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TWOIAF - Indizi e ironia
di Euron Gioiagrigia
creato il 20 luglio 2015


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 luglio 2015 16:56 Autore

Forse è una mia impressione ma ci sono alcuni passaggi di TWOIAF in cui Martin sembra seminare indizi su cosa accadrà in futuro, spesso usando l'arma dell'ironia, oppure usa l'ironia stessa per narrare alcuni fatti in un modo che contrasta con cui sono narrati in ASOIAF.

Primo esempio di ironia amara che dà molto l'idea:

 

Ma lord Tywin Lannister non veniva affatto a salvare il Re Folle. Questa volta, la causa di lord Tywin era quella del reame, un reame che la follia aveva portato alla rovina e al quale lui voleva porre fine. [...] Alcuni bisbigliano che siffatte atrocità [la morte di Elia e dei figli] avvennero per ordine dello stesso Aerys, alla scoperta che lord Lannister era passato dalla parte di Robert. Altri suggeriscono che a uccidere i propri figli sia stata addirittura Elia, per paura di quanto sarebbe potuto succedere loro una volta caduti nelle mani dei nemici del suo defunto marito.

 

E' evidente la falsità di tutto quanto: Tywin interviene perché pensa solo ai suoi interessi ed è uno dei suoi principali alfieri a uccidere Elia e i suoi figli. Anche un passaggio successivo sulla felicità del matrimonio tra Cersei e Robert sottintende in realtà l'esatto contrario.

 

Altro passaggio in cui secondo me è presente una forte ironia:

 

Quanto seguì lo scellerato rapimento di Lyanna Stark da parte del principe Rhaegar Targaryen fu la rovina conclusiva della stirpe del drago.

 

Questo è paradossalmente il passaggio con cui sono d'accordo di più (non sono un fan di Rhaegar, anzi), pur essendo evidente che il tono volutamente sdegnoso che usa il narratore mi fa pensare che in realtà di rapimento e scelleratezza non si sia trattato (e del resto, Martin è un fan dei Targaryen). Ma andiamo avanti:

 

Quando, dopo il rapimento di Lyanna perpetrato da Rhaegar Targaryen, la discendenza Stark venne quasi annientata da parte di re Aerys il Folle, taluni uomini in estrema malafede gettarono il biasimo sul defunto lord Rickard, le cui alleanze di sangue e di amicizia legarono le grandi casate le une alle altre e assicurarono che esse agissero di concerto per reagire ai crimini del Re Folle.

 

Sembra che Rickard fosse proprio un idealista. In realtà l'immagine che ce ne facciamo in ADWD da parte di lady Dustin è ben diversa: Rickard era solo ambizioso e voleva espandere la sua influenza sulle Terre dei Fiumi.

 

Arriviamo ora ai passaggi che lasciano secondo me trapelare qualcosa sul futuro:

 

Da quel giorno tuttavia sono ormai trascorsi quasi trecento anni, e l'ultimo dei draghi è da lungo tempo perito ad Approdo del Re. Per cui i futuri lord di Nido dell'Aquila possono dormire nuovamente sonni tranquilli nella certezza che la loro splendida sede rimarrà per sempre invulnerabile e imprendibile.

 

Le ultime due parole sono macigni: se pensiamo a quando Cat rimprovera a Lysa tutta la sua sicurezza sull'inespugnabilità della fortezza, e se pensiamo alla presenza di una mina vagante come Ditocorto, mi viene da pensare che al contrario di quanto detto presto accadranno dei casini a Nido dell'Aquila.

Altro passaggio vagamente rivelatorio:

 

Maelys il Mostruoso fu il quinto e ultimo dei pretendenti Blackfyre. Con la sua morte, la maledizione che Aegon il Mediocre aveva inflitto ai Sette Regni donando la sua spada al figlio bastardo si è infine conclusa.

 

Siamo sicuri che sia conclusa?

 

Infine l'ultimo:

 

Purtuttavia [riguardo la Lunga Notte], esistono anche altri racconti - più ardui da credere ma anche più centrali nelle antiche storie - che riguardano creature conosciute come Estranei.

 

Insomma, il narratore non sembra crederci tanto, però...

 

Che ne pensate? Esistono secondo voi altri passaggi in cui Martin rivela in modo ambiguo fatti futuri, o usa l'ironia per narrare fatti già noti?

