/ME, Walker, che continuo a credere che anche la narrativa fantasy con Elfi e Nani abbia qualcosa da dire, a suo modo... spero il mio prossimo libro non ti deluderà.
hehe sai com'è, io sono il Bastiancontrario di Shannara e mi sento in dovere di parlare in modo provocatorio ;-)
se pensassi veramente così in modo categorico non potrei tollerare Shannara, che invece (a parte la Spada) è una delle mie saghe preferite. le mie critiche vanno ai prodotti letterari che si mantengono talmente saldamente ancorati al classico che sembra che abbiano paura di far volare la creatività troppo lontano e di perdersi. come esempio mi viene in mente l'unico volume di Lodoss che ho letto finora (ho sempre la speranza di ricredermi con il seguito), saldamente avvinghiato alla realtà di D&D tanto da far sì che la formazione della compagnia sia uno di quei pretesti banali che si trovano per iniziare una partita ed assemblare la compagnia di gioco.
Posso annoverare anche la Spada di Shannara per via della trama, perché per ogni personaggio potrei tirar fuori nome e cognome del corrispondente tolkieniano - per quello che mi riguarda la saga si è riscattata ampiamente fin dalle Pietre, e la stessa Spada si salva in corner perché salta fuori che è SF più che fantasy, oltre all'incipit magistrale del malcapitato che viene sollevato da uno sconosciuto tenebroso alto 7 piedi.
sono d'accordo con te perché nel fantasy è essenziale la verosimiglianza, e questa si ottiene facilmente basandosi sull'esperienza. nel fantasy siamo creatori di mondi, li facciamo vivere e respirare secondo le nostre regole, ogni volta nuove, ma se non fossero convincenti crollerebbero come castelli di zucchero a velo.
attendo con impazienza il tuo prox libro :-)