Solidarietà a Millika in questi momenti "brutti", ma c'è di peggio credimi.
grazie grazie " /> ...ma non preoccuparti, nonostante "questi momenti", non perdo il senso di realtà (tranne qualche sclero occasionale) e rimango comunque positiva!!ce la posso fare.... " />
Ohè, che, andiamo di aneddoti su voti immeritati? Io mi vergogno ancora del 28 all'esame di tedesco...quando all'orale il professore non mi chiese neanche di leggere in lingua o di tradurgli i pezzi dei libri da leggere (ammetto che lo avevo intortato prima con una discussione sulla figura del vampiro in Hoffmann e Goethe...)
Beh, no, non quello... io quel giorno già a metà dell'esame ero pronta a prendere e dire al professore "ci vediamo al prossimo appello" (tra l'altro era il mio primissimo esame del primo anno!!!), ma siccome eravamo interrogati a coppie non potevo interrompere così e mettere nei casini la mia compagna. Così ho aspettato pazientemente la fine, cercando di fare del mio meglio, e quando il prof mi ha chiesto che voto meritassi mi vergognavo troppo per dire qualcosa di diverso dalla verità. Così sono stata sincera e lui mi ha risposto "Bene, allora 25 per la sua sincerità". A quel punto mica potevo rifiutare il voto... che figura ci facevo!!!
Comunque, per i voti immeritati ne ho anche di peggiori: il prof di sociologia faceva gli esami con risposte a crocette, basate sugli schemi che lui proiettava durante le lezioni e che gli studenti, ovviamente, copiavano religiosamente.
Per contro, nell'esame di geografia, dovevi disegnare un planisfero, la cartina dell'Euroasia, delle Americhe, dell'Oceania e dell'Africa (le ultime 4 complete di capitali) a mano libera.
Non sono sicuro. All'università mi avevano rib attezzato "l'essenziale" perché i mie appunti condensavano tutto, e dove gli altri scrivevano chilometri di note io non superavo le due paginette di quaderno. E' anche vero che certi professori sentivano pure il bisogno di specificare "questo non scrivetelo - soprattutto non scrivetelo all'esame - , è solo un esempio utilizzato da me per farvi capire meglio il passo..."Andare a lezione e prendere appunti è il modo migliore per risparmiarsi ore di studio e farle rendere al meglio, anche perchè non tutto quello che dice il prof è sui libri e hai voglia a ricordarlo a mesi di distanza
Beh, ma prendere appunti non significa scrivere ogni parola pronunciata dal prof... ognuno ha un suo metodo, io ne ho elencati alcuni. Io per esempio preferivo scrivere a margine dei libri, quando il libro era il riferimento diretto, per poter collegare le osservazioni del prof al punto trattato in quel momento.
Oppure facevo mappe concettuali: poche parole e tante frecce.
Ma avevo compagni che scrivevano romanzi e per loro andava bene così.
grazie.. " />
Io di solito cerco di impormi un tot di pagine all'ora e se la materia lo richiede, oltre a sottolineare, ogni fine paragrafo scrivo qualcosa di fianco che sintetizzi il concetto, questo sia per ricordare meglio sia per avere dei concetti flash da ripassare alla fine. Invece per i casi in cui all'improvviso ti ritrovi a fissare un punto nel vuoto con la testa che vaga su tutti i pensieri possibili di questo mondo, ancora non ho trovato soluzione XD ma in questo momento sono la persona meno adatta per dare consigli XD Volevo fare questo, quello e quell'altro esame entro luglio e invece mi ritrovo con tre esami da dare tra settembre e ottobre. Ho mollato una materia per studiarne un'altra con risultato che non ho fatto l'esame ne di una nè dell'altra " /> con tutti i buoni propositi che avevo in mente XD Speravo fare il bis dell'anno scorso..riuscii a fare tutti gli esami entro il 15 luglio XD stavolta invece mi toccano i libri e dopo una settimana abbondante di relax ancora non mi sono decisa a rimettermi a studiare
il prof fissa l'appello nel tardo pomeriggio, arriva in ritardo e poi fa "tra un'ora ho una riunione. Alcuni di voi dovranno tornare domani" -.-quello che scappa nel bel mezzo di un'appello
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Se posso darti un consiglio.... rinvia l'esame. Lo studio deve essere un piacere. Studiare x forza non solo non ti aiuta, ma ti danneggia perché alla fine l'esame lo passi pure, ma con un voto e, soprattutto, con un bagaglio di concoscenze nettamente inferiore a quello che avresti in un momento di concentrazione.una curiosità....avete un esame imminente, ma non riuscite proprio a star concentrati...che fate??
io è tutto il giorno che cazzeggio allegramente su questo forum(ho risposto a più topic oggi che nei mesi precedenti!!)....help me!!! " />
Magari potresti sostituirlo con un esame "materasso" (purtroppo ce ne sono parecchi, almeno a giurisprudenza, ma non so a che facoltà sei iscritta), sai di quelli che non ti servono per quello che vuoi fare dopo ma stanno lì per forza. Vale lo stesso il discorso che rendi di meno, ma se l'esame non ti serve il danno è minimo e intanto non hai perso un appello.
PS:
Io all'università seguivo il metodo del liceo, studiavo contemporaneamente più esami da settembre e li davo tra maggio e giugno per sfuggire al caldo di luglio. Alla fine studiavo molto meno di molti miei amici e mi andavano quasi sempre bene.
Mah io non solo non ho mai studiato con piacere, perchè anche se la materia mi piace ho comunque dieci altre cose molto più divertenti da fare, ma ho anche sempre studiato mooooolto poco.
Prima degli esami mi è sempre capitato il momento "cazzeggio totale", di solito seguito da quello "senso di colpa a mille, non passerò mai l'esame" per finire con "mah in effetti non sto messo così male" se orale o "con le copiette prendo 30" se scritto.. " />
Sono comunque momenti, ti consiglio di provare l'esame sempre e comunque.. male che va ti fai un'idea di com'è e capisci cosa richiede per passarlo.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Mi ricordavo questa discussione di Millika e l'ho ripresa (se invece è meglio aprire un altro topic chiedo scusa e provvederò).
Il mio problema in questo periodo non è tanto la mancanza di voglia (che è quasi normale direi "> ), ma di tempo materiale: avendo lezione tutti i giorni fino alle 5 e impiegando 1 ora e mezza per tornare a casa andava a finire che studiavo solo nel week end, e mi sono trovata con una montagna di cose da fare per questi esami di febbraio! (Sono 4 corsi di cui 3 con orale obbligatorio più una prova su un laboratorio informatico.)
Per cui volevo sentire qualche parere da chi ci è già passato: se vi accorgete/accorgevate di avere poco tempo per preparare gli esami, è meglio cercare comunque di farli tutti o concentrarsi su alcuni e accantonarne altri? Nel mio caso specifico dovrei preparare due materie molto toste (scienza delle costruzioni e fisica) per fine mese, tenendo conto che la teoria più o meno la conosco già ma dovrei ammazzarmi di esercizi, e che prima di quegli appelli devo fare due orali, il recupero di un parziale e la prova informatica...
Voi come facevate di solito?
Mi ricordavo questa discussione di Millika e l'ho ripresa (se invece è meglio aprire un altro topic chiedo scusa e provvederò).
Il mio problema in questo periodo non è tanto la mancanza di voglia (che è quasi normale direi " /> ), ma di tempo materiale: avendo lezione tutti i giorni fino alle 5 e impiegando 1 ora e mezza per tornare a casa andava a finire che studiavo solo nel week end, e mi sono trovata con una montagna di cose da fare per questi esami di febbraio! (Sono 4 corsi di cui 3 con orale obbligatorio più una prova su un laboratorio informatico.)
Per cui volevo sentire qualche parere da chi ci è già passato: se vi accorgete/accorgevate di avere poco tempo per preparare gli esami, è meglio cercare comunque di farli tutti o concentrarsi su alcuni e accantonarne altri? Nel mio caso specifico dovrei preparare due materie molto toste (scienza delle costruzioni e fisica) per fine mese, tenendo conto che la teoria più o meno la conosco già ma dovrei ammazzarmi di esercizi...
Voi come facevate di solito?
Sono in una situazione simile alla tua, potrei dire addirittura la stessa perchè ho circa i tuoi stessi orari e sono un pendolare come te, anche le materie sono le stesse che ho studiato negli anni scorsi e gli esami impostati in modo simile, ma non è che studi ingegneria civile?
Comunque cerco di mantenermi al passo con tutte le materie durante il semestre e se proprio non riesco preparare per intero solo alcuni esami e lasciarne altri nelle sessioni successive, di solito la sessione di settembre fa un po' da tappabuchi.
P.S. mi sento in obbligo di raccontare un aneddoto. Al primo anno di università ero disperato per via degli orari a cui non ero abituato (passare da: sveglia alle 7 e a casa alle 2 delle superiori a: sveglia alle 6 e a casa alle 7 dell'università è stato veramente traumatico per i primi tempi) e il mio prof di chimica chiese come fossimo messi nello studio della sua materia, gli risposi che come te non trovavo il tempo di studiare, e lui, imperturbabile, replicò dicendo: "il giorno è fatto di 24 ore", lasciandomi basito. So che non è la cosa più confortante da dire, però sappi che hai tutta la mia solidarietà!
Personalmente inizialmente seguivo tutto. Dopo che ho visto cjhe comunque non ce la facevo a dare tutti gli esami ho cominciato a seguire le lezioni dei soli esami che intendevo affrontare. Il tempo non passato alle lezioni lo passavo sullo studio.
E' finita che diversi esami li ho fatti senza aver seguito le lezioni.
Studio ingegneria ambientale, penso che ci siano parecchie materie in comune perchè fa parte della stessa scuola di civile... Anch'io l'anno scorso al secondo semestre un esame l'ho rimandato direttamente a settembre senza neanche provarlo prima perchè sapevo già che non ero pronta; ecco almeno la cosa positiva è che sono in pari con gli esami del primo anno, per cui se me ne rimanesse indietro qualcuno di questi non si accumulerebbe con altri...Sono in una situazione simile alla tua, potrei dire addirittura la stessa perchè ho circa i tuoi stessi orari e sono un pendolare come te, anche le materie sono le stesse che ho studiato negli anni scorsi e gli esami impostati in modo simile, ma non è che studi ingegneria civile?
Comunque cerco di mantenermi al passo con tutte le materie durante il semestre e se proprio non riesco preparare per intero solo alcuni esami e lasciarne altri nelle sessioni successive, di solito la sessione di settembre fa un po' da tappabuchi.
P.S. mi sento in obbligo di raccontare un aneddoto. Al primo anno di università ero disperato per via degli orari a cui non ero abituato (passare da: sveglia alle 7 e a casa alle 2 delle superiori a: sveglia alle 6 e a casa alle 7 dell'università è stato veramente traumatico per i primi tempi) e il mio prof di chimica chiese come fossimo messi nello studio della sua materia, gli risposi che come te non trovavo il tempo di studiare, e lui, imperturbabile, replicò dicendo: "il giorno è fatto di 24 ore", lasciandomi basito. So che non è la cosa più confortante da dire, però sappi che hai tutta la mia solidarietà!
Anch'io facevo i tuoi stessi orari al liceo e faccio gli stessi adesso... I primi tempi ero distrutta, era tutto completamente diverso da com'ero abituata!
Grazie per la solidarietà, sapere che qualcun altro ci è già passato ed è sopravvissuto è confortante
Anch'io ero tentata di fare così, ma ho visto che prendere gli appunti e seguire per bene i passaggi delle spiegazioni mi aiuta molto a ricordarmi poi le cose quando le studio... Soprattutto perchè ho poche cose da imparare a memoria in modo meccanico, quindi capirle quando le spiegano è fondamentale... Però è anche vero che ci sono parecchi miei compagni che si fanno vivi solo agli esami e seguono poche o nessuna lezione!Personalmente inizialmente seguivo tutto. Dopo che ho visto cjhe comunque non ce la facevo a dare tutti gli esami ho cominciato a seguire le lezioni dei soli esami che intendevo affrontare. Il tempo non passato alle lezioni lo passavo sullo studio.
E' finita che diversi esami li ho fatti senza aver seguito le lezioni.
impiegando 1 ora e mezza per tornare a casa andava a finire che studiavo solo nel week end, e mi sono trovata con una montagna di cose da fare per questi esami di febbraio! (Sono 4 corsi di cui 3 con orale obbligatorio più una prova su un laboratorio informatico.)
Per cui volevo sentire qualche parere da chi ci è già passato: se vi accorgete/accorgevate di avere poco tempo per preparare gli esami, è meglio cercare comunque di farli tutti o concentrarsi su alcuni e accantonarne altri? Nel mio caso specifico dovrei preparare due materie molto toste (scienza delle costruzioni e fisica) per fine mese, tenendo conto che la teoria più o meno la conosco già ma dovrei ammazzarmi di esercizi, e che prima di quegli appelli devo fare due orali, il recupero di un parziale e la prova informatica...
Voi come facevate di solito?
io di solito preparo un esame alla volta a distanza ravvicinata, tipo "batterie" da quattro in un mese, se si tratta di roba di medie dimensioni. Se invece ho tra i piedi un esame molto tosto, mi prendo un mese almeno ma nel frattempo ogni tanto studiacchio per un esame piccolino, se ne ho.
Dato che mi riduco sempre all'ultimo minuto e normalmente servirebbe più tempo per preparare quegli esami, fare le batterie significa rinchiudersi in casa/piscina (a seconda del periodo dell'anno) e trascurare la propria forma di vita. Svaghi concessi giusto le "passeggiate del sapere", ovvero io e la mia compagna di studi che camminiamo per le strada o spalmate su qualche marmo antico ripetendo come due idiote.
Però non fare troppo affidamento alle mie parole, non so quanto un simile metodo sia applicabile ad altri. E sono necessarie delle notevoli faccia di bronzo e mancanza di vergogna, che giocoforza non ci si può sentire troppo preparati studiando così e il rischio della figuraccia epocale c'è eccome.
Eh a me proprio quelle mancano "> Anche agli esami scritti se so di non essere molto preparata e inizio a non sapere più cose vado nel pallone...E sono necessarie delle notevoli faccia di bronzo e mancanza di vergogna, che giocoforza non ci si può sentire troppo preparati studiando così e il rischio della figuraccia epocale c'è eccome.
Mi sa che l'unica soluzione sarà dal prossimo semestre studiare anche di sera, nonostante le palpebre calanti e il cervello liquefatto... E per questo febbraio affidarsi alla grazia divina ">
Un consiglio da chi ha passato da tempo lo scoglio degli studi e degli orali (magari è inutile, ma meglio correre il rischio di ripetere il già detto piuttosto che non dire qualcosa di utile): lo scopo degli orali non è dimostrare di sapere qualcosa (per quello basterebbe qualunque scritto), ma di sapersela cavare faccia a faccia.
In fin dei conti, se un ingegnere ha studiato un corso, poi quelle cose imparate dovrà semplicemente applicarle nella vita lavorativa per conto suo. Ad esempio, se da un'esame di (sparo a caso, non avendo fatto ingegneria) "tolleranze dei materiali negli apparecchi aerospaziali" e si trova poi a dover lavorare sul progetto di un nuovo tipo di veicolo aereo, col compito è valutare la scelta giusta dei materiali da parte dell'azienda, a cosa gli serve sapere parlare? A niente, perché presumibilmente si troverà a lavorare su un pc per conto suo, magari insieme a un team di ingegneri. Bene, il problema è che a volte nel mondo del lavoro tocca pure parlare ai capi, esporre il lavoro al cliente (quello che paga lo stipendio, per intenderci), tenere corsi di aggiornamento al personale, valutare il personale e altre situazioni in cui la capacità di esposizione orale è indispensabile.
L'orale serve in un certo senso a quello. Ok, magari l'univ non lo intende così, magari lo vede semplicemente come uno scritto in forma orale (passatemi il termine, please), però la vera utilità dell'orale è quella: preparare al confronto parlato con persone che devi essere in grado, se vuoi riuscire bene nel tuo lavoro, di convincere e/o blandire. Provate a vederlo così, come un'occasione fondamentale di allenamento a future e ben più impegnative situazioni. La faccia di bronzo non ce l'hanno tutti, ma la sicurezza, ritengo, quella può essere allenata e sviluppata e l'esame orale è proprio la vostra occasione di farlo.
Sì in effetti hai ragione, è esattamente quello che ci ha detto anche una delle docenti che fa gli orali proprio per questo... Se la vedo così mi sento già un po' più tranquilla...però la vera utilità dell'orale è quella: preparare al confronto parlato con persone che devi essere in grado, se vuoi riuscire bene nel tuo lavoro, di convincere e/o blandire. Provate a vederlo così, come un'occasione fondamentale di allenamento a future e ben più impegnative situazioni.
Una delle prime cose che mi sono sentito dire fuori dall'università è:
"In ogni caso la risposta è NO! Poi dipende da quello che dici dopo."
Fate un pò voi