pubblico italiano ha una scarsa cultura e gusti pessimi sono d'accordo anche io.


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Inviato il 15 ottobre 2015 9:29

Diciamo che, non prevedendo un dibattito su questo punto, mi sono limitato ad una affermazione laconica che effettivamente non rappresenta con precisione quello che intendevo dire.

 

Rielaboro un pó meglio come segue:

-Siamo davvero troppo chiusi mentalmente, e non riusciamo davvero a parlare di altro che di noi stessi. Se non é un film di critica sociale é un film che parla della nostra storia. Se non parla della criminalitá organizzata o della politica allora é una commedia. In alternativa il film parla di di italiani, dei nostri costumi e dei nostri usi.

Sempre, naturalmente, passando da snobismo e arroganza intellettualoide ad elettroencefalogramma piatto.

A meno che qualcuno non mi faccia un esempio di un buon film di intrattenimento che racconti di una avventura, e che sia di produzione italiana. Ci abbiamo provato: Nirvana. Unico caso.

 

Tu dirai: anche gli americani fanno lo stesso. É vero. Ma loro hanno una popolazione infinitamente piú variegata, dagli indiani d'america agli italiani, dagli ispanici ai cinesi, dagli afroamericani agli indiani, e tutti integrati perfettamente. Hanno un territorio che va dal deserto alle vette, dal caldo soffocante al freddo piú gelido, Loro hanno le cittá piú grandi e moderne, e le periferie piú rustiche e intime. Hanno le foreste piú sperdute, ma anche laghi e oceani. Hanno l'esercito piú ricco e potente, le industrie piú grandi, la ricerca scientifica piú avanzata. Hanno avuto le menti piú brillanti, ma anche tra quelle piú malate degli ultimi 50 anni. Hanno fatto la storia da ogni punto di vista. Sono in parte conservatori, ma anche stravaganti. Hanno la piú grande ricchezza, ma anche la piú grande povertá.

Etc etc. Perché dico questo? Solo perché forse, anche se loro parlano solo di se stessi, ne hanno di roba da raccontare...

 

E quando noi proviamo a NON fare i campanilisti che facciamo? Spaghetti Western e, piú recentemente, film supereroistici.

 

I film americani possono contare su budget piú alti. Utile, ma per il nostro mercato non necessario. Ti faccio un esempio di film che ho apprezzato molto o che semplicemente sono stati a modo loro interessanti (anche economicamente) e che sarebbero stati tranquillamente realizzabili anche in Italia (magari, se proprio, in coproduzione):

 

-The Village

-Donny Darko

-Moon

-Birdman

-The road

-The ring

-Babadook

 

Solo per citarne un paio di relativamente recenti cosí come mi vengono in mente. E poi ce ne sono un paio di ultra low budget:

-Primer

-Coherence

-Triangle

-...

 

che giocano sui viaggi nel tempo/nelle realtá parallele in modo efficace e molto affascinante.

 

Per riassumere la mia opinione: attualmente il cinema italiano é diviso come segue:

-Intellettualoide: il cinema puó essere un mezzo potentissimo per veicolare messaggi sociali e opinioni. Ma che due palle quando si basa metá della propria filmografia su questo. Preferisco i sognatori alla Cameron, che a 60 anni ancora spingono per vedere quali saranno i prossimi linguaggi cinematografici, piuttosto che chi pensa di dover salvare il mondo a suon di film.

-Demenziale/commedia senza poche pretese. Non importa di cosa parla. Ci butti dentro qualche attore popolare, ci aggiungi 2 gag e tiri su 10 o 15 milioni di euro. Alcuni sono onesti, altri (vedi vanzina) hanno un successo semplicemente ridicolo. In ogni caso, dal punto di vista cinematografico, sono insignificanti. Sono come i surgelati nella cucina: si mangiano perché sono comodi, ma chi li propone non finisce certo nelle guide e non ci puoi basare una cultura culinaria nazionale.

-Scopiazzo: lo abbiamo fatto con i Western. Ma ci stava: eravamo piú bravi :-) Ora ci abbiamo riprovato con la fantascienza e addirittura con i film di supereroi. Sei contro la Disney/Marvel: in bocca al lupo.

