Domani saranno 20 anni. E' passato così tanto tempo, ma ho ancora negli occhi quel giorno quando al TG vidi le prime immagini della strage su quel tratto maledetto di autostrada con quel cartello con la scritta CAPACI e la freccia a destra dello svincolo. Non sapevo neppure allora che esistesse una località con quel nome ed ora è divenuta tristemente famosa. Il mio primo pensiero fu: ecco ce l'hanno fatta quei basta*** lo hanno ammazzato! Mi vennero le lacrime e pensai ed ora che succede? Pochi giorni dopo i funerali con quelle parole toccanti della vedova di Vito Schifani uno degli agenti della scorta: "Vi perdono ma vi dovete inginocchiare!" e la calca nella chiesa con il Presidente appena eletto Scalfaro che veniva spintonato. Era tutto assurdo e sconvolgente. E dopo neanche due mesi anche Borsellino veniva colpito e scompariva o meglio veniva sottratta chissà da chi e per quali oscuri motivi la sua famosa agenda rossa che conteneva probabilmente dati, appunti e riferimenti che avrebbero inchiodato i veri mandanti e menti raffinatissime come Falcone e Borsellino le definivano dei delitti della mafia. Come purtroppo questi giorni dimostrano, anche se per il momento non abbiano ancora nessun riscontro, la mafia non è certo morta tutt'altro e continua a dominare un po' in tutto il paese. Abbiamo regioni come la Calabria e molte zone della Campania e della Puglia che sono controllate in ogni aspetto della vita sociale ed economica dalla criminalità organizzata ed anche la Sicilia che pure ha visto lo Stato infliggere colpi decisivi non è certo stata sanata, ed inoltre la mafia oramai è penetrata stabilmente anche nel nord del paese. Ciò che mi fa più male è che lo Stato non ha saputo aiutare oltre che proteggere i suoi uomini migliori, anzi li ha abbandonati al loro destino e forse qualche personaggio importante ne è stato anche felice. Mi sono spesso chiesto, ma come è possibile che dopo la morte di Falcone l'uomo che più di tutti andava protetto con misure molto più restrittive e con molti più uomini sia stato così facilmente ucciso? Non voglio fare dietrologia ma credo che fin troppe persone anche nelle istituzioni abbiano voluto che le cose andassero a finire proprio così. In conclusione mi piace ricordare Falcone ed anche Borsellino più che come eroi (certamente lo furono anche se la retorica dei politici su questo è insopportabile) come autentici e veri servitori dello Stato. Hanno fatto fino all'ultimo il loro lavoro, un lavoro pericoloso e non sono stati adeguatamente supportati ed anzi sono stati ostacolati da chi più di tutti avrebbe dovuto stargli vicino, quanti nell'apparato dello Stato potrebbero dire di aver fatto altrettanto?
Gil Galad - Stella di radianza
Come non essere d'accordo su tutto...
Perdono.... La Mafia è più forte dello Stato perché lo Stato perdona. Io credo che se vogliamo vincere questa guerra, dobbiamo trattarla per quello che è: una guerra. In guerra chi perdona in nome di nobili valori umanitari, che tutelano i criminali ma non le loro vittime, ha già perso.