 

 

 

 


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Inviato il 20 luglio 2015 17:03

Mooolto interessante, parto subito alla ricerca di passaggi simili ai tuoi già citati, comunque servono piú conferme, altrimenti si tratta di semplici coincidenze

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 20 luglio 2015 17:24

Non solo in Twoiaf ma in tutti i libri ci sono questi passaggi abbastanza rivelatori se uno li legge con attenzione, ed è anche una delle cose che mi piace di più dei libri di Martin.

 

Ecco qualche esempio:

 

“Strade diverse a volte portano allo stesso castello”
-Jon Snow, Agot-
E' una frase buttata là a caso, però se fosse vera... :)
<<Gli anni passano a centinaia, a migliaia, ma che cosa vede ogni uomo del mondo che lo circonda se non poche estati e pochi inverni? Guardiamo le montagne e diciamo che sono eterne... e tali in effetti paiono... ma, con il passare del tempo, perfino le montagne crescono e poi crollano, i fiumi cambiano il loro corso, le stelle cadono dai cieli e le grandi città sprofondano nel mare. Perfino gli dei muoiono, pensiamo. Tutto, tutto quanto, cambia.>>
-Luwin, Acok-
Montagne che muoiono, umh... (magari volano via come foglie morte) :)
Stelle cadono dai cieli: quella dei dayne, magari ce ne sarà un'altra?
Città sprofondano nel mare: un meteorite che farà un'onda anomala?
Gli dei muoiono? Non so come maestro Luwin possa pensare una cosa del genere, dato che crede nei sette dei (che sono sempre sette, nè più nè meno, quindi non muoiono) quindi sicuramente è una frase sospetta, una strizzatina d'occhio da parte di Martin. Forse si riferisce all'uccisione dell'imperatrice di ametista?
Appena ne recupero altre le posto.

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Inviato il 20 luglio 2015 17:28

Primo esempio di ironia amara che dà molto l'idea:

 

Ma lord Tywin Lannister non veniva affatto a salvare il Re Folle. Questa volta, la causa di lord Tywin era quella del reame, un reame che la follia aveva portato alla rovina e al quale lui voleva porre fine. [...] Alcuni bisbigliano che siffatte atrocità [la morte di Elia e dei figli] avvennero per ordine dello stesso Aerys, alla scoperta che lord Lannister era passato dalla parte di Robert. Altri suggeriscono che a uccidere i propri figli sia stata addirittura Elia, per paura di quanto sarebbe potuto succedere loro una volta caduti nelle mani dei nemici del suo defunto marito.

 

E' evidente la falsità di tutto quanto: Tywin interviene perché pensa solo ai suoi interessi ed è uno dei suoi principali alfieri a uccidere Elia e i suoi figli. Anche un passaggio successivo sulla felicità del matrimonio tra Cersei e Robert sottintende in realtà l'esatto contrario.

 

Qui non è che sia ironico, è che TWOIAF è un volume scritto da un maester come omaggio verso Tommen, la forte partigianeria verso la famiglia del re è più che normale. Se poi aggiungiamo che la fonte delle notizie da King's Landing è Pycelle, noto fanboy di Tywin, il quadro è completo.

Insomma è tutto "in character", ecco.

 

A me ha fatto abbastanza ridere come le cose su cui abbiamo avuto riscontro nei libri, provenienti da septon Barth e screditate come voli di fantasia, si siano rivelate tutte puntualmente vere.



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 luglio 2015 17:46 Autore

 

Qui non è che sia ironico, è che TWOIAF è un volume scritto da un maester come omaggio verso Tommen, la forte partigianeria verso la famiglia del re è più che normale. Se poi aggiungiamo che la fonte delle notizie da King's Landing è Pycelle, noto fanboy di Tywin, il quadro è completo. Insomma è tutto "in character", ecco.

 

 

 

Vero, però poteva scegliere un narratore che non fosse la "voce ufficiale" del reame e magari fosse più oggettiva sui fatti, invece usa volutamente una fonte "lecchna" per dare ad alcuni avvenimenti, secondo me, un velo di ironia tragica. E magari fare qualche collegamento con la realtà, dove le voci ufficiali (governo, telegiornali) sintetizzano a modo loro fatti molto drammatici.


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Inviato il 20 luglio 2015 18:48

In effetti... è probabile che sia come dici tu.

 

Per restare in tema di ironia, mi sono venute in mente un paio di citazioni (non da TWOIAF però, dai libri) che sarebbero molto, molto ironiche se fosse vera una certa teoria.

 

Dialogo fra Robert e Ned:

"I've never seen such a vast emptiness. Where are all your people?"
"Likely they were too shy to come out," Ned jested. He could feel the chill coming up the stairs, a cold breath from deep within the earth. "Kings are a rare sight in the north."
Robert snorted. "More likely they were hiding under the snow. Snow, Ned!"
Jon spiega ad Arya perché non può esercitarsi contro Joffrey:
"Bastards are not allowed to damage young princes," he said. "Any bruises they take in the practice yard must come from trueborn swords."
Questa sarebbe spettacolare, nel caso.
Modificato il 05 July 2024 17:07

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AlysanneTarg
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Inviato il 20 luglio 2015 22:06

Alcune sono davvero divertenti :stralol:

Un'altra frase ironica (stavolta da parte di chi ha scritto il libro) è questa, riferita alla sparizione di Lyanna e Rhaegar. La narrazione si interrompe proprio nel punto interessante con un bel "Ma quella storia è già fin troppo nota perché la si possa qui ripetere" :yeah:

Altre di TWOIAF ora non me ne vengono in mente! Molte invece da ASOIAF:

 

"Spero che la tua principessa muoia" Arya inconsapevolmente al proprio (ex) promesso sposo;

 

"Il Grande Jon dice che non importa se lo becchiamo con le brache calate ma a me sembra che un uomo che ha combattuto così tante battaglie non possa essere così facilmente sorpreso" Robb su Tywin;

 

Robert che dice di Ned che "lui non sarebbe mai in grado di mentire, né per dovere né per amore";

 

Rhaegar che rende Gregor Clegane un cavaliere, per poi avere la propria famiglia sterminata da lui;

 

Theon che dice di Spettro "è un albino, morirà anche prima degli altri", mentre il personaggio vivente più vecchio di tutta la saga è proprio un albino.

 

 

Jon spiega ad Arya perché non può esercitarsi contro Joffrey:
"Bastards are not allowed to damage young princes," he said. "Any bruises they take in the practice yard must come from trueborn swords."
Questa sarebbe spettacolare, nel caso.

 

 

Decisamente :stralol: :stralol: :stralol:

Modificato il 05 July 2024 17:07

All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.

 

 

Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister

 

 

The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.

 

TWOW

They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.

 

 

 

 

Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy

A Son(g) Of Ice and Fire

We swore a vow.

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Inviato il 20 luglio 2015 22:28

In ASOS durante il duello tra Oberyn e Gregor, la Montagna indossa uno scudo con il simbolo di Casa Clegane (i cani) e disegnata sopra la stella a sette punte del Credo. Più avanti dopo che lo scudo viene ripetutamente colpito da Oberyn, il libro recita:

 

<< Anche il grande scudo di quercia di Ser Gregor incassò la sua parte di attacchi. Sotto tutti quei colpi, le teste dei cani cominciarono a riapparire sotto il disegno della stella a sette punte, e le venature del legno vennero in superficie [...] >>

 

Simbolicamente potrebbe rappresentare il ritorno del Mastino. La stella a sette punte infatti è il simbolo del Credo, i cani quello dei Clegane e soprattutto del Mastino il quale potrebbe svelarsi proprio nel futuro duello contro il fratello.

 

Simile anche la simbologia di un altro pezzo, tratto da AFFC:

 

"Heddle forgiò una nuova insegna [...] un drago a tre teste di ferro nero. Un figlio bastardo del quarto Aegon guidò una rivolta contro il fratello di sangue puro, scegliendo come emblema un drago nero. A quel tempo, queste terre appartenevano a lord Darry, che era un fedelissimo del re. La vista del drago di ferro nero lo fece infuriare, così abbatté il palo, ridusse l'insegna in pezzi e li getto nel fiume. Molti anni più tardi una della teste del drago, ormai diventata rossa per la ruggine, si arenò sulle rive di Isola Silenziosa".

 

Metaforicamente la testa di drago nero ormai diventata rossa potrebbe indicare proprio il personaggio di Aegon VI, Blackfyre di nascita ma spacciato per Targ al grande pubblico.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 


Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 luglio 2015 22:57 Autore

In ASOS durante il duello tra Oberyn e Gregor, la Montagna indossa uno scudo con il simbolo di Casa Clegane (i cani) e disegnata sopra la stella a sette punte del Credo. Più avanti dopo che lo scudo viene ripetutamente colpito da Oberyn, il libro recita:

 

<< Anche il grande scudo di quercia di Ser Gregor incassò la sua parte di attacchi. Sotto tutti quei colpi, le teste dei cani cominciarono a riapparire sotto il disegno della stella a sette punte, e le venature del legno vennero in superficie [...] >>

 

Simbolicamente potrebbe rappresentare il ritorno del Mastino. La stella a sette punte infatti è il simbolo del Credo, i cani quello dei Clegane e soprattutto del Mastino il quale potrebbe svelarsi proprio nel futuro duello contro il fratello.

 

 

E' una giusta interpretazione, ma io l'avevo sempre vista in un altro modo: è come dire che sotto la natura nobile del lottare per il Credo (le sette punte) emerge l'anima omicida e sanguinaria di Gregor (i cani), come dimostra la fine del duello


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Inviato il 21 luglio 2015 17:36

Mi ha colpito la frase di Cersei:

 

Ditocorto era tanto abile quanto affabile, ma di origini troppo umili per rappresentare una minaccia per gli alti lord, privo com'era di un proprio esercito. "Il Primo Cavaliere perfetto

 

Martin potrebbe aver inserito questa frase sibillina per rivelare il futuro di Ditocorto, poiché effettivamente sta rapidamente prendendo potere nella Valle e potrebbe radunare un forte esercito per riconquistare il Nord

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 23 luglio 2015 14:07 Autore

Altro passaggio emblematico dopo le Nozze Rosse:

 

Va notato che l'usanza ritenuta dagli uomini del Nord più sacra di qualsiasi altra è il diritto all'ospite [...] Gli stessi andali onoravano un'usanza simile, la quale per contro riveste minore importanza nella mentalità meridionale.


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Smilla
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Inviato il 01 agosto 2015 14:18

Simile anche la simbologia di un altro pezzo, tratto da AFFC:

 

"Heddle forgiò una nuova insegna [...] un drago a tre teste di ferro nero. Un figlio bastardo del quarto Aegon guidò una rivolta contro il fratello di sangue puro, scegliendo come emblema un drago nero. A quel tempo, queste terre appartenevano a lord Darry, che era un fedelissimo del re. La vista del drago di ferro nero lo fece infuriare, così abbatté il palo, ridusse l'insegna in pezzi e li getto nel fiume. Molti anni più tardi una della teste del drago, ormai diventata rossa per la ruggine, si arenò sulle rive di Isola Silenziosa".

 

Metaforicamente la testa di drago nero ormai diventata rossa potrebbe indicare proprio il personaggio di Aegon VI, Blackfyre di nascita ma spacciato per Targ al grande pubblico.

Accidenti questa me la segno come indizio di Aegon Blackfyre



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 28 agosto 2015 14:06 Autore

Sempre in TWOIAF, nel capitolo dedicato ai Guardiani della Notte, viene detto che i Guardiani non si aspettano un attacco da sud. E infatti in ASOS...


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Inviato il 28 agosto 2015 16:33

Questa conversazione è zeppa di spunti interessantissimi.

 

Comunque, a riguardo della frase di Luwin, la parte "Persino gli dèi muoiono, pensiamo" non potrebbe riferirsi, banalmente, ad un abbandono del credo dei Sette e dei vecchi Dei a favore dell'imperare universale (o quasi) di un solo dio, quale R'hlor?

Come avvenne nelle epoche antiche, col passaggio da religioni politeiste (i vari dei egizi ad esempio, o le divinità greche e romane) all'avvento del cristianesimo, che inizialmente era visto di malocchio e perseguitato e poi... ha fatto il botto.


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Arta la Rossa
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Arta la Rossa
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Inviato il 30 agosto 2015 22:10

Aggiungo quello che potrebbe essere un indizio di quanto POTREBBE avvenire in futuro, preso da ASOS, POV di Jon Snow. Il BG è quello della battglai contro i bruti di Mance Ryder, a nord della Barriera, in seguito della rottura di una delle due catapulte a disposizione dei Guardiani della Notte per bombardare i nemici.

 

Ce ne vorrebbero venti, di catapulte, invece che due [...]". Pensiero inutile. Era come desiderare di avere altri mille guerrieri e, già che c'era, anche un drago che sputasse fiamme. O magari tre draghi che sputassero fiamme.

 

Jon non sa dei draghi di Daenerys, quindi perchè proprio il riferimento a tre draghi, tra l'altro messo in corsivo?


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