 

NOTA IMPORTANTE: io parlo un pó con il dente avvelenato. In una discussione piú impegnata, potrei arrivare ad assumere posizioni meno radicali :ehmmm:


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Smilla
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Inviato il 15 ottobre 2015 14:02

Questa rigida divisione del cinema/serie tv italiane in compartimenti stagni, fatti ciascuno per un target preciso, l'avevo notata anche io.

Personalmente credo che un prodotto come Gomorra sia riuscito a oltrepassare la divisione netta tra prodotto intellettualoide e storia avventurosa/intrattenimento; rimane un'eccezione.

Spesso non si riesce a trovare quell'equilibrio tra commedia e tragedia che fa funzionare bene molte serie estere...


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Lyra Stark
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Inviato il 15 ottobre 2015 16:15

Tra l'altro ho notato che in questi ultimi 2 anni alcune serie tv italiane, che già non brillano per innovazione, sono scadute veramente tantissimo nel banale e nell'imbarazzante sia come dialoghi che come visione di certi personaggi e vicende. Soprattutto ho notato una tendenza all'ocaggine incredibile per le donne che mi ha lasciato proprio inorridita.

Per esempio Don Matteo degli ultimi 2 anni è ridicolo (più del solito intendo). Potevo capire (un pochino) all'inizio il capitano dei carabinieri imbranato, ma appunto negli ultimi 2 anni le gag sono praticamente demenziali.

Idem Un passo dal Cielo: il commissario finisce sempre con l'oca di turno.

O ancora l'ennesimo Provaci Ancora Prof. 6, in cui i protagonisti sembrano tutti dei mentecatti, la figlia della protagonista finisce ovviamente incinta a 17 anni e nessuno batte ciglio, anzi matrimonio con tarallucci e vino.

In molti casi non aiuta nemmeno l'eccessiva lungaggine delle vicende, che rende la trama debole.

 

Qualche prodotto che ho visto in questi ultimi anni che si toglie un po' dal coro:

- R.I.S. la prima serie ricordo che mi impressionò favorevolemente, poi purtroppo hanno aggiunto la storia d'amore, la relazione padre - figlia che lavorano insieme in un clima tutto italiano.

- il tredicesimo apostolo: la prima serie nelle intenzioni poteva essere interessante, sicuramente un esperimento nuovo nel panorama televisivo italiano, poi è scaduto un po'

- il bosco: miniserie dello scorso anno che inizialmente appare avvincente, ma poi si risolve un po' tutto alla cavolo

- l'ultimissimo Grand Hotel: nel quale ho visto un po' di riferimenti a Downton Abbey (direi un tentativo di imitazione persino della colonna sonora!), non malaccio ma che poteva essere gestito 10 volte meglio per dialoghi (a tratti imbarazzanti) e trama molto arzigogolata che offriva un sacco di spunti (basta pensare che l'ambientazione è un hotel di lusso!), con tanto di maniaco seriale, gravidanze indesiderate e fasulle, ma che è sembrata troppo condensata nelle sole 6 puntate, in cui ovviamente hanno risolto ogni cosa gli ultimi 5 minuti.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 15 ottobre 2015 22:32

Torno al tema centrale. Un paio di persone mi hanno detto che la serie "Non uccidere", girata a Torino ed in onda su rai3 e rai4 è più che discreta. Non sono ancora riuscito a darci un'occhiata, qualcuno l'ha vista ed ha voglia di scrivere due parole?


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Kiryu
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Inviato il 20 ottobre 2015 1:43
A meno che qualcuno non mi faccia un esempio di un buon film di intrattenimento che racconti di una avventura, e che sia di produzione italiana. Ci abbiamo provato: Nirvana. Unico caso.

 

"Chi trova un amico trova un tesoro", "Educazione Siberiana", "Io non ho paura", "Non ci resta che piangere", "Tre uomini e una gamba". Vedili ne vale la pena.

Sulla questione degli americani. Guarda critichi il cinema italiano per essere chiuso mentalmente, che parla solo di se stesso, e poi vai a citare il cinema di un popolo che oltre ad essere il più chiuso a livello mentale e anche il più arrogante, il più egocentrico. Ma cosa hanno da raccontare gli americani? Se esiste un paese senza cultura e con una storia misera di certo è l'America XD.

