Apro, con un pò di ritardo rispetto all'evento, un topic che probabilmente non troverà grande riscontro su questo forum; tuttavia, dato che domenica scorsa è scomparso un vero e proprio genio dell'arte (e lo sottolineo), mi pareva doversono un piccolo omaggio.
Yves Henri Donat Mathieu Saint-Laurent nacque nel 1936 in Algeria, da una famiglia che vi si era trasferita a seguito della guerra franco-prussiana. All'età di 17 anni comincia a lavorare nell'atelier parigino di Christian Dior, grande stilista francese di cui divenne dauphin, succedendogli nel 1957.
Qualche anno più tardi, lasciò Dior per fondare una propria maison che ebbe grande successo negli anni Sessanta e Settanta, grazie a delle grandi innovazioni nel guardaroba femminile. Per primo vestì la donna con stivali alti fino al ginocchio, con giubbini di pelle e dolcevita neri (1962); per primo portò la pittura in passerella, facendo sfilare l'arte di Mondrian (1965). Fu lui il primo a mettere giacca e pantalone da uomo addosso alla donna (1966) e a coprirla di sete in stampa animalier (1967); fu il primo persino a denudarla (1968)... Ancora oggi, chi non possiede un caban, magari blu, ed uno scamiciato? Per non parlare della saharian o del blazer...
L'Africa, Mondrian, la sahariana e lo smoking:
L'animalier e Mondrian ripresi nella retrospettiva del 2002, collezione che segnò la chiusura definitiva della maison
Ogni donna dovrebbe sapere chi e quanto grande è stato Yves Saint-Laurent, genio che sapeva cogliere la massima espressione della sensualilità e dare vita ai sogni femminili... Perché Yves amava le donne. Ed è per questo che, in un giorno lontano, disse:
"L'abito più bello per una donna sono le braccia dell'uomo che l'ama. Ma per tutte quelle che non hanno questa fortuna, o l'hanno perduta, ci sono io."
Onore ad uno dei grandi sarti che hanno fatto della moda una forma d'arte; peccato che oggi sulle passerelle si vedano soprattutto baracconate da supercafoni, la Moda con la emme maiuscola era tutt'altra cosa.
In un certo senso hai ragione, c'è da dire che la moda dopo gli anni 80 è diventata più buisness che altro... Inoltre, al giorno d'oggi non si inventa quasi più nulla, ma si rielaborano cose già viste. Non ci saranno più un Dior, una Chanel e un Balenciaga.