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Ivanhoe
D di Davos Seaworth
creato il 15 ottobre 2003

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Davos Seaworth
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Davos Seaworth
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Inviato il 15 ottobre 2003 0:51 Autore

Ho avuto la fortuna di leggere per la prima volta questo libro quando avevo 15 anni (alle spalle avevo i primi sette di Shannara e tutto Tolkien), e sono rimasto folgorato! Da lì l'ho riletto 5 volte, e migliora sempre!

Consiglio a tutti voi di leggere il capolavoro di Walter Scott perchè

1) è stupendo a priori!

2) è il primo vero romanzo storico (di poco precedente ai P. Sposi)

3) troverete personaggi e situazioni e spunti dai quali hanno tratto ispirazione TUTTI i grandi del Fantasy!

4) ci sono personaggi i cui nomi (non li faccio per non rovinare la sorpresa) che fanno fibrillare solo a sentire il nome!

 

 

 

Se qualcuno lo ha letto vorrei sapere cosa ne pensa. Secondo me se ci fosse un po' di magia sarebbe uno spettacolare libro medieval fantasy ante litteram(o ante Tolkien)!


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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 15 ottobre 2003 1:02

Io l'ho letto!! :D

A me è piaciuto parecchio!!!Fantastiche le ambientazioni,personaggi carismatici(lady Rowena :lol: ) e ben descritti,ambientazione storica coinvolgente e trama ricca di colpi di scena e ben pensata...davvero molto bello!!!

 

 

Secondo me se ci fosse un po' di magia sarebbe uno spettacolare libro medieval fantasy ante litteram(o ante Tolkien)!

 

Beh,non saprei...sicuramente sarebbe un romanzo diverso...probabilmente medieval-fantasy...ma saprebbe un po' troppo di tavola rotonda,no? :lol::D

 

 

 

 

:lol:


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Inviato il 15 ottobre 2003 14:38

si pure io l'ho letto....ma tempo fa, avrò avuto 14 anni (ora ne ho 17)...quindi nn me lo ricordo molto bene....ma ricordo ke mi piacque un sacco con le sue ambientazioni medievali..................!!!


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galahad
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Inviato il 15 ottobre 2003 16:11

Ivanhoe è, forse, il miglior romanzo storico scitto nell'ottocento, l'ambientazione, la storia ed i temi trattati sono talmente attuali che chi ha letto il romanzo di Scott non può non essersi identificato nelle emozioni dell'uno o dell'altro dei sui protagonisti.

A ben vedere vi è in questo libro un pò di quell'epopea classica che troviamo nell'illiade e nell'odissea (lo stesso Ivanhoe si camuffa da viandante alla tavola del padre, così come Ulisse lo fece alla propria) e come tutti i romanzi ambientati nel medioevo vi è un pò della tavola rotonda.

Ciao a tutti

Galahad


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Davos Seaworth
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Inviato il 15 ottobre 2003 16:35 Autore
A ben vedere vi è in questo libro un pò di quell'epopea classica che troviamo nell'illiade e nell'odissea (lo stesso Ivanhoe si camuffa da viandante alla tavola del padre, così come Ulisse lo fece alla propria)

"In un angolo, Ulisse partecipa al banchetto;

un misero tavolo e un rozzo sgabello

gli assegna il Principe"

Omero, Odissea, libro XXI

 

è l'inizio del capitolo in cui Ivanho siede al desco del padre senza farsi riconoscere!

Ottimo Galahad!

 

 

Loras, intendevo dire che anticipa il fantasy in tutto tranne che nell'inserimento della magia! Non che mi sarebbe piaciuto di più!


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Waymar Royce
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Inviato il 15 ottobre 2003 19:41

Lo avevo letto anche io la bellezza di 14 anni fa e sinceramente non me lo ricordo tanto bene. Giusto sabato scorso l'ho tirato fuori dalla mia libreria e adesso si trova sul mio comodino in attesa che mi decida a rileggerlo. Il motivo che mi ha spinto a riprenderlo è un aspetto in particolare,anzi un personaggio in particolare: Brian de Bois-Gilbert. Ultimamente ho letto diversi libri sulle Crociate ed i Templari e volevo rivedere la posizione di Scott, che non mi sembra molto storicamente attendibile. Da quel che mi ricordo lo si dipinge come un essere spregevole e lo stesso si fa con tutta la Confraternita del Tempio. In questo l'autore risente in pieno del clima ostile che dallo scioglimento dell'Ordine cercava di far passare i monaci guerrieri come blasfemi adoratori del demonio, attaccati ai soldi più che alle anime e dediti alle pratiche più infami. E tra queste proprio l'accusa di magia (nera nella fattispecie) che però non deve assere stata introdotta per amore di verisimiglianza storica.Cmq, appena mi sarò documentato di nuovo a proposito del libro, sarò felice di esprimereun mio parere ed eventualmente correggere la mia debole memoria. Un saluto.

Waymar Royce


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Davos Seaworth
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Inviato il 15 ottobre 2003 23:41 Autore

Oddio Waymar, in realtà la posizione di Scott nn era severa sull'ordine tutto, quanto sulle deviazioni che alcuni componenti avevano intrapreso. Non dimentichiamo che Scott era un convintissimo Scozzese VERO, e che la Scozia con la famiglia Sinclair (ex Saint Claire) è il luogo dov i Templari sono continuati a vivere, almeno nelle leggende, dopo lo scioglimento dell'Ordine del Tempio. Cmq sicuramente Scott nona veva tante informazioni quante ne abbiamo ora! Hai avuto la fortuna di vedere la puntata di Voyager su Rete4 che parlava dei templari!? E' stata molto intrigante!


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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 16 ottobre 2003 0:26
Loras, intendevo dire che anticipa il fantasy in tutto tranne che nell'inserimento della magia! Non che mi sarebbe piaciuto di piu!

 

 

Capito :lol: !!Beh,Scott divulgò alcuni elementi del romanticismo come la storia e lo spirito nazionale, l'amore per il medievale ecc..sicuramente ha dato i natali al romanzo storico,poco ma sicuro(se non proprio i natali lo ha riportato alla luce dopo parecchie decine d'anni :wub: )!Ed il fantasy ha le radici immerse nel "medieval"^^,giusto? :lol::(

 

 

 

 

:lol:


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galahad
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Inviato il 16 ottobre 2003 16:18
è l'inizio del capitolo in cui Ivanho siede al desco del padre senza farsi riconoscere!

Ottimo Galahad!

 

 

Grazie, e Waymar a qualunque modo il romanzo di Scott va visto sotto diversi livelli, prima di tutto il conflitto tra società sassone (rappresentata dal padre di Ivanhoe) e normanna (di cui Brian de Bois-Gilbert ne è buon rappresentante), la personalità di Ivanhoe si trova in mezzo, da un lato ha radici sassoni, i suoi principi sono fondati sulla solidità familiare, dall'altra vede nel sistema amministrativo normanno e nel suo re (Riccardo d'Angiò) l'ineluttabile futuro dell'inghilterra.

In secondo luogo vi è sempre in I. un conflitto interiore nelle vicende che lo legano alla bella ebrea e quelle che lo vincola al giuramento verso la nobile normanna.

A mia modesta opinione Scott trascura di dare un netto giudizio sull'Ordine templare, identifica in esso solo alcune situazioni che sfrutta per la storia stessa.

Ciao a tutti

Galahad


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Davos Seaworth
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Inviato il 16 ottobre 2003 17:37 Autore

Concordo con Galahad, anche se un quadro dell'Ordine del Tempio Scott lo da, ma non come giudizio, quanto come descrizione della situazione alquanto ambigua, tra buoni elementi, elementi ultraortodossi e maialoni come Brian! Inoltre se c'è una posizione critica, è nei confronti di tutta la situazione della Chiesa nel Basso Medioevo in Inghilterra (vedi l'episodio di Athelstane e la storia di Fra Tuck e del Priore Aymer)


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Great Jon
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Inviato il 23 agosto 2010 21:10

Sto leggendo Ivanhoe, romanzo storico di Walter Scott (uno dei capostipiti del genere, 1800 e rotti), ambientato in inghilterra al tempo delle crociate.

 

mi ha colpito molto la grande capacità descrittiva di questo autore, mmaestro nel descrivere personaggi e ambienti, oltre alla magnifica rappresentazione del contesto storico e sociale, con il contrasto tra sassoni e normanni (siamo circa un secolo dopo la battaglia di Hastings).

 

Leggendolo, si respira quella atmosfera medievale presente anche in ASOIAF, rappresentata egregiamente dal maestro Sir Walter Scott.

 

consigliato agli amanti dei romanzi storici e del medioevo; c'è qualcuno che l'ha letto? cosa ne pensate?


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BlackHarren
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Inviato il 23 agosto 2010 21:41

Io sinceramente non l'ho (ancora) letto però ho gia sentito parlare molto bene di questo autore credo propio che lo comprerò considerato che il romanzo storico è il mio genere letterario preferito (oltre al fantasy), inoltre pare che questo Scott sia, per quello che mi è stato riferito, un'ottimo autore.

Vedremo :D :D


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Alyssa Arryn
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Inviato il 24 agosto 2010 1:57

Io l'ho letto per la prima volta come esempio di romanzo storico ottocentesco in quinta liceo e, contrariamente a molte letture "imposte", mi è piaciuto moltissimo così qualche anno più tardi ho voluto rileggermelo per diletto.

La trama è scorrevole e i personaggi mi sono piaciuti molto, in modo particolare Rebecca e Brian de Bois Guilbert.


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