Tra lasciando che gli americani quando parlano di loro stessi hanno un modo tutto loro. Quali sono i film dove gli americani parlano di loro? Film sulla guerra di secessione, sulla seconda guerra mondiale e quando capita la guerra in Vietnam. Fine. E qual è la morale di ognuno di questi film. Gli americani sono eroi. No sul serio avrò visto un centinaio di film basati su eventi sopracitati dove gli americani si dipingono come "eroi valorosi" (loro poi. Gli americani sono eroi tanto quanto un boss della mafia è un uomo onesto e rispettoso della legge) in film che non solo vogliono essere presi sul serio ma hanno anche la presunzione di voler raccontare la verità ("Salvate il soldato Ryan" meriterebbe l'oscar per il film con le più grandi scemenze mai mostrare a schermo in un film di guerra). E fammelo dire ma questa è propaganda bella e buona. Quando poi non parlano di loro stessi fanno pure film storici uno peggiore dell'altro (anni e anni di storia romana uccisa da certi filmacci di serie b) per non parlare dei film invece tratti dai miti grechi e nordici (film che fanno mettere le mani nei capelli anche senza conoscere i miti da cui sono tratti). Questo per dire che non solo gli americani hanno davvero poco da parlare e quando lo fanno è solo per glorificarsi di meriti e pregi che non hanno. E lasciamelo dire in alcuni film si glorificano cosi tanto che quasi la si può definire propaganda (noi per lo meno quando ci rappresentiamo ci mostriamo come siamo non ci diamo mai pregi che non abbiamo). Preferisco un film come "Fantozzi" che oltre a farmi ridere mi fa anche riflettere che un film squallidissimo come "American Sniper". Che poi non voglio assolutamente buttare solamente spazzatura sui film americani anche perché in America sono nati grandi saghe cinematografiche non lo nego e tra queste ci sono alcune che amo alla follia e di sicuro in America sono nati sempre li tantissimi capolavori del cinema. Ciò che però volevo far presente è che anche nel cinema americano si trova tanta spazzatura e non mi riferisco solo ai film prodotti da case cinematografiche di serie b ma anche quelli prodotti da grossi colossi che sono stati capaci di produrre robaccia inutile che in quanto squallore tiene testa a molti film italiani che escono di recente.

 

Per riassumere la mia opinione: attualmente il cinema italiano é diviso come segue:

-Intellettualoide: il cinema puó essere un mezzo potentissimo per veicolare messaggi sociali e opinioni. Ma che due palle quando si basa metá della propria filmografia su questo. Preferisco i sognatori alla Cameron, che a 60 anni ancora spingono per vedere quali saranno i prossimi linguaggi cinematografici, piuttosto che chi pensa di dover salvare il mondo a suon di film.

-Demenziale/commedia senza poche pretese. Non importa di cosa parla. Ci butti dentro qualche attore popolare, ci aggiungi 2 gag e tiri su 10 o 15 milioni di euro. Alcuni sono onesti, altri (vedi vanzina) hanno un successo semplicemente ridicolo. In ogni caso, dal punto di vista cinematografico, sono insignificanti. Sono come i surgelati nella cucina: si mangiano perché sono comodi, ma chi li propone non finisce certo nelle guide e non ci puoi basare una cultura culinaria nazionale.

Paragonare i Vanzina ai surgelati è un complimento. I Vanzina sono come il mc donalds. Fanno schifo e sono solo dannosi ma hanno un insuccesso immeritato. Detto ciò comunque non mi trovo d'accordo. In primis la commedia all'italiana è un genere unico. Ridere ma allo stesso tempo far riflettere lo spettatore. E già difficile far ridere gifuriamoci allo stesso tempo riuscir a far riflettere. Dimmi tu se è mai esistito un genere cinematografico che sia mai riuscito ad egluagliare il nostro in cui molti film seppur con 30 anni sul groppone riescono ancora a rappresentare il paese dove abitiamo. E poi il presunto cinema "intellettualoide" italiano non condannava e ne assolveva ciò che mostrava. Lo mostrava e basta per come era. Di sicuro è sempre meglio che vedere un idiota con una mitragliatrice in mano che dopo aver massacrato millioni di tizi a caso e poi fa un discorso patriota ipocrita da quattro soldi. E comunque il nostro cinema non si riduce solo a questo ci sarebbe molto da parlare. Esempio noto che nessuno ha mai parlato del cinema d'animazione italiano che ha sfornato film superiore a moltissimi film sopravvalutati della Disney. Basti pensare ai film di Enzo D'Alò. Oppure i film animati su Corto Maltese. Ci sarebbe anche da parlare del cinema horror nostrano ma su questo mi sto zitto perché il cinema horror (sia italiano che straniero) è un genere di cui so poco.

