Avrete sentito che siamo vicini all'approvazione di una legge antiterrorismo, tuttavia c'è discussione sulla possibilità o meno che lo Stato possa controllare le nostre attività sui PC ed altro. Al momento questa opzione sarebbe stata stralciata ma non cancellata. Personalmente lo riterrei l'ennesimo tentativo del Governo di spiare i cittadini e lederne la privacy e i diritti alla libertà personale cosa che in buona parte avvine già non solo dalle autorità nazionali ma soprattutto dall'estero. Voi cosa ne pensate?

LEGGE ANTITERRORISMO, LO STATO POTRÀ ENTRARE NEL TUO PC

LO STATO POTRÀ DELIBERATAMENTE INSTALLARE NEL TUO PC, TABLET O CELLULARE UN VIRUS CHE OLTRE A PERMETTERE IL CONTROLLO DI OGNI SINGOLA PAROLA, AZIONE O RICERCA PERMETTERA DI CONTROLLARE IL TUO PC DA REMOTO (OVVERO SE LO STATO DALL'ALTRA PARTE DELLO SCHERMO VOLESSE SPOSTARE IL CURSORE DEL MOUSE, SOLO PER FARE L'ESEMPIO PIÙ STUPIDO, POTREBBE FARLO TRANQUILLAMENTE)

Il provvedimento antiterrorismo modifica il codice di procedura penale così:

Allarticolo 266-bis, comma 1, del codice di procedura penale, dopo le parole: «è consentita lintercettazione del flusso di comunicazioni relativo a sistemi informatici o telematici ovvero intercorrente tra più sistemi», sono aggiunte le seguenti: anche attraverso limpiego di strumenti o di programmi informatici per lacquisizione da remoto delle comunicazioni e dei dati presenti in un sistema informatico.

Con questo emendamento lItalia diventa il primo paese europeo che rende esplicitamente ed in via generalizzata legale e autorizzato la remote computer searches e lutilizzo di captatori occulti da parte dello Stato.

Il fatto grave è che questo non lo fa in relazione a specifici reati di matrice terroristica (come fa pensare il provvedimento), ma per tutti i reati commessi mediante limpiego di tecnologie informatiche o telematiche (art.266 bis).

Se non interveniamo, da domani per qualsiasi reato commesso a mezzo del computer dalla diffamazione alla violazione del copyright o ai reati di opinione o allingiuria sarà consentito violare da remoto in modo occulto il pc, tablet o cellulare di qualsiasi cittadino.

Luso di captatori informatici (Trojan, Keylogger, sniffer ecc.ecc.) quale mezzo di ricerca delle prove da parte delle Autorità Statali (giudiziarie o di sicurezza) è controverso in tutti i paesi democratici per una ragione tecnica: con quei sistemi compio una delle operazioni più invasive che lo Stato possa fare nei confronti dei cittadini, poiché quella metodologia è contestualmente

una ispezione (art. 244 c.p.p.)

una perquisizione (art. 247 c.p.p)

una intercettazione di comunicazioni (266 c.p.p.)

una acquisizione occulta di documenti e dati anche personali (253 c.p.p.).

Tutte attività compiute in un luogo, i sistemi informatici privati, che equivalgono al domicilio. E tutte quelle attività vengono fatte al di fuori delle regole e dei limiti dettate per ognuna di esse dal Codice di Procedura Penale.

Per non parlare della contestuale violazione dei diritti costituzionali previsti dallart. 13 allart. 15 della Costituzione, senza le adeguate garanzie da questa previste.

Nel 2008 la Corte Costituzionale tedesca con sentenza 27/02/2008 si era espressa negativamente sulluso generalizzato dei c.d. Bundestrojan (Trojani di stato tedeschi) rilevando come tale attività comportasse rischi di un controllo pervasivo dei sistemi, il superamento dei sistemi di cifratura, la profilazione di comportamenti estranei ai reati perseguiti, una invasione della sfera privata e della riservatezza, nonché rischi di danni ai sistemi informatici ed il coinvolgimento di dati di terzi estranei.

Una norma generalizzata che consente luso di tali captatori occulti (virus di stato) non rispetta alcun criterio di proporzionalità se non è strettamente limitata a specifiche gravissime ipotesi di reato, tassativamente determinate ex lege, e con doppia riserva di giurisdizione.

Aggiornamento 26 03 -2015

Dopo la pioggia di critiche piovuta da ogni dove, Renzi ha cancellato dalla legge antiterrorismo il comma che consente di «frugare» nel computer dei cittadini. Un tema delicato e importante, spiegano fonti di Governo, che verrà affrontato in maniera più complessiva nel provvedimento sulle intercettazioni già in esame in Commissione. Perciò il pericolo non è ancora scampato Soddisfatto il presidente dellAutorità garante per la privacy, Antonello Soro, che aveva espresso dubbi seri sulla norma: «Lo stralcio della norma sulle intercettazioni da remoto consentirà un supplemento di riflessione, quanto mai necessario quando sono in gioco libertà e diritti fondamentali». Plauso anche dal commissario dei diritti umani del Consiglio dEuropa, Nils Muiznieks.

