Allora cazzeggiando oggi con un mio amico ci siamo messi a calcolare in che data saremmo se fosse ancora in vigore il calendario romano (siamo vicini al 21 aprile...........).
Ci siamo un po incartati su alcuni fatti.
Sembrerebbe facile fare 2008+753 ed ecco fatto ma: il nostro parte dal 1° gennaio, loro dal 21 aprile.
L'anno zero di Cristo lo si conta? cioé è già compreso nei 753 o va aggiunto (quindi una sorta di 753+1+2008, andando poi a vedere il contodal 21 aprile, che potrebbe togliere un anno).
Ci siamo un po incartati, poi ognuno è tornato a studiare.
mmmm che io sappia il calcolo che va fatto è un semplice 2008+753....
comunque io sapevo che l'anno aveva originariamente inizio a marzo e dal 153 a.C. fu portato a Gennaio.
La data del 21 Aprile è quella della fondazione di Roma, ma non corrisponde all'inizio dell'anno romano.
Supponendo una data fittizia di inzio anno diversa dalla nostra (ossia non il 1 gennaio)...per esempio 21 gennaio, quindi successivo al nostro capodanno...se non erro il calcolo da fare sarebbe il seguente
dal 1 gennaio al 20 gennaio bisogna aggiungere un anno (2008+753+1)
dal 21 gennaio al 31 dicembre resta uguale (2008+753)
Almeno questo è quello che mi è venuto in mente ragionando secondo gli stili delle incarnazioni di epoca medievale... :unsure: Non so se è una cantonata grande come una casa.
;)
Piccolo intervento sull'anno 0.
Da quel che ne so un "anno 0" in realtà non esiste: tutto ciò che è avvenuto a partire da un anno esatto prima della nascita di Cristo, al momento esatto della nascita è "uno avanti Cristo", e tutto quello che è avvenuto dal momento esatto della sua nascita, ad un anno esatto da quel momento è "uno dopo Cristo".
Perciò l' "anno zero" può essere bellamente ignorato nel conteggio. ^^
Ma non sie erano persi anche un paio di mesi lasciando il calendario giuliano ? :unsure:
Da quello che mi ricordo io si erano persi una decina di giorni che facevano slittare l'equinozio di primavera. Aspetta che recupero la wiki.....
Da wikipedia:
La questione della progressiva regressione dell'equinozio di primavera dovuta all'imprecisione del calendario Giuliano era nota e dibattuta fin dal Concilio di Nicea (325 d.C.). Nel 1582 l'equinozio astronomico cadeva oramai l'11 di marzo, con un anticipo di dieci giorni rispetto all'equinozio convenzionale del 21 marzo, stabilito dal Concilio di Nicea quale base per il calcolo della Pasqua. Il papa Gregorio XIII si rese conto che la Pasqua, di quel passo, avrebbe finito per essere celebrata in estate. Decise quindi che era giunto il momento di affrontare la questione...
...Il calendario gregoriano entrò subito in vigore il 15 ottobre 1582 (5 ottobre secondo il calendariogiuliano)...
...Secondo il calendario giuliano, sono bisestili gli anni la cui numerazione è multipla di 4: l'anno giuliano medio dura quindi 365 giorni e 6 ore (la media di tre anni di 365 giorni e uno di 366). Questa durata non corrisponde esattamente a quella dell'anno solare medio, che si ricava dalle osservazioni astronomiche: quest'ultimo infatti è più corto di 11 minuti e 14 secondi. Di conseguenza, il calendario giuliano accumula un giorno di ritardo ogni circa 128 anni rispetto al trascorrere delle stagioni.
Dal 325, anno in cui il Concilio di Nicea stabilì la regola per il calcolo della Pasqua, nel 1582 si era ormai accumulata una differenza di circa 10 giorni. Questo significava, ad esempio, che la primavera, in base alle osservazioni astronomiche, non risultava più iniziare il 21 marzo, ma l'11 marzo. Così la Pasqua, che avrebbe dovuto cadere la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, veniva spesso a cadere nella data sbagliata.
Venne dunque stabilito di:
-recuperare i giorni perduti, in modo da riallineare la data d'inizio delle stagioni con quella che si aveva nel 325;
-modificare la durata media dell'anno, in modo da prevenire il ripetersi di questo problema.
Il calendario gregoriano continua la numerazione degli anni di quello giuliano: tale numerazione conta gli anni a partire dalla nascita di Gesù, che secondo i calcoli di Dionigi il Piccolo, avvenne nell'anno 753 Ab Urbe condita (dalla fondazione di Roma).
;)
Beh poi dipende anche da quale calendario partiamo, se ci basiamo sul calendario riformato da Giulio Cesare il calcolo di Giulia è giusto, ma se partiamo dal calendario repubblicano i conti sono estremamente più complicati, difatti Cesare dovette "abolire" alcune settimane per ristrutturare il calendario, in quanto l'antico calendario romano aveva molti "giorni liberi" da mettere a piacimento, soprattutto perché era un misto tra il calendario lunare e quello solare...
Se consideriamo anno attuale: 2008 dc
Fondazione di Roma: 753 ac
(entrambe le date riferite all'attuale calendario?)
otteniamo che attualmente dalla fondazione di Roma sono passati 2008+753 anni, ovvero 2761.
Lo zero non è un problema, in ogni caso se l'anno Zero esiste (o non esiste) viene tralsato di 753, si trova sempre all'inizio.