E' mancato ormai ieri il premio nobel per la letteratura Marquez.
Generalmente è retorico scrivere o partecipare a post del genere ma volevo condividere questo pensiero che è triste solo in parte.
E' anche molto personale me ne rendo conto però...
Io ho un rapporto molto contrastante e spesso brutto con il romanzo come genere, sono un saggista e la mia casa straborda di saggi.
Ma Marquez è stato uno di quegli autori di romanzi che mi ha sempre tenuto vicino, quasi per mano, nella lettura dei suoi libri. Il suo modo di scrivere tipico "sudamericano" ed i suoi intrecci non cervellotici e al contempo profondi mi facevano scivolare tra le spire delle pagine quasi senza accorgermene.
Ho iniziato a conoscerlo "tardi", cinque anni fa ma da allora è stato come per Mark Twain e per McCarthy..una folgorazione che mi ha aiutato a rimanere vicino al Romanzo e...beh...mi piace ricordarlo ecco
Hai fatto benissimo ad aprire questo topic. Quando un autore è capace di prenderci e di influenzarci al punto che sentiamo il bisogno di commemorarne la dipartita, beh allora è senz'altro giusto scrivere post come questo.
Non ho mai letto Marquez, ma non sei la prima persona che sento esprimere questi sentimenti verso di lui, perciò mi unisco anch'io a questa tranquilla celebrazione, perché quando autori del genere muoiono, il mondo rimane un po' più vuoto.
Una gravissima perdita per un uomo che ancora prima che scrittore ha lasciato un segno. Un uomo che parlava con politici e pontefici e che pur avendo posizioni diciamo di sinistra criticò il totalitarismo sovietico e aspirava ad un cambiamento. Un addio quindi ad una personalità straordinaria.
Gil Galad - Stella di radianza
Terribile perdita.
Di Garcia Marquez ho letto solo Cent'anni di Solitudine... ma da quando l'ho letto, è diventato uno dei miei libri preferiti in assoluto, pur non essendo lo stesso ciò che preferisco leggere. Mi è molto dispiaciuto quindi che sia morto, abbiamo perso un grandissimo scrittore, a mio avviso " /> .