Fonte: informare

http://www.repubblica.it/politica/2015/03/25/news/quintarelli_antiterrorismo_privacy-110447154/

purtroppo bisogna direk spiate pure,ma che ci sia un organo di controllo che fa uscire furoi dalla spiata chi non ha niente a che fare con islam e isis

Vedi messa così ti darei ragione ma chi ci assicura che lo Stato non si appropri di informazioni di natura personale come inclinazioni sessuali, religiose, politiche o di natura commerciale diciamo così utilizzandole poi in qualche modo? Questa è una preoccupazione grande.

credevo lo facessero già...

Illegalmente credo di si ma averne ora pure il timbro legislativo mi pare troppo, nessun cittadino potrà mai più intentare una causa così o rivolgersi ad organismi per tutelarsi in qualche maniera.

ripeto e preciso" purtroppo" la natura del terrorismo islamico impone un livello maggiore di controllo

sono fra noi,reclutano fra noi ,alcuni diritti vengono usati a loro vantaggio,vanno momentaneamente tolti

comunque non le credo fattibile a tutti i livelli,non puoi fare una legge anti-islam per via delle implicazioni razziste,e non puoi spiare tutti per via della privacy

lo devi fare illegalmente a livello di servizi,non di legge,non serve a niente

Una volta tolti i diritti nessuno ce li ridarà temo. Come per l'art.18 (faccio un rapissimo OT) ora che non c'è più vedrete che nessun Governo mai proverà a reitrodurlo.

Se la cosa è fatta per sicurezza pubblica non ci vedo niente di strano. Già avviene per motivi più terra-terra quali raccolta informazioni a scopo di lucro, spionaggio internazionale, noia, etc. etc.

Una volta tolti i diritti nessuno ce li ridarà temo. Come per l'art.18 (faccio un rapissimo OT) ora che non c'è più vedrete che nessun Governo mai proverà a reitrodurlo.

lasciando stare che l'art 18 ormai non copriva neanche il 25% dei lavoratori italiani,e di questo 25% il 75% sono quelli pubblici,quindi a me nun me ne può fregar de meno,altre cose come le pensioni sono destinate a tornare prima o poi(prima che io vada in pensione direi) argomento di discussione

tornando al discorso

il rpoblema è chi controlla i controllori,insomma meglio i servizi dei magistrati,meglio fuorilegge e arbitrario come fanno i servizi da sempre che mettere uno strumento del genere in mano ai magistrati piu politicizzati e inefficienti del mondo

E' un problema di difficile coesistenza tra sicurezza nazionale e libertà dei cittadini, spiare solo gli stranieri sarebbe anticostituzionale ma anche farlo su tutti forse violerebbe qualcosa. Non sono un Costituzionalista e quindi non me la sento di dire se un provvedimento del gerene sia legale al 100%. Cmq fosse fatto per un periodo di pochi anni si potrebbe chiudere un occhio ma una volta che lo Stato si inserisce nelle vite dei cittadini difficilmente leverà le tende. Sono un lavoratore dipendente e quindi potrei fregarmene dato che mi tocca meno ma ad esempio anche tutti questa aggressività e schizzofrenia di EquItalia sui cittadini con questa crociata antievasione volta a colpire i deboli e non i forti (quelli che i soldi li portano oltre confine per intenderci) rientra tra il soffocante controllo statale sulle persone. Se alla repressione fiscale e al controllo su quello che si ha sui C/C aggiungiamo pure lo spionaggio sulla corrispondenza, sulle attività di relazione e su tutto il resto ci avviamo a grandi passi verso una società orwelliana. Dico attenzione a cedere su questo punto, quando si comincia si sa dove si inizia dice l'adagio ma non sappiamo dove si finisce.

Intanto, volevo avvertire i Servizi che scrutassero nel mio computer, che eventuale pornografia nella cronologia, sarebbe a scopo esclusivamente terapeutico

La scusa della sicurezza pubblica per violare alcuni diritti del cittadino, è vecchia quanto il mondo.

Riguardo questa questione in particolare, il Caso Snowden ci insegna che gli Stati possono usare la scusa del terrorismo per disporre dei dati dei cittadini per scopi anche differenti da quelli della sicurezza nazionale, e senza alcun controllo (sull'argomento, consiglio il documentario premio Oscar "CitizenFour").

Mi risulta anche difficile immaginare che si possano controllare milioni di computer, e tra miliardi di miliardi di parole e altri dati, sviscerare abbastanza da arrivare a scoprire qualche manciata di terroristi, che magari usano un codice (senza neppure usare la lingua araba) parlando su una chat o un forum. Però su questo argomento so poco, quindi può darsi.

Io pure credevo che già lo facessero, la postale ad esempio.

Penso si attivino in automatico dei controlli in base a parole chiave come penso già accade con le chiamate sui cellulari. Diciamo che di base per me il controllo se avviene in automatico non è sbagliato, e in questo caso non è un problema che siano una manciata di persone. Se poi invece l'attività deve avvenire per dossieraggio o simili, pienamente d'accordo che è meglio mettere regole/meccanismi (soprattutto automatici) che rendano la cosa non fattibile.

Appunto. Col rilevamento automatico delle parole chiave, possono ottenere informazioni su persone che non hanno niente da nascondere, ma due terroristi che usano, chessò, la parola "madre" per un capo, "acqua" per bomba e "gioco" per attentato...come li scopri?

Probabilmente incrociando le informazioni che si riescono ad ottenere. E magari incrociando con analisi semantiche che vadano ad individuare sezioni "bizzarre". Poi si incrociano le informazioni ad esempio con i siti frequentati e si restringe il campo nel quale cercare, etc etc.