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Damlo Rindgren - 1 - Il Risveglio Dell'Ombra
R di Raven
creato il 17 febbraio 2003

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Dany Snow R.
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Dany Snow R.
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Inviato il 26 maggio 2004 9:51

Finito poco fa.

Che dire?

Bello, bello, bello.

Proprio bello.

 

La cosa più divertente, e al contempo affascinante, è la caratterizzazione del personaggio: non sai mai se è stupido come un 12enne o sgamato come un 19enne... :lol:

 

anche io ho notato un po' di inesperienza da parte dell'autore (che comunque è una persona gradevolissima), ma c'è anche da dire che per essere un'opera prima mi sembra davvero ottima.

 

Situazioni abbastanza classiche per un fantasy, ma ciononostante mai banali: molto bello il fatto che Tr. mostri al lettore anche momenti piuttosto crudi, senza comunque risultare mai volgare, né (non mi viene la parola giusta) "infiochettare di rosa le cose per non spaventare i bambini"... edulcorare, ecco! Senza edulcorare temi e problemi che vanno affrontati in modo comprensibile, ma serio.

 

Mi riferisco ad esempio alla povertà, alla schiavitù, all'ipocrisia (il dialogo di Damlo con Suruwo è qualcosa di stupendo! :stralol:), all'isterismo della folla, alla realtà della guerra, sia nel senso dell'orrore della battaglia, che in quello di trovarsi a combattere per la vita con qualcuno che ti odia pur non avendoti mai visto né conosciuto... insomma, tante cose che, ad esempio, mancano nel ben più "infiochettato" Harry Potter, di cui questo romanzo condivide il retrogusto, il target, l'età del protagonista, e, purtroppo, l'impostazione editoriale dei 3 volumi.

 

Infatti, dopo HP, sono usciti quintali di libri in cui campeggia, nel titolo, a caratteri cubitali, il nome del protagonista: Geronimo Stilton, Peggy Sue, ed ora anche Damlo, cosa che secondo me contribuisce più a essere vista come "l'ennesimo plagio di HP", piuttosto che "la uova saga fantasy per ragazzi" come sarebbe stato imho più logico presentarla...

 

Una buona alternativa sarebbe potuto essere dare un nome alla saga, ad esempio il nome del mondo, o il nome in qualche lingua antica che significhi "il waeltoniano"... insomma, qualcosa che identificasse la saga e facesse la sua bella figura con il suo bel logo su ogni copertina (HP docet), ma senza ricalcarlo esattamente, con l'ennesimo libro per ragazzi col nome del protagonista.

 

A parte le considerazioni editoriali, un'ultima cosa.

Quando parlai a Torino con Tr., mi spiegò che per lui era complesso scrivere senza usare un lessico troppo "specialistico", dato che il romanzo parla molto delle emozioni e pensieri di Damlo, e che lui di mestiere fa lo psicoterapeuta.

Effettivamente in alcune parti questo si nota (o forse solo perché lo sapevo prima di leggerlo, può anche essere): ho solo riscontrato che Damlo a volte vede dentro di sé con estrema chiarezza, mentre io, personalmente, ho dovuto passare anni e anni per risolvere problemi e situazioni, a livello emozionale, lasciati in sospeso, e ci sono riuscito soltanto una volta maturato.

Penso che appena lo ribecco a qualche manifestazione, gliene parlerò =)

 

Ah, in merito al primo post e alle sue influenze, Tr. disse di non aver mai letto o sentito parlare di Jordan fin quando non vide il suo libro in uscita alla fanucci, nello stesso periodo in cui usciva un romanzo della Ruota. Non penso perciò che sia stato infleunzato da lui :ehmmm:


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Raven
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Inviato il 26 maggio 2004 23:41 Autore
Finito poco fa.

Che dire?

Bello, bello, bello.

Proprio bello.

 

La cosa più divertente, e al contempo affascinante, è la caratterizzazione del personaggio: non sai mai se è stupido come un 12enne o sgamato come un 19enne... :wub:

 

anche io ho notato un po' di inesperienza da parte dell'autore (che comunque è una persona gradevolissima), ma c'è anche da dire che per essere un'opera prima mi sembra davvero ottima.

 

Situazioni abbastanza classiche per un fantasy, ma ciononostante mai banali: molto bello il fatto che Tr. mostri al lettore anche momenti piuttosto crudi, senza comunque risultare mai volgare, né (non mi viene la parola giusta) "infiochettare di rosa le cose per non spaventare i bambini"... edulcorare, ecco! Senza edulcorare temi e problemi che vanno affrontati in modo comprensibile, ma serio.

 

Mi riferisco ad esempio alla povertà, alla schiavitù, all'ipocrisia (il dialogo di Damlo con Suruwo è qualcosa di stupendo! :huh:), all'isterismo della folla, alla realtà della guerra, sia nel senso dell'orrore della battaglia, che in quello di trovarsi a combattere per la vita con qualcuno che ti odia pur non avendoti mai visto né conosciuto... insomma, tante cose che, ad esempio, mancano nel ben più "infiochettato" Harry Potter, di cui questo romanzo condivide il retrogusto, il target, l'età del protagonista, e, purtroppo, l'impostazione editoriale dei 3 volumi.

 

Infatti, dopo HP, sono usciti quintali di libri in cui campeggia, nel titolo, a caratteri cubitali, il nome del protagonista: Geronimo Stilton, Peggy Sue, ed ora anche Damlo, cosa che secondo me contribuisce più a essere vista come "l'ennesimo plagio di HP", piuttosto che "la uova saga fantasy per ragazzi" come sarebbe stato imho più logico presentarla...

 

Una buona alternativa sarebbe potuto essere dare un nome alla saga, ad esempio il nome del mondo, o il nome in qualche lingua antica che significhi "il waeltoniano"... insomma, qualcosa che identificasse la saga e facesse la sua bella figura con il suo bel logo su ogni copertina (HP docet), ma senza ricalcarlo esattamente, con l'ennesimo libro per ragazzi col nome del protagonista.

 

A parte le considerazioni editoriali, un'ultima cosa.

Quando parlai a Torino con Tr., mi spiegò che per lui era complesso scrivere senza usare un lessico troppo "specialistico", dato che il romanzo parla molto delle emozioni e pensieri di Damlo, e che lui di mestiere fa lo psicoterapeuta.

Effettivamente in alcune parti questo si nota (o forse solo perché lo sapevo prima di leggerlo, può anche essere): ho solo riscontrato che Damlo a volte vede dentro di sé con estrema chiarezza, mentre io, personalmente, ho dovuto passare anni e anni per risolvere problemi e situazioni, a livello emozionale, lasciati in sospeso, e ci sono riuscito soltanto una volta maturato.

Penso che appena lo ribecco a qualche manifestazione, gliene parlerò =)

 

Ah, in merito al primo post e alle sue influenze, Tr. disse di non aver mai letto o sentito parlare di Jordan fin quando non vide il suo libro in uscita alla fanucci, nello stesso periodo in cui usciva un romanzo della Ruota. Non penso perciò che sia stato infleunzato da lui ;)

Dany, corri in libreria oppure telefona alla Fanucci ed ordina: "Il Risveglio dell'Ombra" di Luca Trugenberger! Questo é il libro "originale" in un unico volume e non la versione x un pubblico di bambini in 3 volumi... se ti sono piaciuti quelli impazzirai x la versione "seria"... mi stupisco di come, a causa di una certa scelta editoriale, il pubblico conosca questo libro solo x la sua versione non-adulta... alla Fanucci dovevano lavorare meglio sull'informazione... CORRI! VAI A COMPRARLO!!!

 

PS

Mi sa ke Trugenberger é un furbetto... prova a leggere il 1° libro di Jordan e a sostenere ke Trug. non lo abbia letto... é molto difficile...


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Dany Snow R.
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Inviato il 27 maggio 2004 0:51

io ho letto quello originale infatti, pensavo si capisse dal post... ^^'

 

i commenti sui 3 volumi li ho fatti perché ne ho parlato con l'autore stesso di persona a Torino ;)

Ti assicuro che sembrava molto serio quando diceva di non conoscere Jordan... tanto che, ricordo, disse che dopo che Il Risveglio... era stato stampato, cominciò L'occhio del mondo e quando lesse che il protagonista era un ragazzo coi capelli rossi che vedeva un cavaliere nero pensò: "oh ca##o sta a vedere che ho scritto la stessa roba di un altro senza saperlo!!"

Visto che è un pensiero/timore ricorrente in molti autori, mi sembra decisamente verosimile come affermazione ^^

 

In fondo non vedo grandi somiglianze; sì, c'è l'Ombra nemica: ma c'è anche in Tolkien. La magia è appannaggio di pochi e selezionati: anche qui la radice è Tolkien, secondo me, non Jordan. Lui ha una "spada" speciale: qualcuno ha detto Narsil...? :wub: E via dicendo... insomma, vedo più influenze Tolkeniane, DnDiane (i colori e i poteri dei draghi, ecc.) e Moorcockiane (il concetto di bene/male non come significati chiari, distinti e assoluti, ma come due forze necessarie entrambi perché l'equilibrio possa generare), ecc. ecc.


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Lupo Solitario
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Inviato il 27 maggio 2004 11:24

beh il motivo del cavaliere nero è presente pure in eddings (quello che garion vede spesso), e il motivo del male che torna..... beh sicuramente non è il primo.

Cmq a me ai tempi (l'ho letto più di un anno fa) mi erano sembrate superlative le descrizioni delle città, dei passaggi dal palazzo reale ai sobborghi, stupendo....

 

 

 

P.s. ma sono l'unico ad avere una cotta per Ticla Bedaran?


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Dany Snow R.
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Inviato il 27 maggio 2004 14:06

bè, data l'età dei personaggi Ticla potrebbe essere mia sorella e mi sentirei un pedofilo :P

 

Comunque sono curioso di vedere come si evolverà la loro storia... ok che sono ancora abbastanza giovani, ma se davvero Damlo vivrà molto più degli altri esseri umani..... who wants to live forever...? Highlander docet...


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gothmog
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Inviato il 25 settembre 2004 21:36

spoilers........

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

allora l'ho finito

devo dire che ci son state altre 2 parti del libro che nn mi sono piaciute

1 quando damlo riesce a fuggire dalla torre dove l'aveva imprigionato norzak....mah mi sembra poco credibile in fondo damlo sara' un mezzo drago ma nn certo mcgyver....

2 lo scontro finale con norzak e il primo servo....mah si poteva fare di meglio

poi il fatto che kudron sia il primo servo mi sembra un po' scontato

a parte questo devo dire che e' un gran bel libro e ne consiglio la lettura a tutti


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kindra
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Inviato il 26 settembre 2004 10:41
a parte questo devo dire che e' un gran bel libro e ne consiglio la lettura a tutti

 

In generale quoto anche gli spoilers di gothmog. Secondo me si tratta di pecche dovute al fatto che è il primo romanzo di Trugenberger. Ho letto altre "opere prime" di autori adesso molto famosi e non erano a questo livello. Diamogli solo un po' di tempo, e il buon Luca ci stupirà :figo:^_^^_^


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Darrosquall
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Inviato il 26 settembre 2004 12:02

eccolo il topic. Bene,grandissimo libro anche perchè si tratta di una sorpresa. I personaggi sono ben costruiti,ed il seguito lo attendo molto.

 

 

SPOILER:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la parte che più mi è piaciuto è stata quella in cui la carovana viene attaccata e damlo viene costretto a stare il corpo del nemico morto senza fare nulla,perchè non c'è speranza di vittoria. Per me è stato toccante cio che ha descritto luca trugenbelger,le sensazioni di damlo e la rabbia repressa


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Rozzo
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Inviato il 26 settembre 2004 13:36

Mmmmm

Purtroppo per una volta il mio parere si dissocia da quello di Raven.

 

ho letto questo libro solo un mese fa , e francamente nn e' che mi sia piaciuto troppo.

Mi sembra un po' troppo supeficiale, e anche scontato .

si e' molto scorrevole, ma dalle prime pagine mi aspettavo qualcosa di +, in troppe situazioni le cose si risolvono in maniera a dir poco irreale

 

 

 

 

 

SPOILER:

 

facio un esempio ,"la costa dei Mendici" , il modo come ci entra gia' nn mi e' piaciuto, poi basta che andava in giro e diceva di avere come padrini Uwaen e Oljed e lo riconoscevano ovunque come uno di loro.

poi troppo scontato il fatto che kudron sia il primo servo , uwaen barbantis e cosi' via , insomma mi pare un po' superficiale, per lettori + giovani insomma, sara' ma nn e' il genede che mi piace


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Darrosquall
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Inviato il 27 settembre 2004 7:27
Mmmmm

Purtroppo per una volta il mio parere si dissocia da quello di Raven.

 

ho letto questo libro solo un mese fa , e francamente nn e' che mi sia piaciuto troppo.

Mi sembra un po' troppo supeficiale, e anche scontato .

si e' molto scorrevole, ma dalle prime pagine mi aspettavo qualcosa di +, in troppe situazioni le cose si risolvono in maniera a dir poco irreale

 

 

 

 

 

SPOILER:

 

facio un esempio ,"la costa dei Mendici" , il modo come ci entra gia' nn mi e' piaciuto, poi basta che andava in giro e diceva di avere come padrini Uwaen e Oljed e lo riconoscevano ovunque come uno di loro.

poi troppo scontato il fatto che kudron sia il primo servo , uwaen barbantis e cosi' via , insomma mi pare un po' superficiale, per lettori + giovani insomma, sara' ma nn e' il genede che mi piace

beh,per la costa dei mendici(non ricordo il nome,è veramente questo?) è un fatto positivo,accresce la leggenda attorno ai due personaggi


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