Ciao a tutti.

Prima mentre nuotavo mi sono chiesto se, magari previa raccolta di firme dei cittadini, fosse possibile denunciare (presso un tribunale italiano o internazionale) per crimini contro il popolo italiano e tradimento della costituzione e della patria italiana tutti e 900 i parlamentari e tutti i membri del governo di questa legislatura (sia in carica che ex).

Non ho idea se esistano tali capi d'accusa nel nostra legislazione, ma parlando in via teorica secondo me, per quello stanno NON facendo o facendo finta di fare in questi ultimi anni i nostri cosidetti "onorevoli", questi reati potrebbero profilarsi tranquillamente.

Che ne pensate?

Bè ma con la "giustizia" che abbiamo noi che speri di ottenere? Concordo sul voler arrestare tutti i parlamentari ma la politica purtroppo non è l'unica categoria marcia... :wacko:

direi di no, perchè i parlamentari non rispondono dei voti e opinioni espressi nell'esercizio delle loro funzioni.

e anche quando cessano dalla carica di parlamentare, non possono essere chiamati a rispondervi.

quindi a meno che non si siano macchiati di reati veri e propri (corruzione, concussione o chessò io) non è pensabile di condannarli sulla base di un generico "stai interpretando male (malissimo) il tuo ruolo di parlamentare"

Credo sia tempo perso.

Non ci riescono nemmeno giudici, PM, magistrati a trascinare in Tribunale un Parlamentare. Sia come indagato che come testimone o addirittura come colui che ha subito il torto (vedasi l'ultima di Silviuccio caso con il caso Tarantini e Lavitola). Le possibilità che una class action popolare ci riesca sono praticamente nulle. Soprattutto perchè, come dice Balon, manca addirittura particolari capi di imputazione e si parla semplicemente di interpretazione soggettiva (evidentemente, se questa classe politica è al potere QUALCUNO l'ha votata. E' quindi probabile che come te pensi che stiano facendo un pessimo lavoro, i loro elettori pensano al contrario. Basta vedere come c'è ancora gente che va a vedere Bossi che riempie le ampolline di vetro nel Pò, altri che continuano a sorridere alle barzelette di Berlusconi e così via)

Concordo con Balon. Per legge, un parlamentare non risponde di ciò che fa nel corso del suo mandato, se non naturalmente sotto forma di mancata rielezione qualora gli elettori decidano che si è comportato male. Ed il principio in se stesso è anche giusto: troppe sono le variabili in gioco quando si è al potere ed un politico deve avere la libertà di decidere caso per caso. Sta alla sua serietà ed onestà farlo cercando di mantenere fede al patto con gli elettori il più possibile. Perché io potrei anche aver promesso ai miei elettori di finanziare le università, ma se mi rendo conto che quei soldi ora servono di più per riavviare la produzione industriale, motore dell'economia di ogni paese che si rispetti, io li dirigo là. E non devo essere messo sotto processo per questo.

Purtroppo, questa incredibile libertà dei parlamentari mi è sempre sembrata, pur giusta, uno dei punti deboli della democrazia. Del resto, come diceva Churchill, se non erro, essa è semplicemente la meno peggiore tra le forme di governo trovate dall'uomo.