Allora, scusate se faccio casini (spero di no), visto che è il primo topic serio che apro (quello di presentazione non credo conti), e scusata anche l'ora.
La questione che mi frulla un po' in mente, e per cui ho aperto il topic è: dal punto di vista dei fan in che modo interagisce la serie tv coi libri? Mi spiego meglio: sicuramente la visibilità di ASOIAF è aumentata grazie alla serie TV: ma in che modo questo ha cambiato il popolo Martiniano, se l'ha fatto? Oltre che in quantità, i fan dell'opera sono cambiati anche in qualità? E quale può essere il rapporto tra chi conosce Martin da tanto tempo (come posso essere anche io) e ha letto tutte le sue opere, e chi si è solo limitato a guardare la serie e ha scoperto la serie solo negli ultimi anni? Potrebbe esserci un "conflitto"? (parlo ovviamente di una guerra di parole, non credo che si possa andare oltre, in questo caso) E potrebbero esserci due fazioni,i Martininani "veri" e i "martinminkia"?
Un'altra domanda, correlata alla precedente ma in effetti diversa, potrebbe anche essere questa: in che modo i vari cambiamenti di trama dai libri alla TV possono aver cambiato quello che è l'immaginario martiniano? E quali sono le differenze di percezione tra i lettori e i fan della serie? Ovviamente l'argomento è sempre visto dalla parte dei fan, non è che vi chiedo di fare un elenco di differenze tra i libri e il romanzo (a parte che un thread del genere credo già esista)
P.S. forse il topic è stupido o poco interessante, o anche un doppione (ho cercato se ci fosse già, ma non così a fondo, dopotutto), nel qual caso chiudete pure .
Sulla prima questione, avevo aperto un sondaggio ( " />http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=11124 ) e pare che la maggioranza dei lettori più antichi non sia disturbata dalla recente popolarità delle Cronache (e nemmeno dai "martinminkia", come li chiami tu).
DIrei che con la fine di Dance abbiamo il vero primo esempio di come la presenza della serie tv danneggi la serie cartacea, visto che in precedenza una simile sfilza di cliffangher conclusivi (ideali per la serie tv) non si era vista.
la serie tv può avere un solo effetto rilevante sulla serie cartacea..
ovvero: costringere Martin ha darsi una mossa, far uscire ADOS in contemporanea con l'ultima stagione così da massimizzare gli incassi, fare incetta di premi, onore e gloria.
la qualità della serie cartacea potrebbe risentirne? Sicuramente. Ma imho la maggior parte dei difetti di ADWD nascono a monte, da quando ha deciso di eliminare l'idea dei 5 anni di salto temporale - ovvero già 8? 9? anni fa?
insomma Martin non ha la più pallida idea di dove andare a parare, o forse la ha ma si è incasinato di brutto e non ha più le pelotas per fare una strage come si deve, e per finire non è che sia proprio uno che lavora 12 ore al giorno e quindi bene o male ne esce.
ormai della qualità della saga mi interessa relativamente, potrei sbagliare ma Martin ha imboccato la bruttissima strada del "ritorno della magia in grande stile: maghi, zombie, puffi e predestinati ignifughi all'arrembaggio", quindi dal mio punto di vista finirà in ogni caso in modo abbastanza schifoso, cliffhanger o meno, false morti o meno.
però che almeno FINISCA, perbacco.
Ecco, la serie tv non può che avere un impatto positivo sul punto.
ah, un altra cosa... dato l'inadeguatissimo budget della serie tv, confido che Martin eviterà il classico armageddon fantasy finale, con draghi sputafuoco che inceneriscono ragni di ghiaccio sullo sfondo della barriera che crolla mentre gli eserciti degli uomini riuniti combattono per la sopravvivenza contro legioni di non morti.... e opterà per qualcosa di più soft.
ma questa potrebbe essere una vana speranza.
ah, un altra cosa... dato l'inadeguatissimo budget della serie tv, confido che Martin eviterà il classico armageddon fantasy finale, con draghi sputafuoco che inceneriscono ragni di ghiaccio sullo sfondo della barriera che crolla mentre gli eserciti degli uomini riuniti combattono per la sopravvivenza contro legioni di non morti.... e opterà per qualcosa di più soft.
ma questa potrebbe essere una vana speranza.
Se un finale apocalittico del genere potrebbe scontentare molti, però l'inadeguato budget potrebbe anche incidere negativamente, e in parte è già successo (vedi per esempio i ferocissimi metalupi diventati dolci cagnoni che per giunta hanno un ruolo quasi di comparse). Dal canto mio spero quindi che Martin non si faccia influenzare molto dalla serie TV.
Comunque bella direzione di riflessione, io pensavo più ai fan aprendo il topic, ma anche questo può essere interessante, ossia il rapporto narrativo tra le due serie (anche se, volendone parlare, bisognerà eliminare il "dal punto di vista umano" dal titolo .
Per quanto riguarda la questione influenza reciproca serie tv-libri un altro punto che mi spaventa è un calo di qualità per accontentare i fan "da serie tv" cioè meno morti, rapporti d'amore banali e smielati, e una eccessiva semplificazione degli eventi, sono ipotesi negative che spero non si avverino comunque.
Per quanto riguarda la questione fan non posso dire molto essendo io una tipica "summer child" che ha conosciuto la saga attraverso la serie tv, la popolarità ha sempre risvolti sia positivi che negativi. Di positivo c'è magari, un aumento di possibilità di discussione, più punti di vista, più confronto, un aumento di merchandising per i fan più sfegatati, più probabilità di nascita di prodotti correlati alla saga (vediamo la futura "enciclopedia" di Westeros) ecc.. di contro c'è il rischio di quanto detto sopra, cioè che una grande mole di fans molesti influenzi troppo con i propri desideri i futuri eventi della storia, e il rischi di incapare in discussioni agghiaccianti del tipo: "Ros mi piace troppo, è uno dei miei personaggi preferiti, ma è così anche nel libro?" al che vorresti solo spaccare teste col martello di Robert!
Io ho smesso di guardare la serie tv all'inizio della seconda stagione: l'ho trovata inadeguata. Non si possono riassumere gli eventi di un libro di Martin in una puntata di 50 minuti, oltretutto con un budget limitato (come avete giustamente ricordato). Detto questo, anch'io credo che la serie possa influire negativamente sul proseguio della storia: Martin ha incasinato un bel po' tutta la trama, forse non pensando al fatto che qualcuno avrebbe, un giorno, trasposto i suoi libri su pellicola. Questo significa necessariamente un adattamento di una storia intricatissima per una serie di 10 - 12 episodi da un'ora l'uno. Chiaro che di positivo ci sia ben poco in tutto questo.
di contro c'è il rischio di quanto detto sopra, cioè che una grande mole di fans molesti influenzi troppo con i propri desideri i futuri eventi della storia, e il rischi di incapare in discussioni agghiaccianti del tipo: "Ros mi piace troppo, è uno dei miei personaggi preferiti, ma è così anche nel libro?" al che vorresti solo spaccare teste col martello di Robert!
E' questo che pensavo anche io, in pratica, parlando del possibile contrasto tra lettori e fan della seria. La percezione dei fan della serie potrebbe essere diversa rispetto a quella dei libri, visto che la serie è piuttosto diversa dai libri. Penso, in particolare, che un telespettatore non riesca a carpire l'originalità dell'opera Martiniana, visto che alcune delle caratteristiche peculiari di ASOIAF (la dettagliatezza del passato dei personaggi e della storia, il gran numero di personaggi, il realismo quasi esasperato, ecc.) nel libro sono attutite, quando non assenti del tutto. Ecco quindi che la percezione di chi guarda esclusivamente la serie potrebbe essere molto diversa di quella di chi ha letto anche i libri, e per giunta peggiore, con il vero esperto di fantasy che, guardando per prima la serie, magari la considererà persino il solito banale fantasy.
io adoro Theon....e non faccio che pensare che il fatto che sia presente nella treza serie potrebbe dare la possibilità di esplorare maggiormente la trasformazione , che immagino sia stata graduale, se pur traumatica, da Theon a Reek.....
visto che anche martin è ''coinvolto'' nella serie...le due potrebbero magari diventari complementari ed esplorare aspetti non esplorati nel libro.....
Mah... E' il solito problema dell'adattamento. C'è a chi piace, a chi no. Un po' tutti avrebbero fatto almeno una cosa diversa. E' un falso problema in realtà. Io personalmente cerco sempre di tenere separate la Serie TV dalla Saga cartacea. Così riesco a godermele entrambe. Certo, a volte da lettrice mi salta qualche mosca al naso, ma in generale non mi ritengo così scontenta
a parte la cavolata di Talisa, quella veramente non la sopporto!
. Credo comunque che il vero punto di svolta sarà la III stagione.
Ti rispondo sotto spoiler
io adoro Theon....e non faccio che pensare che il fatto che sia presente nella treza serie potrebbe dare la possibilità di esplorare maggiormente la trasformazione , che immagino sia stata graduale, se pur traumatica, da Theon a Reek.....
visto che anche martin è ''coinvolto'' nella serie...le due potrebbero magari diventari complementari ed esplorare aspetti non esplorati nel libro.....
personalmente credo che gli autori siano coscienti del fatto che Theon/Reek è diventato molto amato dai lettori. Questo secondo me si vede già da come hanno caratterizzato il personaggio nella II serie: in fondo, così come ci viene mostrato non è poi così cattivo, è molto vittima, poco carnefice. Tutto quello che fa è ammazzare ser Rodrick, ma solo perchè in un certo senso è costretto. Anche i ragazzini, sembra che sia Dagmer a ucciderli e non lui. Secondo me hanno già posto le basi per una sua riabilitazione alla grande. Considerando questo, non so quanto spazio decideranno di dedicargli, ma credo che come è accaduto per Tyrion, quanto a menomazioni per lui le cose andranno leggermente meglio che nel libro. O almeno glielo auguro.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi