I bravi scrittori come Zio George creano un percorso evolutivo dei personaggi.
Una discussione sul percorso compiuto finora e il possibile punto d’approdo.
Qualche riga (per ora semplificata e superficiale) su qualche personaggio. Aggiungete pure i personaggi che mancano e approfondite questi.
(consiglio di mettere il nome in neretto del personaggio di cui parlate)
Sansa: parte ragazzina ingenua, con la testa piena di romanticherie. Prova sulla sua pelle la durezza della vita reale che uccide i suoi sogni. Sta apprendendo qualcosa dai partecipanti al gioco del trono, diventando più scaltra, forse più solida. Dove la porterà questo forzato apprendistato? La realtà è così dura e feroce, o la bimba conoscerà l’amore e un assaggio di sogno?
Arya: bambina ribelle, indole mitigata da alcuni membri della famiglia. Buon rapporto con Jon, cattivo con Sansa. Allontanata dalla famiglia, maltrattata, si sta indurendo e virando verso l’assassinio. Il suo carattere indocile sta affrontando la prova della disciplina. Cosa c’è nel suo futuro? Vendetta indisciplinata o rabbia imbrigliata verso uno scopo più alto?
Jon:a metà tra figlio e fratello amato e bastardo emarginato. Cerca il suo posto nel mondo e finisce per trovarsi in una situazione molto più grossa di lui. Costretto a crescere in fretta. Matura, tra scelte giuste e scelte sbagliate, amore e morte.
Sembrerebbe alla fine del suo percorso, ma tutti sappiamo che continuerà. Dove?
Bran: subisce il cambiamento più brusco e improvviso. Qualcosa di grosso lo sta portando dove ancora non sa. Cerca di mantenere la saggezza che la sua giovane età gli permette. Burattino di qualcun altro o marionettista? Preparerà la sua strada o è già scritta? E dove conduce?
Cat: madre amorevole e donna di carattere. Agisce per tutelare quel che gli resta della sua famiglia. Compie anche degli sbagli e perde quasi tutto. Cosa resta sul suo cammino? Solo vendetta cieca e ricerca delle figlie? Avrà ancora a che fare con l’odiato Jon?
Tyrion: figlio e uomo sminuito e disprezzato. Buon rapporto col fratello, cattivo con la sorella. Subisce un secondo colpo al cuore dove faceva ancora male il primo. Svalutato anche come politico e stratega. Risolve il contrasto col padre diventando patricida. Sempre più solo ed emarginato, si lascia trascinare dalla depressione, ma un nuovo ruolo nel gioco del trono potrebbe restituirgli vitalità. Che futuro per lui? Ci sarà un riscatto nel suo ruolo di politico, o un riscatto sentimentale?
Jaime: ha un nome macchiato e una vita dominata dall’amata sorella e dalla spada. Quando perde la seconda e allontana la prima, arriva la crisi d’identità: in bilico tra visione del mondo cinica e quella cavalleresca, tra nuova maturità e antico fare sbruffone. Dove finisce questo arco evolutivo?
Dany: sorellina e moglie sottomessa, diventa guida forte. Le sue fantasticherie adolescenziali mostrano la sua età e sembrano avvertire del rischio di non poter competere con le menti più astute. Più a suo agio quando c’è da mostrare forza. Sappiamo dov’è ora. E’ così scontato dove sta andando?
[Forse dovevo inserirla in "Torre del re"?]
Bel topic
La grandezza di martin secondo me è nella rappresentazione della vita attraverso questi personaggi, che evolvono, cambiano, si adattono, apprendono cose nuove, sbagliano e ci riprovano dimostrandosi tutti meravogliosamente imperfetti come tutti noi.
Le mie opinioni:
Sansa: crescerà e proverà a giocarsi qualche carta ma rimarrà sempre una pedina
Arya: secondo me avrà un ruolo secondario nella lotta contro gli estranei ma determinante nel formare il nuovo equilibrio politico di westeros
Jon: determinante nella lotta contro gli estranei e nel nuovo equilibrio del trono di spade
Bran: la chiave della vittoria sugli estranei
Cat: farà un po' di giustizia sommaria di frey & co....poco altro
Tyron:guadagnerà il rispetto di dany e l'aiuterà a tornare a westeros me lei, sempre guardinga nei suoi confronti, non seguirà tutti i suoi consigli condannando la stirpe targ
Jaime: riscatterà la sua fama disonorevole di sterminatore di re in battaglia contro gli estranei, me la vedo bene lui e il pesce nero che combattono spalla a spalla trattenendo il nemico per coprire una ritirata o fuga o roba del genere
Dany: prenderà un paio di sberle, figurate, da tyron che le farà capire le regole non scritte del gioco del trono di spade. Sbarca a westeros e perirà nella lotta contro gli estranei
l'evoluzione dei personaggi... alcuni bisogna ammettere che sono poco credibili, affascinanti ma poco credibili.
Arya passa da bambina ad aspirante assassina.. nemmeno lei sa il motivo. che uccida per necessità il garzone nella stalla mi va bene, che inizi ad uccidere (es Daeron a Bravos) a caso no.
Sansa evolve in modo naturale, da succube della casa reale e emule della regina con i suoi errori e la morte del padre (di cui stranamente non si sente mai colpevole..) diventa di ghiaccio, qualcosa in lei muore finchè ditocorto non inizia ad addestrarla, e qui lentamente inizia a capire il gioco del trono. credibile.
theon è il figlio minore tenuto in ostaggio, pieno di complessi e allo stesso tempo sognatore, non può accettare di non essere il migliore, perchè è l'erede del kraken lui DEVE primeggiare.. però non ci riesce e questo lo porta alla frustraizone, emblematico è quando pensa di entrare nei GdN e si vede subito come lord comandante.. è il tipico ragazzo che fa sogni di gloria adolescenziali, dimenticando la fatica che va fatta per arrivare sin li.
ramsay ne fa un essere nuovo e dannato.
Arya passa da bambina ad aspirante assassina.. nemmeno lei sa il motivo. che uccida per necessità il garzone nella stalla mi va bene, che inizi ad uccidere (es Daeron a Bravos) a caso no.
Quando Arya uccide il ragazzo di stalla che era venuta a prenderla per consegnarla a Cersei o la guardia per scappare da Harrenhal si tratta di necessità, Daeron è stato punito per non aver rispettato il giuramento che lo lega ai Guardiani della notte (a cui Jon appartiene) quindi in quel caso Arya si fa giustiziera come avrebbe fatto il padre che aveva proprio questo compito. (Dopotutto se Jon non abbandona il suo posto tra i guardiani della notte per motivi personali e per occuparsi di Arya perchè Daeron deve abbandonarlo per una vita più piacevole e tradire senza essere punito?)
Io non la vedo così psicopatica come alcuni la vedono qui nel forum, la sua lista dei nomi dell'odio che ripete tutte le sere prima di addormentarsi mi sembra perfettamente normale per una ragazzina con il suo carattere.
Io stessa sarei cresciuta con il pensiero di vendicare Ned e tutte le ingiustizie e la malvagità gratuita che ho visto nel mio cammino. (Fa tanto Kill Bill). Arya ha perso praticamente tutto nel momento in cui Ned è stato decapitato, tutta la vita che conosceva fino a quel momento è andata in frantumi.
Riguardo all'evoluzione degli altri personaggi non ho molte idee in proposito, per questo non partecipo al thread.
Stavo per dirtelo xD anche perchè volevo mettere Theon/Reek ma non posso scrivere molto qui
[Forse dovevo inserirla in "Torre del re"?]
Cmq sono d'accordo con tutto quello che hai scritto, hai messo pure i personaggi principali quindi non ho niente da aggiungere.
Volevo solo commentare come ho visto io questi cambiamenti:
Arya e Dany non mi piacciono affatto! Erano i miei personaggi preferiti, ora quasi non le reggo. Dany poi lasciamo stare...
Jon idem. Ma penso che sia colpa della serie perchè nel romanzo io adoravo questo personaggio e dopo aver visto la serie ho iniziato a non sopportarlo. >.<
I personaggi che non mi piacevano affatto invece e che ora preferisco sono Jaime e Sansa.
(e non avrei mai creduto che Sansa mi potesse piacere! All'inizio la vedevo troppo bimbomin...ia)
Quindi alcuni sono migliorati e altri peggiorati, però quasi tutti hanno avuto un cambiamento impressionante
(a parte Ditocorto che è sempre rimasto uguale)
ps: Cat mi stava sulle scatole, ora invece mi sta proprio sui.. ehm .. capito? xD
Le evoluzioni migliori sono quelle di Arya, Sansa, Jaime e forse Theon (dico forse solo perché, dopo quella di Jaime, è forse leggermente ripetitiva, ma devo ancora decidermi).
Ho l’impressione che molti confondano la simpatia con la qualità della caratterizzazione. A differenza degli altri, Arya col tempo è diventata “meno buona” e per qualcuno sicuramente “meno simpatica”, ma questo non ha nulla a che fare con la qualità letteraria.
Sicuramente non è in gradi di razionalizzare perfettamente i motivi del suo cambiamento, ma questo mi sembra al contrario più credibile (sarebbe più strano se fosse in grado su auto-psicanalizzarsi da sola alla sua età). Per un lettore adulto i motivi mi sembrano fin troppo evidenti. L’uccisione di Dareon è condannabile quanto si vuole, ma non è certo “a caso”.Arya passa da bambina ad aspirante assassina.. nemmeno lei sa il motivo. che uccida per necessità il garzone nella stalla mi va bene, che inizi ad uccidere (es Daeron a Bravos) a caso no.
Se avesse continuato a uccidere solo per legittima difesa, l’evoluzione sarebbe stata nulla (chi non è disposto a uccidere per legittima difesa in ASOIAF?).
PS: comunque per me è l’omicidio di ADWD è molto più rappresentativo di quello di Dareon.
Quanto agli altri personaggi, tutti hanno una certa evoluzione ce l’hanno, ma mi piace meno di quelle citate sopra perché:
JON: si evolve, ma speravo un po’ di più. Alla fine, il ruolo di comandante non lo ha indurito quanto mi aspettavo. Però comunque bene sotto altri aspetti. I limiti principali del personaggio non stanno nell’evoluzione.
DANY: la parte migliore del suo percorso è quella di AGOT. Dopo diventa un’evoluzione troppo in “continuo accrescimento di potere” per i miei gusti (e con un cambiamento forse più di potere che psicologico). Su ADWD ci sarebbe tutto un discorso a parte da fare.
TYRION: Ottimo personaggio, ma per essere tra i protagonisti assoluti non si è evoluto molto. Si è visto qualcosa di nuovo soprattutto nella prima metà di ADWD, con uno stato d’animo molto più cupo e depresso, ma poi temo che con l’arrivo di Penny si sia ripreso troppo facilmente. Si vedrà.
PS: è stato accusato di avere troppi capitoli ripetitivi/filler, e questo è vero. Però questo è già un discorso diverso dall’evoluzione in sé.
BRAN: la sua evoluzione è fortemente incentrata sull’aspetto magico e anche la resa psicologica ruota molto intorno a questo. Fin qui tutto bene. Però per i miei gusti è un personaggio che, quando non si tocca la dimensione soprannaturale, diventa un po’ anonimo.
CATELYN: Mah, quando aveva il PdV non è che sia cambiata particolarmente. Dopo ASOS invece diventa difficile definirla “personaggio di spessore” e smette anche di avere un PdV. Nel complesso mi piace (e sono tra i pochi), ma ci sono questi limiti,
CERSEI: Boh, giudizio sospeso.
DAVOS e BRIENNE non si sono evoluti per niente o quasi.
Non sono pokemon, non tutti avranno un'evoluzione " />
Ad es Davos che cambiamento dovrebbe avere? Io ce lo vedo sempre così, fedele e leale e rimarrà così sicuramente fino alla fine.
Invece Brienne può anche restare così per me perchè mi piace tantissimo, ma credo che il suo personaggio cambierà un pochino, ma sarà una cosa molto personale, tipo che inizierà ad aprirsi di più grazie a Jaime. Ma cambiamenti drastici non credo ci saranno.
Jon è rimasto tale e quale Pure Sam è cambiato, è meno insicuro
Il topic è sull'evoluzione, quindi parlo di quella :-P Che poi un personaggio possa essere "bello anche se non si evolve" è un altro discorso (anche secondo me può esserlo, e infatti mi piace molto Brienne, ma diciamo che vedere un personaggio cambiare anziché rimanere sempre uguale per libri e libri è un punto in più).
Il rapporto tra Jaime e Brienne è molto cambiato, ma non è qualcosa che intacca più di tanto il carattere di base del personaggio (di Brienne).
Per Jon c'è stato un evidente percorso di maturazione e apertura di vedute rispetto a quando aveva 14 anni. E' un percorso molto lineare e classico, ma pur sempre un cambiamento.
Sì, mi ero proprio dimenticata di Sam. Si evolve, ma in modo piuttosto banalotto e semplice (questo non significa che non mi piaccia).
Non sono pokemon, non tutti avranno un'evoluzione " />
In realtà, tutti i manuali di scrittura (e tutti i bravi scrittori) affermano che non esistono buoni romanzi senza una evoluzione dei personaggi principali. Martin, che è un ottimo scrittore, lo sa, e fa in modo che i suoi personaggi si evolvano.
Stiamo parlando dei protagonisti: Brienne, Davos, Stannis e affini sono personaggi importanti, ma non sono classificabili come protagonisti.
In un romanzo normale, lo scrittore deve far evolvere 2 o 3 personaggi. Qui Martin si cimenta con almeno una decina (con tanto di approfondimento psicologico): se evita di farlo in maniera accurata con i personaggi secondari, è più che giustificabile.
infatti ho scritto tutti i personaggi, mica quelli principali. quelli principali sappiamo già che sono cambiati
Non sono pokemon, non tutti avranno un'evoluzione " />
In realtà, tutti i manuali di scrittura (e tutti i bravi scrittori) affermano che non esistono buoni romanzi senza una evoluzione dei personaggi principali. Martin, che è un ottimo scrittore, lo sa, e fa in modo che i suoi personaggi si evolvano.
Stiamo parlando dei protagonisti: Brienne, Davos, Stannis e affini sono personaggi importanti, ma non sono classificabili come protagonisti.
In un romanzo normale, lo scrittore deve far evolvere 2 o 3 personaggi. Qui Martin si cimenta con almeno una decina (con tanto di approfondimento psicologico): se evita di farlo in maniera accurata con i personaggi secondari, è più che giustificabile.