visto che abbiamo riesumato il topic( siamo meglio del prete rosso) dico la mia.
Per me sandor è il becchino ma di certo lo zione nn l'ha fatto rimanere vivo a caso, giusto per vivacchiare li. Sta aspettando il momento giusto per ritornare alla grandissima, e stavolta credo proprio da vero cavaliere e non da infame, e non disdegnerei un duello finale col fratellone zombie, almeno lo spererei
Penso anch'io che il becchino sia Sandor e penso che avrà ancora un ruolo: Rulore cioé Martin non ha ancora finito con lui, altrimenti l'avrebbe fatto morire. Sandor Clegane: il monaco guerriero
Indipendentemente dal fatto che il becchino novizio sia o no il Mastino, è interessante farsi qualche domanda su chi possa essere il Confratello Anziano:
Di piccola nobiltà, terzogenito, ha combattuto per il Drago al Tridente... troppi dettagli per non nascondere qualcosa.
Mi stupisce un po' leggere che molti lo davano per morto, a me sembrava tutto abbastanza chiaro nel senso che la cosa è volutamente lasciata nel mistero e quindi si capisce che "non è finita lì ".
" />
eh eh certe volte non ci faccio caso alle cose anche se sono più che eloquenti XD
Mi sarò lasciata trasportare dalla tristezza del momento nel vedere scritto "morto" e non ho fatto caso e nient'altro
idem per me.... " />
non avevo neanche sfiorato il pensiero che si potesse trattare dell'ennesimo fake..... anche se gli indizi ci stanno tuti... (molto ingenuamente avrò pensato 'ciò che é morto, resta morto...')
a prova del fatto che lo zio è molto bravo a 'dire le cose senza dirle....'
un tempo mi illudevo di essere un lettore attento, poi scoprendo questo forum, mi sono reso conto che su molti aspetti non ci ho mai capito una mazza.... " /> ma va bene così....
Il Mastino è vivo, e ce lo vedo a capo dei Reietti. Sai che mazzate scippano i "falsi cavalieri"... " />
Per me sandor è il becchino ma di certo lo zione nn l'ha fatto rimanere vivo a caso, giusto per vivacchiare li. Sta aspettando il momento giusto per ritornare alla grandissima, e stavolta credo proprio da vero cavaliere e non da infame, e non disdegnerei un duello finale col fratellone zombie, almeno lo spererei
Sono d'accordo! Non avrebbe senso dare quegli indizi se è davvero morto, oppure lasciarlo in vita a zappare l'orto dei monaci e basta... Se torna lo farà in grande stile! Ci spero proprio!
Una cosa forse di poco conto che però ho notato: il confratello anziano parla sempre di Sandor Clegane nelle descrizioni, mentre quando parla della sua morte dice "Il mastino"... Che volesse intendere che è morta la sua parte ribelle e malvagia, mentre Sandor si sta effettivamente convertendo?
Da "l'ombra della profezia" - Pag. 152
Il confratello anziano ne occupò una e posò la lanterna. «Posso fermarmi un momento? Credo che dovremmo parlare.»
«Come vuoi.» Brienne slacciò il cinturone e lo appese alla seconda sedia, poi si sedette a gambe incrociate sul pagliericcio.
«Quel dorniano non ti ha mentito» esordì il confratello anziano «ma temo che tu lo abbia frainteso. Stai inseguendo il lupo sbagliato, mia lady. Eddard Stark aveva due figlie. Quella con cui Sandor Clegane è fuggito è l'altra, la più piccola.»
«Arya Stark?» Brienne restò a bocca aperta, attonita. «Come fai a saperlo? La sorella di lady Sansa è dunque viva?»
«Be', in realtà non ne sono certo» disse il confratello anziano. «Potrebbe essere tra i bambini uccisi a Padelle Salate.»
