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Bipolarismo in politica?
di Lord Beric
creato il 22 dicembre 2010

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Hildebrand
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Inviato il 24 dicembre 2010 11:41
Io, leader di un partitino di destra, prometto il mio sostegno alla coalizione di centrodestra in cambio di X seggi. Come faccio?

Semplice: grazie ai miei voti il centrodestra si rafforzerà in molti collegi in bilico, e in cambio i miei uomini verranno candidati nei collegi di Treviso, Latina e Palermo, garanzia di elezione sicura.

Tipo quello che hanno fatto i radicali con il PD nel 2008... cambiano le modalità perché cambia il sistema di voto, ma il risultato resta identico.

Il maggioritario è una condizione necessaria ma non sufficiente al bipartitismo.

Ma perchè il sistema è stato disegnato praticamente apposta per fare una cosa del genere, ovvero un bipolarismo in cui c'erano delle coalizioni che sostenevano i candidati sui collegi uninominali e che al contempo tramite la quota proporzionale desse certezza di elezione ai leader.

In Inghilterra, dove c'è il maggioritario a turno singolo (FPTP appunto), questi giochetti sono limitati, perchè sulla scheda elettorale c'è solo il nome del candidato e del SUO partito (uno ed uno solo). Il che vuol dire che gli elettori radicali dovrebbe ricordarsi di mettere la crocetta su "PDL-BerlusconiPresidente" anche in tutti quei collegi dove non corre il loro candidato. Questo riduce il "guadagno" di fare matrimoni indegni. Poi di per se che i partiti maggiori facciano correre al loro interno membri di partitini o candidati esterni è usanza diffusa dal polo nord a quello sud, ma in genere la cosa non assime dimensioni rilevanti.

 

Tornando un attimo agli USA, li la stabilità è data dal Presidenzialismo, perchè poi il parlamento è il regno del trasformismo dove sostanzialmente ogni parlamentere vota a seconda di quello che gli gira, non ci sono i vari capibastone all'Italiana. Praticamente qualsiasi legge che passa negli USA passa con il voto incrociato di alcuni parlamentari dell'uno e dell'altro partito, anche perchè mi risulta che il senato apporivi con maggioranza del 60%. [Tra parentezi: gli USA non hanno ancora approvato il budget 2011, cosa che perfino il "governo di minoranza" Berlusconi è riuscito a fare]

 

Comunque in tutti i citati paesi, Uk, Francia, Spagna, Germania etc... il governo deve avere la fiducia da parte di una sola camera, il che fa si che di per se ci sia sempre una maggioranza. I paesi delle N camere uguali, ribaltini e ribaltoni sono l'Austria (uguale alla Prima Repubblica) il Belgio (da mesi senza un governo) e l'Olanda(con di fatto elezioni ogni 2 anni).

 

Tirando un attimo le somme, ci sono vari sistemi che possono funzionare, o non funzionare se realizzati male. L'Italia è un Fac-Simile della 3° repubblica francese, che gli stessi francesi hanno cestinato nel '58 (spero di non sbagliare l'anno).


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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 25 dicembre 2010 1:49

In Italia se non si fa tabula rasa di tutta la dirigenza politica puoi avere il sistema che ti pare, ma farà sempre schifìo..

Poi per le caratteristiche del nostro paese, credo che la soluzione migliore sia di non porre troppi vincoli, tranne nella scelta precisa delle coalizioni PRIMA del voto. E' la scelta che minimizza le possibilità di inciuci e/o intrallazzi, e quindi quella ottima nel nostro paese, triste a dirsi eh?


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 30 dicembre 2010 9:47 Autore
Io, leader di un partitino di destra, prometto il mio sostegno alla coalizione di centrodestra in cambio di X seggi. Come faccio?

Semplice: grazie ai miei voti il centrodestra si rafforzerà in molti collegi in bilico, e in cambio i miei uomini verranno candidati nei collegi di Treviso, Latina e Palermo, garanzia di elezione sicura.

Tipo quello che hanno fatto i radicali con il PD nel 2008... cambiano le modalità perché cambia il sistema di voto, ma il risultato resta identico.

Il maggioritario è una condizione necessaria ma non sufficiente al bipartitismo.

 

Ma perchè il sistema è stato disegnato praticamente apposta per fare una cosa del genere, ovvero un bipolarismo in cui c'erano delle coalizioni che sostenevano i candidati sui collegi uninominali e che al contempo tramite la quota proporzionale desse certezza di elezione ai leader.

 

Ma è quello che dico io: la legge elettorale maggioritaria (a turno doppio o singolo che sia) non è una condizione sufficiente per ridurre la frammentazione politica. Dove ci sono pochi partiti, ne mantiene pochi. Dove ce ne sono molti, non serve ad abbatterne il numero.

 

Il giochino che ho detto è applicabile, in termini aritmetici, in maniera del tutto sistematica.

 

Ammettiamo che io sia il leader di un partito delle attuali dimensioni e caratteristiche del M5S (circa il 2% con picchi del 6% in certe zone, forte militarizzazione dell'elettorato).

Nei collegi uninominali di (sparo a caso) Alessandria, Savona e Piacenza il CSX vale il 48%, il CDX il 49% e io valgo il 3%. Ciascuna delle due parti, ma soprattutto il CSX, ha interesse a cooptarmi.

Allora io cosa faccio? Dico al CSX: voi candidate un mio uomo nel collegio sicuro di (sparo a caso) Ravenna, ed io farò confluire i miei voti sui vostri candidati nei tre collegi sopra indicati.

In questo modo uno (o più, se la cosa viene replicata per altre situazioni su scala nazionale) dei miei esponenti di partito finirà in Parlamento, anche se il mio partito raccoglie appena il 3% medio e anche se il sistema è maggioritario. E a me conviene NON confluire in un partito più grande proprio per mantenere questo mio potere di ricatto.

La legge elettorale di fatto non è sufficiente a modellare il sistema partitico. :)

 

Come dice sharingan il doppio turno può mitigare questi giochetti, ma solo fino ad un certo punto.

Prendiamo il caso che ho fatto sopra: 48%, 49%, 3%.

Chi è al 48%, a meno che non sia certo che i voti del 3% confluiranno sul proprio candidato al secondo turno, ha tutto l'interesse a fare l'accordo, onde ribaltare la situazione e vincere al primo turno.

Chi è al 49%, che pure potrebbe permettersi il ballottaggio, ha a sua volta tutto l'interesse a fare l'accordo se non altro per non farlo fare alla coalizione avversaria.

Quindi siamo da capo.

 

Personalmente, più ci rifletto meno trovo significato nel concetto di coalizione intesa nella sua accezione "elettorale", ovvero prima delle elezioni. Posso capire, accettare e anche approvare le coalizioni che si formano dopo il voto intese come gruppo di partiti in grado di esprimere una maggioranza parlamentare che si accorda per governare. Ma fissare le squadre per legge, quando poi su due legislature di porcellum ne stiamo vedendo di cotte e di crude... beh, mi sembra sempre più ridicolo.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
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