 

-Scopiazzo: lo abbiamo fatto con i Western. Ma ci stava: eravamo piú bravi :-) Ora ci abbiamo riprovato con la fantascienza e addirittura con i film di supereroi. Sei contro la Disney/Marvel: in bocca al lupo.

Appunto. Evidenziamolo XD

Se il Western vanta i capolavori che vanta il merito è solo nostro ;)

Per quanto riguarda scopiazzare beh su questo ti do ragione. Ed è stata proprio a causa di questa nostra abitudine che sono usciti alcuni film davvero trashosi. E pensa che se andiamo a scavare "Il Ragazzo Invisibile" non è il primo film italiano sui supereroi. Va anche detto che gli americani anche loro copiano ma in un modo tutto loro. Lo fanno tramite i remake e i risultati sono qualcosa di orribile (l'unico esempio di remake decente è stato The Ring. Non mi viene in mente nient'altro). Sulla questione dei supereroi. Ma dico io. Se anche noi vogliamo fare film tratti dai fumetti perché non fare film tratti dai nostri fumetti. Sono anni che spero che esca un film su Tex che ridia giustizia al personaggio al posto di quello dell'85 (non era una ciofeca per carità ma era un film assai ingenuotto e si vedeva che aveva un budget piccolo. Di positivo però era che l'atmosgfera del fumetto era ben fatta e che l'attore che faceva Kit era indentico in tutto e per tutto a quello dei fumetti). Ma si sa. Chi vive sperando...

Comunque sia quando ho citato prima "Il ragazzo invisibile" non era per dire che bisogna che il nostro cinema punti sui film di supereroi (e non perché magari qui non potremmo realizarne di decenti ma perché è uan cosa troppo lontana dalla nsotra cultura) ma per far notare che in Italia ci lamentiamo sempre che non esce mai niente di nuovo e poi quando viene prodotto qualcosa di nuovo non facciamo altro che criticarlo senza nemmeno vederlo. A riprova di ciò quando usci "Il ragazzo invisibile" le sale erano vuote mentre il cinepanettone che usci nello stesso periodo fece il pienone. Questo per dire che se ora come ora il nsotro cinema sta morendo la colpa è del pubblico e stesso discorso si può appliccare alla tv se ormai la tv italiana non produce nulla di bello. Certo comunque si vede che il pubblico che vuole qualcosa di nuovo e innovativo sta aumentando se no una serie tv come Gomorra non avrebbe avuto successo per quanto bella sia ne avrebbe avuto una seconda serie.

 

NOTA IMPORTANTE: io parlo un pó con il dente avvelenato. In una discussione piú impegnata, potrei arrivare ad assumere posizioni meno radicali :ehmmm:

Chiaro ;)

Forse magari io nel rispondere involontariamente sono stato un po' aggressivo.


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Manifredde
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Inviato il 20 ottobre 2015 9:09

 

A meno che qualcuno non mi faccia un esempio di un buon film di intrattenimento che racconti di una avventura, e che sia di produzione italiana. Ci abbiamo provato: Nirvana. Unico caso.

"Chi trova un amico trova un tesoro", "Educazione Siberiana", "Io non ho paura", "Non ci resta che piangere", "Tre uomini e una gamba". Vedili ne vale la pena.

 

"Chi trova..." e "Non ci resta che piangere" sono peró film di oltre 30 anni fa, certo non sono piú indice del nostro cinema. Tre uomini e una gamba é l'espressione cinematografica di un trio di comici e anche qui, non so quanto valga: é simpatico ma nulla piú. Gli altri non li ho visti.

 

Sulla questione degli americani. Guarda critichi il cinema italiano per essere chiuso mentalmente, che parla solo di se stesso, e poi vai a citare il cinema di un popolo che oltre ad essere il più chiuso a livello mentale e anche il più arrogante, il più egocentrico. Ma cosa hanno da raccontare gli americani? Se esiste un paese senza cultura e con una storia misera di certo è l'America XD.

