E meno male che autoproclamano se stessi (e i loro lettori) "moderati"...

 

Moderati!! " /> " />

Sono i peggiori "estremisti" altro che moderati. I loro metodi sono quelli del discredito e fango e del dossieraggio sui loro nemici politici e non. Vi ricordate cosa stavano preparando alla Marcegaglia per il solo fatto che aveva iniziato a criticare il governo Berlusconi, e quello che hanno fatto a Boffo l'ex direttore dell'Avvenire. E poi si definiscono giornalisti, sono peggio dei segugi dell'inferno. Ho sempre pensato che un giornalista dovesse agire sempre seguendo l'obiettività e un codice deontologico e morale ma in Italia siamo arrivati al peggio del peggio. A mio parere in questo paese andrebbe abolito l'ordine dei giornalisti visto che le loro regole in moltissimi non le rispettano. Feltri per quello che ha fatto a Boffo fu sospeso per pochi mesi e non ebbe mi pare nessuna multa.

Ragazzi, mi sembra che in questa discussione si stiano usando due pesi e due misure, quando i giornali di sinistra (Repubblica, il Manifesto, il Fatto, per non parlare dell'Unità che non considero nemmeno un giornale serio) danno a Berlusconi dello psiconano, puttaniere, piduista e mafioso va tutto bene, però quando quelli di destra scrivono che la Merkel è una culona tutti ad indignarsi, dai cerchiamo di essere coerenti.

Ovviamente non li sto difendendo, io mi permetterei forse al bar a usare un lessico simile e se avessi un giornale non scriverei simili str*****e, però se da una parte ci si indigna, non è giusto che dall'altra si faccia finta di niente e si volti la faccia.

D'altra parte i lettori "tipo" di Repubblica e degli altri giornali prima citati di solito la pensano in modo molto trasgressivo sull'omosessualità, il divorzio, l'aborto e altri temi etici; poi se non gli conviene pensare in questo modo si mettono a fare i bacchettoni, i conservatori e i difensori del matrimonio (ogni riferimento alle escort di Arcore e alle olgettine è puramente casuale).

Forse hai ragione,ma sottolineerei una cosa: un conto è che i giornali lancino insulti ed usino il turpiloquio nei confronti dei politici nostrani - condannabilissimo sistema, e parlo di una condanna che va lanciata in entrambe le direzioni - ed un conto è che le sparino così di brutto e bassa lega verso i politici stranieri: nel primo caso non si rischia un incidente diplomatico, ma nel secondo le reazioni possono essere molto più serie sul piano internazionale... (e non lo dico solo per far felici i complottisti...)

Ormai quella europea è trattata un po' da tutti come fosse politica interna....

Questo lo avevate visto?

Ragazzi, mi sembra che in questa discussione si stiano usando due pesi e due misure, quando i giornali di sinistra...

 

D'altra parte i lettori "tipo" di Repubblica e degli altri giornali prima citati di solito la pensano in modo molto trasgressivo sull'omosessualità, il divorzio, l'aborto e altri temi etici

 

Ecco, mi sembrava strano che non arrivasse un italico "sì, però pure quell'altri...". Tra l'altro, in nessun post di questa discussione si è affermato che gli "altri" sono belli e bravi, quindi non ci sono stati differenti "pesi e misure" e questa aggiunta non era necessaria.

Mi sfugge in che modo si possa essere "molto trasgressivi" su divorzio o aborto: essendo voluti dalla maggior parte della popolazione mondiale, e legali in gran parte del mondo...direi che il termine "trasgressivo" si possa attribuire a chi non è favorevole...

Ormai quella europea è trattata un po' da tutti come fosse politica interna....

 

Questo lo avevate visto?

Con rispetto...ma qualcuno ha mai visto un comportamento simile da parte degli altri capi di stato?

Quanto alla politica interna...sì, hai ragione, ma il fatto è che non si tratta di politica interna, e che all'estero non ragionano come noi e che quel che qui sembra normale fuori non lo è. Il diritto di critica è esercitato e trattato in modo piuttosto differente: la stampa (il giornalista) risponde di quello che scrive, ma il politico fa altrettanto, senza che nessuno urli al complotto o alla macchinazione... e se proprio si tira qualche insulto all'avversario, almeno hanno la decenza di farlo in modo nascosto, non di spararlo sui giornali...

Non mi pare che La Repubblica abbia mai titolato in prima pagina "PSICONANO PU******RE", ergo l'esempio non è dei più calzanti imho..

Il Giornale e Libero al contrario su cose del genere ci marciano e pure di brutto, basta tenersi aggiornati

(non è una cosa di destra o sinistra, non penso che Il Giornale e Libero esprimano idee molto di "destra" se non relativamente al panorama italico quanto piuttosto posizioni berlusconiane, che non necessariamente comportano l'essere di "destra")

Dai, che l'abbiano scritto in copertina o che ne parlino all'interno non fa alcuna differenza. Chi compra la repubblica la pensa in un modo e chi compra il giornale in un altro, entrambi sono quotidiani faziosi e non ho nessun problema ad ammetterlo (infatti leggo il corriere della sera che mi sembra abbastanza equidistante da entrambi gli schieramenti, forse pecca un po' di nordismo avendo sede a Milano, ma di quello buono e non di quello basso della lega). Comunque il mio commento era volutamente provocatorio e mi dispiace che non abbiate colto, d'altra parte a me non piace il turpiloquio in tutte le direzioni ma probabilmente qualcuno pecca di coerenza, ma fa niente. Se la sparata infelice sulla culona non l'avesse detta berlusconi ma qualcun'altro politico magari di sinistra avrei voluto vedere le opinioni come cambiavano.

Infine si, mi unisco a voi nel disgusto su quelle affermazioni, però ero ancora più disgustato quando sul der spiegel (non sono sicuro che si scriva così) titolavano "Italiani popolo di Schiettini" e probabilmente qualche italiano gli dava anche ragione.

le perle di questi due "quotidiani" sono infinite, fra le tante ricordo:

Dai, che l'abbiano scritto in copertina o che ne parlino all'interno non fa alcuna differenza. Chi compra la repubblica la pensa in un modo e chi compra il giornale in un altro, entrambi sono quotidiani faziosi e non ho nessun problema ad ammetterlo (infatti leggo il corriere della sera che mi sembra abbastanza equidistante da entrambi gli schieramenti, forse pecca un po' di nordismo avendo sede a Milano, ma di quello buono e non di quello basso della lega). Comunque il mio commento era volutamente provocatorio e mi dispiace che non abbiate colto, d'altra parte a me non piace il turpiloquio in tutte le direzioni ma probabilmente qualcuno pecca di coerenza, ma fa niente. Se la sparata infelice sulla culona non l'avesse detta berlusconi ma qualcun'altro politico magari di sinistra avrei voluto vedere le opinioni come cambiavano.

Infine si, mi unisco a voi nel disgusto su quelle affermazioni, però ero ancora più disgustato quando sul der spiegel (non sono sicuro che si scriva così) titolavano "Italiani popolo di Schiettini" e probabilmente qualche italiano gli dava anche ragione.

 

Neanche a pagina 103048 della Repubblica trovi scritto in minuscolo all'ennesimo rigo PSICONANO PU******RE, che poi anche ci fosse non è proprio la stessa cosa del titolone in prima pagina, penso. Non è che ipocritamente mi disgusta più Il Giornale piuttosto che La Repubblica perchè il primo è faziosamente di destra e il secondo faziosamente di sinistra. Essere faziosi per un giornale è legittimo e anzi piuttosto necessario se vuoi restare sul mercato e puntare sul tuo "target settoriale". Insultare in modo così beatamente becero, ecco cosa mi da fastidio.. una cosa che su La Repubblica non troverai mai, magari in altri giornali dell'estrema sinistra, ma non ricordo esempi simili onestamente. Qua non si parla di tre nonnetti al bar, si tratta di quotidiani tra i più letti a livello nazionale con giornalisti che teoricamente dovrebbero essere tra i più professionali e che invece di riflesso portano il livello italiano ancora più in basso, se possibile.. se fosse ancora vivo la persona più incaxxata sarebbe sicuramente Montanelli, quindi destra e sinistra c'entra veramente poco.

Un giornale dovrebbe avere il compito di informare, anche se schierato... Invece nella redazione di Repubblica si erano convinti di essere il Washinghton Post contro il Nixon italiano. Quando cerchiamo di copiare gli ammmerrricccani facciamo sempre figuracce....

E comunque una sana presa per il c... alla Merkel verdevestita che zompettava negli stadi ci stava... così come se la merita "Lurch" Monti che va ad accattar consensi e si becca il marchio dello iettatore...

E comunque una sana presa per il c... alla Merkel verdevestita che zompettava negli stadi ci stava...

Ci stava per quale motivo?Perchè è il capo di uno Stato straniero che,tramite la sua politica di rigore (nel contesto attuale certamente eccessivo) ci costringe a guardare ai nostri passati decenni di spreco,corruzione e malaffare?Perchè il fatto che la Germania sia uno dei paesi più efficienti e meglio governati d'Europa ci costringe a vedere quanto sia governata da schifo l'Italia?

Se la sparata infelice sulla culona non l'avesse detta berlusconi ma qualcun'altro politico magari di sinistra avrei voluto vedere le opinioni come cambiavano.

Infine si, mi unisco a voi nel disgusto su quelle affermazioni, però ero ancora più disgustato quando sul der spiegel (non sono sicuro che si scriva così) titolavano "Italiani popolo di Schiettini" e probabilmente qualche italiano gli dava anche ragione.

 

D'altra parte i lettori "tipo" di Repubblica e degli altri giornali prima citati di solito la pensano in modo molto trasgressivo sull'omosessualità, il divorzio, l'aborto e altri temi etici; poi se non gli conviene pensare in questo modo si mettono a fare i bacchettoni, i conservatori e i difensori del matrimonio (ogni riferimento alle escort di Arcore e alle olgettine è puramente casuale).

 

Il problema è che un giornale può avere/esprimere le sue idee politiche, finché svolge in maniera degna il suo servizio di informazione. Quando questo scopo cede il passo al pressapochismo e/o all'insulto becero, allora diventa solo un insieme di fogli di carta.

Leggo Repubblica da anni e finora non ho trovato nelle sue pagine quell'atteggiamento becero e triviale che ha fatto a volte capolino in Libero e Il Giornale. Faziosità si, ne ho trovata, ma non mi è mai sembrata ostacolare la missione primaria di informazione del suddetto giornale.

I giornali sono tutti faziosi ed esprimono un pensiero politico è normale e giusto, ma con il Giornale e Libero siamo in un'altra dimensione. I lettori non ricevono un'informazione, seppur di parte, ma vengono sommersi da un mare di veleno e fango e da un linguaggio degno del peggiore turpiloquio di strada. L'informazione a mio parere deve dare l'esatta immagine di quello che sta accadendo, poi certo il commento deve esprimere il senso della parte che si rappresenta, ma giornalisti come Feltri, "Zio Tibia" Sallusti e Belpietro seguono oramai una strada completamente differente. Per loro non è importante informare i propri lettori ma farne uno strumento, annebbiare le loro menti e riempirle di fango, menzogne e volgarità ed essere portatori e veicoli di un clima che imbarbarisce sia la politica che la società. Pensate alla differenza con un grande giornale politico del passato, L'Unità per 50 anni è stato il manifesto delle idee, del pensiero e delle iniziative di lotta del PCI ma non ha mai prodotto un informazione di questo tipo. Pur portando avanti il pensiero del partito, anche con durezza, c'è stato sempre un certo rispetto per gli avversari. Ora pur di raggiungere determinate finalità di passa su tutto e non si rispetta nessuna regola e i direttori citati ne sono la massima espressione. Il giornalismo dovrebbe essere d'inchiesta, dovrebbe togliere quel velo che a volte copre la realtà degli eventi e spiegare al lettore cosa accade e perché, dovrebbe smascherare il potere ed essere il cane da guardia e non la sua macchina del fango.

Il problema è che un giornale può avere/esprimere le sue idee politiche, finché svolge in maniera degna il suo servizio di informazione. Quando questo scopo cede il passo al pressapochismo e/o all'insulto becero, allora diventa solo un insieme di fogli di carta.

Leggo Repubblica da anni e finora non ho trovato nelle sue pagine quell'atteggiamento becero e triviale che ha fatto a volte capolino in Libero e Il Giornale. Faziosità si, ne ho trovata, ma non mi è mai sembrata ostacolare la missione primaria di informazione del suddetto giornale.

 

Quindi è un problema di stile, non di faziosità. Mi pare di aver capito che per alcuni il problema sia sostanzialmente stilistico (turpiloquio, volgarità), piuttosto che politico (i giornali di destra cercano di indirizzare l'elettorato con una campagna anti-tedesca).