Riporto qui un simpatico collage di immagini preso dal gruppo facebook Game of Thrones Italy che introduce ottimamente la questione:
Ora, non una ma due volte la serie TV ci da questo indizio, e coloro che hanno letto tutti i libri usciti sanno bene dove si trova Sam attualmente, e cioè alla Cittadella ad imparare ad essere un maestro, ma sotto l'egida di una combricola di persone che fanno capo al "Mago".
Secondo voi è una specie di indizio sul futuro che attende Sam?
NOTA PER I MODERATORI
Non sapevo bene dove piazzare questa discussione, dato che parla di una possibile interazione tra la Serie TV e la saga cartacea. Scusatemi se ho sbagliato. :-)
Mi sembrerebbe una mossa decisamente audace. Non credo che il riferimento sia voluto...
secondo me invece lo è. sarebbe interessante e sam risulterebbe un personaggio meno noioso (adesso non lo reggo proprio)
(ti conveniva metterlo nella cartella la serie spoilera?)
Ahah ci ho pensato subito anch'io!
Però da qui a trovare un nesso con quello che farà dopo mi sembra un pochino troppo...
Il Mago Sam: "Uè, con la sola imposizione delle mani, vi farò ingrassare di 20 Kili!"
Tributo obbligatorio al Mago Oronzo " />
Beh, Sam è ancora alla Cittadella e dovrebbe essere sotto la protezione di Marwyn, no? Se non un mago vero e proprio (per i quali temo non ci sia molto spazio a Wsteros), qualcosa di simile potrebbe anche diventarlo...
Già lo vedo in cima alla Barriera, Veleno del Cuore nella destra, uno sciame di meteore nella sinistra... :-P
Già lo vedo in cima alla Barriera, Veleno del Cuore nella destra, uno sciame di meteore nella sinistra... :-P
E un cosciotto di maiale in bocca! " />
Beh sicuramente Sam è un mago. Tutto quel tempo sulla Barriera e oltre, dove notoriamente non è che si mangi proprio una gran quantità e qualità di cibo, e non pare dimagrito nemmeno di un etto ">
Comunque il riferimento potrebbe anche essere voluto. Indubbiamente Marwyn è legato alla magia e Sam si trova comunque invischiato nelle sue trame.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »