Riprendo questo topic solo per dire che a mio parere è una cosa gravissima che una serie TV rischi (e credo lo farà se non l'ha già fatto) di spoilerare avvenimenti che nei libri di Martin devono ancora accadere. Non riesco a trovare giustificazioni per D&D, avrebbero potuto fare più stagioni per distribuire meglio gli eventi, evitando in questo modo di tagliare anche personaggi fondamentali.
La questione degli spoiler al massimo è colpa di Martin, che ha venduto i diritti prima di aver finito la serie e sembra se la stia pure prendendo comodissima con il lavoro. D & D non sono le mie persone preferite, ma su questo non hanno nessuna colpa.
Aggiungerei che in realtà non ci sarà nessuno spoiler, nel senso che sì, di sicuro nello show vedremo cose che nei libri devono ancora accadere ma siccome le due versioni stanno divergendo sempre di più, da spettatori non sapremo mai se un certo avvenimento è spoiler oppure no finché non avremo letto i libri, quindi da quel punto di vista non credo ci siano problemi.
I problemi ci sono invece perché la serie sta declinando a un ritmo pauroso, la quinta stagione è stata un disastro, e non credo sia un caso che i risultati peggiori li abbiano avuti quando si sono distaccati dai libri.
Attenzione, non sto dicendo che lo show era scarso perché non ha seguito la fonte, sto dicendo che l'anno scorso c'è stata una caduta qualitativa gigantesca, con storyline sciocche, incoerenti e fastidiose, con le parti "originali" a farla da padrone quanto a bruttezza. Se questo è l'andazzo, la prossima stagione sarà un calvario visto che il materiale sorgente è quasi esaurito.
Spero si riprendano, ma ne dubito. Peccato perché fino alla quarta stagione lo show mi piaceva molto.
Io la guardo come qualcosa di findamentalmente separato dalla serie cartacea. Inizialmente non era cosí, ma ora le differenze sono tali che non sono piú solo 'divergenze', ma é proprio una 'alternativa'. E anche se preferivo la fedeltá della prima stagione, mi piace piú un variazione significativa ma che si presenta come tale, piuttosto che continui e piccoli 'tradimenti'.
E, anzi, é un modo per rientrare in qualche modo nel mondo di Westeros e dintorni, di rivederne i personaggi, in vista dei nuovi libri.
E come ho sempre sostenuto: meglio un finale scialbo che nessun finale del tutto: considero la serie tv come un piano B nel caso Martin proprio non ce la faccia o non ne abbia voglia.
Io la guardo come qualcosa di findamentalmente separato dalla serie cartacea. Inizialmente non era cosí, ma ora le differenze sono tali che non sono piú solo 'divergenze', ma é proprio una 'alternativa'. E anche se preferivo la fedeltá della prima stagione, mi piace piú un variazione significativa ma che si presenta come tale, piuttosto che continui e piccoli 'tradimenti'.
E, anzi, é un modo per rientrare in qualche modo nel mondo di Westeros e dintorni, di rivederne i personaggi, in vista dei nuovi libri.
Pienamente d'accordo, non avrei saputo dirlo meglio. Perlomeno è l'approccio che mi sembra più "zen", che sono riuscita a tenere finora e che spero di continuare ad avere. Sarebbe un peccato rovinarsi l'uno o l'altro prodotto ( la saga di libri o la serie TV) solo a causa dei casini di D&D, Martin e compagnia HBO bella.. Pero si, questo presuppone il fatto di considerarli separati, a sé stanti, e capisco che per chi ha letto i libri per anni prima che facessero la serie non sia poi così tanto facile abituarsi all'idea
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Personalmente, ormai sono arrivato a scindere serie tv e libri. Vedere Game of Thrones come l'adattamento (con libertà e licenze, ma questo è naturale perché stiamo parlando di un media televisivo diverso da quello cartaceo) di A Song of Ice and Fire poteva andar bene nelle prime stagioni, ma ormai è chiaro che sono due prodotti separati e la serie guarda ai libri solo per l'ispirazione.
Questo ovviamente non significa che chiuda gli occhi sulle "porcate" e sugli scivoloni della serie tv, soprattutto della quinta stagione: semplicemente, li valuto senza far confronti con i libri, come se la serie tv fosse basata un soggetto originale. Per cui se dico, che so, che la storyline di Sansa a Grande Inverno era evitabile non lo dico perché nei libri lei se ne sta in tutt'altra parte del continente con Petyr e il cuginetto, ma perché ripropone sempre la solita vicenda di tortura psicologica e fisica in cui Sansa è la vittima che subisce e c'è l'aguzzino di turno che la picchia o la costringe a vedere la gente decapitata/scuoiata, e non ha nessuna evoluzione. Idem per Dorne, non è brutta perché non ci sono Arianne e sir Arys che si fa ammazzare come un imb****le, ma perché i nuovi personaggi introdotti sono piatti e stereotipati, Jaime è stato reso una pallida ombra del personaggio che era nella terza stagione e la sceneggiatura, i dialoghi e le coreografie dei combattimenti, persino la regia erano a livelli vergognosi. E non parlo di Stannis o Shireen perché ho visto che c'è un'altra discussione sull'argomento.
Passando al discorso spoiler, la penso come Gedeont: Martin ha venduto i diritti troppo presto, nel 2007, quando di libri ne aveva scritti solo 4, e dopo non si è dato una mossa per completare la saga ma se l'è presa comoda. Dal 2007 a oggi sono 8 anni, possibile che in questo lasso di tempo Martin sia riuscito a tirar fuori soltanto un libro in cui per di più ci sono soltanto metà dei POV e delle trame (A Dance with Dragons) e non sappiamo a che punto è con The Winds of Winters? Quindi la situazione attuale, in un certo senso, l'ha voluta lui.