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Cerco opere come Hyperversum o Sword Art Online
S di Seth Heristal
creato il 13 agosto 2014

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Seth Heristal
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Inviato il 13 agosto 2014 18:14 Autore

Il primo è un romanzo fantastico, il secondo è un anime/manga.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Hyperversum

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Sword_Art_Online

 

Sono accomunati dal videogame che intrappola le persone nella vera storia medioevale, o nel gioco così che questo non sia più tale. Io credo che questo approccio abbia molte potenzialità da sfruttare e si potrebbe parlare di molte tematiche del mondo reale utilizzando questo espediente (per dirne una, la prima che viene in mente: quale sarebbe poi il mondo "reale"? o "presente"?).

Mi piace molto come idea, ma entrambe le opere sono clamorosamente infantili.

Sarà che sono diventato troppo esigente, ma Hyp non spiega nulla di cosa accade quando accade, non ci prova nemmeno. Si accontenta di appiattirsi sul medioevo, salvo la fase finale e iniziale e tradisce quello che vorrei io: non mette a confronto nulla, non trae alcunchè dall'incontro tra mondi, racconta le vicende e basta. I protagonisti non cambiano dalla prima all'ultima pagina.

Mentre SAO... beh sao dopo le prime due puntate è la storia della costruzione dell'harem personale del protagonista. Oh insomma anche in Evangelion le femme predominano e accade qualcosa del genere, ad un certo punto, da un particolare punto di vista, forse. Ma in SAO non esistono personaggi maschili, solo comparse, fuori dal protagonista. Inoltre, quando al cattivone viene chesto perchè ha intrappolato diecimila persone nel gioco uccidendone poi semi-direttamente quasi la metà, la sua risposta è:

http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20140709161229/nonciclopedia/images/d/d3/Kirito_e_Kayaba_burlone.jpg

Anche qui poi, cosa più importante, non viene fatto alcun confronto e non viene dato alcunchè nè ai/al personaggi/o nè allo spettatore.

 

Martin per primo sostiene di voler solo raccontare una storia, ma nel far questo ci fornisce non una, ma più di una dozzina di prospettive che interagiscono con lo stesso mondo e danno e ricevono sostanza da esso, cambiando e imparando, traendo lezioni, giuste, sbagliate, dubbie, che poi spetta a noi, se non giudicare, capire.

Figuriamoci cosa si potrebbe fare con due mondi. (ammettendo che siano due...)

 

Potrei dire che anche Matrix e l'intero filone letterario del cyberpunk parlano della percezione della realtà, ma a me piacerebbe qualcosa di meno pieno di circuiti e pallottole. Sono un cappa&spada fatto e finito: ad esempio, ho gradito molto "l'impero dei draghi" di Valerio Massimo Manfredi (credo sia il suo miglior lavoro dopo Alexandros) che porta i romani nella cina loro contemporanea, eppure un mondo "fantasy" per loro.

 

Infine ho imparato che laddove ci sono opere mediocri, ci sono opere almeno leggermente migliori a cui queste si sono ispirate. Qualcuno mi può dire i "capostipiti" del genere che ho descritto, siano nella letteratura, nel cinema o nell'arcipelago dei mecha?


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Feanor_Turambar
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Feanor_Turambar
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Inviato il 14 agosto 2014 10:15

Il più diretto antesignano di SAO (e di anime simili come Accel World e Log Horizon) credo sia la saga di .hack, degli inizi del 2000. Però il primo anime a parlare di realtà virtuale in cui i protagonisti sono imprigionati è Megazone 23, che ha anticipato di 15 anni Matrix (anzi, Matrix gli è talmente simile da rendere sospetta la cosa).


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