In seguito allo scontro tra Saviano e Marina Berlusconi, il dibattito sugli intellettuali si è riaperto. A questo link si trova il pensiero di Aldo Busi sulla vicenda e la notizia che Saviano (e altri) potrebbero a questo punto lasciare l'azienda: Link.
Interessante il pensiero di Busi, che ribalta il dibattito sulla contraddizione degli intellettuali affermando che la contraddizione è tutta di Berlusconi/editore/premier e Marina figlia di Berlusconi/editore/premier. Anche qui mi rimane un attimo di perplessità. Se gli scrittori possono andare dove vogliono, mentre l'editore non può fare a meno di loro le conseguenze dovrebbero essere logiche: gli scrittori dovrebbero mollare Mondadori. Vediamo se sarà così.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
C'è una contraddizione di fondo,secondo me:e cioè il pensare che il "regime" e la censura vadano a braccetto,per cui se non c'è l'una non c'è neppure l'altra.In realtà non è cosi......
Berlusconi (o chi per esso) sa perfettamente che in Italia i libri li leggono quattro gatti,e che il danno in negativo che riceverebbe dal censurare deliberatamente un intellettuale a lui inviso sarebbe di molto superiore ai vantaggi che ne otterrebbe.Tanto è comunque tranquillo perchè sa di farla da padrone tra quel 70% e passa di italiani che formano le loro opinioni esclusivamente basandosi su quanto sentono in TV.
Personalmente (l'ho già detto altrove) penso che tra il "regime" e la democrazia ci siano tanti gradi di separazione,e ritengo che nella storia ce ne siano stati già vari esempi (il maccartismo americano o la Russia di Putin,tanto per dirne un paio);non sempre è necessario bruciare i libri in piazza:a volte è sufficiente comprare la Mondadori e farti passare la voglia di leggerli,riempiendo gli scaffali di fuffa e curando malissimo traduzioni e adattamenti.
E forse in questo che si realizza la censura lamentata da qualche intellettuale:nel impegno a far si che quei quattro gatti di cui sopra rimangano tali...
A proposito di intellettuali e di regime, ecco un testo di Umberto Eco che spiega il modo nuovo (lento e subdolo) con cui si sta cercando di costruire un regime in Italia:
http://adnecs.wordpress.com/2010/06/11/umberto-eco-a-piccoli-passi-verso-il-regime/
Zucconi, direttore di Repubblica.it, corrispondente da Washington del quotidiano e direttore di Radio Capital, lascia la Mondadori. Giustificazione un po' raffazzonata per qualcosa che avrebbe dovuto fare molto tempo fa, ma intanto qualcosa si muove.
EDIT: Anche Saviano inizia a spostarsi verso Feltrinelli...