Quelle parole trafissero il ventre di Brienne come una lama. "No" pensò. "Sarebbe troppo crudele." «Potrebbe... vuol dire che non ne sei sicuro...?»
«So per certo che la bambina era con Sandor Clegane alla locanda vicino all'incrocio, quella di Masha Heddle, prima che i leoni la impiccassero. So che erano diretti a Padelle Salate. Per il resto... non so dove sia, né se sia ancora viva. Però so una cosa. L'uomo che stai inseguendo è morto.»
Altra notizia sconvolgente. «E come?»
«Ucciso da una spada, come si addiceva alla sua vita.»
«Ne sei sicuro?»
«L'ho sepolto io stesso. Se vuoi posso indicarti la sua tomba. L'ho ricoperta con delle pietre per tenere lontani i corvi che calano sempre a divorare le carogne, e ho posto il suo elmo sopra il cumulo di pietre per segnare il luogo del suo eterno riposo. Ma ho commesso un grave errore. Un viandante l'ha trovato e se l'è portato via. L'uomo che ha stuprato e ucciso a Padelle Salate non era Sandor Clegane anche se può essere altrettanto pericoloso. Le terre dei fiumi pullulano di questi predatori. Non li voglio chiamare lupi. I lupi sono molto più nobili, e anche i cani, credo.
«So qualcosa di questo Sandor Clegane. È stato per molto tempo al servizio del principe Joffrey, e anche allora avevamo sentito parlare delle sue gesta, sia buone che cattive. Se anche solo la metà di quanto abbiamo sentito è vero, si trattava di un'anima tormentata, un peccatore che si faceva beffe degli dèi e degli uomini. Serviva i potenti, ma non ne traeva alcun orgoglio. Combatteva per il regno, ma la vittoria non gli dava gioia. Beveva, così da annegare il dolore in un mare di vino. Non amava, né era amato. La cosa più profonda in lui era l'odio. Commise molti peccati, ma non chiese mai perdono. Gli altri uomini cercano amore, ricchezza, gloria: Sandor Clegane invece sognava di uccidere il proprio fratello, un peccato così terribile che al solo nominarlo mi sento tremare. Ma quello era il suo nutrimento, il combustibile che lo alimentava. Per quanto ignobile, la speranza di vedere sulla sua lama il sangue del fratello era tutto ciò per cui quella triste e furibonda creatura viveva... e anche questo gli venne sottratto quando il principe Oberyn di Dorne colpì ser Gregor con una lancia avvelenata.»
«Sembra quasi che ti muova a compassione» disse Brienne.
«È così. Anche tu avresti provato pietà per lui, se lo avessi visto alla fine. Mi sono imbattuto in lui sul Tridente, attirato dalle sue grida di dolore. Mi implorò di avere misericordia, ma io ho giurato di non uccidere più. Così gli bagnai la fronte con l'acqua del fiume, gli diedi del vino da bere e applicai un cataplasma sulla sua ferita, ma i miei sforzi furono insufficienti e tardivi. Il Mastino è morto così, tra le mie braccia. Forse hai visto un enorme stallone nero nelle nostre stalle. Era il suo cavallo da guerra, Straniero. Un nome blasfemo. Noi preferiamo chiamarlo Legno Vagante, come quello portato sulla spiaggia dalla marea, visto che lo abbiamo trovato vicino al fiume. Temo che abbia la stessa natura del suo vecchio padrone.»
"Il cavallo." Brienne aveva notato lo stallone e lo aveva visto scalpitare ma non aveva capito. I cavalli da guerra erano addestrati a scalciare e a mordere. In guerra erano un'arma, come gli uomini che li montavano. "Come il Mastino." «Allora è vero» disse in tono piatto. «Sandor Clegane è morto.» (In questo caso è Brienne che parla)
«Riposi in pace.» Il confratello anziano fece una pausa. «Tu sei giovane, figliola. Io ho già passato quarantaquattro compleanni... per cui ho più del doppio dei tuoi anni, credo. Ti sorprenderebbe sapere che una volta ero un cavaliere?»
«No. Il tuo aspetto è più quello di un cavaliere che di un uomo santo.» Era scritto nel suo ampio torace, nelle spalle possenti, nella mascella squadrata. «Perché hai abbandonato il tuo rango?»
«Non avevo scelto. Mio padre era un cavaliere, e suo padre prima di lui. Così come tutti i miei fratelli. Fui addestrato alla battaglia fin dal giorno in cui ritennero che fossi abbastanza grande da poter impugnare una spada di legno. Ho sempre compiuto il mio dovere e ho sempre tenuto alto l'onore. Ho avuto anche delle donne, in questo però non ho messo al primo posto l'onore, poiché alcune le ho prese con la forza. C'era una ragazza che avrei voluto sposare, la figlia più giovane di un lord minore, ma io ero il terzogenito e non avevo né terre né ricchezze da offrirle... solo una spada, un cavallo e uno scudo. Tutto sommato, posso dire di essere stato un uomo infelice. Quando non combattevo ero ubriaco. La mia vita era scritta in rosso: sangue e vino.»
«Quando è cambiata?» domandò Brienne.
«Quando sono caduto nella battaglia del Tridente. Combattevo per il principe Rhaegar, anche se lui non ha mai saputo il mio nome. Non saprei dirti perché, tranne che il lord che io servivo serviva un lord che serviva un lord che aveva deciso di sostenere il drago invece del cervo. Se avesse deciso altrimenti, sarei potuto finire sull'altra riva del fiume. La battaglia fu molto cruenta. I cantastorie vogliono farci credere che Rhaegar e Robert lottarono nel fiume per una donna che amavano entrambi, ma ti assicuro che c'erano molti altri uomini che combattevano, e io ero uno di loro. Fui colpito da una freccia a una coscia e da un'altra a un piede, e il mio cavallo venne ucciso quando ancora montavo in sella, ma continuai a combattere. Ricordo ancora la mia disperazione, poiché non avevo denaro per acquistare un altro cavallo, e senza cavallo non sarei più stato un cavaliere. Non riuscivo a smettere di pensarci, se devo essere sincero. Non vidi il colpo che mi abbatté. Udii un rumore di zoccoli alle mie spalle e pensai: "Un cavallo!", ma prima di potermi voltare qualcosa mi colpì alla testa e mi sbatté nel fiume, dove a tutti gli effetti sarei dovuto morire.
«Invece mi risvegliai qui, sull'Isola Silenziosa. Il confratello anziano mi disse che ero arrivato con la corrente, nudo come il giorno in cui ero nato. Posso solo immaginare che qualcuno mi abbia trovato vicino alla riva, mi abbia portato via l'armatura, gli stivali e le brache e mi abbia ributtato in acque più profonde. Il fiume ha fatto il resto. Tutti nasciamo nudi, così immagino che fosse giusto che nascessi alla mia seconda vita nello stesso modo. Ho trascorso i dieci anni successivi nel silenzio.»
«Capisco.» Brienne non sapeva perché quell'uomo le stesse raccontando la storia della sua vita, né che cosa dire.
«Davvero?» L'uomo si sporse in avanti, le mani enormi posate sulle ginocchia. «Allora abbandona la tua caccia. Il Mastino è morto, e comunque non ha mai rapito la tua Sansa Stark.» [...]
ottima deduzione. aggiungiamo anche questa alle attese per i prossimi libri.
Per me sandor è il becchino ma di certo lo zione nn l'ha fatto rimanere vivo a caso, giusto per vivacchiare li. Sta aspettando il momento giusto per ritornare alla grandissima, e stavolta credo proprio da vero cavaliere e non da infame, e non disdegnerei un duello finale col fratellone zombie, almeno lo spererei
Sono d'accordo! Non avrebbe senso dare quegli indizi se è davvero morto, oppure lasciarlo in vita a zappare l'orto dei monaci e basta... Se torna lo farà in grande stile! Ci spero proprio!
Come è noto, il Santo Cavaliere redento ha un conto in sospeso con un certo Frankenstein di nostra conoscenza.
Per me sandor è il becchino ma di certo lo zione nn l'ha fatto rimanere vivo a caso, giusto per vivacchiare li. Sta aspettando il momento giusto per ritornare alla grandissima, e stavolta credo proprio da vero cavaliere e non da infame, e non disdegnerei un duello finale col fratellone zombie, almeno lo spererei
Sono d'accordo! Non avrebbe senso dare quegli indizi se è davvero morto, oppure lasciarlo in vita a zappare l'orto dei monaci e basta... Se torna lo farà in grande stile! Ci spero proprio!
Come è noto, il Santo Cavaliere redento ha un conto in sospeso con un certo Frankenstein di nostra conoscenza.
Infatti, è proprio una delle cose che voglio vedere prima della fine della saga!
Io credo che potremmo rivedere Sandor addirittura come POV nel prossimo libro. Magari il nome del POV potrebbe essere qualcosa come "il campione", alludendo al suo ruolo di campione del credo dei 7 nel duello. E la sua identità ci sarebbe svelata man mano durante il duello. In medias res.
Non dimentichiamoci che, se non avessimo letto sui forum, sarebbe per molti un grandissimo colpo di scena. Come lo era stato scoprire di avere a che farecon Theon nel capitolo (Reek).
Magari potrebbe addirittura essere un prologo. Sandor probabilmente avrebbe la peggio contro lo zombie e comunque è ormai un personaggio che ha solo un'ultimo acuto di recitare nel trovare una sua uscita di scena spettacolare e definitiva.
Cosa ne pensate? La vedete come una possibilità la sua uscita di scena tramite POV?
In caso di vittoria e uscita di scena di Cersei, magari rimarrebbe come pov di riferimento a king's landing. ...ok, ora sto esagerando. Cersei non credo morirà (tenuto conto della profezia che la riguarda).
Sarebbe anche un modo per non assistere ad un ennesimo duello gregor vs qualcuno, dal punto di vista di rischia le penne (Cersei).
Un POV del mastino.... Oddio... SI SI SI!!! " />
sarebbe il massimo, quasi troppo bello per sperarci.....
Penso esattamente la stessa cosa.. Il monaco non parla mai della morte di Sandor Clegane ma di quella del Mastino. Poi la mia anima romantica mi impone di sperare in un finale in cui Sansa e Sandor siano insieme... È dal secondo libro che fantastico su loro due
ottima deduzione. aggiungiamo anche questa alle attese per i prossimi libri.Una cosa forse di poco conto che però ho notato: il confratello anziano parla sempre di Sandor Clegane nelle descrizioni, mentre quando parla della sua morte dice "Il mastino"... Che volesse intendere che è morta la sua parte ribelle e malvagia, mentre Sandor si sta effettivamente convertendo?
Da "l'ombra della profezia" - Pag. 152
Il confratello anziano ne occupò una e posò la lanterna. «Posso fermarmi un momento? Credo che dovremmo parlare.»
«Come vuoi.» Brienne slacciò il cinturone e lo appese alla seconda sedia, poi si sedette a gambe incrociate sul pagliericcio.
«Quel dorniano non ti ha mentito» esordì il confratello anziano «ma temo che tu lo abbia frainteso. Stai inseguendo il lupo sbagliato, mia lady. Eddard Stark aveva due figlie. Quella con cui Sandor Clegane è fuggito è l'altra, la più piccola.»
«Arya Stark?» Brienne restò a bocca aperta, attonita. «Come fai a saperlo? La sorella di lady Sansa è dunque viva?»
«Be', in realtà non ne sono certo» disse il confratello anziano. «Potrebbe essere tra i bambini uccisi a Padelle Salate.»
Quelle parole trafissero il ventre di Brienne come una lama. "No" pensò. "Sarebbe troppo crudele." «Potrebbe... vuol dire che non ne sei sicuro...?»
«So per certo che la bambina era con Sandor Clegane alla locanda vicino all'incrocio, quella di Masha Heddle, prima che i leoni la impiccassero. So che erano diretti a Padelle Salate. Per il resto... non so dove sia, né se sia ancora viva. Però so una cosa. L'uomo che stai inseguendo è morto.»
Altra notizia sconvolgente. «E come?»
«Ucciso da una spada, come si addiceva alla sua vita.»
«Ne sei sicuro?»
«L'ho sepolto io stesso. Se vuoi posso indicarti la sua tomba. L'ho ricoperta con delle pietre per tenere lontani i corvi che calano sempre a divorare le carogne, e ho posto il suo elmo sopra il cumulo di pietre per segnare il luogo del suo eterno riposo. Ma ho commesso un grave errore. Un viandante l'ha trovato e se l'è portato via. L'uomo che ha stuprato e ucciso a Padelle Salate non era Sandor Clegane anche se può essere altrettanto pericoloso. Le terre dei fiumi pullulano di questi predatori. Non li voglio chiamare lupi. I lupi sono molto più nobili, e anche i cani, credo.
«So qualcosa di questo Sandor Clegane. È stato per molto tempo al servizio del principe Joffrey, e anche allora avevamo sentito parlare delle sue gesta, sia buone che cattive. Se anche solo la metà di quanto abbiamo sentito è vero, si trattava di un'anima tormentata, un peccatore che si faceva beffe degli dèi e degli uomini. Serviva i potenti, ma non ne traeva alcun orgoglio. Combatteva per il regno, ma la vittoria non gli dava gioia. Beveva, così da annegare il dolore in un mare di vino. Non amava, né era amato. La cosa più profonda in lui era l'odio. Commise molti peccati, ma non chiese mai perdono. Gli altri uomini cercano amore, ricchezza, gloria: Sandor Clegane invece sognava di uccidere il proprio fratello, un peccato così terribile che al solo nominarlo mi sento tremare. Ma quello era il suo nutrimento, il combustibile che lo alimentava. Per quanto ignobile, la speranza di vedere sulla sua lama il sangue del fratello era tutto ciò per cui quella triste e furibonda creatura viveva... e anche questo gli venne sottratto quando il principe Oberyn di Dorne colpì ser Gregor con una lancia avvelenata.»
«Sembra quasi che ti muova a compassione» disse Brienne.
«È così. Anche tu avresti provato pietà per lui, se lo avessi visto alla fine. Mi sono imbattuto in lui sul Tridente, attirato dalle sue grida di dolore. Mi implorò di avere misericordia, ma io ho giurato di non uccidere più. Così gli bagnai la fronte con l'acqua del fiume, gli diedi del vino da bere e applicai un cataplasma sulla sua ferita, ma i miei sforzi furono insufficienti e tardivi. Il Mastino è morto così, tra le mie braccia. Forse hai visto un enorme stallone nero nelle nostre stalle. Era il suo cavallo da guerra, Straniero. Un nome blasfemo. Noi preferiamo chiamarlo Legno Vagante, come quello portato sulla spiaggia dalla marea, visto che lo abbiamo trovato vicino al fiume. Temo che abbia la stessa natura del suo vecchio padrone.»
"Il cavallo." Brienne aveva notato lo stallone e lo aveva visto scalpitare ma non aveva capito. I cavalli da guerra erano addestrati a scalciare e a mordere. In guerra erano un'arma, come gli uomini che li montavano. "Come il Mastino." «Allora è vero» disse in tono piatto. «Sandor Clegane è morto.» (In questo caso è Brienne che parla)
«Riposi in pace.» Il confratello anziano fece una pausa. «Tu sei giovane, figliola. Io ho già passato quarantaquattro compleanni... per cui ho più del doppio dei tuoi anni, credo. Ti sorprenderebbe sapere che una volta ero un cavaliere?»
«No. Il tuo aspetto è più quello di un cavaliere che di un uomo santo.» Era scritto nel suo ampio torace, nelle spalle possenti, nella mascella squadrata. «Perché hai abbandonato il tuo rango?»
«Non avevo scelto. Mio padre era un cavaliere, e suo padre prima di lui. Così come tutti i miei fratelli. Fui addestrato alla battaglia fin dal giorno in cui ritennero che fossi abbastanza grande da poter impugnare una spada di legno. Ho sempre compiuto il mio dovere e ho sempre tenuto alto l'onore. Ho avuto anche delle donne, in questo però non ho messo al primo posto l'onore, poiché alcune le ho prese con la forza. C'era una ragazza che avrei voluto sposare, la figlia più giovane di un lord minore, ma io ero il terzogenito e non avevo né terre né ricchezze da offrirle... solo una spada, un cavallo e uno scudo. Tutto sommato, posso dire di essere stato un uomo infelice. Quando non combattevo ero ubriaco. La mia vita era scritta in rosso: sangue e vino.»
«Quando è cambiata?» domandò Brienne.
«Quando sono caduto nella battaglia del Tridente. Combattevo per il principe Rhaegar, anche se lui non ha mai saputo il mio nome. Non saprei dirti perché, tranne che il lord che io servivo serviva un lord che serviva un lord che aveva deciso di sostenere il drago invece del cervo. Se avesse deciso altrimenti, sarei potuto finire sull'altra riva del fiume. La battaglia fu molto cruenta. I cantastorie vogliono farci credere che Rhaegar e Robert lottarono nel fiume per una donna che amavano entrambi, ma ti assicuro che c'erano molti altri uomini che combattevano, e io ero uno di loro. Fui colpito da una freccia a una coscia e da un'altra a un piede, e il mio cavallo venne ucciso quando ancora montavo in sella, ma continuai a combattere. Ricordo ancora la mia disperazione, poiché non avevo denaro per acquistare un altro cavallo, e senza cavallo non sarei più stato un cavaliere. Non riuscivo a smettere di pensarci, se devo essere sincero. Non vidi il colpo che mi abbatté. Udii un rumore di zoccoli alle mie spalle e pensai: "Un cavallo!", ma prima di potermi voltare qualcosa mi colpì alla testa e mi sbatté nel fiume, dove a tutti gli effetti sarei dovuto morire.
«Invece mi risvegliai qui, sull'Isola Silenziosa. Il confratello anziano mi disse che ero arrivato con la corrente, nudo come il giorno in cui ero nato. Posso solo immaginare che qualcuno mi abbia trovato vicino alla riva, mi abbia portato via l'armatura, gli stivali e le brache e mi abbia ributtato in acque più profonde. Il fiume ha fatto il resto. Tutti nasciamo nudi, così immagino che fosse giusto che nascessi alla mia seconda vita nello stesso modo. Ho trascorso i dieci anni successivi nel silenzio.»
«Capisco.» Brienne non sapeva perché quell'uomo le stesse raccontando la storia della sua vita, né che cosa dire.
«Davvero?» L'uomo si sporse in avanti, le mani enormi posate sulle ginocchia. «Allora abbandona la tua caccia. Il Mastino è morto, e comunque non ha mai rapito la tua Sansa Stark.» [...]
Ops ho messo il mio commento nel posto sbagliato come fosse una citazione di un altro utente.. Scusate
Penso esattamente la stessa cosa.. Il monaco non parla mai della morte di Sandor Clegane ma di quella del Mastino. Poi la mia anima romantica mi impone di sperare in un finale in cui Sansa e Sandor siano insieme... È dal secondo libro che fantastico su loro due