Mi sento in dovere di divulgare anche qui cosa è successo alla manifestazione del PD sulla riforma scolastica "La buona scuola", con il concerto dell'orchestra giovanile dell'Accademia di Santa Cecilia.
Non c'è bisogno di commentare con le parole quanto è successo... sicuramente non mi vedranno alle urne per un bel po'.
Oramai la mia delusione, rabbia e disgusto per questo partito che per anni ha ricevuto il mio voto non conosce limiti!
Gil Galad - Stella di radianza
livello di maleducazione incredibile...disgusto più totale. alle medie suonavo sassofono con orchestra scuola (jazz facevamo) e so che fatica ci sta dietro tra prove e altro. io fossi stato il maestro avrei smesso di far suonare i ragazzi e li avrei fatti uscire. era così difficile stare in silenzio per 10 min??
io nn voto più. a sto punto inizio seriamente a pensare che era meglio il duce (provocazione). questa finta democrazia fatta di ladri, incompetenti fannulloni a cui degli italiani frega niente è peggio di una dittatura. ormai c'è una oligarchia che sta distruggendo il paese e qualsiasi speranza.
Gil Galad - Stella di radianza
scusate eh ma non è maleducazione, è dilettantismo da parte di chi ha organizzato sta roba.
per dare l'idea di un concerto che bisogna ascoltare in rispettoso silenzio servono due condizioni: elementari
1) una certa distanza tra pubblico e suonatori
2) posti a sedere rivolti verso i suonatori
in assenza di questi due requisiti, è abbastanza ovvio che la gente percepisca i suonatori non come degli esecutori da ascoltare ma come un orchestrina di sottofondo da orecchiare mentre si va in giro a parlottare e fare aperitivo.
Si fa una fatica improba quando si fanno le recitine e in teoria ci sono solo i genitori venuti appositamente per guardare i figli, cosa altro doveva succedere in quelle condizioni?
Concordo. Lo scandalo è stato quello di organizzare quell'orchestra come se fosse il sottofondo di un piano bar: è sempre colpa del PD, ma in un senso diverso da quello che si può ricavare dall'articolo.
Sì be...tutto quello che volete; non voglio incolpare solamente il PD in se, ma tutta la marmaglia di gente lì accalcata che non si è neanche degnata di apprezzare l'impegno messo dai ragazzi.
Poi, posso capire che tutti i presenti erano ovviamente più interessati al convegno in sé, che non allo spettacolo di contorno; ma qui si rasentano soglie di maleducazione e mancanza di rispetto assolute!
Quei ragazzi hanno studiato, si sono impegnati, avranno provato quei brani fino alla nausea per essere pronti e preparati; la buona creanza vorrebbe che almeno gli si riconoscesse questo......se non altro.
Senza dubbio l'organizzazione (non troppo professionale, come han detto anche Ser Balon e Gdn) dell'evento ha portato i presenti a pensare che l'orchestra facesse solo da accompagnamento ai convenevoli di post-manifestazione, un accenno di Renzi, o dell'ultimo oratore, in chiusura del proprio discorso in tal senso sarebbe stata buona cosa, anche perchè probabilmente chi era più in fondo nemmeno si è accorto visivamente dell'orchestra..
Certo che anche pensare che dei quattordicenni facessero solo da accompagnamento, e non dedicargli nemmeno uno sguardo, è un po' semplicistico (passatemi il termine, proprio non mi torna in mente quale parola usare), fossero stati dei professionisti a suonare lo si avrebbe potuto anche pensare che il loro ruolo fosse "solamente" quello, ma essendoci dei bambini i presenti potevano anche pensarci a dedicargli un paio di minuti di attenzioni..
In definitiva la vedo anche io come un'organizzazione dell'evento non efficiente (sopratutto visto il tema), ma non così scandalosa imho.
Al di là della maleducazione e della mancanza di rispetto, per me la cosa più assurda è che ad un evento organizzato per parlare di scuola non si calcolino proprio quelli che alla fine sono i veri protagonisti della scuola.
Non mi stupisce affatto in realtà, la vedo come una metafora della nostra situazione :)
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba