Mi piace molto questo testo perché cerca di esprimere con diverse immagini l'essenza dell'Amore inteso come sentimento tanto contraddittorio quanto indecifrabile.
Mi piace perché parla di un amore non corrisposto, o perché non è più come tale o perché non lo è mai stato.E allora lo si vuole disegnare, catturare, inchiodare, pronunciare, amare per ore nella propria testa e nei propri sogni, fino all'alba di un altro amore.
E questo amore così è una lezione da interpretare, lezione che però non si è avuto la possibilità e il tempo di imparare.
Mi piace perche questo testo è pura poesia.
Sto parlando della settima traccia di"Dal vivo-vol.2",album del 1993 di Ivano Fossati:
"Carte da decifrare".
L'amore è tutto carte da decifrare
e lunghe notti e giorni per imparare
io se avessi una penna ti scriverei
se avessi più fantasia ti disegnerei
su fogli di cristallo da frantumare.
E guai se avessi un coltello per tagliare
ma se avessi più giudizio non lo negherei
che se avessi casa ti riceverei
che se facesse pioggia ti riparerei
che se facesse ombra ti ci nasconderei.
Se fossi un vero viaggiatore t'avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
se fossi un guardiano ti guarderei
se fossi un cacciatore non ti caccerei
se fossi un sacerdote come un'orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei.
Se avessi braccia migliori ti costringerei
se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei
se avessi buone le parole ti fermerei
ad un angolo di strada ti fermerei
ad una croce qualunque ti inchioderei.
Ed invece come un ladro come un assassino
vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
per rubarti il passo, il passo e la figura
e amarli di notte quando il sonno dura
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore
e amarti per ore , ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore.
Perché l'amore è carte da decifrare
e lunghe notti e giorni da calcolare
se l'amore è tutto segni da indovinare
Perdona
se non ho avuto il tempo di imparare
se io non ho avuto il tempo
di imparare.
Free as a bird- The Beatles
Free as a bird
It's the next best thing to be
Free as a bird
Home, home and dry
Like a homing bird I'll fly
As a bird on wings
Whatever happened to
The life that we once knew?
Can we really live without each other?
Where did we lose the touch
That seemed to mean so much?
It always made me feel so...
Free as a bird
Like the next best thing to be
Free as a bird
Home, home and dry
Like a homing bird I'll fly
As a bird on wings
Whatever happened to
The life that we once knew?
Always made me feel so free
Ah...
Ah...
Ah...
Free as a bird
It's the next best thing to be
Free as a bird
Free as a bird
Free as a bird
Oooooo
Free...
Io amo moltissimo questo testo, perché la parte segnata in verde nella versione originale scritta da John Lennon non c'era, é stata aggiunta da Paul, George e Ringo successivamente alla morte di John, diventando un contenuto speciale dell'Anthology. Il demo registrato da Lennon é stato fornito da Yoko Ono e sembra quasi che la canzone sia stata fatta per essere conclusa, guardando il video poi commuove ancora di piú.
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Candle in the Wind - Elton John
Una canzone molto toccante (assieme a Daniel), di cui solamente il titolo è una metafora che rende l'idea di cosa sia la vita: battaglie quotidiane, una società che ci obbliga ad essere quello che lei vuole... E di come possiamo sentirci vicini a persone che non abbiamo mai conosciuto, a volte anche di epoche diverse dalle nostre.
Goodbye Norma Jean
Though I never knew you at all
You had the grace to hold yourself
While those around you crawled
They crawled out of the woodwork
And they whispered into your brain
They set you on the treadmill
And they made you change your name
And it seems to me you lived your life
Like a candle in the wind
Never knowing who to cling to
When the rain set in
And I would have liked to have known you
But I was just a kid
Your candle burned out long before
Your legend ever did
Loneliness was tough
The toughest role you ever played
Hollywood created a superstar
And pain was the price you paid
Even when you died
Oh the press still hounded you
All the papers had to say
Was that Marilyn was found in the nude
Goodbye Norma Jean
From the young man in the 22nd row
Who sees you as something as more than sexual
More than just our Marilyn Monroe
(Una metafora simile è stata usata anche da altri artisti "And it's hard to hold a candle in the cold november rain")
Ho deciso di postare anche il video con la canzone perché è veramente bella: Under the Same Sun, degli Scorpions, dall'album Face the Heat del 1993.
Una splendida canzone contro la guerra che purtroppo è talmente attuale da poter essere stata scritta tranquillamente ai giorni nostri.
"Under The Same Sun"
I saw the morning
It was shattered by a gun
Heard a scream, saw him fall, no one cried
I saw a mother
She was praying for her son
Bring him back, let him live, don't let him die
Do you ever ask yourself
Is there a Heaven in the sky
Why can't we get it right
'cause we all live under the same sun
We all walk under the same moon
Then why, why can't we live as one
I saw the evening
Fading shadows one by one
We watch the lamb, lay down to the sacrifice
I saw the children
The children of the sun
How they wept, how they bled, how they died
Do you ever ask yourself
Is there a Heaven in the sky
Why can't we stop the fight
'cause we all live under the same sun
We all walk under the same moon
Then why, why can't we live as one
Sometimes I think I'm going mad
We're loosing all we had and no one seems to care
But in my heart it doesn't change
We've got to rearrange and bring our world some love
And does it really matter
If there's a heaven up above
We sure could use some love
'cause we all live under the same sun
We all walk under the same moon
Then why, why can't we live as one
'cause we all live under the same sky
We all look up at the same stars
Then why, tell me why can't we live as one
"La canzone dei 12 mesi" è contenuta nell'album forse più bello dell'intera carriera di Francesco Guccini,"Radici"(1972).
Perche'amo questo testo? Per qualcuno Guccini è troppo prolisso, per altri i suoi testi sono campioni di poesia pura;naturalmente, io rientro in questa seconda categoria. Questo testo è pregno sia di versi che di riferimenti letterari che io trovo bellissimi.
Inoltre, nessuno ha mai reso tanto onore al mese in cui sono nata(ottobre).
Questa è una delle canzoni più controverse di Guccini, ma probabilmente una delle più sottovalutate. La critica dell'epoca lo condannò indignandosi per i i versi fin troppo aulici della canzone;in realtà lo stile medievale con cui è composta era voluto appositamente dall'autore.
Il testo è fondamentalmente un inno all'avvicendarsi delle stagioni e quindi allo scorrere del tempo e alla sua ineluttabilita' legata alla morte.
L'autore analizza l'intero anno solare e ripropone una serie di piccole odi, una per mese.
Nella descrizione dei mesi dell'anno compie una doppia operazione: riscoprire i valori antichi della sua terra d'origine e tradurli in visione poetica, mescolando ogni suggestione in un corpo di versi racchiusi in ballata.
Il riferimento temporale è certamente il medioevo. Prova diretta la citazione di Folgore di San Gimignano o Jacopo Michele(poeta toscano vissuto tra il XIII e il XIV secolo e autore di una corona di sonetti dedicata proprio ai 12 mesi dell'anno e ai relativi"piaceri"da vivere);Folgore è nominato con il suo contemporaneo"rivale",l'aretino Cenne de la Chitarra, che rispose in tenzone con altrettanti componimenti, stavolta in parodia, volti invece a narrare ironicamente le"noie"e dispiaceri che l'uomo incontra, mese per mese.
C'è anche un riferimento a T.S.Eliot nella strofa dedicata al mese di aprile, in particolare nell'incipit di"Terra Desolata". Li' il mese viene definito dal poeta inglese "crudele" per fare il verso a Chaucer che al contrario l'aveva definito dolce nelle sue "Canterbury Tales".
Anche il Cristo -tigre della strofa finale è una citazione, proveniente dai bestiari medievali di John Donne.
Con una lunga didascalia l'autore si cala quindi nelle vesti del cantautore medievale o giullare di corte approfittandone per sfoggiare in tutto il testo un tappeto di perle di citazioni, rimandi e allusioni letterarie giocate in parte con l'arte dell'ironia, in parte con il tono vaticinante ma anche canzonatorio della sua migliore energia artistica.
"Canzone dei 12 mesi" è un lungo componimento di 15 strofe, composte di 11 quartine a rima baciata sempre ripetuta due volte, divise da una terzina-ritornello ripetuta ogni 3 strofe. Il ritornello ha una rima interna e un'altra imperfetta che viene ribadita più volte in occasione della strofa conclusiva.
Per quanto riguarda la canzone, qui la parte musicale comincia ad avere un certo peso. Bella l'idea di accompagnare ogni mese con strumenti diversi:dal flauto stile-progressive, al clavicembalo medievale fino al sax simil-jazz.
"Viene Gennaio silenzioso e lieve un fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato.
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi
son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi.
Viene Febbraio e il mondo è a capo chino ma nei convitti
e in piazza
lascia i dolori e vesti d'Arlecchino il carnevale impazza.
L'inverno è lungo ancora ma nel cuore appare la
speranza
nei primi giorni di malato sole la primavera danza.
Cantando Marzo porta le sue piogge la nebbia squarcia il
velo
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo.
Riempi il bicchiere e con l'inverno butta la penitenza vana
l'ala del tempo batte troppo in fretta la guardia è già lontana
O giorni o mesi che andate sempre via
sempre simile a voi è questa vita mia
diverso tutti gli anni ma tutti gli anni uguale
la mano di tarocchi che non sai mai giocare.
Con lunghi giorni al sonno dedicati il dolce Aprile viene
quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele?
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto
l'amore
come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole.
Ben venga Maggio ben venga la rosa che è dei poeti il
fiore
mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a
Folgore.
Giugno che sei maturita dell'anno di te ringrazio Dio
in un tuo giorno sotto il sole caldo ci sono nato io.
E con le tue messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro
con le tue spighe doni all'uomo il pane alle femmine l'oro.
O mesi o giorni che andate sempre via
sempre simile a voi e'questa vita mia
diverso tutti gli anni ma tutti gli anni uguale
la mano di tarocchi che non sai mai giocare.
Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio il leone
riposa e bevi e il mondo attorno appare come una visione.
Non si lavora Agosto nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore.
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età
dopo l'estate porti il dono usato della perplessità.
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità.
Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande
bellezza
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e
ebbrezza.
Lungo i miei monti come uccelli tristi fuggono nubi pazze
lungo i miei monti colorati in rame fuggono nubi basse.
O giorno o mesi che andate sempre via
sempre simile a voi è questa vita mia
diverso tutti gli anni ma tutti gli anni uguale
la mano di tarocchi che non sai mai giocare.
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli
orti
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti.
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure un giorno cambierà la sorte in fango della strada.
E mi addormento come in un letargo Dicembre alle tue
porte
lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di
morte.
Uomini e cose lascian per terra esili ombre pigre
ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la Tigre.
O giorni o mesi che andate sempre via
sempre simile a voi è questa vita mia
diverso tutti gli anni ma tutti gli anni uguale
la mano di tarocchi che non sai mai giocare.
"Altrove".
"Altrove " è il primo singolo da solista di Marco Castoldi, in arte Morgan, che ha anticipato l'uscita dell'album"Canzoni dell'appartamento", pubblicato nel 2003.
Questo brano è forse la canzone che meglio rappresenta il talento di Morgan, la sua capacità di fare tesoro dell'eredità musicale del passato, ma arricchendola con influenze moderne e innovative.
Mi piace questo testo perché dal punto di vista verbale costituisce un vero e proprio brano letterario che pesca da elementi autobiografici e li trasfigura per raccontare la storia di un musico saltimbanco, bohemienne e romantico. Un vero e proprio eroe d'altri tempi sempre in bilico tra genio e follia.
Soprattutto amo il ritornello, una sorta di desiderio, che spesso appartiene anche a me, di fondersi con il mondo nella sua complessità, nel non volersi circoscrivere nello spazio(e nel tempo)ad un luogo e a vincoli materiali,anche se questo può significare smarrimento o al limite sprofondare in basso: è comunque il viaggio che conta, la scelta, il movimento come simbolo di vita.
Il testo si chiude con una frase molto significativa: ALTROVE è un invito a non farsi incasellare nel conformismo, in posizioni precostituite, in ragionamenti predigeriti.
Un invito a pensare sempre e comunque con la propria testa.
"Però, (cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto
Forse già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità
C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo
Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco
Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove
Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno
Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogenia
e la butto via
e mi ci butto anche io
Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
Applico alla vita
i puntini di sospensione
Ché nell'incosciente
non c'è negazione
un ultimo sguardo all'arredamento
e chi si è visto s'è visto
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni.
Auschwitz, the meaning of pain
the way that I want you to die
Slow death, immense decay,
showers that cleanse you of your life
Forced in like cattle you run,
stripped of your life's worth
Human mice for the angel of death,
four hundred thousand more to die
Angel of death
Monarch to the kingdom of the dead
Sadistic, surgeon of demise,
sadist of the noblest blood
Destroying, without mercy
to benefit the Aryan race
Surgery, with no anesthesia
feel the knife pierce you intensely
Inferior, no use to mankind,
strapped down screaming out to die
Angel of death
Monarch to the kingdom of the dead
Infamous butcher
Angel of death
Pumped with fluid, inside your brain
Pressure in your skull begins pushing through your eyes
Burning flesh, drips away
Test of heat burns your skin, your mind starts to boil
Frigid cold, cracks your limbs,
How long can you last in this frozen water burial?
Sewn together, joining heads
Just a matter of time 'til you rip yourselves apart
Millions laid out in their crowded tombs
Sickening ways to achieve the holocaust
Seas of blood, bury life
Smell your death as it burns deep inside of you
Abacinate, eyes that bleed
Praying for the end of your wide awake nightmare
Wings of pain reach out for you
His face of death staring down your blood's running cold
Injecting cells, dying eyes
Feeding on the screams of the mutants he's creating
Pathetic harmless victims left to die,
rancid angel of death flying free
Angel of death
Monarch to the kingdom of the dead
Infamous butcher
Angel of death
Angel of death
-----------------
Senza scampo. Come la vita.
Hack perfavore, potresti dare un minimo di motivazione per la scelta del testo proposto?
Sai, è per evitare che questo topic diventi una mera lista di "lyrics"; la ragione per cui ti piace potrebbe spingere qualcuno ad argomentarla, che poi è lo scopo ultimo della discussione.
Tnx :)
Ascoltando ''Simple man'' mi sono innamorata dei Lynyrd Skynyrd; insieme a ''Free Bird '' è assolutamente uno dei (loro) testi che prediligo.
Tanta saggezza in poche e semplici parole :
''Simple Man"
''Omnia fert aetas, animum quoque'' (Virgilio-Bucoliche)
Hack perfavore, potresti dare un minimo di motivazione per la scelta del testo proposto?
Sai, è per evitare che questo topic diventi una mera lista di "lyrics"; la ragione per cui ti piace potrebbe spingere qualcuno ad argomentarla, che poi è lo scopo ultimo della discussione.
Tnx :)
Certo.
Il laconico commento "senza scampo, come la vita", in effetti è l'estrema sintesi del perché amo questo testo, scelgo questo testo con una certa ricorrenza, e il motivo per il quale porto sempre e solo due anelli a rappresentanza di "tutto me stesso": la fede matrimoniale e un teschio.
Il testo di per se parla di Mengele, l'angelo della morte nazista.
Ed il gruppo che lo suona è il mio preferito. Slayer.
Uno tra i miei cantautori preferiti. Passa da bellissime canzoni d’amore a testi che parlano di realtà quotidiana, il tutto con un linguaggio semplice e poetico. Passano gli anni ma questa canzone resta sempre attuale.
“Viva l’Italia” (Francesco De Gregori)
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.