Sono d'accordissimo con la tua critica al cinema americano. Il mio discorso era un altro: il bacino di storie, culture, eventi, personaggi da cui possono attingere é enorme. Molto piú grande di quello italiano. Se vogliono parlare della loro criminalitá, possono parlare del bronx o di Detroit. O magari del confine con il messico. O ancora delle mafie italiane e russie. O delle grandi multinazionali. O degli scandali politici, dei trafficanti, dei serial killer, degli immigrati. Un pó piú indietro si trova il far west, o la ricerca dell'oro. E per ognuno di questi ci sono episodi famosi, personaggi iconici.

Facciamo noi lo stesso e di cosa parliamo? Della mafia al sud e della microcriminalitá al nord? E poi? Un paio di stragi e qualche personaggio noto ai piú. Altro non c'é.

 

Il discorso é reso ancora piú impietoso se si parla di fantascienza e fantasy: generi nati in europa, con un ottimo seguito di pubblico ma un totale disinteresse di registi e produttori. Abbiamo fatto meglio con l'horror negli anni 80.

 

Lungi da me dire che gli americani fanno buoni film 'in generale': in generale sono porcherie proprio, e purtroppo nei miei generi prediletti (fantascienza e fantasy) se ne salvano pochissimi negli ultimi anni. Ma le ragioni dei loro 'fallimenti' sono diverse dalle ragioni dei nostri 'fallimenti': nel loro caso prende piede un logica industriale nella quale sono troppo spesso i produttori a decidere: l'aspetto artistico, nella figura di sceneggiatori e registi, é subordinato a quello economico: i film devono implementare alcune regole di base per garantire la massima commerciabilitá (es, protagonisti sempre piú giovani, adeguata copertura etnica, storia d'amore nella giusta quantitá etc etc), e questo appiattisce le storie. Poi ovviamente ci sono il pattriottismo (se Emmerich non divinizza la figura del presidente USA non é contento) e l'incompetenza.

 

Da noi manca l'Immaginazione (volutamente messa con la I maiuscola). Per quale motivo al mondo io dovrei pagare 10 euro per un film di supereroi italiano che giá so ha avuto un budget almeno 10 volte inferiore alle controparti Marvel, che giá so che dura 100 minuti (come i film degli anni 80, o un film tv) e che parla di qualcosa in cui noi non abbiamo alcuna esperienza? Certo puó essere un capolavoro, ma non ho né il tempo né i soldi per fare gli 'assaggini': se vado a vedere quello, devo rinunicare a Interstellar (ad esempio) e a meno che non mi convinci con la pubblicitá o non si attivi il passaparola (come é stato per Inception), non vedo alternative.

 

(...)che in Italia ci lamentiamo sempre che non esce mai niente di nuovo e poi quando viene prodotto qualcosa di nuovo non facciamo altro che criticarlo senza nemmeno vederlo. A riprova di ciò quando usci "Il ragazzo invisibile" le sale erano vuote mentre il cinepanettone che usci nello stesso periodo fece il pienone. Questo per dire che se ora come ora il nsotro cinema sta morendo la colpa è del pubblico e stesso discorso si può appliccare alla tv se ormai la tv italiana non produce nulla di bello.

Non é colpa del pubblico: chi voleva i cinepanettoni é andato a vedere il cinepanettone e chi voleva un film di supereroi é andato a vedere uno o piú dei 4 o 5 film Marvel/Sony che sono usciti quell'anno. Ripeto: cosa aveva, sulla carta, quel film di piú rispetto agli altri da attirare le folle?

 

Certo comunque si vede che il pubblico che vuole qualcosa di nuovo e innovativo sta aumentando se no una serie tv come Gomorra non avrebbe avuto successo per quanto bella sia ne avrebbe avuto una seconda serie.

Ho sentito parlare di Gomorra molto bene. Questo dimostra che, se vogliamo farle, le cose sappiamo farle bene (mai avuto dubbi sul livello delle maestranze). Se solo non fose cosí irrimediabilmente basato sulla solita criminalitá...

 

Forse magari io nel rispondere involontariamente sono stato un po' aggressivo.

Non mi pare: volevo solo evitare di sembrarlo io :ehmmm:


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